un istrice tutto infilzato nei propri aculei indugia stordito fra gli spini. calvino, 1-30
disidera, ed affetta, se s'indugia, si è pena lo indugiare. cino
: e nelle parti fredde... indugia quivi a maturar l'uva, e
aita! -il cavalier palamede non s'indugia, non si volge, non ode.
nube / soda e bianca, che indugia, nel quadrato del cielo. / scorge
tempo da avanzare, e per riposo lo indugia, tardi il racquista. boccaccio,
tanto bella / di ferirla nel collo indugia e bada. ariosto, 24-58: allora
sm. disus. temporeggiatore; chi indugia o tiene a bada. nardi,
tanto bella / di ferirla nel collo indugia e bada. lorenzo de'medici,
nube / soda e bianca, che indugia, nel quadrato del cielo. idem,
, 103: la compagna, che indugia, / pare ancora che morda quel
. ariosto, 16-74: né qui s'indugia; e il brando intorno ruota,
iii-10-42: persus che quivi sbandito s'indugia, /... / la nominò
/ forse perch'è pur cieco, / indugia, trema e teme. aretino,
1-472: tu quando riede il sole / indugia la battaglia; e noi con muli
per dio, che troppo il capresto s'indugia! l. salviati, 20-75:
. -a). chi cincischia, indugia senza decidersi, perde tempo senza concludere
annunzio, ii-740: estate, estate, indugia a maturare / i grappoli dei tralci
la fiamma dello sdegno, e s'indugia perciò molto nel bagno. non può competere
3-79: cavallier, per cortesia / indugia la battaglia nel presente, / e
è detto; e non vi s'indugia e non la sviluppa, e corre lievemente
per sollecitare una conferma, a chi indugia a darla. grazzini, 4-34
far cotal lavoro, / non prenda indugia, ché il tempo passato / più
che esita, che temporeggia, che indugia; ter giversante, incerto
1-1-64: vedendo poi che il desinare indugia, / e che non c'è di
: più grave cosa è a fare grande indugia in alcuno pensamento o operazione viziosa,
: più grave cosa è a fare grande indugia in alcuno pensamento o operazione viziosa,
avere migliorato tuo istato,... indugia. mattio frantesi, xxvi-2-103: vi
, 1-1-64: vedendo poi che il desinare indugia / e che non c'è di
sonno anche in momenti inopportuni; chi indugia nel letto più del necessario (o
: egli, qua e là, ancora indugia in posizioni antiquate: come sarebbe di
826: or la vanessa aperta / indugia e abbassa l'ali, / volgendo le
come agire, come comportarsi; che indugia a fare qualcosa. manzoni,
, 849: su gli alti fastigi s'indugia il sole guardando / con un sorriso
amici suoi prese congedo, / non indugia ruperto, anzi veloce / va dove
non lice, almen le crude / forbici indugia dell'ingorda parca / costretta a rispettar
, 826: or la vanessa aperta / indugia e abbassa l'ali, / volgendo
ver non imburchia / non molto tempo indugia / che quanto la minugia / frizi
. baruffaci, i-73: tu non indugia, / ma per grattugia / trita
: lo scrittore di simili drammacci s'indugia in particolari feroci -e la 4 zumpata
o male, / sen- z'altra indugia accorger ti farei. sarpi, vi-2-122:
'l ver non imburchia / non molto tempo indugia pirandello, 7-1086: gliele imburra lei,
. ariosto, 25-85: più non s'indugia, e salta de le piume:
dalle ombrelle dei pini; / e indugia affievolito nell'indaco che stilla / su
. cavalca, 11-5: la indugia fatta nel pensare del peccato grave molto
dee esaminare, cioè se in essa indugia la ragion sia stata sottoposta alla sensualità
i valenti uomini riprendevano la tardezza e la indugia di combattere. floro volgar.,
floro volgar., 68: per la indugia spezzammo la potenza di quello, che
triegua. caviceo, 1-209: -ogni piccola indugia puole prestare conforto. -il tanto aspettare
2. locuz. -fare, porre indugia; stare in indugia: indugiare,
. -fare, porre indugia; stare in indugia: indugiare, tentennare, tergiversare,
: più grave cosa è a fare grande indugia in alcuno pensamento o operazione viziosa,
pigliare tempo e di non stare più in indugia. ponzela gaia, 11: ora
acciaro una scoffia, / né pone indugia che 'l colpo ridoppia. ariosto, 784
784: mentre ch'io facevo questa indugia, li avisi de li omini di
castelnovo andavano in volta. -senza indugia: senza esitazione, prontamente, immediatamente
donalo degli albanzani, i-421: senza alcuna indugia i questori mandati andarono a casa di
ben detto o male, / senz'altra indugia accorger ti farei. 3.
. prov. il ben far non vuole indugia: le opere buone si devono compiere
non vole indusa. -necessità non porta indugia: in caso di grave bisogno non
cesare, perché la necessità non portava indugia, in quella medesima notte e con
indugiare), agg. che indugia, che si ferma, che procrastina.
cavalca, ii-31: la perfetta obbedienza non indugia, ma apparecchia gli orecchi all'udire
tempo adatto; / se poi s'indugia e perdesi quel punto, / spesse
tieri a domani. beccuti, i-96: indugia almen fin ch'io dia loco alquanto
. d'annunzio, iii1- 287: indugia ancóra qualche giorno, rifletti ancóra un
fa disonore alla divina giustizia, riprendendola che indugia a punire. boiardo, 1-1-202:
tanto bella / di ferirla nel collo indugia e bada. firenzuola, 96:
abbi memoria che la morte non s'indugia. boccaccio, vi-266: costei vuole
ariosto, 25-85: più non s'indugia, e salta de le piume. manzoni
si sdegni, ché se bene assai indugia, come la gli sale, non ci
petrarca, 278-12: ciò che s'indugia è proprio per mio danno, /
non ha fretta / l'amica, e indugia fra le coltri calde e la pigrizia
/ ne'dì festivi a lavorar s'indugia. f. m. zanotti, 1-4-
nigra, 71: lenta s'indugia e canticchiando attende. pascoli, 282
subordinata. carducci, iii-15-274: s'indugia... un po'troppo ad
convento poverello / dove più l'inopia indugia /... / or c'è
dalle ombrelle dei pini /... indugia affievolito nell'indaco che stilla / su
l'ombra ogni dì meno / s'indugia e cerca, irrequieta, al sole;
è carnevale / 0 il dicembre s'indugia ancora? pavese, 10-243: su le
, 10-243: su le case s'indugia la nuova stagione / col suo cielo tranquillo
[la giovinezza] a lasciarci, s'indugia a lungo con noi, infine si
si trangugia. giamboni, 122: indugia la vendetta insino ch'è passata l'
/ che, per veder, non indugia 'l partire. idem, purg.,
l'ala de 'l tempo fuggente / tu indugia, e de 'l più fulgido
da avanzare, e per riposo lo indugia, tardi il racquista. 12.
racquista. 12. locuz. -indugia indugia: per indicare un'attesa lunga,
, 1-71: o vedete voi che, indugia, indugia, finalmente la s'è
: o vedete voi che, indugia, indugia, finalmente la s'è poi scoperta
ha fretta, indugi. -chi troppo indugia un ben, lo perde spesso:
. simeoni, 1-18: chi troppo indugia un ben, lo perde spesso.
perde spesso. -conte la cosa indugia, piglia vizio: un affare troppo
. amenta, 4-108: come la cosa indugia piglia vizio. -tanto è
infreddolirsi; avanza pigramente: esita, indugia, in certi punti sembra smarrire la via
/... / -senza più indugia qui l'hai inguadiata. = lat
nel convento poverello / dove più l'inopia indugia /... / or c'
viver lieto, e il mio morir s'indugia. machiavelli, i-viii- 57:
g. raimondi, 4-25: il sole indugia, fa ribollire le toppe di intonaco
tasso, 13-30: chiamato da goffredo, indugia e scuse / trova a l'indugio
tasso, 13-30: chiamato da goffredo, indugia e scuse / trova a l'indugio
proverbio che significa che quando il sole indugia molto, per effetto delle nubi,
ferd. martini, 1-iv-49: tutto s'indugia a roma. vollero far la licitazione
ripete con insistenza i suoi pensieri, indugia a commentare le proprie azioni.
lei. boiardo, 1-24-58: lui non indugia e pone a bocca il corno,
mi lagno. 21. che indugia lungamente sugli oggetti, che si sofferma
giusto signore, il quale per grazia indugia il suo giudicio a'peccatori perché si
i-55: nel rispecchio / degli opali pesanti indugia il vecchio / orror della mia vita
sua preziosa salute, mentre la tua mamma indugia, tremando nel manone di lui.
iii-4-41: su gli alti fastigi s'indugia il sole guardando / con un sorriso
. caro, 9-3-101: se si indugia tanto che ci avviciniamo a l'altro
abbi memoria che la morte non s'indugia. s. maffei, 10-iii-147: poche
a'ghibellini e a'bianchi non s'indugia / a scriver, battere i guelfi volendo
ver non imburchia / non molto tempo indugia / che quanto la minugia / frizi in
acqua mista tarda assai a riscaldarsi e indugia a farsi fredda. galileo, 8-viii-538:
fune sia sciolta, / un poco indugia, si volta, / sale su su
sessuale), in cui la volontà indugia più o meno a lungo prima di
un sospiro di sollievo ^ ricomincia. indugia troppo, anche nei suoi che
, cede talvolta a un disperato narcisismo, indugia a rimirare se stesso. soldati,
313: il viaggiatore del deserto s'indugia a diletto alla frescura ristoratrice d'una
aspra donzella, / né pose alcuna indugia al pensamento, / ma trasse fiordelisa de
[tommaseo]: se poi s'indugia a fare il predetto nesto nel mese d'
mentre ivi alquanto di tempo egli s'indugia occupato da febbre inopinata,...
ondu lando sull'acque, indugia e fuma. 11. presentare
g. gozzi, i-14-176: s'indugia nelle altre città molti anni prima di
è carnevale / o il dicembre s'indugia ancora? penso / che se tu muovi
minuta descrizzion delle lascivie. -che indugia su immagini e situazioni impudiche, che
; che tratta con insistenza, che indugia con compiacenza su motivi, situazioni,
è tale che l'europeo non s'indugia a lungo; falangi di bestie da
288: la morte e 'l pagamento / indugia sempre mai più che tu puoi.
paraguanto, / e veder che il padrone indugia tanto / è segno che la fa
gli amanti. beccuti, i-96: indugia almen fin ch'io dia loco alquanto /
a me che '1 pellegrinaggio mio s'indugia troppo. testi fiorentini, 101:
: entro le bocche fatue pendenti / s'indugia come uno sbadiglio enorme.
più grave cosa è a fare grande indugia in alcuno pensamento o operazione viziosa che
aspra donzella, / né pose alcuna indugia al pensamento, / ma trasse fiordelisa
pavese, 10-91: la compagna, che indugia, / pare ancora che morda quel
, ii-31: la perfetta obbedienza non indugia, ma apparecchia gli orecchi all'udire,
o nell'intraprendere un'azione; che indugia per ritegno o per timidezza; titubante.
raggio. 2. che indugia a compiere un'azione, a intraprendere
che l'aspetti in un luogo e indugia a irvi: egli m'ha piantato a
: non dico perdona, no, ma indugia la punizione. savonarola, 11-68
/ degli agi suoi, e non s'indugia a mensa / né poltrisce, se
cesare, perché la necessità non portava indugia, in quella medesima notte e con
a stati importano sono contrarie d'ogni indugia, e la pratica longa conviene alle
silvia, sorella mia, ti supplico: indugia ancóra qualche giorno, rifletti ancóra un
provare il nostro desiderio, spesse volte indugia ad aprire l'intelletto; ma chi fie
è carnevale / o il dicembre s'indugia ancora? penso / che se tu muovi
conoscendo pericolo d'ogni parte e della indugia e della partita, deliberò ultimamente provare
che rinvia azioni o decisioni; che indugia. magazzini, 16-102: vuole esser
nel tempo; che rimanda, differisce, indugia. * navagero, lii-1-345
: odimi, deh! per poco / indugia almeno il tuo proposto: almeno /
meno ancora gli eventi, / eppure indugia a lungo su quelle carte. calvino,
conoscendo pericolo d'ogni parte e della indugia e della partita, deliberò ultimamente provare
arresta, o tornando sui propri passi indugia a un'altra forma di regresso, assai
da due parti i cartaginesi per la indugia de'suoi animali, i quali il suo
al chiuso. nella sera pura / indugia il sole. covoni, 2-124: se
andreini, 89: a che s'indugia? su, veloci, uscite, /
una nube / soda e bianca, che indugia, nel quadrato del cielo.
dentro il ciel profondo / il crepuscolo indugia? e nel sereno / canta la
donato degli awanzani, i-421: senza alcuna indugia i questori mandati andarono a casa di
v-6-15: tetti ranciati, su cui s'indugia... un raggio smorto di
chi borbotta, chi rantaca, chi indugia, chi vuol far presto. bresciani,
, in breve tempo; che non indugia, sollecito. - anche: agile
profondamente. inisgalli, 6-235: scipione indugia con forti raschi di penna a mettere
massa. baruffaldi, i-73: tu non indugia, / ma per grattugia /
insieme. barilli, 8-53: egli indugia e contempla con occhio tranquillo lo spettacolo
una scof- fia, / né pone indugia che 'l colpo ridoppia. briccio, 48
silvia, sorella mia, ti supplico: indugia ancóra qualche giorno, rifletti ancóra un
nell'agire; che prende tempo, che indugia a lungo. tasso,
! / e se l'ombra s'indugia e tu rimuovine / la tristezza. montano
pavese, 10-243: su le case s'indugia la nuova stagione / col suo cielo
], 24: fra gli orti s'indugia il fiume color limone, scompare.
313: il viaggiatore del deserto s'indugia a diletto alla frescura ristoratrice d'una
una partenza, ecc.; che indugia, che ritarda abitualmente. fu
stessa... per ritrovarsi, indugia davanti allo specchio. -riprendersi dopo un
roccatagliata ceccardi, 2-214: il cacciatore indugia / rimembrando le favole del verno: /
fratte. pratolini, 3-69: carlo s'indugia a auaario urbinate, lxxxiii-576: sempre
, 21: deh, che quel dio indugia pur troppo a prendere di te vendetta
, ché, se bene assai indugia, come la gli sale, non ci
non mi ricordo quanti sieno quelli che indugia a vedersi il punto saltante, il vocabolario
al controllo di un superiore, non indugia a sottrarsi ai suoi impegni allontanandosi dal
. betteioni, i-250: volontier ci si indugia accanto al foco, / nella lunga
questo mal sì scimonito / a molestarmi indugia un altro poco, / vuol giusto sul
d'acciaro una scoffia, né pone indugia ché 'l colpo ridoppia. alamanni, 6-8-
pelle. sinisgalli, 6-235: scipione indugia con forti raschi di penna a mettere
corpo inarcato. montale, 14-119: s'indugia tra le gambe delle sedie e dei
donato degli albanzani, i-423: senza alcuna indugia i questori mandati andarono a casa di
avere a quest'orapubblicato il libro. se indugia, la legge delle garanzie verrà fuori
mazzola nonpassa mai (urlo): infatti indugia e non passa, ma scaglia il
. figur. discorso dispersivo e prolisso che indugia su particolari insignificanti. emanuelli,
la fiamma dello sdegno, e s'indugia perciò molto nel bagno. deledda, iii-934
porre tempo in mezzo; che non indugia, lesto. -in partic.:
passavanti, 22: quanto l'uomo più indugia la penitenza, più pecca: e
nacque se era sotterrata, / lui non indugia e pone a bocca il corno,
, 10-243: su le case s'indugia la nuova stagione / col suo cielo tranquillo
sotàdico. 2. che indugia su argomenti e temi licenziosi e inverecondi;
nacque se era sotterrata, / lui non indugia e pone a bocca il corno.
incredibile lussuria. 6. che indugia, temporeggia, procrastina. livio volgar
stati importano sono contrarie d'ogni indugia e la pratica lon- così nasce
da due parti i cartaginesi per la indugia de'suoi animali, i quali il
codesto modo. esita a lasciarci, s'indugia a lungo con noi, infine si
dalle ombrelle dei pini; / e indugia affievolito nell'indaco che stilla / su anfratti
mil a quella di colui che s'indugia d'acconciare l'anima sua al ponto
nibio ciascuna persona che male vive e indugia a rinconciliar- si con dio solo ne
filippo degli agazzari, 7: s'indugia d'acconciare l'anima sua al ponto
3. occhiata scrutatrice, che indugia indagando. nievo, 313: due
pietra viva. montale, 2-90: indugia affievolito [il canto] nell'indaco che
, agg. che ritarda, che indugia a compiere un'azione; che e in
incontro ad alcuno luogo, lascia stare e indugia l'altre cose: corri e la
valenti uomini riprendevano la tardezza e la indugia di combattere; e domandavano la battaglia
nei movimenti, nell'andatura; che indugia, che tarda nello spostarsi da un luogo
3. che non agisce rapidamente, che indugia, che è restio a compiere un'
di temporeggiare), agg. che indugia, che prende tempo. g
). che temporeggia, che indugia, che prende tempo (in partic.
. raimondi, 4-25: il sole indugia, fa ribollire le toppe di intonaco giallo
agg. che prende tempo, che indugia, che temporeggia. cardarelli, 914
che tiene un comportamento dilatorio, che indugia a prendere una decisione. =
, e quello che per istraccutag- gine indugia, non perde ma in poco tempo il
nube / soda e bianca, che indugia, nel quadrato del cielo. / scorge
usciamolo, agg. region. che indugia a chiacchierare sull'uscio (con partic
di vagheggiare), agg. che indugia a guardare, a contemplare, ad ammirare
2. per estens. che indugia a immaginare, a raffigurare nella fantasia
attinto 'l vino, e bada e indugia; / e goffo scusator dell'error suo
, 1-3-79: cavallier, per cortesia / indugia la battaglia nel presente, / e
, attinto 'l vino, e bada e indugia. redi, 16- ii-112: maledetti
con quel batocchio zomba a mosca s'indugia; / dì sette di dicembre ne fé
carpi [23-ix-2004]: chi al contrario indugia, ciaccoloso, su quel gesto denuncia
dondolismo, sm. atteggiamento di chi indugia, non sa decidersi (per lo