dagli acquafortisti inglesi. idem, iv-1-98: invaghito di tre forme diversamente eleganti, cioè
i-488: un generale se n'era invaghito: non credo ch'ella di lui
). gherardini, ii-119: l'invaghito bisso / con la florida sposa ivi
affronta audace. idem, ii-183: l'invaghito bisso: questa pianta galleggia su 'l
, sì come saputo avemo, è invaghito, mostri non contentarsi ch'io,
il suo era un cantare tutto invaghito e pieno di spasimo che so
... che il sonno, invaghito per il proposito di tante lodi e
poste da canto. straparola, 8-5: invaghito di tal arte, puose ogni suo
in capriccio: averne voglia, esserne invaghito; provare il desiderio improvviso di fare
in ogni tempo: sii del continuo invaghito del suo amore. idem, 1-553:
esser così de le bellezze di costei invaghito che il volersi ritirare ad altrove porre
perché alessandro se ne è sì forte invaghito che noi abbiamo paura che egli non
n-iii-550: -de la cavalleria s'è invaghito parimente. -in questo proposito avrei caro
mammelle in ogni tempo; sii del continuo invaghito del suo amore. idem, 1-553
signor don alfonso suo zio è molto invaghito dell'arte del cortellaro, ove mette
che prodigò s'avventi / nuovo pesce invaghito e voglioloso / sgangheri la scarsella e
. foscolo, gr., ii-722: invaghito, / vedea pur dianzi biondeggiar
della quale opera nostro mezzano intelletto oltramodo invaghito, pensò di ridurre in volgare commedia
torquato tasso più ammirabile in parnaso, invaghito apollo... lo creò prencipe
: claudio nerone era tanto del cantare invaghito, che per conservar la voce soleva
darei dieci anni! me ne sono invaghito. pavese, 5-162: io con un
onde io me ne sono sì fattamente invaghito, che mi muoio di desiderio d'aveme
nomi. d. bartoli, 9-23-93: invaghito della professione del dire, cambiò il
un generale a lor modo, meno invaghito dell'impresa di messico, e più facile
casti, ii-2-39: d'altr'oggetto invaghito, ei prese un tuono / alfin
altre del mecherino e duolsi che, invaghito poi dell'energico del buonarroti, deviasse
di lei uno sguardo se non proprio invaghito per lo meno seriamente interessato e,
2-53 (395): a queste parole invaghito sua eccellenzia e del mio fare e
favoleggiomo i poeti di narciso, che, invaghito vanamente della sua faccia, estinse la
perché il maschio le veda e, invaghito, le fecondi. -per estens.
quella contrada, fiero di forze, invaghito della bellezza d'i buoi,.
domator dell'africa... tanto invaghito della filosofia, che ancor tra gli
bel fronduto stelo, / onde invaghito ognun segue la traccia / di voi,
mente ad uno astrologo di lei invaghito, che le aveva fatta la
, se di lei non si fosse invaghito. bruno, 3-605: facilmente si condona
. pasqualigo, 149: io, invaghito di me medesimo, più per esser
: tu stai fresco! -perdutamente invaghito (di una cosa). bibbiena
, desse 3. figur. scherz. invaghito, innamorato. mento per mezzo del
imbertonare), agg. innamorato, invaghito. f. f. frugoni
impazzato? 2. follemente innamorato, invaghito. sercambi, 73: la donna
bartoli, 17-1-59: erasi un cavaliere invaghito, anzi più veramente impazzato d'una
, 1-65 (160): per esser invaghito tanto inella mia medaglia, io non
dell'aria incapricciata. 2. invaghito di qualcuno o di qualcosa. soldati
e riprendere il treno. 2. invaghito, infatuato di qualcuno o di qualcosa.
pass, di infratire), agg. invaghito (un baco da seta).
mi vai facendo, / mi hanno invaghito di andarti cherendo, / sempre di
, agg. ant. innamorato, invaghito. aretino, 10-87: caro messer
con le nuvole dorate! -infatuato; invaghito, affascinato, attratto. tornasi di
s'immagina, ch'io me ne sia invaghito, e in breve ch'elle sien
vivo desiderio; eccitato, incapricciato, invaghito. buonarroti il giovane, i-326
me medesimo non m'ha in modo invaghito di me stesso ch'io mi sia
(444): lo avevo di modo invaghito che ei mi si mostrò più piacevole
. caro, 12-i-113: io sono stato invaghito della bontà e de le maniere di
: della figlia dell'oste bastianella / invaghito eras'ei, della cassandra, /
dalla mecca si era ancora di più invaghito dell'ozio. -in relazione con una
col pref. in-con valore illativo. invaghito (part. pass, di invaghire)
la sposa di cinzio / è sì invaghito che quasi farnetica. bandello, 1-23 (
amante, che oltra misura era di lei invaghito e bellissima la vedeva, senza porvi
adorni, / sì ch'a l'uomo invaghito ornai rincresca / l'incominciata guerra,
l'amore, mi rispose il cavaliere invaghito, non volle mai legge che da
, i-265: provava meraviglia vedendo così invaghito di rosaria uno che aveva conosciuto tante
/ bei pianti vezzosi / d'un cielo invaghito / del mondo fiorito. fiacchi,
del mondo fiorito. fiacchi, 231: invaghito aquilon scotea lo stelo / placido sì
conforte. summo, 1-iii-591: forse invaghito di alcuni suoi in vero assai lodevoli
perpetua e alla prurigine erubescente dellto-minchia, invaghito, affocato, affogato di sé medesimo
in qualità di soldato, bensì d'invaghito. abba, 1-181: fa [
[un colonnello] la guerra da invaghito, tira in campo come a una
, / volando dietro li tenne, invaghito / che quei campasse per aver la
del quale il fanciul mio è sì forte invaghito che, se io non gliele porto
dell'africa,... tanto invaghito della filosofia che ancor tra gli apparecchi
sp., 14 (252): invaghito del progetto, non fece attenzione che
nel bel ricetto / sette lustri, invaghito, inamorato / del suo dolcior divino.
dolcior divino. straparola, ii-138: invaghito del verdeggiante luogo, entrò dentro,
iv-220: [il bramante] era si invaghito del panteon che concepì il pensiero d'
. tarchetti, 6-ii-162: fui sempre invaghito del paradossale, come di cosa che ha
ordinarie. d'annunzio, iv-1-98: invaghito di tre forme diversamente eleganti, cioè della
i-7: il suo era un cantare tutto invaghito e pieno di spasimo che somigliava,
di sollevarli a presidenze. 3. invaghito, incapricciato, infatuato. buonafede,
di quella donna: se n'è invaghito; come dicesi 'è briaco di quella donna'
buffa, / volando dietro li tenne, invaghito / che quei campasse per aver la
, 36: per questo io mi sono invaghito di metter in sul frontespizio di questa
, amico degli studi poetici e tanto invaghito della filosofia che ancor tra gli apparecchi
invitano gli occhi alle lacrime di chi invaghito di così eccellenti manifatture nutre un animo
g. b. andreini, 1-23: invaghito d'una bella giovane romana, mi
di [paolo] più che mai brama invaghito / dar gloria a cristo e dar
nievo, 231: sempre più si era invaghito di quella bellezza innocente ed angelica,
, 4-365: ripigliò il re sentirsi invaghito di passar tore noiose di quel meriggio
piero buffetto... era tanto invaghito della frittura del cervello che ne metteva
. rosmini, 5-2-533: taluno, invaghito quasi della stessa organizzazione, siccome cosa
. orsattino. straparola, ii-138: invaghito dal verdeggiante luogo, entrò dentro e
. tarchetti, 6-ii-162: fui sempre invaghito del paradossale, come di cosa che
, 5-209: di lei s'era invaghito anche, perduta- mente, ma con
della persona che lo teneva sì perdutamente invaghito, il solo di lui contegno verso
, che oltra misura era di lei invaghito e bellissima la vedeva, senza porvi
): questi..., invaghito della costei bellezza, non mirava ad
assalita abbia. straparola, ii-138: invaghito del verdeggiante luogo, entrò dentro e per
, 1-146: essendo elio [giove] invaghito... d'uno bellissimo fanciullo
allegri, 36: io mi sono invaghito di metter in sul frontespizio di questa mia
suoi soldati. bonarelli, xxx-5-170: invaghito arbano / de la preda gentile,
poi nel bel ricetto / sette lustri, invaghito, inamorato / del suo dolcior divino
gonfio, pregno e fuor di modo invaghito di sua maniera, credendo aver già
, che oltra misura era di lei invaghito e bellissima la vedeva, senza porvi
sicuro. pasqualigo, 149: io, invaghito di me medesimo, più per esser
della passione amorosa; innamorato perdutamente, invaghito. giacomo da lentini, 41:
faldella, 2-105: fingendo di essersene invaghito perdutamente, compì su lei una seduzione
» disse il giovine; il quale, invaghito del progetto, non fece attenzione ch'
: sapendo ancora ch'egli era grandemente invaghito di quella corona per qualche proposizione fattagli
alcun difetto / contra pluton, degli animi invaghito, / come già fu del grazioso
questi [cosimo] se n'ebbe invaghito oltre misura e fuor di quanto convenisse
pinamonti, 574: chi s'è invaghito non solamente di quel ch'ha di
di questa pulcella, per forza fu invaghito di lei. per la qual cosa si
a menelao un suo staffiere con la chinea invaghito signore. -dalla ratta:
, 1-4: il re, invaghito molto di sì preciosa cosa, non si
cassiano volgar., i-20-14: acan, invaghito di un regolo d'oro delle castella
dopo li benefici fattivi e dopo tesservi invaghito d'altra, il decideranno i nostri
color verde veronese e me n'ero invaghito. 4. striscia di pasta
chiese in moglie, già delle mie bellezze invaghito e dell'usanza instrutto, e forse
credi tu, ch'egli resti quasi invaghito al lume / del sole ripercosso sulle cangianti
in moglie, già delle mie bellezze invaghito e dell'usanza instrutto e forse raccordevole
a campare dall'ardimento di chi si è invaghito del 'clarescere'. -promessa solenne
e de'princìpi loro, avendomi troppo invaghito di essi, m'impedisce la vera
di uccelli. straparla, ii-138: invaghito del verdeggiante luogo, entrò dentro,
'cattivo gusto'di poe, prosatore sovraccarico e invaghito del terrore e dell'orrore.
/ de l'uom che, lusingato ed invaghito / da la carne vezzosa, è
. ciro di pers, 3-181: invaghito il mio cor di que'splendori, /
bartoli, 9-30-7: un giovane ateniese, invaghito di quel sommo bello ch'è la
il coraggio. -essere innamorato o invaghito di una determinata persona, in partic
e svisceratissimi. -profondamente innamorato, invaghito, acceso da intensa passione (talvolta
deriderti. rosmini, 5-2-533: taluno invaghito quasi della stessa organizzazione siccome cosa bella
un mefistofele vecchio tappo e culo basso invaghito anche troppo di un faust tipo ambròttola.
il petto ognor gli scuote, / e invaghito poi per giunta 7 di una
; / ma sforzato sarò. troppo è invaghito / di te 'l mercante e violento
un'altro. saraceni, ii-391: invaghito costantino dei paesi orientali, lasciata roma
ufemio turmarca di milizie in sicilia, invaghito di una donzella che vivea nel chiostro
s. maffei, 5-3-192: il mantegna invaghito sempre dell'antichità, subito uscito di
. vaghito, agg. ant. invaghito; preso da passione per qualcosa.
domandaste. = forma aferetica di [invaghito (v.). vàgile,
, / volando dietro li tenne, invaghito / che quei compasse per aver la zuffa