fur » è detto il ladro che imbola di notte, da « furvo » ch'
: 'fur'è detto il ladro che imbola di notte, da 'furvo
... il suo non gl'imbola e non gli rapisce. fra giordano,
a. pucci, 7-53: se alcuno imbola cosa che non debbia perdere persona,
, / sempre qualcuna il lupo me n'imbola. amenta, 3-80: -ed a
. beicari, xxxiv-146: lor anime imbola / sempre con la lussuria e con
/ e del presente lo cor mi s'imbola. dante, inf.,
21-8-31: alli occhi miei s'imbola / la vista della tua chiara
il corpo e i ben dell'alma imbola. epicuro, 30: dà per mercede
e schianta e spezza e snerva e membri imbola! / ché 'l forame lor cola
nascere dalla cosa inventata, e non la imbola ad altri. 9. stor
dalla cosa inventata e non la imbola ad altri. leopardi, iii-682: le
/ sempre qualcuna il lupo me n'imbola. = comp. da quin [
schianta e spezza e snerva e membri imbola! / ché 'l forame lor cola