, iv-174: ditemi chi è quel pieno inviso, con la berretta in capo,
parlarne male, al fine di renderlo inviso agli altri. g. villani
te sia dispetto. -odioso, inviso. zanobi da strata [s.
il senso estetico, ripugnare; essere inviso, mal accetto, riuscire sgradito, non
-in partic.: che è inviso al principe, che è in disgrazia
qualcuno: essergli, renderglisi antipatico, inviso, odioso. b. davanzali,
e bellamente. notisi la voce 4 inviso 'non essere al vocabolario. ma
volte enanze a voi se adduce / lo inviso de me, quant'è possìbele.
pulci, vii-341: 4 inviso ': in odio, che non è
fil. ugolini, 193: 4 essere inviso ', non è buona frase, in
/ voi siete da qualcun che 4 inviso 'sia, / ecco vedi qua
asburgo / rinnovando il martire / dell'inviso a gli dei laocoonte, / da
pirandello, 5-67: sapeva d'essere inviso a tutti. saba, 144: ti
s. v.]: il ragno inviso a minerva. 2. che
/ col pié tre volte / il suol inviso. tommaseo [s. v
.]: che c'è di più inviso dell'ortica? colore inviso,.
è di più inviso dell'ortica? colore inviso,... potrebbesi però,
. acciò non paia il nostro dire inviso agli dei o male gradito. carducci
aborriscono dalla tetra schiavitù del cattolicismo, inviso, anche ai loro padri. saba
1-162: al vetro di una porta, inviso a tutti i militari alleati, era
e furbo, tant'è più inviso e sospetto. sempre più sprezzato e inviso
inviso e sospetto. sempre più sprezzato e inviso. persona sozza, impura,
odiato, detestato, malvisto; essergli inviso. -essere in ira alla sorte:
far del giorno, andavo nel lavabo inviso ai sonnacchiosi e aprivo sul mio corpo tutte
mal accètto), agg. sgradito, inviso. tommaseo [s. v
avversione e di diffidenza; malvisto, inviso, detestato, esecrato, aborrito (
guardato con sospetto o con ostilità; inviso. arlia, 331: 'malviso':
guardato con diffidenza e con antipatia; inviso, non accetto, sgradito.
d'asburgo / rinnovando il martire / dell'inviso a gli dei laccoonte, / de
odioso, aborrito, inviso, noioso, irritante, importuno,
destino erramo. molza, 1-166: inviso sol,... / a che
4. fatto oggetto di avversione, inviso (una persona). roberti
ammucchiati. -che è sgradito o inviso a una persona; insopportabile, intollerabile
dal lat. tardo inodiòsus 'odiosov inviso '. noiózo, v. noioso
. attenuato: intollerabile, molesto, inviso; spregiato. bartolomeo da s.
accolsero piangendo. -odioso, inviso (una tassa). p.
: tu pur tardi o sole, / inviso sole, e non rimeni il die
: fu tentato dare una pugnalata all'inviso commissario di polizia corà, ma fu preservato
: fu tentato dare una pugnalata all'inviso commissario ai polizia corà, ma fu preservato
guardò intorno, conobbe d'esser solo e inviso a tutti. -lanciarsi in espressioni
ant. e letter. che si rende inviso a dio o è degno
asburgo / rinnovando il martire / dell'inviso a gli dei laocoonte, / de la
-essere in rincrescimento a qualcuno: essergli inviso. cavalca, 19-375: la nobiltade
50: chi vide mai così begli occhi inviso, / né sì amorosi fare li sembianti
ingiurioso). -in partic.: inviso a dio e al mondo. - anche
tanto lunga. 2. essere inviso, male accetto (una persona).
moderato... doveva renderlo estraneo e inviso a tutti i regimi che in quell'
far del giorno, andavo nel lavabo inviso ai sonnacchiosi e aprivo sul mio corpo tutte
; sgradito. -in partic.: inviso a dio e al demonio (con
/ la dolce luna. -particolarmente inviso a dio (un peccato).
far del giorno, andavo nel lavabo inviso ai sonnacchiosi e aprivo sul mio corpo tutte
a squarciasacco: essere malvisto, essere inviso. dominici, 4-165: se io
/ di scherno e di trionfo il genio inviso / si traboccò dall'alto monte e
dall'università di bologna per ribelle e inviso alla polizia, il nostro poeta s'
g. staterà, 2-93: rendono craxi inviso non solo a quegli opinion makers che