luminosissimo e il bèllico rossore dell'aria inebriava gli animi plebei. panzini, ii-242
alcuno che, bevendo assai, non si inebriava, disse: « e'fa cotesto
, e 'l nimico co'suoi beveraggi gl'inebriava, per modo che tra loro era
: quel luogo sereno fuori del mondo inebriava come una perfezione raggiunta. il mio
capitale dello stato pontificio di allora si inebriava al fascino dei castrati e questi non
, e appresso il quale confortava e inebriava ogni fine amante. boccaccio, iii-3-73:
. d'annunzio, iv-2-39: egli s'inebriava dei fantasmi sovrumani prodotti dall'anima sua
un clamore di cui ella medesima s'inebriava come del sangue o del vino.
tutto il paradiso, / sì che m'inebriava il dolce canto. bibbia volgar.
... e come una bertuccia s'inebriava. forteguerri, iv-317: non è
fumo d'un vino, / ci inebriava, questo / odore marino.
'l paradiso, / sì che m'inebriava il dolce canto. cavalca, 9-226:
di luisa; ed egli se ne inebriava, con la voglia ineffabile di baciare
.. la liberava dal sospetto, la inebriava d'una specie di misticismo voluttuoso in
, pei vichi popolari, / ed inebriava le retine mie / al losangato tripudio
fumo d'un vino, / ci inebriava, questo / odore marino.
fiutata la preda marina che già m'inebriava di salsedine e m'inumidiva la lingua
puttanissi- ma, che assai spesso s'inebriava. aretino, 20-64: « domattina
mena, di quella ragazzona bruna che s'inebriava di una nota come dell'odor del
. pea, 7-182: per poco si inebriava della riuscita. ma poi rigalleggiava nella
cottura, solo a odorarla la minestra inebriava. e. cecchi, 7-17: vi
gesti, nei passi, una procacità che inebriava ed accendeva i celibi avvezzi alle flosce
due sfere divise: questo pensiero m'inebriava. montale, 12-34: posso tranquillamente considerare
cui soave odore / tutto a le nari inebriava il senso. d'annunzio, 8-145
sfal- camento, specialmente, che m'inebriava. = deriv. da sfalcare1.
che ero alle prime sorsate, mi inebriava come un elisire. 4.
dimostrarle come la felicità di cui ella m'inebriava fosse tutta a carico dell'onor mio