dalle ire, e da lodi volgari invanito. 3. scompigliato, sconvolto
affermava pubblicamente essere figliuolo, tanto era invanito de'prosperi successi. segneri,
ed essendosi per ciò un poco troppo invanito, si staccò, ancor assai giovane
applausi del carignano, i quali avrebbero invanito un ingegno volgare, non valsero che
cfr. invanare). invanito (part. pass, di invanire)
. guicciardini, i-231: era invanito de'prosperi successi ed enfiato che per
. gelli, ii-159: tu se'invanito di te medesimo, che, non ti
lubrano, 1-183: egli, nulla invanito, stimava patiboli i troni delle grandezze,
dispetto gli eterni lodatori di questo despota invanito. capuana, 4-8: il signor
, 4-8: il signor canonico, sorridendo invanito, prestava il bracco, il levriere
crederli seriamente sinceri e non sentirsene tutto invanito, perché non dubitava d'esser simpaticissimo
mica più quel di prima col cuore invanito e cogli occhi e colle ciglia inarcate.
figur. fagiuoli, 1-6-292: tosto invanito da non so qual maligno lampo d'
il vescovo di fiesole s'era tanto invanito di quel titolo lampeggiante che...
che tanto soleva esser giusto, era invanito per la oltraggiosa gloria che 'l popolo
lubrano, 1-183: egli, nulla invanito, stimava patiboli i troni delle grandezze
emiliani-giudici, ii-352: lo stesso frugoni, invanito
crederli seriamente sinceri e non sentirsene tutto invanito, perché non dubitava d'esser simpaticissimo