dolce, amaro (v.) e inorpellato (v.). dolciamaro e
disus. l'inorpellare, l'essere inorpellato. -al figur.: mezzo o maniera
. in-con valore illativo. inorpellato (part. pass, di inorpellare)
. dominici, 1-97: fango inorpellato ci ha assai, e oro poco.
/ e sei come un bel cero inorpellato. aretino, 20-133: arrivammo ove
al collo una catena / di rame inorpellato, e son messeri / che bene spesso
che 'l petrarca, per essere eques inorpellato. ricchi, xxv-1-252: se fosse
ii-329: schivando il tono declamatorio e lo inorpellato stile del bettinelli, il gozzi.
72: si è introdotto uno scetticismo inorpellato di verità. alfieri, iii-1-7: tu
perch'egli era travestito a foggia romana e inorpellato d'un vano titolo. bacchi della
, sf. l'inorpellare, l'essere inorpellato; rivestimento di orpello, copertura di
: cosi accosciatomi li rimirava con ironismo inorpellato di dolcezza, poiché non potea mordere
, doratura. -anche: oggetto dorato o inorpellato. statuti suntuari, 15: senza
ii-329: schivando il tono declamatorio e lo inorpellato stile del bettinelli, il gozzi.
, / e sei come un bel cero inorpellato. -sostegno di una statuetta.
, / e sei come un bel cero inorpellato. -provocare una sensazione fisica (come
un oratore). nismo, inorpellato di dolcezza, poiché non potea mordere con