pascoli, 823: niuna il suo trono invidiò, che il lento / figlio aspettasse
l'edra ed a la vite / invidiò le braccia, / per far tenacemente
al corridoio... palmirina la invidiò con un sospiro. « se si leva
simile in parte dissimile da questo, invidiò per la parte che in esso gli
4-237: un tanto bene / giove c'invidiò, cui del ritorno / piacque fraudar
più sospiri ardenti / dall'imo petto invidiò colui / che tra gli spenti ad
tollendoli 'l gioco. landoljì, 2-206: invidiò egli gli ignoti gavazzatori, ma non
della battaglia e quei del trionfo c'invidiò il tempo, indulgente oh troppo alle
più sospiri ardenti / dall'imo petto invidiò colui / che tra gli spenti ad abitar
, armida; il cielo avaro / invidiò il conforto a i tuoi martiri. m
perché ella era ancor buona, non invidiò alla propria potenza il glorioso producere d'
dal nativo ostello, / ramingo illustre invidiò sovente / al pan del mandriano.
l'uccello, che apollo glie 10 invidiò, e solo colpì presso il piede la
non maledia se stessa / né l'invidiò il fato della lieta turba / che nel
. bacchelli, 1-ii-99: ognuno gli invidiò quella stanza chiara e riposante. soldati,
l'uccello, ché apollo glie lo invidiò, e solo colpì presso il piede la
dinanci al summo e sempiterno rege / petto invidiò colui / che tra gli spenti ad abitar
con più sospiri ardenti / dall'imo petto invidiò colui / che tra gli spenti ad
, ch'ella fosse sterile, invidiò la sorella, e disse al marito suo
dei suoi simboli. battista, iv-124: invidiò il volator cretense, / ch'ebbe