par., 13-66: queste contingenze essere intendo / le cose generate, che produce
la nobilitale, che per una cosa intendo, si generasse per oblivione, più
redi, 16-vi-314: per oca reale io intendo quell'uc cello che dagli
non mi reputo onor, s'io non intendo / prima il parlar de li
figliuola e, per quanto io ne intendo, è l'occhio destro di madonna
felicitade, de la sua dolcezza ragionare intendo. -presentarsi l'occasione favorevole.
dai quali, quando mi piace, intendo e le proprietà de le cose e gli
: o me lasso, che ora intendo quello che occupato nel piacere del peccato e
conv., iv -vii-8: se io intendo solo a la sensuale apparenza riprovare,
scandalo. fallamonica, 215: io non intendo / questo sì novo e altissimo mistero
monastero. s. maffei, 7-335: intendo ancora benissimo in questa forma, perché
. galluppi, 4-iii-121: per oggettivo intendo ciò che nelle nostre cognizioni deriva dagli
carducci, ii-9-51: della vergine, intendo: la donna, che non ha
cercante. leone ebreo, 330: intendo a che modo l'anima nostra conosce spiritualmente
dicendo: « come sirave / quello ch'intendo? ben p. petrocchi [
limoni. pino, l-1-118: non però intendo vaghezza l'azzurro oltramarino da sessanta scudi
, ne faresti mille per me: intendo dare un po'di coraggio a me
-proem. (1-iv-5): intendo di raccontare cento novelle...,
più grave disiderare viziosamente: quello medesimo intendo del toccamento e di qualunque atto non
che almen tenda al scuro e questo intendo del vestir ordinario. guicciardini, 2-1-160
. berni, 360: io non intendo altro della pratica fra voi e messer
anche una cambiale al mio ordine, intendo col nome mio vero. regio
queste cose per sue ragioni... intendo per ordine ragionare in questa forma.
. piccolomini, 10-166: la peripezia intendo io esser una mutazion di fortuna,
poeta de'romanzi; per la quale fabbrica intendo ora la orditura e la testura di
. nievo, 1-3: per vivere intendo io lavorare in essi [nei
solaro della margarita, 189: non intendo di dare schiarimenti sulle fazioni e sulle
isciplina. gherardi, 1-ii-429: dimostrare t'intendo uanto promesso t'è stato,
fu questi annibaie carracci, di cui ora intendo scrivere, cominciando dall'indole ornatissima
almeno tra loro uguali? -io non vi intendo sì sottilmente; e qual considerazione è
. galiani, 1-xviii: per ornato intendo tutto quel pulimento che o si soprappone
. montale, 2-78: per te intendo / ciò che osa la cicogna quando
35 (616): « già; intendo anch'io », interruppe renzo stravolgendo
e cambiandosi tutto in viso; « intendo! ». [ediz. 1827 (
per ciò mal sento, / ma generai intendo lui per parte / come poi in
raffrontato coll'originale; perché io non intendo il senso o non ne sono sicuro
ospito. bisaccioni, lx-3-108: « vi intendo », disse il marito, «
core e le pupille invano / supplichevole intendo. guasti, iv-140: nel chiostro del
poco o nulla me stesso, non intendo per niente di aver l'incomodo di
senza cagione. sarpi, i-1-169: io intendo in bene la controversia in dottrina che
: nel aire io un popolo, non intendo la feccia oziosa e necessitosa di una
oziosa e necessitosa di una immensa città: intendo, bensì, una moltitudine e quasi
rettor., 27-1: per questa parola intendo che tutti i conventi de'comuni e
che non vuol padrone- / padrone, intendo, del solito conio, / ché un
vi risolvessi a credere ch'io non intendo questa vostra intricata, fantastica e inviluppata
fatto vedere che, sebbene io non intendo punto meglio dell'essere eterno, infinito
. g. michiel, lii-4-292: intendo che tu bravi, che sì! che
la quarta parte del suo corpo, intendo dalla sommità della testa sino al fine del
. gozzi, 1-119: fratei, v'intendo: il procurar ritardo / alle mie
e e alinodia « certo jesù intendo di chiamare ». pascoli,
, 2-282: -io non me ne intendo di pallone, - rispose maggiorali.
caro [manuzzi]: il corvino intendo che s'allegra; an- tonietto rifà
dante, conv., i-i-ii: intendo fare un generale convivio di ciò ch'
incondizionatamente. cornaro, 76: non intendo ora formare un panegirico di questa rara
1. flelli, iii-191: t'intendo, t'intendo: ci vogliono de'
flelli, iii-191: t'intendo, t'intendo: ci vogliono de'pavoli e libertà
., proem. (1-iv-5): intendo di raccontare cento novelle o favole o
si fa qui, ch'io non l'intendo? - / dice a giovanni astolfo
della propria unità. einaudi, 1-277: intendo per pareggio l'uguaglianza fra le entrate
parentesi: per borghese, io non intendo niente di politico. 2
1-4: - ah, ah io ti intendo: per essere il parabosco musico,
, i-11-2: da due macule mondare intendo primieramente questa esposizione... l'una
mese e come sanno i contanovelle, intendo i parlari degli animali. -fiato
. cornaro, 76: perché non intendo ora formare un panegirico
latini, rettor., 21-4: intendo misurare cioè usare in mala parte.
d'alcuna condizione di cotal creatura parlare intendo. idem, conv., dj-canzone
per la quarta operazione, io non intendo altro che la divisione o partimento di
partite del dare e dell'avere; intendo i danni, le rifrazioni e le rappresaglie
la mia partita. non me ne intendo. quello che farete voialtri sarà ben
epica, io delle due primere non intendo al presente muovere ragionamento; della terza
: in ciò che dice 'queti studi'intendo l'altre scienze di filosofia, sì come
, quantità. guicciardini, 13-iii-10: intendo che e'parenti di questi che io
. targioni pozzetti, 5-138: non intendo come per più anni potesse di sopra
vale a olimpia, la qual valuta intendo che passa scudi 4000. piccolomini,
3-288: il capitano disse: « io intendo che muoia, poi ch'egli ha
: con sentimento di parti- colar dispiacere intendo il male da voi sofferto e mi
e mi rallegro sommamente perché lo intendo già passato. carducci, ii-io-156:
1-iv-435): filostrato, io non intendo deviare da'miei passati; ma sì come
ma sì come essi hanno fatto così intendo che per lo mio comandamento si canti
di lettere. alfieri, iii-1-13: intendo io... di ragionare oramai di
oggi venerdì e giorno di passione non intendo che noi questo giorno novelliamo. -domenica
equivaleva a un punto fermo, « intendo benissimo », disse il provinciale,
dire i'lasci l'arme? / intendo di provar mia giovinezza / contro chi
darti del tu a tutto pasto, siccome intendo di far ora, superbuzzo, arrogantuzzo
campana. carducci, ii-2-259: non intendo patire di usura o simili cose.
; genotipo. calvino, 8-84: intendo la speciale configurazione che prendono le cellule
: per e'cerchi in questo inferno io intendo certi gradi o vuoi tu dire pavimenti
viii-2-20: io tutte queste cose le intendo per quello che sono, e per ornamenti
erizzo, 3-44: nel mio ragionare intendo di dimostrarvi i grandi e maravigliosi effetti
solo da quella camera: deciso, intendo, con la pazza fissità dei disperati.
. manzoni, vi-1-101: le lingue (intendo sempre le lingue vive e vere)
spedale. sarpi, i-1-169: io intendo in bene la controversia in dottrina che
l'onore che di giorno in giorno intendo prestarvisi ne lo studio de la pellegrina
20-11: là dove dice 'aguaglianza 'intendo quella ragione che dae igual pena al
voi, poeti miei, io non intendo, / perché sete si povera canaglia,
. metastasio, 1-iv-135: perché non intendo d'entrare in materia sulle circostanze che
, e si sanerebbe per quanto io intendo. pensate ora voi nel rimanente. casalicchio
fare o no, se mi scomoda: intendo di farlo. p. petrocchi
mio..., la quale io intendo di tor per moglie...
ma pensatamente mi distenderò, ché non intendo parlare a'dotti, bensì a que'
dee., 2-1 (i-lv-94): intendo di raccontarvi quello che prima sventuratamente e
. castriotto, 63: questo pentagono intendo sia fatto secondo che mostra le lettera
. montale, 2-78: per te intendo / ciò che osa la cicogna quando alzato
pini. pavese, 7-39: -non m'intendo di musica, - disse. -non
caro, 3-3-312: in questo punto intendo che 'l conte giorgio manzuola sta male
lunga lista di trascuraggini mischiate per quanto intendo di furberia. da venezia non ho peranco
, 2-10 (1-iv-225): con lui intendo di starmi e di lavorare mentre sarò
antichi sabini. soffici, v-1-29: non intendo... far mostra di bestiale
suo edifizio. e jpà io m'intendo parlare di cose scelte e peregrine,
, 2-294: per perfezione della vita intendo quel compiuto trionfo dell'istinto vitale sulla
il carattere di fingai è perfetto, intendo non solo di quest'ultima perfezione,
giaccia con lei, ma io non intendo di vederla mai. e al notaio,
altre delicatezze e contraddizioni ch'io non intendo. manzoni, pr. sp.,
disteso. martello, 361: io non intendo... che la ritondità periodica
in servigio de'studiosi modesti, alquanto intendo di ragionare. varchi, 8-1-105: secondo
tragedia. piccolomini, 10-166: la peripezia intendo io esser una mutazion di fortuna,
20-16: là dove dice « cupiditade » intendo quel vizio ch'è contrario di temperanza
latini, rettor., 20-9: intendo « ragione » cioè giustizia, della
: per quanto ho io detto, non intendo di asserire che fosse ignoto agli antichi
e con tutta la forza di perseguire intendo. s. maffei, 73: che
virtù. leopardi, iii-470: non intendo di confortarla a perseverare nelle sue nobili
). pulci, 1-76: io intendo ristorare, e presto, / i persi
tasso, ii-456: io non intendo se per chiarezza intenda la facilità o
fui cominciatore. boccaccio, 9-142: intendo che de'detti miei beni i predecti
banda intorno di velluto di trippa: quale intendo che esso chiama petaso. tassoni,
l'articolo in inglese (giacché l'intendo quanto basta) che pettina l'hunter
abbiamo fatto ora, e d'essi non intendo di parlare altramente, rimettendomi al giudicio
quando dico più piaceri che dolori, non intendo di estimarli dal loro numero, ma
piacevole animo, sallo idio, ascolto e intendo. 8. che scoi *
le prime piane. magalotti, 1-79: intendo poi che dalla battaglia d'arbella in
piano, convalidato da diverse considerazioni, intendo spedirlo... a pochissimi uomini
britannico re direte ch'io / non intendo di qui mover le piante. anguillara,
si intrattenevano. sanudo, li-610: intendo che ditto conte se ritorna tanto mal
ma presuppognamo che così sia, ché non intendo di piatir con voi, che mi
io ci dispenso, né in ciò intendo di piatire con voi. ciro di
, e per quanto io posso, intendo famelo trarre, per assicurarmi di non
si disse. la spagna, 13-2: intendo di mostrarvi per ragione / come fu
per farmi credere che io meglio non intendo come il moto sia ne'corpi che come
lontano da me. per questo nome intendo gli accademici dalla natività, che all'erba
pervenuto, in una novelletta assai piccola intendo di raccontarvi. salvini, 30-2-123:
spedizione de'libri e della roba; intendo anch'io tutte le difficoltà, occasioni
quasi piemontese. pavese, 10-196: intendo... l'uso del gergo torinese
piena prova. filangieri, i-538: intendo con quest'espressione di notare quella prova
piatto favorito di mecenate. ora dunque intendo perché e'proteggeva tanto gli uomini di lettere
al pitteri. massaia, vii-47: non intendo prendere una donna quasi a pigione,
palmieri, 1-24-25: un padre omnipotente intendo e piglio / dal qual fur facti tutti
di resia / con tra di lui intendo di provare ». / e 'l papa
queste cose pindaricotoscanose io non me ne intendo né poco né punto.
di potenza. fazio, vi-13-45: intendo qui appuntare e fare groppo, /
. crudeli, 1-98: ora intendo, signor, la vostra idea: /
: in tal giorno, ch'io m'intendo parlarvi, ci fu nel paese di
guerrazzi, 2-553: da questo momento intendo di non istare più con voi.
. leonardo, 2-183: linie piramidali intendo esser quelle le quali si partono dai
a. cocchi, 5-2-99: io intendo del vitto pitagorico, il quale consisteva
alessio per m. attico, che intendo che sua paternità va motteggiando pitture:
latini, rettor., 12-2: intendo che eloquenzia congiunta
costui mi lascerà... in non intendo per ciò di mai tornare a voi
impressionato nel mio viaggio la sua plasticità: intendo dire la prontezza dell'adattamento alle necessità
martello, 361: io non intendo per questo... che la
poco o nulla me stesso, non intendo per niente di aver l'incomodo di amare
fra le torri / della vaga firenze intendo un fauno / ospite ignoto a'taciti eremiti
dee., 4-1 (1-iv-360): intendo... prima con vere ragioni
. silone, 8-41: io l'intendo [il socialismo] nel senso più
, 18 (319): « intendo », disse il conte zio; e
e nette. -eh no, m'intendo e parlo / del governo. zanon,
. boiardo, 3-303: ancora non intendo qual giorno vogliano principiare a passare de
protettore giuseppe chiarini! di noi, intendo, insegnanti secondari, come si diceva
, / o magnanimo re cantare intendo. campailla, 2-5: il pomifero autunno
. latti, n-86: io non intendo starmene in riserbo, / se bene
tua vita, e quando dico popolazzo intendo tutti. cuoco, 1-157: le
la patria: i due princìpi, intendo, popolano e monarchico. 7
: la poesia popolare (e per tale intendo quella che è direttamente prodotta, e
. nomino in questi fogli l'istoria, intendo, popolarmente e senza metafisica, quel
, iii-25-317: il popolo, e intendo di quello che noi ordini dirigenti chiamiamo
che sono a sangue caldo: io intendo gli uccelli e i poppanti, i
famelico. caro, 12-i-96: io intendo che tu ti faccia de la nostra
finezza. michelangelo, 1-iv-266: io intendo scultura quella che si fa per forza
(95): signor liorso, io intendo che voi sete / innamorato di porri
, 12-417: nel palazzo dell'immortalità (intendo quell'immortalità terrestre che può durare anche
tutte le portate de'tormenti, che intendo ce n'è gran copia. ferrucci
come tu sofferi quelle le quali io intendo che ti son fatte, acciò che,
nel granaio... io non intendo tassare adesso la spesa che si richiede in
, 12-417: nel palazzo dell'immortalità (intendo quell'immortalità terrestre che può durare anche
gozzi, i-28-48: item voglio, intendo e comando assoluta- mente che le mie
. piccolomini, iv-51: né altro intendo io per luogo, se non un
voglia or entrar, ché positivamente / intendo di parlar com'uom di vulgo.
carducci, iii-25-19: la democrazia italiana, intendo specialmente di quella democrazia ragionatrice e positiva
gusti presenti. attaneo, ii-1-226: intendo solamente di recare a confronto le diverse
antonio di meglio, lxxxviii-ii-116: post morte intendo nel gran sen d'àbramo / laudare
davanzati, lxi-18: di tre richezze intendo l'om compiuto; / chi le
posseditore di più lingue,... intendo che talvolta si degna gettare qualche benignissimo
, che ogni autoritade convince, ragionare intendo quanto l'una e l'altra di queste
che l'uomo si muoia, come io intendo per l'altrui vita, di questa
a trattenere le lettere, non lo intendo. p. petrocchi [s. v
posta delli suoi avanzi, quali, secondo intendo, ascendono a 40 milia scudi.
tu vuo'della posta delle sendada: intendo la posta libre xx, e così de'
le lor stanze, secondo ch'io intendo, hanno separate, e ciascuno mangia
cesarotti, postillando ov'io leggo o intendo il greco diversamente. pratesi, 5-385
convenga loro il termine di lunghezza, intendo con le dette due voci [lunghezza e
landolfì, 14-33: dicendo 'tu', intendo appunto tu stesso, non ciò che
a dare quello che hanno, l'intendo grano, bestiami, istromenti de'loro lavori
/ da lui. -i'me lo intendo. e fo disegno, / quando tu
fu perché vinse l'africa: se intendo / el detto, te, francesco,
stampa periodica milanese, i-178: io non intendo precorrere al giudizio che ella crederà poterne
li portasse. boccaccio, 9-142: intendo che de'detti miei beni i predecti miei
amoniti siete meglio di vicini vostri, siccome intendo. laudario urbinate, lxxxiii-588: lasso
in questo trattato si prenderà, tenere intendo per tutti li altri. boccaccio, i-vi-562
perché adotti certe mie riforme postali che intendo proporre quando sarò ministro delle finanze.
, perché col darvi io un sol cedrato intendo di darvi quello che più d'ogni
. della casa, 1-9: io non intendo preiudicare a voi né ad alcuna vostra
gli storici e i 'preistorici '(intendo i cultori della storiografia sulle età primitive
dante], i-167-2: la lupa intendo che, per non fallire / a prender
in questo trattato si prenderà, tenere intendo per tutti li altri. s. bernardo
, se ho a dire come l'intendo e come l'intendono coloro i quali
pallavicino, 1-167: io non intendo la dottrina d'alcuni valenti uomini che
e quello che dico della prerogativa, intendo della preminenza ancora, facendo io poca
. mazzini, 16-253: per letteratura io intendo una grande idea, una idea presaga
vogliono. agostini, 1-68: ora intendo la distinzion che fai da forestiero e
ne la 'vita nuova ', non intendo però a quella in parte alcuna derogare
perché queste variazioni sono negli uomini non intendo al presente mostrare, che troppo multiplicherebbe
la qual cosa io... intendo prezentemente mostrare e aiuto ri- chierrere a
che per più dispetto / e mia vergognia intendo che l'aveva / dato la posta
s. degli arienti, 2-43: io intendo cum grazia de le vostre prestanzie e
della pietra. agostini, 1-124: intendo di vietare tutte le prestanze che di
alla favola, che ora raccontar v'intendo, benigna audienza prestarete. tanara, 74
una delle fonti del manzoni, né intendo fare uno studio critico e un lavoro
, al che ho risposto che io intendo di servirlo per genio e non per
anni. pulci, 1-76: io intendo ristorare, e presto, / i persi
io non son sì leggero / che non intendo questo guazzabuglio / esser pretino fetente garbuglio
tutto, devo dichiararvi che io non intendo cosa alcuna a quanto mi dite da
di quelli, da due macule mondare intendo primieramente questa esposizione, che per pane
lii-i- 306: in quella impresa intendo ch'egli fu sempre primo nei pericoli
non voglio esser repetato, perché non intendo a quelle principalmente venire. savonarola,
che è increato, che intendi? intendo che egli non ebbe mai principio.
, 2-14: principio d'un canale intendo quel punto ovvero quella linea nella quale
belle lettere. alfieri, iii-1-131: intendo qui per virtù 'quella nobile ed utile
scritto a vostra signoria privatamente, ma intendo di darle un'te p
. cacherano da bricherasio, 1-318: intendo che questa privativa de'giudizi riguardi soltanto
, se debbo dirlo come io la intendo, a me sembra un po'sofistica
stato di milano del mio poema. ora intendo che lo stampatore di parma l'ha
in tal giorno, ch'io m'intendo parlarvi, ci fu nel paese ai fiorenza
, 1-14-2-43: io mi dichiaro che non intendo in ciò decidere né fermare cosa alcuna
; / ché dove auro perdete / intendo procacciate sapiensia. cecco d ascoli, 658
cielo, quale è mostrata già proceduti, intendo. guicciardini, i-33: composesi finalmente
.). mazzini, 37-36: intendo che... mandiate deputazione a
. mazzini, 44-122: per popolo intendo... l'unione di tutti
castella che perderono per tradimento, non intendo scrivere. sconfitta di monteaferto, xxviii-
galantuomo. guittone, i-18-42: non intendo che tacciarne misteri avere in carta scritto
3: 3-65: queste contingenze essere intendo / le cose generate, che produce
/ né so quel ch'io m'intendo profferire. felice da massa marittima,
i. guicciardini, 13-ii-128: bene intendo che si tiene pratica co'svizzeri, e'
son goffo, abbozzato, e non m'intendo / di persone. -eccles.
e dell'altro. guittone, 7-22-7: intendo sia piacier vostro d'apprendere sapiensia in
condizione. soffici, v-o-334: per idea intendo precisa- mente... il concetto
ed è così prolisso e tedioso per quanto intendo che i villani, 'unus post
questo: la prima volta non l'intendo leggendolo, la seconda non me ne
). berni, 314: intendo sta mattina la peste da lunedì in
matrimonio. fra giordano, 1-215: intendo qui di matrimonio non consumato, ma
badessa cominciò a parlare: / secondo i'intendo vostra intenzione, / siete venuti qui
perché vinse l'africa: se intendo / el detto, te, francesco,
: nel genere degli appetiti due spezie intendo che si comprendano: l'una di
non significa nulla. ghislanzoni, a-4: intendo percorrere la valle di porlezza e i
quale più parlare in questo libro non intendo per proponimento. cavalca, 20-558:
;... e il medesimo intendo aver detto delle piante, le quali non
poiché il dire 'la qual cosa intendo di raccontarvi quello 'è un uscir di
pro- posizio, benché io non m'intendo di logica. = voce dotta,
., iv-i-n: per mia donna intendo sempre quella che ne la precedente ragione
odio e con tutta la forza di perseguire intendo, con tutto che questo che io
la ragione, per proprio capitolo immediatamente intendo ciò mostrare. 6.
: né per significato 'proprio 'intendo il significato che dà l'etimologia,
essere poesia. e per prosa io intendo non solamente la stampata, ma e
son desiosi. stigliani, ii-345: io intendo non solo di quel poetar ridicolo che
proscriversi. alfieri, iii-1-72: né intendo io di trattare la questione, oramai da
della prospera sanità vostra, nella quale intendo v. signoria essere. guicciardini,
a ciò che mi chiedi, io tutte intendo / schiettamente narrarti, e senza inganno
il piatto favorito di mecenate. ora dunque intendo perché e'proteggeva gli uomini di lettere
d'altrui, et quello che io intendo più tosto lo compresi da la verità che
per questo motto 'reame 'io intendo assai città o provincie contenute sotto uno governamene
, facciatagine; per le quali intendo la verginitade esser una de le virtudi
il chiaro 'orno, al tutto intendo / sadisfar tuo disio. frezzi, i-4-13
. alfieri, 12-320: ben v'intendo: ma voi (malanno!)
armi. corte, 59: per poledri intendo tutti quei cavalli che non sono entrati
cadavere della fede; ma non ne intendo il valore. papini, 27-381: conventicole
core d'amorose punctiture percosso, non intendo si io delirava. ceresa, 1-1013
ma non pungente. goldoni, xii-623: intendo / del pungente tuo labbro i falsi
ii-9- 51: della vergine, intendo: la donna, che non ha mai
nuovo concittadino « il pungolo »? intendo di quello stampato sotto la 'ditta
carducci, ii-9-51: della vergine, intendo: la donna, che non ha
neanche avrei potuto prestarti, del resto, intendo nella misura necessaria), né,
equivaleva a un punto fermo, « intendo benissimo », disse il provinciale, «
move il mio lavoro, io non intendo dire che in quell'anno la mente italiana
convenga loro il termine di lunghezza, intendo con le dette due voci [lunghezza
purché mi lascino dire ch'io non gli intendo. manzoni, pr. sp.
la gente ria; / e ora intendo mostrar quelli spirti / che purgan sé sotto
dante, conv., iii-ix-i: io intendo purgare la canzona da una riprensione,
al pensiero dell'ozio, dirò che non intendo già lodar l'ozio turpe. tenca
, 12-i-39: a dire come la intendo, questa è una cosa che quanto più
si mischia lo falso; ed io intendo de la semplice veritade. =
cesari, 6-238: io non m'intendo bruttare, avvolgendomi nel puzzolente fastidio delle
. mazzini, 23-45: io non intendo cosa alcuna a quanto mi dite da tre
'discorsi militari '. mentre ne intendo la significazione 'al di là 'e,
, iv-2-54: di questi... intendo di parlare solamente, che, oltre
cne sieno (ch'io non me ne intendo), quella pittura del conte è
stati le sottrazioni fatte a'suoi averi, intendo dire ai beni nazionali, e quali
325: quadrupedante / scalpito di cavalli intendo; ratti / oh! come al
., (1- iv-5): intendo di raccontare cento novelle... nelle
degno, con tale vivanda qual io intendo indarno non essere ministrata. alberti,
dico piu piaceri che dolori, non intendo di estimarli dal loro numero, ma
ciascuna convenienti o in tutto o in parte intendo di nominarle: delle quali la prima
quantità. gostini, 1-68: ora intendo... per cittadino non solo l'
12-24: la religione del sacrificio io l'intendo quant'altri mai. ma dio allontani
, 7-270: e 'n dirvi donne, intendo ogni persona / del nobil sesso,
con pena e con supplizio. / intendo, poi ch'io son quassù salito,
se il ragazzo dice -i'non la intendo - / è da pigliar de'nerbi o
voglio fare una quistione però ch'io intendo ch'egli è molto savio. serafino
signor tasso, e quanto prima. intendo che quel nuovo libanto va a tentarlo
52): questo dubbio io lo intendo solvere e dichiarare in questo libello ancora
g. del papa, 6-ii-40: non intendo di escludere, in questo tempo del
male, ogni genere di medicamenti, anzi intendo di lodare sommamente i rimedi dotati di
il giovane, 9-194: io di piantare intendo / frondose selve, lauri, abeti
caratteri. boine, cxxi-ii-164: intendo l'ascesi ed il tendere con ogni
greco e di latino, io non intendo. emiliani-giudici, 1-270: quel giovane
tinua operassione regna; e quinde intendo vostra benignità sovenendo e svegliando me,
. l. bellini, 5-1-268: intendo quelle... canne, piante nostrali
). metastasio, i-iv-135: non intendo d'entrare in materia sulle circostanze che
la quonia. monosini, 352: intendo la quoniam: 'rem ipsam intelligo
della raccolta. bembo, 9-1-130: intendo voi aver diliberato tardar la vostra
proem. (1- iv-5): intendo di raccontare cento novelle, o favole o
., 2-6 (i-iv-142): io intendo di raccontar- vene una novella non meno
possente qualunque. alfieri, iii-1-13: intendo io... di ragionare oramai
, ii-22: per due ragion'le cose intendo care: / perché son rade over
nella grande pittura, specie murale (intendo quella vera, che non è una
, raffreddore. bembo, 9-1-32: intendo vostra signoria avere un poco di raffreddamento
raffrontato cou'originale, perché io non intendo il senso o non ne sono sicuro
la ragia. aretino, vi-106: io intendo la ragia: egli con questa via
'io la ragiono così ': l'intendo cosi. -esprimere un sentimento.
ciò sia cosa che quanto in questo libretto intendo ragionare non venga da la camera mia
ii-ix-i: in questo verso... intendo manifestare quello che dentro a me l'
carducci, iii-25-19: la democrazia italiana, intendo specialmente di quella democrazia ragionatrice e positiva
cono., iv-i-n: per mia donna intendo sempre quella che ne la precedente ragione
): prima con vere ragioni [intendo] difender la fama mia e poi con
: « malvagia femina, io non intendo di toccarti altramenti ». caro, 1-6
savonarola, i-291: né... intendo che chi fusse debitore del comune non
o per lo suo fatto: et intendo 'suo detto 'quello ch'elli disse
che detto nol- l'abbia; altresì intendo 'fatto 'quello che fece o che
bologna, e ora dal nostro de cesare intendo che vi rammaricate del mio silenzio.
or tutte di una in una io non intendo, fanno gli scrittori sì reverendi che
, di grazia! ch'io m'intendo / anch'io la parte mia di questi
. gozzi, 56: certamente io intendo di farvi rappacificare con l'umanità. leopardi
originale. giannone, 3: intendo che gli amatori della verità ne abbiano
cose. comaro, 76: non intendo ora formare un panegirico di questa rara
lettere; ben so ch'io di sottoporle intendo con tutta rassegnazione al giudizio da me
basciar la vostra destra: di quella intendo che ne lo stringere de la spada spaventa
. muratori, 7-v-122: io non intendo di sostenere che in questi ultimi tempi
redi, 16-vi-314: per oca reale io intendo quell'uccello che dagli scrittori della storia
idea ', dice cartesio, io intendo l'entità o l'essere della cosa rappresentata
io di faccende chimiche non me ne intendo per niente. -ordine di reazione
., 10-10 (i-iv-949): io intendo che tu più mia moglie non sia
. girolamo volgar., 45: nome intendo al presente d'annoverare le molestie delle
a. pucci, 3-1-3: signori, intendo dirvi alla ricisa / alcune cose nuovamente
parte io manifestamente confesso ch'io non intendo: e perciò in questa sarò più recitatore
. antonio di meglio, lxxxviii-ii-121: intendo / versificando dir nel tuo cospetto /
i con grave cetra e canto / sonoro intendo ragionare alquanto. metastasio, 1-i-118:
l'attenzione a un oggetto, non intendo; le idee mi si confondono. settembrini
focolare. zena, 2-161: non intendo far delle gare di campanile e ammettere il
. f. gemelli, xviii-7-909: intendo per 'vidazzoni 'i gran corpi
buonarroti il giovane, 9-425: non intendo / veri scolari voi, perché descritti /
di quello scrit- tor del trecento gli intendo leggere, sì alquanti minuti ritagli a
ogne dì ce ne rende aperto testimonio, intendo cossi degli antiqui corno de'loro
reiterata lettura de'vostri scritti, n'intendo [della pittura] tanto che, per
pagode o tempio del canarin, di cui intendo far veridica relazione, è una delle
3-3 (1- iv-254): io intendo di raccontarvi una beffa che fu da do-
, conv., iii-vn-14: prima [intendo narrare], co- m'ella [
dante, conv., iv-xxii-i: intendo questo mio 'convivio 'per ciascuna
(i-rv-359): in niuno atto intendo di rendermi benivola la tua mansuetudine e 'l
316: scriverti troppo longo i'non intendo, / ché avendo perso in tutto ogni
boccaccio, ii-2-129: se io costei intendo, / amor la stringe, ma,
vero, non sono repubblichista, non intendo perché questa, a preferenza delle altre
, 8-concl. (i-iv-778): non intendo di ristrignervi sotto alcuna spezialtà, ma
. marsilio ficino, xxxi-950: perché intendo che questa materia come fondamento per un
. fazio, ii-43: l'utile intendo, più che la rettòrica, / usar
, 8-106: per 4 leone 'intendo solo questa macchia gialla saltata fuori da
., 8-7 (i-iv-710): io intendo di farvi vedere alquanta compassione d'una
: a voi me ne rimetto e non intendo / aggravarvi di troppo in alcun modo
parole, reverendo; io ui non intendo aver padroni; sono venuto per contrattare
vendita. boccaccio, 9-144: questo intendo sia il mio testamento et ultima volontà
: dico e protesto ch'io non intendo,... dire alcuna cosa che
te avere lassato in tanti periculi, intendo di rivocarti dalla via delli errori a quella
. benivieni, 105: io intendo poi che l'anime aranno in el novissimo
senato,... 10 non intendo di reasumerle, perché sarei troppo tedioso
: indirettamente. baldi, 7-143: intendo per ribalzo che te. v. ha
, non ncasco nella psicologia positiva. intendo dire che non è cosa facile indovinare le
io l'avessi ricevuta, sì come io intendo che elle fanno alcuna volta, la
sulle stimmate, 168: io m'intendo di stare solitario e ricogliermi con dio
b. segni, 9-181: io intendo per [tragedia] intrecciata quella dove
sue mani. / ma s'io m'intendo nulla de'giudei, / vel riconficcherei
poeta scrisse, con riconoscente superstizione che intendo ed ammiro: « c'è un
signore dèe qui venire, al quale io intendo, in loco di ri- conoscenza di
. magalotti, 9-2-228: io non intendo di tacciargli [i protestanti inglesi]
'l mi ridice, / io nolo intendo, sì parla sottile / al cor dolente
carducci, ii-9-51: della vergine, intendo: la donna, che non ha
mi astengo dal riferirle, perché non intendo di far catalogo di tutte l'opere che
rosmini, 2-2-41: per riflessione lockiana io intendo quella facoltà, che ha il nostro
canti e feste e mille disonestà, ché intendo che là, alla nunziata, negli
, 3-iii-374: mi spiace solo che intendo dal buon dangulso il vostro giurato proponimento
: non la contrasto perciò, né intendo di riformarla. campailla, 5-arg.:
conv., iv-i-n: per mia donna intendo sempre quella che ne la precedente ragione
senza avergli punto di rispetto / dargliene intendo una rifrusta buona. = deverb
giovane, 9-194: io di piantare intendo / frondose selve, lauri, abeti
quebe che amano,... intendo di raccontare cento novelle o favole o parabole
rifusione sociale, nel medio evo, intendo, nell'origine de'cognomi. e
/ la mia volante essenza io non intendo. / regiri abbrevio oppur momenti estendo
. capuana, 15-182: io non intendo fare una discussione astratta, di faccia ad
delle prove è utile o necessario, io intendo di un rigore ben combinato, dal
. p. fortini, iii-498: intendo che la signoria vostra mi dia qualche
rimprovero. saluzzo roero, 1-ii-42: intendo, intendo / gli aspri rimbotti vostri
saluzzo roero, 1-ii-42: intendo, intendo / gli aspri rimbotti vostri! ah
dante, conv., iv-i-10: io intendo riducer la gente in diritta via sopra
caro, 12-i-39: a dire come la intendo, questa è una cosa che quanto
ciò dei denari che gli lasciai, intendo rimettergli. moretti, iii-468: il suo
cuore innocente. leopardi, i-78: intendo per innocente non uno incapace di peccare
sig. agente delle tasse. io non intendo più di pagare per una rendita che
mi rimpàcio, m'accomodo, / m'intendo colle spie. faldella, i-4-109:
andare, ma qui in su la porta intendo d'aspettarlo, e come egli mi
io sono del nobile soggetto di cui intendo trattare, caldo del desiderio di piacervi,
rotta del sud-est asiatico, perché non intendo sostituirmi al centralino della compagnia di bandiera
conv., iv-i-11: per mia donna intendo sempre quella che ne la precedente ragione
papini [in lacerba, i-39]: intendo denunziare alla riprovazione degli intelligenti due tendenze
buon patti da quei che son dentro (intendo se e la muraglia debbole e mal
, 6-10 (i-iv- 565): intendo di mostrarvi quanto cautamente con subito riparo
in pace. vespucci, 1-72: dipoi intendo venire a ripagarmi e discansare ed aspetare
io mi sto molto consolato da che intendo... che deliberate ripatriare in modena
. /... / così l'intendo e mi dò questo vanto / meglio
dì. cattaneo, vi-1-403: io non intendo ripigliare tutti li antichi argomenti giuridici prò
primo institutore de'tribunali, non perciò intendo essere scorso tanto oltre, sì che ripigliar
autore. delfico, iii-17: non intendo io d'impicciarmi [della storia dei
non voglio esser repetato, perché non intendo a quelle principalmente venire, né vi
, 245: cosmico, riposar la penna intendo, / né f f
? montale, 15-294: così meglio intendo il tuo lungo viaggio / imprigionata tra
una di loro di felice esser divenuti infelicissimi intendo con la mia novella mostrarvi.
dante, conv., iii-ix-i: io intendo purgare la canzona da una riprensione la
riproporsi. mazzini, 30-89: ciò che intendo di fare nei primi giorni dell'entrante
gli fanno intendere quel ch'io non intendo. -dunque mi volete far ripueràscere?
per difender l'innocenza di susanna: intendo la ripugnanza fra'testimoni nelle circostanze narrate
si piglia di quella un centinaio (intendo di pesi piccoli) insieme con un'
-viva preoccupazione. bembo, i-49: intendo v. s. avere un poco di
/ intendiamoci ben: né consigliarti / intendo che all'onor tu faccia ingiuria ».
de roberto, 52: « intendo però », riprese il lettore, «
., 15 (264): intendo benissimo: il re sarà sempre il re
alfieri [in boine, cxxi-iii-311]: intendo dire a casati cosa precisamente farò,
libertà). alfieri, ul-1-13: intendo io... di ragionare oramai di
appartenga la mia difesa, nondimeno io non intendo di risparmiar le mie forze. tasso
che v'inalza. beltramelli, ii-386: intendo che la mia volontà sia rispettata nel
certo. leone ebreo, 330: intendo a che modo l'anima nostra conosce
dee., 10-10 (1-iv-953): intendo... con somma dolcezza le
e u ristoro è cotale, che io intendo con questa mia compagna insieme desinar vero
, ii-7-173: intendi che io non intendo che tu debba venir grassa come una
tirannidi come assai più potenti, la intendo: ma che gli schiavi delle estese
sua sottilissima lesina, piegare in longitudine, intendo quater, il suo fazzoletto, di
. goldoni, v-191: io non intendo di mancare a quel rispetto che devo alla
o di quello scrittor del trecento gli intendo leggere, sì alquanti minuti ritagli a
cesari, 6-238: io non m'intendo bruttare, avvolgendomi nel puzzolente fastidio delle
l'armonia e 'l ritmo. ritmo intendo la misura des movimenti e de'gesti
sono tutte cattive e pessime; e intendo parlare anco dei due discorsi preliminari, che
miei fiorini. fagiuoli, xiv-6: intendo ben, che voi vi ritoglieste /
dee., 8-7 (1-iv-710): intendo di farvi avere alquanta compassione d'una
. a. briganti, 194: intendo che molti, abbandonati da'medici e
. gigli, 2-295: voglio ed intendo ritrattarmi ed ingiungo a chi spetta il
assicuri di pigliarlo ecc.: e io intendo la sua ritrosia, che è delicatezza
manzoni, vi-1-101: le lingue (intendo sempre le lingue vive e vere)
figliuola, e, per quanto io ne intendo, è l'occhio destro di madonna
in corfù, quanto a me, intendo che sia... per temperare le
in — differentemente sopra tutti. intendo adunque di venire io medesimo al sole
e e 107: io non intendo... di repugnare all'opinione che
rocco, 1-67: io non intendo di far il mondo alla riversa.
io de'mirti salvatichi,... intendo io... dei mirti, che
al maestro di casa, / ch'io intendo di voler far la rivista / dell'
. muratori, 0-22: per buoni intendo io gli uomini di buona inclinazione,
si inducono a udire ciò che dire intendo certe intelligenze, o vero per più usato
non l'ha letto? / ah, intendo: il suo cervel, dio lo
giaccia con lei, ma io non intendo di vederla mai. e al notaio,
mi lascino dire ch'io non gli intendo. londonio, lxxxix-i-223: la sola
rom- pansi. carducci, ii-3-12: intendo alludere al matrimonio, il quale è
muggire. f. cetti, 1-ii-63: intendo per strige un uccello assai tacile a
vallisneri [in muratori, cxiv-44-272]: intendo che i rosarianti fanno grande strepito per
d aquino, 116: quando alodola intendo / e rasignuol vernare / d'amor lo
quindi règolati nelle spese perché io non intendo di darti un sol centesimo più delle
. piero detta francesca, 75: qui intendo dire alcune cose -aggregato a un
. fortini, iii-494: non altra pelle intendo che più dura sia perché, essendo
et io rozzon, che non v'intendo e voi / me non capite, e
chi non è buon dottore: dottore intendo per dottrina, e non per insegna
vi paia fatica, / ch'io m'intendo chiarire in questo giorno / quel ch'
libri prestamente, / ch'io m'intendo chiarir or al presente. ariosto,
hòvi scritto. abbracciavacca, lxiii-12: intendo vostra benignità, sovenendo e svegliando me
è quel ch'uscir dal sacro tempio intendo! -con uso attenuato: mormorio
te avere lassato in tanti periculi, intendo di rivocarti dalla via delli errori a
pensano, che non vivono, non intendo già d'empiere un sacchettino di libri
ané di farro del terzultimo verso dell'inno intendo alma adorea che è in orazio.
: non è già un trattato che intendo di scrivere, ma un saggio.
, 1-ii-500: in quello del mezzo io intendo stieno i putti per loro abitare,
di milano, iii-396: per sali io intendo quelle sostanze che sulla lingua eccitano una
creda dall'altre lei devariare... intendo di dimostrarti par- ticularmente chi sia colei
l'età sua non fu sconoscente: intendo proprio quella che corse, lui vivente e
signora contessa, perch'io con questo saluto intendo di dar di bianco a tutti i
idem, lxi-20: di tre ricchezze intendo l'om compiuto: / chi le possiede
conserva. mazzini, 37-5 ^: intendo col nostro grido di 'guerra coll'
monti, x-4-176: ombra crudel, t'intendo; / non dubitar; t'intendo
intendo; / non dubitar; t'intendo: il pianto mio / non ti basta
2-168: io di politica non me ne intendo, ma coi preti non ho mai
e quali come i non-santi (e intendo i non santificati). -per estens
sono, per la cui sapienza io intendo, per la cui misericordia io merito,
. /... / a cui intendo che savoro à 'l mi'pomo,
, i-136: « ah! ah! intendo », soggiunse sbardellatamente ridendo il governatore
di casa. piccolomini, xlv-20: intendo il vestir di più colori, come
riva. foscolo, xix- 37: intendo che il signor giovanola non sia in isborso
galea a farv pianzer. -io non intendo la scabrosità di questa vostra lingua.
e culturale. leopardi, v-463: intendo che li nostri antichi i greci e i
che tu ora ti trovi. ora 10 intendo di voler mostrarti a quello che giovi
, iv-3-99: io, o figliuolo, intendo che la gioventù vostra, insieme con
dire tempo e tondo, io non intendo questa cifera. -che non sputi spesso
dagli scardassieri. guazzo, 1-37: intendo cattivi quei maldicenti i quali, senza tema
savonarola, 5-ii-11: io intendo che sono certi ribaldi poltroni, a
. vitale che per via de'suoi intrinsechi intendo che se ne duole a cielo.
conscienga scema. martello, 6-ii-445: come intendo i miei mali, così ancor non
scene, gtintermedi. piccolomini, 10-177: intendo io per colloquio quello stesso che oggi
scena... insomma dal mondo. intendo, che nessuno dovrà vedermi mai più
: son cose di cui non m'intendo nulla nulla. faldella, i-5-317:
. bettini, 1-407: sai cosa intendo dicendo un poema: / amare,
[m lacerba, iii-20]: non intendo alludere... al belgio schiacciato
mi riposavo come di madre; e v'intendo schiaritamente? volete dirmi ch'io ponga
farebbe certo qualche catoncino schifiltosino che m'intendo io. -schifiltosétto.
aspetto). giuglaris, 357: intendo che tutta la notte v'hanno schernito
: una sciagurata costruzione, quale m'intendo io, fa sconcia macchia, stona,
uomo di gran scienza, 5-1-28: intendo io... per scienza un sistema
sol principio pendenti; ed intendo per opinione tutto ciò glaris, 1-284:
. cavalca, 20-497: non intendo che, a dare laude a sì
e saputelli. zeno, i-342: intendo ciò che cotesti scioli vanno dicendo del
ch'aveva. galileo, 1-2-1: sciolti intendo che ve ne siano penetrati [dei
gaio. fogazzaro, 1-256: non intendo che sia un mese del tutto scioperato come
'setta'significa, a quanto io lo intendo e lo approprio, stato perpetuo di
grano da sfarinare; e l'intendo. 4. mus. disus
. aretino, 20-217: questo sogno intendo io come daniello...: per
, 2-10 (1-iv-226): io non intendo... di maitornare a voi,
filarete, 1-i-167: le strade 10 intendo ancora che tutte abbino tanta pendenza che,
gozzi, 1-93: sol di scolparmi intendo e male io soffro / d'un'arrabbiata
2-151: quando parlo di critici, non intendo di volgari scombiccheratoli a un tanto il
volete ch'io ve la dica come l'intendo? siete assai scompiacente,
roberti, iv-219: non... intendo di
accolti, 1-839: arete (per quanto intendo) a fare conuomini che sono quasi di
v-5-344: una sciagurata costruzione, quale m'intendo io, fa sconcia macchia, stona
che tu vi vadi in ogni modo intendo, / iscognosciuto, con istran vestigi,
8-1-54: per convenevolezza e sconvenevolezza io intendo modi e costumi che non testimonino della
dal mio nonno vale a qualche cosa, intendo che sia usato con visione diretta.
5-57: anche corso giovecca, e intendo il piano stradale che occupa, come un
dee., 6-10 (1-iv-565): intendo di mostrarvi quanto cautamente con subito riparo
ignun non mi dia impaccio: / io intendo a carlo far quel ch'è dovere
primo institutore de'tribunali, non perciò intendo essere scorso tanto oltre, sì che
che io porto allo studio, e studio intendo non dei libri solamente, ma di
bargagli, 1-142: io non perciò intendo che le donne diventino scotte né gli
di quelli, da due macule mondare intendo primieramente questa esposizione, che er
-sostant. bettinelli, i-59: intendo la difficoltà di congiungere insieme la grazia
: ancor putto sete / e, com'intendo, vi gust'il magnare, /
l'opre. carducci, iii-6-477: intendo la prevalenza del sentimento diffuso sul'effetto raccolto
michelangelo, i-iv- 266: io intendo scultura quella che si fa per forza di
carrà, 117: con ciò non intendo aprire scuole di etidice dei beccai ferraresi
scuse volentieri e rispose: « io intendo che mio figliuolo la vostra figliuola prenda
degl'infinitivi, di questo vizio ancora intendo ch'ei sia notato. -ant
l'uova de'pao15- 85: doman intendo che lo mio fiol me dè parlare;
nicchia. orsi, cxiv-32-40: io intendo esser favorito da lei... come
. metastasio, 1-iv-60: questa lettera intendo che sia la lettera di raccomandazione per
diam noi a seconda? -non me ne intendo. orsi, cxiv- 32-107: non
voglie. agostini, 1-46: io non intendo secondar gliumori de'viziosi, né di coloro
ricci, 137: quanto alle fanciulle, intendo quanto per dette due vostre ne consigliate
sedersi. aretino, 10-98: intendo che ci è chi si fa portare il
lui. f. galiani, 4-199: intendo parlare de'casi ne'quali un suddito
: son cose di cui non m'intendo nulla nulla. -consesso di giudici
'comprensione'dell'arte... non intendo riferirmi esclusivamente ad una comprensione concettualizzata,
, iii-v-3: per lo mondo io non intendo quitutto 'l corpo de l'universo, ma
: dico cne in questa opera non intendo seguitare al tutto l'ordine delle parole del
. g. bianchetti, 1-341: non intendo qui di parlarvi...
1-iv-565): seguitando le vostre pedate, intendo di mostrarvi quanto cautamente...
notare che per 'pezzo mosso'-'pezzi'intendo i treni di rapporti logici ad essi
par., 13-66: queste contingenze essere intendo / le cose generate, che produce
ferita è per natura o, come intendo io, per inclinazion naturale, par che
sostant. guazzo, 1-114: intendo seminobili quei che non son nobili se
piero della francesca, 75: qui intendo dire alcune cose 34. locuz. -atta
essere raffrontato coll'originale perché io non intendo il senso o non ne sono sicuro.
: per sensualità pittorica... intendo il gusto diretto del colore e della forma
attendea. tasso, i-40: io intendo maraviglie del paese di lorena e de la
parte io manifestamente confesso ch'io non intendo: e perciò in questa sarò più
parla; io sento, / ma non intendo i motifettamente. suoi turbati. breme,
. marsilio ticino, 5òcxi-950: perché intendo che questa materia come fondamento per un
mi piace parlare, oggi io non intendo di volere da quella materia separarmi della
territorio). caro, 12-ii-236: intendo che la comunità, anzi certi particolari
fr. stappata, 229: ora intendo perché dio non volevache gli si offerissero in
). fagiuoli, xiv-54: non intendo il militar mestiere. / riformato;
martello, 6-i-299: io già m'intendo, or, chi lb puote, in
tronchi or disperazione qualunquesperanza, / ma serenare intendo mia fronte alquanto, / celando dentro
. bruno, 3-847: io non intendo vera- e seriosamente lodar l'asino ed
importuno. borgese, 6-17: non intendo dire che lo scrittore debba farsi sermoneggiatore
con tutta la forza di perseguire intendo. a. brucioli [val- l'
normalità. caro, 12-i-292: io intendo pure ch'avete riavuto il motode l'occhio
ch'avete riavuto il motode l'occhio. intendo che la bocca torna al suo sesto e
2: lo 'sfarinarinare; e l'intendo. mento'della maggioranza filonucleare pugliese
, cv-108: do', landra sfazzonata, intendo bene il parlar latino, sì?
c. a. manzini, 68: intendo per figura lenticolare due porzioni di sfere
è del tutto nota. / dei corpi intendo ben, perch'alia terra / riede
sotto / quella man che ti sferza: intendo appieno / tutti i disegni tuoi:
, che sono importanti, ma, sìcome intendo, perché una abbia solamente patito un termine
di greco e di latino io non intendo. verga, 7-516: l'avvocato.
sforza di voler bena a giulio. intendo dire che, nell'affetto per mio
, 3-84: io no che non l'intendo; di questo libro [l'apocalisse]
« dite più forte, non v'intendo », e m'accennavo l'orecchio,
è riuscita così sgradevoleagli occhi miei che non intendo metterne in circolazione una copia sola.
alessandro de'medici, 5-283: intendo che san giovanni serena, la
mio. g. michiel, lii-4-292: intendo che tu bravi, che sì!
codeyno, 258: « andiamo! ora intendo., sibbene che la credono la
. alfieri, 6-396: - intendo, intendo: / tu [maometto]
alfieri, 6-396: - intendo, intendo: / tu [maometto] eri interra
sì come primo, dare cominciamento, intendo da una delle sue maravi- eassaro
della margarita, ili: per felicità intendo la sicurezza dei buoni di non essere
-conferma. zeno, i-167: intendo che sia principiata la stampa delvostro indice della
, conquistarsi. fagiuoli, xi-118: intendo: o buono! o gran fortuna mia
voi come a più care comunicare le intendo. boiardo, 1-167: ben che la
vasco, 200: per buon sillogismo intendo un adeguato calcolo dei piaceri coi dolori,
conv., ii-xn-2: per cielo io intendo la scienza e per cieli le scienze
convenga loro il termine di lunghezza, intendo che le dette due voci (lunghezza
pamela vi sia dell'inclinazione, non intendo recarvi offesa: io, che ho viaggiato
dei contraenti. agostini, 1-124: intendo di vietare tutte le prestanze che di
complesso. carducci, 1ii-25-303: popolo intendo non la personificazione declamata per sinecdoche da
impresa). guerrazzi, n-i-372: intendo... che la impresa sinistrasse un
ancora alcune parole sinonime, e sinonime intendo io esser quelle le quali diverse nella voce
giovanni villani, e con mio dispiacere intendo che occuperà gran sito. f.
14: per immaginazione senza fili, io intendo la libertà assoluta delle immagini o
. lauro, 31: io così intendo che non s'ingrassi il terreno per
ci strasecolo, / e men n'intendo, qual più ci specolo. a.
la nobilitade, che per una cosa intendo, si generasse per oblivione, più tosto
galileo, 3-1-239: da questo che ora intendo mercé del vostro lungo sminuzzamento, mi
: brontola parole smozzicate, che non intendo. tornasi di lampedusa, 228: le
. galuppi, 2-109: io non intendo, amico, di snervare la forza dell'
si potesse per la notata ragione, intendo per ordine ragionare in questa forma.
insegni come tu sofferi quelle le quali io intendo che ti son soddisfaciménto (ant
-poiché a questo mi stringi, io intendo di sodisfarti a mio potere; ma,
cheggiendo né voglio niuna scusa né non intendo né propongo satisfazione né ammendagione, perocch'
come tu sofferi quelle le quali io intendo che ti son fatte, acciò che,
, ii-xiv-21: per lo terzo cielo io intendo la rettorica, la quale al terzo
gran piacere: / or per grande alegreza intendo bere. fasciculo di medicina volgare,
epicuro filosofo..., venire intendo sommariamente a la verace oppinione d'aristotele.
. g. del papa, 6-ii-62: intendo specialmente di escludere nel caso nostro i
cecco d'ascoli, 1996: non intendo trattar d'amor divino / come dell'
penne, onde questo corpo si cuopre, intendo la bellezza della peregrina istoria, che
se egliè destinato ad essere addirittura soppresso (intendo come capo del tigrè), la
stesso. -padrone, io non v'intendo. -anch'io sono un bufolo che,
qualche sopramano, intendo che questi signori viniziani fanno a le
. muratori, 6-50: per essa intendo io una certa inclinazione e pendenza gagliarda
perché sem tutto questo mondare intendo, ma solo in quelle parti dove le
dalle carte da gioco. dirizzare intendo ne'quali alcuno lumetto di ragione per buo
di dante. buonaccorsi, 1-vi-199: intendo la suspensione dello animo vostro,..
una poca di provisioncella... ora intendo essermi suspesa, ri
, ma eziandio a quello che io intendo sufficientemente. -ricevere ferite senza venire
vedete una sottana di quella specie che m'intendo io, subito alzate la testa e
. f. scarlatti, lxxxviii-ii-528: intendo in ogni modo di sapere / per
'l mi ridice, / io no lo intendo, sì parla sottile. s. bernardino
dante, purg., 1-66: ora intendo mostrar quelli spirti / che purgan sé
vi paia fatica, / ch'io m'intendo chiarire in questo giorno / quel ch'
. cesarotti, 1-xxxiii-47: io fare intendo a babilonia or ora / dono d'un
illusione necessaria all'esistenza, qui la intendo come la sovrarappresentazióne di sé rispetto al
busenello, 39: io non v'intendo, o stelle, e non arriva /
punto, che siamo a 24 ore, intendo che costoro spaccio- no una cavalcata e
, iii-3-205: quando nomino confessione, non intendo già una confessione falsa, frodolenta,
menzini, iii-267: non già per chiarezza intendo io un tal parlare spacciato, né
persona che ha viaggiato in inghilterra, intendo che colà il mio libro ha molta
una bella galera nuova e sparvierata e questa intendo donarvi. d'annunzio, iii-2-34:
delle sue pratora a mio diletto alquanto intendo di spaziarmi: ché tornato in bologna,
per pittura... io non intendo uno spazio d'asse o di muro coperto
e lettera. carducci, iii-27-51: non intendo che abbia da far mai l'idea
, 3-51: di saldar già non intendo / la partita, anzi pretendo, /
12-417: nel palazzo dell'immortalità (intendo quell'immortalità terrestre che >uò durare
vostro dilettevole ragionar, sia da dire non intendo di ristrignervi sotto alcuna spezialità, ma
. passavanti, 108: non intendo, disse la suora, se più specificatamente
); lancellotti, 2-306: ciò intendo di quelle cose, le quali non
. c. gonzaga, ii-13: intendo: ma non so a che rieschi:
li terribili colpi. giuglaris, 357: intendo che tutta la notte v'hanno schernito
hanno cura allo onore, perché io non intendo di favellare delle spenderéccio, agg
apamondo in corpo sperico, le quale intendo mandarvi per la via di mare.
? ariosto, 1-iv-470: -ma non v'intendo. - te l'ho dunque a
mazzini, 26-177: non atterrirti; non intendo che tu ed io e altri dobbiamo
io questa mia tragedia spirante libertà, intendo testimoniare al mondo e ai posteri,
spirituale, il mondo finito col vivente: intendo parlare dello spiritismo, questa applicazione singolare
66: quando dico 'fede religiosa'non intendo soltanto cristianesimo o il cattolicismo, ma anche
tutta la gente ria; / e ora intendo mostrar quelli spirti / che purgan sé
. frugoni, vi-20: io ben v'intendo, mio spiritoso! voleste dire che
vi fusse un monte ardente. ora intendo come si facci costì l'olio di sasso
questo e di quello scrittor del trecento gli intendo leggere, sì alquanti minuti ritagli a
il mio fine bello e buono, né intendo introdurre questa usanza per tutti. ma
376: nell'eseguire la parte inferiore, intendo le figure inginocchiate, ha spostato in
alte braccia dieci, onde che io intendo che questa sia una conserva di pesci
a me. di queste more me ne intendo. c'è il manometro? sì.
altre bellezze dell'umana figura, non intendo però d'aver detto che a'loro concetti
preconcetti. goldoni, v-1310: intendo profittar solamente delle cognizioni acquistate, per
fenoglio, 5-i-1667: io non me ne intendo molto, sono solo uno spremiforùncoli
dalla boccaccia sprocedata di coloro, io intendo non approvare. marc'aurelio, 253
: che stil spropositato! io non v'intendo. ghislanzoni, 18-164: a quel
. muratori, 8-h-224: né già intendo io qui di lodare alcune istorie che
. carducci, iii-10-429: non intendo mica i dissertatori del su lodato piè
lastampa », 13-ix-1989], ii: intendo sintetizzare una nuova molecola colorante aggiungendo un
dee., 5-9 (1-iv-512): intendo... desinar teco aimesticamente stamane
19-90: sotto il nome ai 'stato economico'intendo: 'quel dato modo di essere
. f. galiani, 4-15: intendo per stato d'amicizia uno stato di conoscenza
1-i-190: se il potere mi fallisse, intendo di volere anzi con esso lei in
di riposo, qui accanto a me; intendo al tavolino accanto al mio, nel
, visite ai musei e monologhi, intendo che era rassegnata a una siffatta sterilizzazione
. giornale agrario toscano, iv-324: intendo per macchia bassa la sterzatura regolare del
magroline, benché con le curve dove m'intendo io, piene, non degli stoccafissi
: una sciagurata costruzione, quale m'intendo io, fa sconcia macchia, stona,
o pergli altri che leggono a strabalzo io intendo scrivere. -di strabalzo: di
ma pensatamente mi distenderò; ché non intendo parlare a'dotti, bensì a que'
la so dire, perché non la intendo e straparlo perché straveggo. segneri,
, « a strapiè, né vi intendo. ascoltatemi, se vi piace: ho
35 (616): « già; intendo anch'io », interruppe renzo stravolgendo
finire. caro, 12-iii-199: ora intendo che ancora in questo è qualche intrico
a basciar la vostra destra: di quella intendo che ne lo stringere de la spada
: or so'tanto lontan da lui ch'intendo / cantare una canzone alla stroncata.
con frezzoloso subbio. tomitano, 8: intendo quelle poche cose dire, con questi
, v-85: delle quali [pitture] intendo far subbietto al ragionamento d'oggi,
dubito che farete cattive candele -io non te intendo. -io dico che voi state molto
-sudiciòtto. caro, 12-i-9: intendo che certe di queste sudiciotte ballano.
: la elezione del pa- fa intendo si suol fare con due sorti di suffragi
tepida fonte. giusti, 4-ii-360: ah intendo: il suo cervel, dio lo
piglia, ed io sempre essere sua intendo. ghirardacci, 3-54: avvenne che
darti del tu a tutto pasto, siccome intendo di far ora, superbuzzo, arrogantuzzo
divenne. leonardo, 2-183: linie piramidali intendo esser quelle le quali si partano dai
penne, onde questo corpo si cuopre, intendo la bellezza della peregrina istoria, che
. stampa periodica milanese, i-447: intendo... condannare le meschine supputazioni
e suffragi. cesari, 6-306: non intendo dire dell'amor solo e scompagnato dagli
s. degli arienti, 29: io intendo cum grazia de le vostre prestanzie e
e non sono svelenita affatto, e non intendo d'esserlo. 2. che
dee., 2-1 (1-iv-94): intendo di raccontarvi quello che prima sventuratamente e
bracciolini, 5-10-36: però col cibo addimandato intendo, / darti un composto, da
, ii-18: il mio ritratto di mostrare intendo, / fatto di vostra mano:
quasi a tacite quistion mosse di rispondere intendo. lorenzo de'medici, 11-193:
degno, con tale vivanda qual io intendo indarno non essere ministrata. idem,
. imbriani, 1-178: io non intendo, punto, spinger la cosa, tant'
movimento mi sembra, e pur non intendo l'illusione. 3. figur.
drammatica, e specialmente comica, m'intendo poco; tanto meno poi delle esigenze
, di imbrattatori di tele poco me ne intendo. 8. tessuto di canapa o
328: chiunque passerà quinci, ciò intendo, se ne senta d'invidia e di
volta contezza di certa accademia teologica che intendo essere stata fatta costì da sua santità
trattazione. pallavicino, 10-i-197: non intendo per fine l'ultima parte di essa
parte di essa [storia]: intendo il punto terminativo, che diede termine
la giudichino, che senza giudiciale sentenza10 non intendo di farla di fatto morire, acciò che
la cosa rimane in questi termini; intendo. mazzini, 39-191: la questione fra
milano, iii-391: per terre io intendo quelle materie che sono fisse nel fuoco,
dante, conv., i-vm-12: intendo mostrare quattro ragioni per che di necessitade
guittone, 7-6-29: dove auro perdete / intendo procacciate sapienzia. / qual è de
i-138: quando v'espongo di provare intendo / per via di veri testimoni e
8-1-54: per convenevolezza o sconvenevolezza io intendo modi e costumi che non testimonino della bontà
abbia scritto a vostra signoria privatamente; ma intendo di darle un testimonio pubblico della mia
1-10: non odo chi favella: e intendo il muto: / mostrerò il segno
loro ». e per casa loro intendo i luoghi dove amano riunirsi durante la settimana
d'alcuna condizione di cotal creatura parlare intendo, in quanto- temorosamente non sicuro comincio
dah'affluente freschezza delle 'tinte locali'. intendo per 'tinte locali'quella tale modificazione d'
turbo tinto in cremesino / ma non intendo perché mi si cele / chi mi diede
già vecchio e tuttavia sempre adoperato; intendo quello di sforzarsi a tirar su i
. svevo, 6-22: io non intendo di gettar più il mio danaro a
don diego. marino, xii-408: intendo che in roma si tocca tamburo e si
altra monografia pur di toponomastica italiana che intendo leggere a questa accademia...,
fa corputo. varchi, 8-2-300: non intendo del tempo diffinito dal filosofo, ma
. -so quello che dico, m'intendo da me quando dico toraltri le san
. -che vuol dire? -eh, m'intendo da me, quando dico torta.
derogar alle più belle parole nostre non intendo, non sol'alle nostre bolognesi, ma
istituire in corfù, quanto a me, intendo che sia... per temperare
. e. gadda, 18-32: non intendo occuparmi qui di problemi causali. intesi
m'arrendo / ciò sol ne leggo e intendo: / quindi il fato sue trame
). papini, ii-209: non intendo già la poesia sofisticata o quella rimescolatura
gli dimostrerò che non propongo ricatti e non intendo di trap polare nessuno.
ne l'errore che io fo, intendo di trappormi con quei che sanno,
, 1-4: per non vivere ozioso intendo di translatare di latino in volgare
la cosa rimane in questi termini; intendo. ma, stando il fatto come fu
qualità che doveva contribuire meglio ad accenderlo, intendo la sua trasumana bellezza. d'annunzio
. magalotti, 9-1-103: lo non intendo su qual fondamento di merito o di
in ten-a, che sedervi anch'io / intendo appresso te, dove d'amore /
ma a trattenere le lettere, non lo intendo. -non pagare una somma di denaro
memoria. armenini, 3-70: io non intendo né manco consiglio niuno che si vogli
, sfavorevole. landolfi, 14-220: intendo richiamare l'attenzione del lettore su certe
iv-72: quando nomino popolo, non intendo solamente le treccole, e li pescivendoli.
xiv e xv, io: con federigo intendo fa trieguare, / lo re umberto
/ mentre il voler del ciel spiegarti intendo. mazzini, 56-135: anche la insistente
margarita, in: per felicità intendo la sicurezza dei buoni di non essere
in confusione, ancora che, secondo intendo, non si potesse appellare. tasso
: quella donna è fieramente mascolina. -non intendo bene che vuoi dire: forse è
sta la nazione, perch'io ne intendo meglio ch'altri i bisogni, la missione
loro, e quella esprimono, / se intendo il caro linguaggio, in sommessi /
sprona. rosmini, x-223: non intendo... negare i casi straordinari
straordinari d'una grazia trionfatrice; né intendo negare che il merito di alcuni santi
ad un colpo. carducci, i-q-6: intendo che del serpente tu hai molto,
. la qual cosa qui di sotto intendo dimostrare tale conclusione essere falsa..
. giuglaris, 15: neanco intendo come possa una zanzara, con una tromba
piane: / ch'io non m'intendo di vostro anagogico, / o morale,
, spiegano alcuni, 'tesserarum'a sbaraglino intendo io, viengli un tiro buono a suo
landolf, 14-33: e dicendo 'tu'intendo appunto tu stesso, non ciò che
appresso ne l'umiltà che 'n voi intendo, che tutto tempo me defenda loco ove
e sofneienti uomini essere desiderosi a'quali intendo in questo, quanto mi sia possibile
, ed è questo sistema che io intendo sostenere. alvaro, 15-31: si sapeva
tutte le membra. caro, 12-i-292: intendo che la bocca toma al suo sesto
., 20-10: là dove dice 'aguaglianza'intendo quella ragione che dae igual pena al
pur anche vituperandole, ch'io non v'intendo bene, come composte di stile diseguale
affare. galileo, 1-1-103: intendo la resoluzione di loro altezze serenissime,
quel luoco. sacchi, 3-36-131: intendo facilmente come un muro nuovo possa unirsi
in diverse maniere dividere, questa sola intendo che basti per universale, cioè dividersi
/ uopo mi son, che tutte ordire intendo, / lascio rinaldo e l'agitata
cicognini, xxx-11-48: ma perch'io non intendo mondar l'uovo / per quei chiappaminchion'
, / di biasimarla solo anch'io intendo. piccolomini, 8-170: -bisogna viver sicondo
. segni, 9-173: per apparato intendo non solamente quel della scena, quanto
unicamente il francese. pavese, 10-196: intendo la scoerta del volgare nordamericano nel campo
proprio vado, / in cui improntar intendo quel cotale, / ch'ha nome
romagnosi, 19-295: per valor sociale io intendo quella facoltà per cui operando per proprio
davanzati, lxi-22: di tre richezze intendo l'om comria, come è quella
] che sono a sangue caldo: io intendo gli uccelli e i poppanti, i
queste variazioni sono ne li uomini non intendo al presente mostrare, che troppo multiplicherebbe
brieve [novella], ve lo intendo dimostrare. pulci, 19-32: io ve
non mi dia impaccio; / io intendo a carlo far quel ch'è dovere:
. gonzaga, ii-40: coteste frasi inculcative intendo d'attendere, veiculate da luoghi topici
velame di questa favola quello ch'io intendo di significare. pascoli, ii-138: la
., 18 (319): « intendo », disse il conte zio; e
da sé a sé stesso. ma non intendo il valore o il veleno dell'argomento
onore. sansovino, xliv-161: io non intendo di favellare delle donne che, se
di tesserli che sarà come quella donde intendo che cavate 'venderezzo'e 'veme- rezzo'esser
: lo giusto vive della fede; e intendo la fede cattolica universale, la quale
et farrove compania. bellincioni, ii-138: intendo, monsignor, venirne teco / s'
, iv-xxv-4: dico che per vergogna io intendo tre passioni necessarie al fondamento de la
, o tempio del canarin, di cui intendo far veridica relazione, è una delle
). galateo, 151: intendo dunque secondo 'l mio parlar patrio o,
d'aquino, 116: quando l'alodola intendo / e rasi- gnuol vernare / d'
, 2-6 (174): io intendo di raccontarvene una novella non meno vera
ma per rimetterci in via, quello che intendo oggi io di riprendere, non è
f. gemelli, xviii-7-909: intendo per vidazzoni i gran corpi delle terre
, va'; ché col vin parlar non intendo. -secondo vino: v
che ne la 'vita nuova', non intendo però a quella in parte alcuna derogare
che ne la 'vita nuova', non intendo però a quella in parte alcuna derogare
., 15-20: là dove dice 'officio'intendo le vertu- di, ciò sono prodezza
mediocrità. genovesi, 3-40: intendo qui per virtù in generale l'accordo armonico
una volta fatto de'miracoli, io intendo subito, e ve d'accordo,
ii-333: di roma adoro la terra. intendo anche la terra su cui essa è
altro l'ho da fuggire, massimamente perché intendo locale). che
quale più parlare in questo libro non intendo per proponimento. -anima viva:
quanto tu vuo'della posta della zendada: intendo la posta libre xx, e così
; slang. pavese, 10-196: intendo la scoperta del volgare nordamericano nel campo
grave cetra e canto / sonoro, intendo ragionare alquanto. 9. per
ler. d'este, 58: non intendo di parlare né di entrare nel merito
il grido ammorza. / per questo intendo seguitar tuo volo. = deverb
. boccaccio, 13-144: e questo intendo sia il mio testamento et ultima voluntà.
di questo capo dodicesimo, « io l'intendo, ma non so quel che si
terzi. sicinio, i-prol.: ora intendo il zergo, avete ragione: chi
un poco più chiaro, ch'io non intendo bene queste vostre ziffere.
a te tutta la mia orazione e intendo teco parlare, vedendoti invano esser uomo buono
una sposa... io non l'intendo punto. settembrini [luciano],
cristo, xxxiv-160: di questo cacio t'intendo far dono, / e con questo
... un fenomeno di sottocultura. intendo una sottocultura di opposizione, ma sempre
suoi le quattro piante, / a piedi intendo dir, che cavalcare / privilegio è
gusto imperante. piovene, 10-80: intendo per 'outsider'l'uomo che osserva e afferra
repulsione scritta, vorrei solo ricordare che non intendo aprire una sezione di 'limes'dedicata alla
non è farina e anch'io così la intendo: / ene chiedo perdono a tutti
equestovoto è proprio – s'io ben intendo la tua frase – il mefistofelismo del bene
pensando al metallurgismo della vita milanese, intendo perché l'uomo quassù si muove e opera
a. spinola, i-268: per guidoni intendo qui una certa sorte di scrocchi,
: parlo io che di telefonini me ne intendo decisamente poco. cerco ancora di capire