la moglie del serenissimo? panzini, iii-637 : ancora il doge sul bucintoro si
potuto più chiudere occhio. deledda, iii-637 : arriverà bene il momento di andartene
inquieti, scapigliati ». goldoni, iii-637 : mi avete detto che eravate cattivo
a univocamente). ottimo, iii-637 : togliendo questo vocabolo « intelli- gere
lingua letteraria della nazione. leopardi, iii-637 : il 4 geroma- trita 'forse
piacer finisce e stanca. bembo, iii-637 : il sol si parte, e 'l
. segregarsi, confinarsi. siri, iii-637 : il prencipe di condè e altri grandi
parola; epentesi. leopardi, iii-637 : il 'serriverum 'sarà probabilmente
co'poveri plebei. panzini, iii-637 : troppi nobilomini poveri contro l'
fatte parole son primitive. leopardi, iii-637 : il 'serri- verum 'sarà
a questa legge sottoposte. pallavicino, iii-637 : nell'ottavo [capitolo del trattato
e dalle nevi squagliate. delfico, iii-637 : le sue acque in qualunque stato si
fermano in immobili riposi. delfico, iii-637 : le sue acque, in qualunque
impedimento. b. giambullari, iii-637 : luigi a quel massimo onore /
. tramite tale tribunale. vasari, iii-637 : papa giulio iii... gli
(il cielo). bembo, iii-637 : quando, forse per dar loco a
be'superlativi di vastità. leopardi, iii-637 : 'tenennimus'lo giudico un superlativo corrotto
i morti. f. casini, iii-637 : que'pochi giudei che seguitavano il prodigioso
i dialetti romanzi. leopardi, iii-637 : il 'geromatrita'forse è una voce ibrida