raccolto. idem, 123-2: quel vago impallidir che 'l dolce riso / d'un'
: sopra i vólti / che m'arrideano impallidir le rose, / morirò i sogni
lena, / sbigottir l'alma, e impallidir il volto / fégli l'aspra percossa
, 13-55: seccarsi i fiori e impallidir le fronde, / assetate languir l'erbe
, / sbigottir l'alma, e impallidir il volto / fégli l'aspra percossa,
e fanno / de l'auree stelle impallidir la luce; / e da'freni sonanti
di bellezze tante: / e il chiaro impallidir d'una tal vampa / biancarla tutto
/ sul fiume, al primo impallidir de l'alba, / sostando tra le
e fanno / de l'auree stelle impallidir la luce. d. bartoli, xxix-1-80
/ madri che i nati videro / trafitti impallidir. leopardi, 34-143: stolto crede
e su i contesi allori / fur visti impallidir pindaro e alceo. foscolo,
e fanno / de l'auree stelle impallidir la luce. d. barloli, 38-76
ardente intenso amore. / tremare, impallidir, timidi sguardi, / timide voci,
tasso, 13-22: in tutti allor s'impallidir le gote / e la temenza a
gira, / seccarsi i fiori e impallidir le fronde, / assetate languir l'erbe
6-ii-135: era nella stagione, / che impallidir le chiome / si veggon delle piante
sommessamente, a'tuoi superbi / fastidi impallidir, brillare in volto / ad un segno
de'caldi miei sospiri, / e impallidir pietoso ho visto il sole; / nel
/ madri che i nati videro / trafitti impallidir. fogazzaro, 4-52: sono fidanzata
d'elvira, in cor gelando, / impallidir. settembrini [luciano], iii-2-252
battista] avea gelato / e fatta impallidir più d'una faccia. tansillo, 14
importuno gelo / piegar le cime e impallidir le fronde. tasso, 6-iii-215: del
6-ii-135: era nella stagione, / che impallidir le chiome / si veggon delle piante
tasso, 13-22: in tutti allor s'impallidir le gote / e la temenza
, 13-22: in tutti allor s'impallidir le gote. tassoni, 12-9: ei
torrismondo, 178: tremare, impallidir, timidi sguardi, / timide voci,
. petrarca, 123-1: quel vago impallidir che 'l dolce riso / d'un'
de'conti, i-65: quel vago impallidir che il fronte oscura / e il subito
ancor m'invola, / quel vago impallidir che amor mi sembri. pazzi de'
regina nostra? frachetta, 2-93: lo impallidir della faccia, lo scintillar de gli
accresce ad un amante / l'amoroso impallidir, / palesando nel sembiante / il
impalidire. gosellino, 208: fe'spesso impallidir la luna altera. tasso, 16-68
, xxxviii-370: veggio or d'autunno impallidir le fronde. ariosto, 24-80: rosa
, lxv-218: era nella stagione / che impallidir le chiome / si veggon de le
, 13-55: seccarsi i fiori e impallidir le fronde, / assetate languir l'erbe
i fiori. niccolini, ii-479: impallidir mi sembra / quell'erba che fiorì
sopra i vólti / che m'arrideano impallidir le rose, / morirò i sogni de
su i contesi allori / fur visti impallidir pindaro e alcèo. rovani, 3-i-9
sfiorisce a sera. soranzo, 35: impallidir per tema ambi le gote / e
/ troppo, o signor, impallidir t'aggrada. c. i. frugoni
come nel sopradetto essempio: 'quel vago impallidir ', che 'impallidimento 'o
sbi gottir l'alma e impallidir il volto / fagli l'aspra percossa.
de'conti, i-65: quel vago impallidir che il fronte oscura, / e il
iterando e dolci paci, / dolce s'impallidir le rose ardenti. tesauro, 3-91
: era nella stagione, / che impallidir le chiome / si veggon delle piante,
... / seccarsi i fiori e impallidir le fronde, / assetate languir l'
. petrarca, 123-3: quel vago impallidir che 'l dolce riso / d'un'
si vedea, / pel sol vicino, impallidir le stelle. percoto
. petrarca, 123-4: quel vago impallidir che 'l doce riso / d'un'amorosa
sperare alcun soccorso, / deh, non impallidir la bianca gota / de mia madonna
madri che i nati videro / trafitti impallidir. pascoli, 551: morto il babbo
argumenti e d'onor voti / forzata impallidir la bella euterpe? -conciso,
. petrarca, 123-3: quel vago impallidir, che '1 dolce riso / d'
uomini alla scienza, non rifiutando d'impallidir per lei su le carte...
carte verghi, / sugli altrui fogli impallidir convienti. l. pascoli, iv-1-189:
. petrarca, 123-2: quel vago impallidir che 'l dolce riso / d'un'
sperare alcun soccorso, / deh, non impallidir la bianca gota / de mia madonna
, guizzar la scorza, / la fronte impallidir, scemar la forza. boiardo,
e leggendo nei secoli più tardi / impallidir fé il despota feroce. misasi,
quelle parole / che fan le stelle impallidir, e il sole. -che procede
già si mira / del folto bosco impallidir la spoglia. g. gozzi, i-23-59
. petrarca, 123-1: quel vago impallidir che 'l dolce riso / a'un'amorosa