a un officio spirituale. deledda, iii-62 : fu colpito da quella bellezza un po'
chiara la detta idea. faldella, iii-62 : si contorse la bocca con quel riso
assolvi in due tratti. deledda, iii-62 : e il suo fazzoletto messo
state insegnate al cortegiano. aretino, iii-62 : fu una bestiale avvertenza la vostra,
, sul suo sconforto. faldella, iii-62 : il castigo meritato, per chi
tricolore: quella italiana. cattaneo, iii-62 : presso la sera del terzo giorno,
e anco più italiano. gioberti, iii-62 : si dee fare stima della bontà e
aveva pagato i suoi stivali. faldella, iii-62 : a quel mio insulto birbone don
delle parole e dei modi. gioberti, iii-62 : si dee fare stima della bontà
-per simil. goldoni, iii-62 : lasci che io vada a ritrovarlo,
per guidarle e correggerle. panzini, iii-62 : voi siete un uomo glaciale, un
che è in assisi. deleddla, iii-62 : il suo fazzoletto messo con arte civettuola
quanto le piccole dimensioni. monti, iii-62 : né ciò deprime punto la fama di
sentisse commuoversi e intenerire. menzini, iii-62 : or se vi ha giuocatori che degli
sogliono concepire ah'ammonitore. goldoni, iii-62 : ah, conte briccone! ha
stuffo di cantilene secche. monti, iii-62 : la subita vostra partenza da milano vi
(non bello). panzini, iii-62 : è un sangue blu mezzo matto,
sorta di corona. soderini, iii-62 : né siano [i piantoni] spiccati
l'ignoranza e il bisogno. pisacane, iii-62 : chi negherà che libertà, patria
di fanciulli dattorno]. faldella, iii-62 : schizzò nel mezzo della sua fronte,
, l'antico testamento. cavalca, iii-62 : dice s. paolo: la carta
. convenienza, decenza. menzini, iii-62 : noi pur siam quegli che giudichiamo
nostro dicitor di messe. soffici, iii-62 : il pacini, figura non meno popolare
a tutti li seguenti sonetti. sarpi, iii-62 : quello che è giusto e necessario
sentenze del commosso popolo. giusti, iii-62 : all'uomo che va per la via
perverso. francesco da barberino, iii-62 : guardati... / da quel
interiore). soldati, iii-62 : già lontano col pensiero, egli cominciava
discorsi buoni e belli. faldella, iii-62 : mi piovigginavano addosso noiosi come vere
tempo: occuparlo. soldati, iii-62 : ricordandosi che ancora due ore e
secca rinchiusa in alcuna nugola. soderini, iii-62 : la neve... non
alimento non è dato esistere. pisacane, iii-62 : perché amerà la libertà della persona
, costantemente, continuamente. milizia, iii-62 : si confronti ora questa naturalezza,
marchese aretin seco venia. panzini, iii-62 : la contessa vecchia è stata di
tuttora su l'impiantito. soffici, iii-62 : il pacini se n'andava per le
di una dorsale marina. vallisneri, iii-62 : la carta, su cui scrivevo le
vuol de'tempi passati ristorarvi. getti, iii-62 : gli uomini valenti si conoscono nelle
sonno della stanca vita. soldati, iii-62 : cominciava a sentire che gli fluiva
. forestieràccio. p. fortini, iii-62 : quando s'inamorano d'un forestie-
le galanterie di venere. panzini, iii-62 : la contessa vecchia è stata di una
velluto e di mistero. moravia, iii-62 : il gattone soriano...,
. s. caterina da siena, iii-62 : in altro modo non torneremo alla
i gentili a iudaizzare? giannone, iii-62 : i vescovi... ragunavansi
dal romore pubblico. massaia, iii-62 : la nostra spedizione, assalita da una
sono peggio che mosconi. faldella, iii-62 : io non ressi più, sprigionai
ognor ripetuto all'alme amanti. giordani, iii-62 : credo laudabile quella pietà che nasca
spendere. foscolo, gr., iii-62 : sorridete / a'vati, se cogliean
amore. p. fortini, iii-62 : se le s'inamorano d'un servitore
cansoni dell'autore intonò. gherardi, iii-62 : e'fu bene accettato e veduto per
con fiore liliaceo monopetalo. moravia, iii-62 : quei fiori verdi e gialli onde
, tormento indicibile. pananti, iii-62 : son veramente in quello stato d'infelicità
prun fugge il lacerto? ramusio, iii-62 : sonvi molti lagarti cioè lacerti e ramarri
-anche: coccodrillo. ramusio, iii-62 : sonvi molti lagarti, cioè lacerti e
in tela pennel laudabile. giordani, iii-62 : credo laudabile quella pietà che nasca
lendinoso crin l'aurato vello. soffici, iii-62 : sordida e lendinosa la capelliera dell'
-dissipazione di un patrimonio. panzini, iii-62 : la contessa vecchia è stata di una
detersive e deodoranti. moravia, iii-62 : nella farmacia, in quel casto odore
in una lucerna. pulci, iii-62 : la quale [arme] volendo mostrargli
più o meno lunga. leopardi, iii-62 : l'arte poetica è tanto profonda che
di refe. g. averani, iii-62 : le salse... ordinarie e
hanno tendola alcuna. gemelli careri, iii-62 : mentre il fuoco postovi dagli arabi stessi
aveva acquistato. m. adriani, iii-62 : metello, punto d'invidia e dolente
/ sazio sen parte. arici, iii-62 7: come lione, che piagato a
ardimenti del volgar nostro. leopardi, iii-62 : quell'andare per gradi e voler
e nello aspetto lieto. gherardi, iii-62 : messer mellon dalla pon- tenara,
. g. b. doni, iii-62 : ci è stato insino qualche musico
sono cadenze mezzane o imperfette. idem, iii-62 : notisi che il 3 con 1'
, favoloso, magico. moravia, iii-62 : in quei boccali scenografici, solo lusso
di mezzanità e di grandezza. serra, iii-62 : non è classico quell'introdurre l'
fenomeno fìsico). soderini, iii-62 : i piantoni di qualunque stirpe stieno
, una stagione). soderini, iii-62 : in ogni luogo fa loro [agli
significata per lo velo. ottimo, iii-62 : dice [piccarda] che bene che
cosa è manifesta pazzia. gherardi, iii-62 : si cominciorno a mordere e a
peso mortai parte disgombre. marini, iii-62 : sgombrisi pure dai nostri petti questa mortai
dir fama né gloria. pananti, iii-62 : l'amistà, la dolce consolatrice
mondo. g. averani, iii-62 : mangiava egli sempre i pesci cotti in
naturale. giuseppe di santa maria, iii-62 : giunse [ferecide] a conoscere col
con finocchio e aglio. guerrazzi, iii-62 : bisognerebbe aggiungere nella eucarestia una braciuola
e culturale). alberti, iii-62 : qui sarà che mi contraponga..
illusorio. capéllano volgar., iii-62 : vita fallace e ombrevole, piena
, è opulentissimamente ricevuto. siri, iii-62 : egli mantener... [
ai primi. francesco da barberino, iii-62 : guardati... /..
ben è mirabil cosa. cavalca, iii-62 : il dolore della madre, quando perde
dacché fu inventata la penna. monti, iii-62 : potete... aprir la
al peccato d'origine. cavalca, iii-62 : la carta del decreto, cioè del
pediculare. giuseppe di santa maria, iii-62 : compose alcune tragedie e morì di
trachea lo sputo sanguigno. baruffaldi, iii-62 : ma, no, no, sono
c'hanno perduto iddio. cavalca, iii-62 : tu, cristiano, non hai in
mandar là ambasciatore. de dominici, iii-62 : il viceré..., a
in casa di uno stampatore. vasari, iii-62 : avendo sempre avuto voglia d'avere
verso suonerà al poeta. leopardi, iii-62 : mi pare che l'arte non debba
né regolata dalla prudenza. leopardi, iii-62 : l'arte poetica è tanto profonda che
disalberato e ristrutturato). carena, iii-62 : 'pontone da abbattere, pontone da carenaggio
dighe e banchine. carena, iii-62 : 'pontone da scogliere': quello sul quale
che si ponesse a partito. pallavicino, iii-62 : veggendosi che l'età conduceva a
; quindi la posatezza. leopardi, iii-62 : la natura... prima ti
di limitazione. andrea da barberino, iii-62 : siate robusti e fieri e presti
avvenimenti futuri. berni, 30-67 (iii-62 ): mentre che siam qui, disse
sentire e di vedere. leopardi, iii-62 : quando io vedo la natura in questi
non ne restasse segnato. faldella, iii-62 : io mi impazientivo.. fremevo
feccia. m. garzoni, iii-62 : si rasperà tanto con la rainetta il
del fiato genera forza in lori, iii-62 : il viceré, non potendo più rattenersi
gli potesse riprimere. c. campana, iii-62 : la germania, in quei medesimi
malmeni per bocca. de dominici, iii-62 : ne avea tal venerazione che riputa-
come valida un'elezione. ojetti, iii-62 : il governo italiano sarebbe stato abile se
danze di esseri fantastici. zandrini, iii-62 : impietra il fanciullo. sì fosca è
cuore, ranima). pananti, iii-62 : l'uomo felice è gaio, tenero
dei figli di giobbe. lacerba, iii-62 : la politica interna di rilassatezza, il
naturali 0 per amputazione. spallanzani, iii-62 : la lunghezza del tempo da che
quanto un baiocco romano. gemelli careri, iii-62 : gli arabi di terra, saltando
. salatùccia, salatuzza. gherardi, iii-62 : farebbe il meglio a tornarsi a firenze
una salutazione somma. r. borghini, iii-62 : dipinse la cappella,..
, chiacchiera. guerrazzi, iii-62 : costui, spifferando uno sciolèma lungo
molti anco i nomi. faldella, iii-62 : invece di tutto questo mi provvigionavano addosso
ma bella / altrettanto. de dominici, iii-62 : turbato alquanto si portò secondo il
mi userete qualche superchierìa? monti, iii-62 : trattasi di dar fine ad
ci ha guardate in cera. leopardi, iii-62 : quando io vedo la natura in
tampone di un calamaio. faldella, iii-62 : io mi impazientivo., fremevo.
da onicomicosi. m. garzoni, iii-62 : si conosce questo male, quando è
semper mansisse uniformem! '. cavour, iii-62 : io 5. dir.
, ecc.). leopardi, iii-62 : quando io vedo la natura in questi
che le spirano incontra. siri, iii-62 : egli mantener... [poteva
cavalca, iii-62 : il dolore della madre, quando perde
in un contesto figur. pananti, iii-62 : la vita sembra perseguitata da un venefico
termine o frase. aretino, iii-62 : -che vuol dire armorum et cetera?