/ e tacque indori, inalabastre, inostri. = denom. da alabastro (
/ stan come perla che s'indori e inostri. -letter. ant. coprire
boterò, 11-169: in mezo all'acqua inostri [o luce], anzi inrubini
. quirini, 59: non t'inostri / ben dovuta vergogna il finto volto.
. / e tacque indori, inalabastri, inostri. g. malipiero, 49
/ la mia povera vita fregi e inostri, / maggior lume di gloria io non
/ stan come perla che s'indori e inostri. marino, 16-140: la guancia
tinga di pietà, se non s'inostri. f. m. zanotti, 1-8-84
che di lor sangue il mar s'inostri, / ch'a tarmi non siam no
e gialli / in mezo all'acqua inostri, anzi inrubini. govoni, 8-67:
compagnia della lesina, i-39: ordinano inostri medici che non si mangino insalate per
delle dorature, colle quali pretendiamo abbellire inostri edifizi. ghislanzoni, 16-261: uno sfacciato