un ente al quale la qualità stessa inerisce in modo essenziale, eminente, assoluto
, ii-2-97: come la libertà di dio inerisce alla sua eterna ragione, così lo
coercitivi o alla minaccia dei mezzi coercitivi inerisce la vittoriosa violenza padronale. 3.
). -nel linguaggio aristotelico: che inerisce a tutti gli oggetti di una classe
in cui il predicato di un giudizio inerisce al soggetto. -nel pensiero kantiano,
m. -ci). filos. che inerisce all'essere in quanto tale, alle
. -nel linguaggio filosofico: ciò che inerisce soltanto a una parte degli elementi che
circostanza, atto, evento a cui inerisce tale possibilità. giamboni, 10-83
dell'ufficio a cui essa per sua natura inerisce, senza trovare limitazioni o eccezioni in
ufficio a cui essa per sua natura inerisce, senza trovare limitazioni o eccezioni in
segue le vicende del diritto a cui inerisce). de luca, 1-2-101:
pensiero aristotelico, è ciò che non inerisce mai ad altro, e viene definita