, rinnuovasi giornalmente dall'attuale. idem, iii1- 270: una somigliante foggia di ammaliare
con le gran balestre. d'annunzio, iii1- 538: ognun di loro..
per conseguenza, divino. d'annunzio, iii1- 718: stanco / io son di
dell'età più bella. d'annunzio, iii1- 64: pantéa danzava su la tavola
di averla nella gola. d'annunzio, iii1- 1082: il suo istinto di ribellione
se pur l'ho fatto. cattaneo, iii1- 412: dalla sola milano si espatriarono
soldato strumento del despotismo. d'annunzio, iii1- 852: mila, corro e li
per una febbrerella catarrale. d'annunzio, iii1- 997: -ma oggi / t'è
di banco a macbeth. d'annunzio, iii1- 610: hai tu trovato fondaco /
raddolcire le sue ripugnanze. d'annunzio, iii1- 89: nulla più si vedeva se
cera gialla e vergine. d'annunzio, iii1- 74: ecco la cera: è
a ripolir. settembrini [luciano], iii1- 297: sciogli la gomena, tiriam
e perdono l'odore. d'annunzio, iii1- 941: nel giardino sarà per la
di cristo trasfigurato nel tabor. segneri, iii1- 141: sono buone, perché non
portar via il resto. d'annunzio, iii1- 287: indugia ancóra qualche giorno,
continenti estrani / canizie inesorata! carducci, iii1- 231: io fremendo e lacrimando poso
onor nessuno al nostro teatro. alfieri, iii1- 238: non di raggiretti di corte
voce che grida: 'nulla'. carducci, iii1- 151: odori e fior soavemente paure
ch'ogni mia colpa lave. segneri, iii1- 53: poteva il signore con una
molto materiali e sozze bestie. alfieri, iii1- 234: posti in sicuro questi pochissimi
potranno chiamar vicinissime e lontanissime. alfieri, iii1- 47: né atene, né sparta
funebre zolla. settembrini [luciano], iii1- 355: posti gli altari, stabilite
spargea luce manchevole e digiuna. carducci, iii1- 503: oh quante / volte al
corrispondenti di esso sistema. d'annunzio, iii1- 1106: una potenza...
di splendore con gli occhi. segneri, iii1- 39: interviene a noi come a'
coll'orrida nazione dei longobardi? cattaneo, iii1- 135: tra le prosapie più conculcate
destra entro alla chioma. d'annunzio, iii1- 735: stella de'tolomei, /
sette gli cresce un ramo. segneri, iii1- 95: crescono talora al cervo i
fia purgata nel dolor! d'annunzio, iii1- 143: la mia vita in questa
ovile un caprone rognoso. d'annunzio, iii1- 500: quella / vedova traversaria,
per terra. settembrini [luciano], iii1- 283: è vecchio, è calvo
al cor non tocchi. d'annunzio, iii1- 565: il saettatore carica l'arme
non gli è a sdegno. carducci, iii1- 500: ancora / il turpe ozio
grembo virginal l'oro impudico. segneri, iii1- 174: pur troppo è facile che
netti solo ducati settanta mila. segneri, iii1- 105: per una leggiera superbia del
ha riti senza significato. d'annunzio, iii1- 1186: quel che ti riguarda sembra
detto trambiserra. settembrini [luciano], iii1- 223: nella rupe c'è appena
ferita manda estremi stridori. d'annunzio, iii1- 16: ah, s'egli avesse
cingi quell'ara. t? annunzio, iii1- 659: gianciotto spegne la fiamma stridula
giogo i lor cavai sudanti. foscolo, iii1- 453: 1 teucri alto acclamando /
fu levato l'incomodo. d'annunzio, iii1- 794: feroce è il tuo padre
nella camera di martino. d'annunzio, iii1- 178: tentoni ella si siede su
nel timore dell'onnipontente dio. carducci, iii1- 184: io tetragono a'colpi di
a monsignor illustrissimo di trento. alfieri, iii1- 121: le verità importanti, timidamente
con chioma / non fondata. mazzini, iii1- 170: il suo vestito di panno
sparse per la funerea campagna. carducci, iii1- 160: di sua fuga lieta in
se per qualche minuto secondo. uannunzio, iii1- 103: anch'egli, come leonardo
sorridea la bella zita. d'annunzio, iii1- 828: capoccio, la femmina c'