di ciò mai non allena: / insin ch'ed i'avrò spirito o lena,
idem, 338: salita, / insin là dove si dismonta aprica / quinci si
ombrose piante, /... / insin che il sol, quanto più può,
. a sbieco dalla superficie della tastiera insin dentro il ricettacolo de'bischeri...
gli farebbe ancora un ciarlatano / credere insin che un asino volasse. -disputare dell'
figure d'animali. magalotti, v-175: insin a'tempi, che 'l galileo non
in fretta, / e fatto uguale insin al muro il piano. attutare
perché gli ha a sdegno, / insin che v'è delle barbe solo una.
. po venir ancor ragionevolmente senza biasimo insin al bascio. bandello, 1-5 (i-72
certi baciozzi, che si sarebbero uditi insin di camollia. caro, i-316:
: l'un lito e l'altro vidi insin la spagna, / fin nel morrocco
: / la m'ha lasciato star insin ad ora; / or voi ch'i'
crescenzi volgar., 3-15: serbasi insin del mese d'agosto, tanto che
. po venir ancor ragionevolmente senza biasimo insin al bascio. flaminio, 81:
venti bisanti; al tal cento » / insin presso a parigi in su le mura
. a sbieco dalla superfìcie della tastiera insin dentro il ricettacolo de'bischeri;.
il boccino, /... mugghia insin che lo vede vicino. g
trottava. pulci, 7-54: chi partiva insin sotto agli arcioni, / chi insino
1-58: ad uomo, nelle lettere insin da fanciullo assai profittevolmente essercitato,.
vari capi del mondo, e pesci insin dell'oceano. guarini, 72:
, 11-33: vennono [le acque] insin presso alle mura sopra la porta alla
e così vivono tutti mal contenti, insin a quella povera figliuola, la qual
'che scioglie '. a venir insin qui tu sarai morto! note al malmantile
intenta e fisa la pupilla, / insin che appena qualche brace ancora / tra
certe anella di ferro commessi d'oro insin dagli antichi, et in esse anella
feroci lussuriosi scimioni si maritano nelle indie insin con le donne. abbiamo i cinocefali
gran merced'è a farli cortesia / insin che sia de la scienza saggio.
che l'uomo ch'è sgraziato, insin te pecore / lo mordono? -e te
e così segniato da me ne resterà insin che vive. s. caterina de'
., 32-36: livide, insin là dove appar vergogna / eran l'ombre
dire, era pur ragionevole che seguitasse insin al fine. guicciardini, 98: è
machiavelli, i-1115: pertanto se voi venissi insin qua sotto nome di andarvi a spasso
certe anella di ferro commessi d'oro insin dagli antichi. caro, 5-444: una
'l mio fattore e me ci è insin voluto qualche anno innanzi delle
la testa, / e tutto il parte insin sotto al gallone. / or fugge
/ de'venti, che 'l perturbi insin dal fondo. marino, vii-165:
gran merced'è a farli cortesia / insin che sia de la scienza saggio. bibbia
reciproca solidarietà, di unione che lega fra insin qui tu sarai morto 1 forteguerri,
gran merced'è a farli cortesia / insin che sia de la scienza saggio. s
né questa spada mai depor dal fianco / insin ch'ella a tancredi il cor non
e così vivono tutti mal contenti, insin a quella povera figliuola, la qual è
ogni fortezza, / fu da totile insin da'fondamenti / arsa e disfatta.
come s'è dire quattro o cinque, insin in sei. b. davanzali,
, inf., 32-36: livide, insin là dove appar vergogna / eran l'
/ non credo che si truovi, insin che fore / usciam del bosco o troviamo
ch'e'di speranza mi dovea nodrire / insin ched e'mi desse giuggiamento: /
copriranno e l'alte sponde, / insin là dove legno in mar si spalma.
vergogna che mi sento venire dal core insin nel viso. tasso, 20-24: perché
tra fanti, / e sotto tende, insin che tutto il campo / dal correr
fesso per lato quel ghiottone / dal capo insin giù per le gambe al piede,
così un poco, detto che egli ebbe insin qui. dottori, 1-90: tanto
ch'ella avea preso dal latte della balia insin nelle fascie, egli volea dare loro
colle a più lieve salita, / insin là dove si dismonta, aprica / quinci
relazione confidenziale. magalotti, 1-91: insin qui ho scritto la vita e i miracoli
legnuzzo o altro piccolo corpicello, insin le foglie dell'erbe e le stille
abboccare co'niccolò, forse si distenderà insin qua. ariosto, 10-76: finita
affatica e stanca, / essa indefatigata; insin ch'ei giace. carducci, ii-7-262
a gran destruzione / tutto lo fende insin sotto al gallone. -andare a
e in tre doppi, so dire, insin di luglio. marino, i-198:
inf., 28-24: rotto dal mento insin dove si trulla. andrea da barberino
tempo. leonardo, 2-340: questo feciono insin che la levità delli -irritarsi
adottatoti / per figliuolo: o così insin da piccolo / in fasce ti chiamò,
sentimento). magalotti, 9-1-2: insin qui de'negozi estranei: venendo a'
: or diciam della fantina / d'insin che ell'era picciolina. a
79: il castellano della rocca, che insin allora era stato più ardente di ogni
quattrino; / mostran la carne nuda insin all'osso: / e poi son pien
botta, 4-419: avendo promessa già insin da enrico di una figliuola di francia
grosse oltre a misura / se fragellamo insin presso alla resta. -battere di
(v-21): le rocche disfatte insin al fondo. tasso, 19-40: ohimè
-figur. tasso, 10-23: insin dal fondo suo l'imperio ingiusto /
che non appare e non si vede insin quaggiù, cioè in terra dove noi siamo
per li tetti. frezzi, ii-6-35: insin lassù convien che ti conduca / e
... era stata, insin che le forze l'erano bastate, una
affatica e stanca, / essa indefatigata; insin ch'ei giace. de sanctis,
e la vigilia, co'compagni, insin che si rischiari l'aer fosco.
al foco. buti, 2-202: 'insin al foco'; cioè infine a la
, non vi bada; / ché insin ch'ei non si sfoga, non ha
ella non sa quale riman preso, / insin ch'ella no gli ha tarpata l'
cerri e gli oppi, / e gettagli insin qui. caro, 5-953: qui
. ariosto, 24-100: gettano tarme insin al ciel scintille. idem, 42-53:
un bascà ghezzo, / che venne insin dal fine de l'oriente. aretino
, inf., 32-35: livide, insin là dove appar vergogna / eran l'
/ non ti fo tòr, burlando, insin al letto. = dimin. di
in presente e'son maniconi larghi coi polsini insin sotto il nocchietto del polso, e
on menare / il su'nemico, insin che si'al giubbetto, / co le
ch'e'di speranza mi dovea nodrire / insin ched e'mi desse giuggiaménto:
non potevano per la città senza che insin i fanciulli non gridassero loro dietro, e
sensi il tuon mi tolse, / insin che 'n me tornai, una gross'ora
netto, / ch'io ti conosco insin drento all'elmetto. letnene, i-54:
! pulci, 7-53: chi partiva insin sotto gli arcioni, / chi 'nsino al
piovente per essere quelle smucciate all'ingiù, insin da basso. pascarella, 1-305:
alle gran cose imbrocca, / e insin sopra la soglia ci trastulla. mazza,
che devote / ti fuor da'fati insin già dalla cuna, / risuoni te
come sua impresa il marzocco, teneva insin d'allora per grandigia un serraglio di leoni
-esser vorrebbe un orsacchino, / che insin costì t'avessi ritrovato. l. salviati
parte e toste inchina il cocchio / insin che può discoprirlo con l'occhio. leopardi
mai depor dal fianco / insin ch'ella a tancredi il cor non
, corretto una volta e l'altra, insin a tre volte, se
quelle servitosene. tasso, 10-23: insin dal fondo suo l'imperio ingiusto / svelto
uom fra'piedi / ingoiamcela dunque, insin ch'io stanzi. leopardi, 1-1406
g. m. cecchi, 1-ii-228: insin le navi / senz'esso [corredo]
: e'di speranza mi dovea nodrire / insin ched e'mi desse giuggiamento. leggenda
tasso, 10-12: difenderai la terra insin che giugna / l'oste d'egitto a
, quegli a ve- spero; d'insin che, per convenevole satisfazione, conseguiti
andò. = comp. da insin \ o \ e che.
, 17-13: due branche avea pilose insin l'ascelle. idem, par.,
.. con tanti angeli che vengono insin di paradiso a guarirlo perché ritorni in
che devote / ti fuor da'fati insin già dalla cuna, / risuoni te dai
alta providenza al buon raimondo, / insin dal primo dì che pargoletto / se
non abbia pensato / al tutto, insin quand'io detti principio / a questa
imponga, né lezione reciti, d'insin a satisfazione. 6. avv
dove non han pasco né ricetto / insin le fere abbandonano i lochi. a.
a cadere e a traboccare; d'insin a tanto che sì duramente siam peggiorati,
amendare. = comp. da insin [o], tanto e che (
il ciel m'inspira, ubbiditemi amici; insin ch'è tempo / schifiamo il nembo
. abbian guardia e disciplina, d'insin che ad intelligibile età pervengano. =
ammone e cireneo avea nella sua terra insin quel tempo intertenuti. anguillara, 3-146
equivocato nel conoscer il carro, conosciuto insin dai buoi, o almanco dai boari
di fortuna a tonte / invitti, insin che verde è fior di speme bruni,
percosse insieme: / gettano l'arme insin al ciel scintille, / anzi lampadi accese
sassetto, legnuzzo o altro piccolo corpicello, insin le foglie dell'erbe e le stille
dio si manda in letargia, / giocando insin al fine e poi divora.
: a'preghi nostri / t'arrendi insin ch'è tempo e che ti lice /
, inf., 32-34: livide, insin là dove appar vergogna, / eran
mai non conobbero vero riposo e prosperità insin a che non la conseguirono ed effettuarono
leopardi, 2-59: ci si negozia, insin ch'egli è barlume, / fannosi
in preda ad affamati lupi, / ch'insin nel grembo delle afflitte madri / verranno
che devote / ti fùr da'fati insin giù dalla cuna, / risuoni te dai
presente e'son maniconi larghi coi polsini insin sotto il nocchietto del polso, e
trapassano a sbieco dalla superficie della tastiera insin dentro il ricettacolo de'bischeri. marcello
corretto una volta e l'altra, insin a tre volte, se non vorrà mendare
anni vengon quelli / di meon al sepulcro insin d'egitto; / monte,
lo stormo. benivieni, 2-24: forse insin dal ciel risguardi / con isdegnoso cor
272: l'avarizia cominciò nel mondo insin da cain. costui, secondo el
/ ch'egli abbia pesco i monchi insin al fondo? 8. locuz
drudo ha boria: / e piace insin da campi a mona onesta » e varchi
sa'tu che l'uom ch'è sgraziato insin le pecore lo mordono e le chiocciole
, 20-39: trafitto è l'altro insin là dove il riso / ha suo principio
meonidi] a di meon al sepulcro insin d'egitto; / combatton quivi (
boccaccio, vi-23: pervenut'è, insin nel secul nostro, / che tante
suo regno sempremai, / spogliando ognuno insin alle mutande. 4. dimin
del signor nazzaréno, / che dice insin che e'giacerà nel fieno. giuglaris,
il mulinello a mano, e fecero insin votare (con riverenza) il necessario.
volgar., 3-15: serbasi il lino insin del mese d'agosto, tanto che
certe anella di ferro commessi d'oro insin dagli antichi, e in esse anella
bresciani, 6-x-41: maniconi larghi coi polsini insin sotto il nocchietto del polsó.
20-394: or diciam della fantina / d'insin ch'ell'era picciolina, / come
la canna, d'altezza di cinque insin in sei piedi. -modo vitale
nostra macchina, urtandola nolente e contrastante insin nel sepolcro. ghislanzoni, 193: era
machiavelli, 1-vi-404: se voi venissi insin qua sotto nome di andarvi a spasso
3-100: che trattamenti saranno i nostri insin che venga l'ora del far la
, inf., 32-36: livide, insin là dove appar vergogna / eran l'
tina / mangiar così di voglia / per insin alla foglia, / senza pan,
ma dell'altre parti del mondo, insin nelle indie nòve. tarchetti, 6-ii-225
e'di speranza mi dovea nodrire / insin ched e'mi desse giuggiamento. petrarca
obliquità, e mai terminano il moto insin che discendano al fondo della valle, portando
signor, con umil voce, / insin ch'io giunga in quella valle oscura
-assol. pallavicino, 1-401: insin le nuvole, delle quali è naturai
latini, rettor., 168-5: insin a ora v'ò io pregato che mi
di farina di miglio, tre libbre insin in quattro per la mattina et altrettanto
latini, rettor., 168-4: insin a ora v'ò io pregato che mi
, 3-122: tutte le lingue che sono insin ora state o che per l'avvenir
, iv-505: in oltre averà questa insin ch'ei vive / materia da sturargli ogni
notte con sospetto an- dorno, / insin che in oriente vidon giorno. ariosto,
puro, quale sempre si è fatta insin che non so per che causa in italia
spira. barba, lxxxviii-n-717: mirabilmente insin al cor m'intona / un alto stile
non ha pasco né ricetto, / insin le fere abbandonano i lochi. castelvetro
., 17-13: due branche avea pilose insin l'ascelle. ottimo, i-587:
latini, rettor., 168-5: insin a ora v'ò io pregato che
risuona, j mercé del valor vostro, insin al cielo, / isabetta gentil non
romor che di lontano udiva, / insin che giunse al loco ond'egli usciva.
vedea lì con l'occhio aperto, / insin che uscimmo fuor per un pertuso.
38: pervenut'è, insin nel secul nostro, / che tante volte
272: l'avarizia cominciò nel mondo insin da cain. costui, secondo el
. bresciani, 6-ii-125: reginaldo, insin da piccolino, amò la virtù e
prima giovinezza. cavalca, 21-133: insin piccolo fu [gesù] perseguitato da
., 62: da calen di ottobre insin al capo della quaresima, insin all'
ottobre insin al capo della quaresima, insin all'ora seconda piena, vachin alla
piglia colla bocca il morso, / che insin dove tu vedi son trascorso.
beicari, lxxxvtii-i-220: per tutto el tempo insin da puerizia, / ciascun tuo giorno
e poi portato in sul pinnacolo / insin che pur cognobbe il suo miracolo. savonarola
cerri e gli oppi, / e gettagli insin qui. poliziano, st.,
... ce le veggiamo fare insin su gli occhi. baldovini, 2-6:
passo / essersi fatte ier delle faccende / insin pe'cantambanchi col favore / della signora
di farina di miglio, tre libbre insin in quattro per la mattina et altrettanto
olio buono: e si stringe la vite insin che può andare, poi a tutto
in sella, / a cercar la rivera insin al fondo, / se v'erà
vivaci e nella vista sì possenti che insin oltra i sessanta anni de l'aiuto degli
beicari, lxxxviii-i-220: per tutto el tempo insin da puerizia, / ciascun tuo giorno
sarà provato, sia ammonito con parole insin a quattro volte: se noi menderà siagli
ella non sa quale riman preso, / insin ch'ella no. gli à tarpata
di firenze, nel nostro contado e insin nelle ville che son resse a la
, 11-14: tanto basti aver proemiato insin qui quanto all'uditore e quanto al
, / ch'i vi fare'piacere insin nel letto. / di servir sì l'
, / e pullula per tutto: insin nel campo / invida del bifolco have il
. vallisneri, i-202: s'osserva insin nelle ortiche, non temendo [i
che la conduce e seco stassi, / insin che i pronti fabri intorno vanno /
un gran poeta d'ogni minuzia, insin crun accento, d'un puntocoma. manni
e cadeo, / le mine compiante insin quaggiuso, / dov'anzi ignota esser
i-56-8: governa mese e settimana / insin che 'l mar si va rabonacciando.
a ^ preghi nostri / t'arrendi insin ch'è tempo e che ti lice /
altri che nimici a cristo / furo insin oggi il mio parlare offende, /
mettivi su acqua calda quanta ve n'entra insin che ella rida. pisanelli, 109
e così tomi e me lo rechi insin qua. cattaneo, iii-3-27: fu
, 165: ogni male che nasce, insin ch'è ricente, leggiermente si spegne
1-15: ascoltate e non mi replicate insin al fin del mio ragionamento. sassetti
olio buono: e si stringe la vite insin che può andare, poi a tutto
su acqua calda quanta ve n'entra insin che ella rida. 12.
boccaccio, vii-38: pervenut'è, insin nel secul nostro, / che tante
sia che vuole, io voglio andare insin là: domin, che ef non vi
fagnioli, 1-4-304: mi parevano insin rimpicciniti e rientrati. de sanctis,
, santa e buona, / perseverò insin che fu confitto / quel mendace sermon
buoni piselloni che ce lo veggiamo far insin su gli occhi, crediamo alle rinvolture delle
scorta allora toma'io; / e seguitala insin all'oceàno / per un viaggio molto
la vigilia, co'compagni, / insin che si rischiari l'aer fosco. siri
ci fa avere risciacqui e sgridate e insin minacce di farci sbandeggiare all'isola d'
, la seconda linea ha da scendere giù insin al principio dell'orecchia e poi al
darà questi trecento scudi / in mano insin che gli rispenda. viviani, 1-30:
salvaggiumi di vari capi del mondo e pesci insin dell'oceano: camere rizate in su
di tizio e tantalo maggiore, / insin a che mi rende, com'è giusto
/ a'libri, a'fogli, scriva insin che ha fiato, / veggendo un
/ la carretta tirar insin pe'bianchi. g. visconti, 1-108
. galileo, 1-1-60: io vo insin ruminando col pensiero se mi potesse essere
romor che di lontano udiva, / insin che giunse al loco ond'egli usciva.
non dispogliarme mai di questo arnese / insin che le provincie tette quante, / e
scolpiti sembrò il colosso insigne / spruzzarmi insin nel viso più gocciole sanguigne. massaia,
e soprattutto quelle sbandierate, di che insin l'aria sembra allegrarsi. periodici popolari
trapassano a sbieco dalla superficie della tastiera insin dentro il ricettacolo de'bischeri. verga
dai rosei scanni / de l'alba insin che giunge al celo ispano, /
che più diletta, / non crede insin che 'l collo si scavezza. -in
goccia per la pena, / rimena pur insin che fatto l'hai. firenzuola,
, / però ch'io fu'cattivo insin nell'uovo. 4. figur
detratto. statuti suntuari, 16: insin da ora s'intenda sconta e basti
obliquità, e mai terminano il moto insin che discendano al fondo della valle.
: e così segniato da me ne resterà insin che vive. oroscopo di guicciardini,
. b. segni, 7-148: insin qui siasi detto della natura dell'intelletto
, su 'n qualche scoglio, / insin che 'l tempo sia chiarito e bello,
: / così governa mese e settimana / insin che'l mar si va rabonacciando.
m'impedisca / ch'io non ti segua insin ch'a l'alma cedo, /
am- mulinella per le selve che fan insin paura. = deriv. da sfogliaricciare
o riccio), un uomo ne raccatta insin a tre sacca; se col cardino
più. non s'è anche slegato insin ad ora. 18. locuz.
piovente per essere quelle smucciate all'ingiù insin da basso. tuale).
, 20-394: diciam della fantina / d'insin ch'ell'era pic- ciolina, /
pigri e sonnolenti, / ma vigilanti, insin al terzo giorno. ariosto, 31-52
erto fontana / che scendeami dal capo insin le piante / e 'l giubbon mi passava
essendo questo costume stato da essi tenuto insin dalla fanciullezza della sorgente repubblica? tasso
a questo segno tutti i ritegni sol cade insin ch'egli sormonte. crescenzio, 2-3-311:
un poco, detto che egli ebbe insin qui, e, come aviene che si
, 1-2-13: con questa mia opinione insin ora, come sapete, ho menato la
, vi-265: ogne male che nasce, insin ch'è ri- cente, leggerimente si
compagni, di fortuna a fonte / invitti insin che verde è fior di speme.
. fiore [dante], i-5-7: insin ched i'avrò spirito o lena,
, che devote / ti fuor da'fati insin giù dalla cuna, / risuoni te
morte] e sì 'l consiglio, / insin ch'e'd'ogne ben s'è spodestato
con vesti feminil che vanno giuso / insin al piè, che gli fa molli e
alla testa della fanteria con l'acqua insin al petto, s'appresentò così ferocemente
volta si levavano, / dicendo, insin che in su la piazza è giunto:
la donzella tanti fogli squarta, / insin che poi del contumace odore / anche il
ivi nutrir ti fei. / vi stetti insin che il sol correndo intorno, /
casa. martello, 6-i-632: filodemo, insin che le stellanti / dodici case andrà
iunon dovea venire, / lucida e stesa insin quella contrada. palazzeschi, 1-315:
giù del monte o del colle, insin ne la pianura de'campi stracorrono.
/... / non crede insin che 'l collo si scavezza. lorenzo de'
li dovemo seguitare [i nemici] insin che pervengono al muro o a lo estremo
ii-5: sei ancora, e sarai, insin che stringa / il tuo veloce curro
conforto e sì 'l consiglio, / insin ch'è dugne ben s'è spodestato,
cosa che per la mia stupidezza mai insin ora non l'abbia udita o veduta.
: il terremoto... ha potuto insin colà nell'america diroccare castella e cittadi
per la pena, / rimena pur insin che fatto l'hai. saba, 5-131
non sa quale riman preso, / insin ch'ella no. gli à tarpata l'
non sa quale riman preso, / insin ch'ella no. gli ha tarpata l'
/ mangiar così di voglia / per insin alla foglia, / senza pan, senza
pigri e sonnolenti, / ma vigilanti, insin al terzo giorno. / andate e
. del tufo, 195: insin le principesse / han di quell'uova istesse
, e si fanno i brandi sentire insin nel costato, e si trabatterono amenendue
. tti convien aver gran provedenza / insin che mala-bocca t'è ribello, / ché
non poteva intendere a rettorica sì come solea insin a tanto che cesare non li rendeo
. segni, 7-43: essi detto insin qui universalmente che cosa è l'anima
truovo, / però ch'io fu'cattivo insin nell'uovo. -guastare,
, il qual fanciulla / nu- drilla insin da che vagiva in culla. oliva,
loro sorella. giuliani, i-222: insin che non ho cantato e suonato, la
e sonnolenti, / ma vigilanti, insin al terzo giorno. imitazione di cristo volgar
e la vigilia, co'compagni, / insin che si rischiari l'aer fosco.
questa vigna sono vitami di più vitando, insin che il prete ergenna / con le fibre
tebaldeo, xxx-7-53: tu sai che insin da la tenera scorza / uniti stati siam