le rive del mar morto, ma inameno fra ogni suolo desolato ch'abbia visto io
ultimo ostello. -poco accogliente, inameno (un luogo). vittorelli,
. inamenità, sf. l'essere inameno; desolazione, squallore, tristezza.
passeggiare sull'alba la state per l'inameno paese, ma bello del cielo purissimo
fare lo spiazzo afoso, polveroso, inameno, del mercato nuovo. 2
, 8-219: il mio cantar sarìa tristo inameno, / qual d'uom che in
della gramatica toscana, quanto secco e inameno apparisce, altrettanto inutile. -incline
, 33-4: in un secolo torvo ed inameno, / pieno di spine e d'
non è ameno. ma anche più inameno è il fratello, redento, dello stregone
-privo di attrattiva, disagevole, inameno. cassola, 2-526: porca miseria
di bellezze e di doni naturali, inameno. leggi di toscana, 10-198:
-anche: che non procura soddisfazione; inameno, arido (un argomento, una
del tutto di interesse e vivacità, inameno (uno scritto). guerrazzi,
; paesaggio desolato e squallido, luogo inameno, che suscita tristezza o noia. —
nasse del sogno maggiore / (languoroso, inameno, annichilante!).
mente dello scrittore. -arido, inameno (un argomento). c.
che ha un aspetto sinistro, squallido, inameno o selvaggio; che evoca immagini di
luogo, un paesaggio). -anche: inameno, desolato, lugubre. felice
trova fuori mano, in un luogo inameno, in posizione infelice, e che offre
duole. -molto inospitale, inameno (un luogo); sfavoritissimo dalla
-lasciare in purgo: segregare in un luogo inameno. bechi, 3-45: e lui
ad apparire troppo sbrigativo, laconico, inameno, sgradevolmente povero, perfino rozzo (
abbellimenti, eccessivamente scarno, rozzo, inameno (un componimento, uno stile)
33-4: in un secolo torvo, ed inameno / pieno di spine, e d'