né il ragionarne, né forse ancora l'intenderle, è da tutti. segneri,
. donde che niccolò, cupido di intenderle, abbandonò per uno incerto bene una
quelle sì che richiedesi una sibilla onde intenderle e « distradurle ». =
le cose dozzinali, perché par loro intenderle, che le cose de'valentuomini,
e intelligibili, in modo che per intenderle non vi sia bisogno dell'elucidario poetico.
tue immagini, caro fabrizio, a intenderle profondamente, hanno una stretta parentela coi
: dimostrazion geometriche sì convincenti che dall'intenderle al rendersi persuaso nulla si fraponeva.
costume, perché gl'idioti non potessero intenderle, scrivere le cose loro sotto diversi
non leggano le cose del signore che intenderle e interpretarle, come essi fanno, sinistra-
le cose dozzinali, perché par loro intenderle, che le cose de'valentuomini,
modo con parole e caratere greche senza intenderle. grazzini, 2-44: vi fu
che gli alberi si tramuterebbero per intenderle in uomini. foscolo, xvil-58:
politica sua particolare, ma penetrarle e intenderle tutte, spassionatamente. d'annunzio,
di un'opera così, voi potete intenderle e figurarvele sul vivo: quante domande
cui talvolta fa d'uopo di commento per intenderle. cattaneo, i-1-116: queste parole
cose, mostrando di non ben sentirle né intenderle; e può dimostrare cotesto anche coll'
si deve sdipanare come un gomitolo per intenderle effettivamente. moravia, 17-16: assorta
il segno, cosìscherzando, che dante volesse intenderle de'mali e de'beni che hanno
solo perché non si ha la sorte d'intenderle. -per simil. destinazione di un
politica sua particolare, ma penetrarle e intenderle tutte, spassionatamente, almeno per quanto
divengono, come la virtuosità logico-formale di intenderle per divenienti. na divergènte (