io ci andrò: ché ubbidisco ad un'inre- cusabile forza. = voce
nelli populi scandolo e detrimento delle anime o inre- verenzia della chiesa. caro, 9-1-216
scempio fatale, / né più veder l'inre- parabil male. marchetti, 4-13:
che tramonta i greci dicono che « s'inre- gala ». = denom.