si posi colle lode adagiato. segneri, iii-i- 288: fino a quando andrete
che giovane e complessionato sanguigno. segneri, iii-i- 189: l'amore dovuto al prossimo
barche, all'altra riva. cattaneo, iii-i- 35: i romani devono la costanza
e accecati dalle scintille. d'annunzio, iii-i- 1012: salisti a piedi scalzi,
, / o pezetèri. d'annunzio, iii-i- t'acqua, fusticelli, brocchi,
è voce viva in toscana. cattaneo, iii-i- 319: selvicultura e dissodamento dei boschi
atto corporale, ocularmente rappresentato. segneri, iii-i- 219: pensieri, sguardi, cenni
sia più alta di te. petrarca, iii-i- 110: et a vederla [
i contravveleni in veleni rivolge. segneri, iii-i- 109: in lei sola [
poiché favellava così a distuono. segneri, iii-i- 200: e una temerità così
questo è lo stesso iddio. segneri, iii-i- 209: non vorrei che vi deste
senza persone che gemono. d'annunzio, iii-i- 1169: su le pareti sono sospesi
facilmente degenerare in superstizione. cattaneo, iii-i- 38: l'investigare tutte le particolari
alcova di un demonio. d'annunzio, iii-i- 497: e s'ella vede
e curiosi. settembrini [luciano], iii-i- 150: vedesi un uomo che
di girifalco. settembrini [luciano], iii-i- 209: ma se uno mi
sì disumano. settembrini [luciano], iii-i- 214: piacemi che mi chiamino
sete che la divorava. d'annunzio, iii-i- 1050: bruci / la febbre ti
/ premea le piume. d'annunzio, iii-i- 497: io veggo / la
fredda e morta del chiostro. cattaneo, iii-i- 383: nell'ebrezza della vittoria
a esaltarsene nella memoria! d'annunzio, iii-i- 1113: la passione, quando non
gli alunni a'maestri. d'annunzio, iii-i- 245: è un animatore; appartiene
farina unisce molta crusca. d'annunzio, iii-i- 275: si chinava, osservata
veggiono nell'estrema ultima morte. petrarca, iii-i- 103: i'dico che giunta
nome traggo i miei giorni. cattaneo, iii-i- 106: i loro esuli invecchiarono
peso andava progressivamente calando. d'annunzio, iii-i- 925: il vino ospitale falsai,
contrassegni della nazione italiana. d'annunzio, iii-i- 608: entra garsenda con mercatante
anima de i secoli. d'annunzio, iii-i- 459: guizzano per l'aria
messo del governo francese. d'annunzio, iii-i- 1217: allora una specie di
/ ricco l'arche assecura. foscolo, iii-i- 421: ei duo bruniti di
dorati di magia tremenda. d'annunzio, iii-i- 547: [la fiamma arde
di eresia. settembrini [luciano], iii-i- 152: quei mascalzoni di paflagoni fetenti
delle foglie di palma. d'annunzio, iii-i- 1169: sopra un divano basso è
il primo grispoletto vaio! d'annunzio, iii-i- 658: aprimi, che ti
esecuzione dell'altrui obbligazione. d'annunzio, iii-i- 603: sì, dama,
fossero rase alle fondamenta. d'annunzio, iii-i- 938: dalle fondamenta / scote la
d'una consumazione necessaria. cattaneo, iii-i- 303: trovarono grossi arbori fossili,
un fugace / ricordo. d'annunzio, iii-i- 1120: ora si arresta,
i panni del padrone. d'annunzio, iii-i- 333: lavora, lavora, lavora
vestito nuovo di fustagno. d'annunzio, iii-i- 609: tutto quello / che si
o panni di gamba. d'annunzio, iii-i- 479: od, adonella,
a lavorare? ». d'annunzio, iii-i- 764: ella si getta ginocchioni
pregò di posarlesi accanto. d'annunzio, iii-i- 1012: non hai più colore /
l'acqua divien fango. d'annunzio, iii-i- 1169: le ghirbe di palma che
i rintocchi della predica. d'annunzio, iii-i- 437: credo ch'egli avrebbe colpito
da un fortissimo punch. d'annunzio, iii-i- 226: quando s'è chinata
a proposito. settembrini [luciano], iii-i- 422: però ti bisogna,
una mano sul cuore. d'annunzio, iii-i- 995: [le medicine]
li legassero a dovere. d'annunzio, iii-i- 669: -v'è la schiava
immutabili condizioni dell'umanità. d'annunzio, iii-i- 276: la sua statua è
in fretta i tremuli cristalli. carducci, iii-i- 394: un fremito fecondo e cerca
fatica della sfrenata fuga. d'annunzio, iii-i- iq95: quell'estatica attesa che nei
de gl'incapaci della pittura. segneri, iii-i- 106: oh mondo incapace, che
esercitar l'impero per ministri. foscolo, iii-i- 151: agapenor scettrato / figlio
indonna / dei più famosi. alfieri, iii-i- 284: colei che dell'uom
andrò con lo scalpello inetto. carducci, iii-i- 135: chi a 'l vulgo
il termine d'italia. d'annunzio, iii-i- 519: vedevamo tutta la foresta
insorsero con maggiori pretensioni. d'annunzio, iii-i- 1070: invaso dall'insania delle rugose
un sì fatto amore. d'annunzio, iii-i- 1054: ella mozza coi denti il
lenta irriga il collo. d'annunzio, iii-i- 22: la luna, come
mille rigagnoli e rivoletti. d'annunzio, iii-i- 1107: quando io freno un torrente
una vittoria pur dolce. d'annunzio, iii-i- 482: ma non vedi che
lamentosa delle canzoni montanare. d'annunzio, iii-i- 124: io udiva la voce
indipendenza alla infelice lor patria. mazzini, iii-i- 295: alcuni motti allusivi,
languì e cessò la fiamma. carducci, iii-i- 396: su per lo cielo langue
varietà può riuscir molto dannosa. segneri, iii-i- 29: la superbia del cuore
un vigile tuo cane. d'annunzio, iii-i- 156: fu ritrovata stesa sul
non trovò lo predetto pascasio. segneri, iii-i- 74: di lì a non
litichini presenti e futuri. de marchi, iii-i- 388: max era un litichino
per un anno e più. carducci, iii-i- 327: d'aureo madera /
alcun delitto. settembrini [luciano], iii-i- 333: partiti dal tribunale [di
e tocchi il masso. d'annunzio, iii-i- 808: madre, dov'è
di turno una minor sorella. segneri, iii-i- 154: il padre di famiglia
vedova di alessandro ii. d'annunzio, iii-i- 356: ah, egli ha dunque
cangiò volto o colore. d'annunzio, iii-i- 1054: mezza nascosta dal cumulo,
da cui non v'ha. alfieri, iii-i- 159: le alte e sacre
tale l'augmento di numeri. segneri, iii-i- 190: da sé sola [
sorriso pieno e sonoro. d'annunzio, iii-i- 254: tu che prediligi le musculature
cittadini, i non nobili. alfieri, iii-i- 270: tu nato non nobile
, ohimè, troppo noiose. segneri, iii-i- 145: se per malattia divengono [
e superbamente. settembrini [luciano], iii-i- 179: l'una era un
oligarchia un male orrendo. d'annunzio, iii-i- 219: tu senti, anna
un palpitante velo turchino. d'annunzio, iii-i- 171: la grande loggia è
e'scappa subito fuori. de marchi, iii-i- 284: regina in un vestito
meritasse essere martire con loro. segneri, iii-i- 129: s'insegna fare orazioni
mio patrono e padrone! d'annunzio, iii-i- 1069: prima dello scrutinio, ahimè
cicerbite, pecoraccia stantìa. d'annunzio, iii-i- 829: la pecora marcia, /
cani / del pecoraio. d'annunzio, iii-i- 829: pecoraio, pecoraio aligi,
di spilloni d'oro. d'annunzio, iii-i- 803: i pendenti e la
alto e si penoso governo. segneri, iii-i- 127: tutto quello che ci
c'ho ne l'altre. segneri, iii-i- 293: neppure nell'estrema sua
farsi mediante l'istesso spirito. alfieri, iii-i- 156: tra le lettere.
nella tranquillità della pace. giraldi cinzio, iii-i- 77: come madre che il
contrattando e disponendone in vita. segneri, iii-i- 246: quanto difficilmente potran salvarsi
, / facendo il principùccio. alfieri, iii-i- 206: il tasso..
servile riescono sempre ad imbastardirlo. carducci, iii-i- 236: a me la misera
uno solo uccise cinque croati. carducci, iii-i- 98: ecco! gl'immoti
spiriti così vigorosi e purificati. alfieri, iii-i- 233: purificati costoro dal loro
cominciava a corrompersi e putire. segneri, iii-i- 24: un uomo, cui
sempre amica e pacata. d'annunzio, iii-i- 1033: -ma di quel che m'
loro, come a babilonia. carducci, iii-i- j>45: questo mondo è una truffa
parti un sole raggiante. d'annunzio, iii-i- 136: guardate l'intaglio di
che ne fosse il depositario. alfieri, iii-i- 62: una nobiltà..
tutte le nubi ardeano immote. idem, iii-i- 784: fate lume! / fate
più grandi e più lucrosi. alfieri, iii-i- 48: io mi ristringo a
reversione del ducato di parma. cattaneo, iii-i- 289: si sconvolsero le proprietà
d'oro agli omeri. d'annunzio, iii-i- 802: ècco il busto dei
quanto più può di piacere. segneri, iii-i- del violino, che dicesi anche
, / ricolmo il petto. carducci, iii-i- 215: qual garamàntide gemma pompeggia
poetica. settembrini (luciano], iii-i- 329: mi ricantava continuamente
e soccorrevano nei bisogni. d'annunzio, iii-i- 196: bianca maria cerca su
astorre figliolo di gasparo malvezzi. segneri, iii-i- 119: per le strette del
stare insieme. settembrini [luciano], iii-i- 315: -mostra qui che hai nella
essere, impossibili a rinnovarveli. mazzini, iii-i- 34: tarquinio prisco, uomo d'
nei sospiri e nella capigliatura. carducci, iii-i- 271: le romantiche nostre damigelle
viene stampato da antonio zatta. mazzini, iii-i- 146: rimpatriato, [il pindemonte
come vetro. settembrini [luciano], iii-i- 347: così è la vita
rosaio a un gelsomino. d annunzio, iii-i- 522: ella sempre / porta l'
un'a'tegno el pè. segneri, iii-i- 283: chi toglie ad arar
apparisti, o sagrato vessillo. caraucci, iii-i- 128: la mano fevolle su
commettesse qualche sacrilegio. d'annunzio, iii-i- 831: -ah sacrilegio, sacrilegio
rozza camicia di flanella. d'annunzio, iii-i- 610: -buon mercatante, che mi
delle mie ultime sventure. d'annunzio, iii-i- 300: la folgore sublime della
, la legislazione coll'anarchia. alfieri, iii-i- 117: la forza governa il
dosso e sopra il capo. segneri, iii-i- 193: v'è là nelrlndie
altra ripa. settembrini [luciano], iii-i- 331: venuti al palude,
senza strada e nude. de marchi, iii-i- 381: l'acqua fa da
quasi a farsene schermo. d'annunzio, iii-i- 616: si sporge dal davanzale verso
ma amari. settembrini [luciano], iii-i- 88: 'di quei che stanno coi
scilinguagnolo dinanzi agli estranei. de marchi, iii-i- 304: ho una bella occasione
velluto e di seta. d'annunzio, iii-i- 593: appare una camera adorna
grande svegliatezza d'ingegno. d'annunzio, iii-i- 1129: quando scopro in tutto il
penso sospirando il tempo scorso. carducci, iii-i- 139: arse la cristiana alma
scrutinio del giudice eterno? d'annunzio, iii-i- 1069: l'occhichiara, alzata nel
dalla testa ai piedi. d'annunzio, iii-i- 167: egli balza in piedi
amanti accesi di desio amoroso. alfieri, iii-i- 265: vedi ora se con
trafisse la sinistra guancia. d'annunzio, iii-i- 1028: -lasciami per stasera quel sacchetto
gran stato! settembrini [luciano], iii-i- 345: il timore talvolta piombando
fia ordinato dall'imperio sommo. alfieri, iii-i- 16: nell'uomo schiavo ed oppresso
che possa apportar loro piacere. alfieri, iii-i- 125: molto bene ragionerebbe costui
sia significata qualche avversità. d'annunzio, iii-i- 879: è giusto che tu
soglia della grammatica volgare. d'annunzio, iii-i- 204: non sospettavo che tu
spedalingo vuol rifar le letta. segneri, iii-i- 154: è giusto forse incolpare uno
è di mal uso. d'annunzio, iii-i- 1107: io determino l'angolo di
l'aggiunta. settembrini [luciano], iii-i- 255; sono tutte egualmente belle,
, bandierine, vele. d'annunzio, iii-i- = comp. dal pref. lat.
becca. settembrini [luciano], iii-i- 321: blepsia dicevasi esser morto
abbia mai saputo modulare. d'annunzio, iii-i- 193: che suono ha la
le mie bianche suore. d'annunzio, iii-i- 383: gli sguardi sono volti
/ secondo gli concetti supemali. segneri, iii-i- 253: nient'ella [maria
tuo nome sazio. m. villani, iii-i- 31: fu suplicato al papa che
ricevere qualche colpo sviato. d'annunzio, iii-i- 783: il padre lascia cadere a
dei, né fulmin torto. carducci, iii-i- 104: io che ti crebbi
mi torceva l'anima. d'annunzio, iii-i- 165: -ma parla! ma
/ giace la pia. d'annunzio, iii-i- 543: porta intorno al viso una
/ addoppierai con man sicura. foscolo, iii-i-
carabina incastrano un verduco. d'annunzio, iii-i- 780: egli appare su la
e probabilmente neanche l'assegno. svevo, iii-i- 203: era forse per spensieratezza
vespertini intorno alla fontana. d'annunzio, iii-i- 202: appare leonardo su la soglia
, onde risultava tarmonia? d'annunzio, iii-i- di superbia: uno spettacolo che fa
sua con la sorte loro. foscolo, iii-i- 25: non assento in tutto al
d'abate. settembrini [luciano], iii-i- 191: lo metteggiavano per le moltissime