poi cominciava a cantare. idem, iii-537 : [era] accoccolato lungo la riga
, il birbone ». leopardi, iii-537 : sarà meglio spedirgli a dirittura di
sull'alto dell'oliveto. beltramelli, iii-537 : sonnecchiava presso la soglia, addossato
eccitasse affocandogli le reni. beltramelli, iii-537 : il sole batteva... con
una vibrazione metallica. beltramelli, iii-537 : i suoi piedi scalzi erano ancora nel
dinanzi senza più ravvisarci. panzini, iii-537 : -lei va a vedere gli asparagi,
spesso è maligna astuzia. panzini, iii-537 : l'astuzia è qualità degli uomini
divennero sudditi dei romani. panzini, iii-537 : sàn- tena, piccolo paese rurale
consista nella bellezza pura. deledda, iii-537 : le due sorelle fidanzate, alte
contrasta col nome bizantino. deledda, iii-537 : le due sorelle fidanzate, alte
e di enula campana. vallisneri, iii-537 : potrebbe [il malato] chiudere
lo cacio; e andossene. vallisneri, iii-537 : la cena sia breve, e
linee di trasporto pubblico. soffici, iii-537 : innervosito... per la ressa
pettinare una pari mia. serra, iii-537 : molte [parole] gli sono sfuggite
. rovina, distruzione. siri, iii-537 : tutti con fatale frenesia [cospiravano]
esca. 0. targioni tozzetti, iii-537 : 'lingua di faggio, di
, rattristarsi. anonimo fiorentino, iii-537 : uno sanese, nome niccola,
anche sostant. anonimo fiorentino, iii-537 : ciascuno faceva in detto e in
senza aver ottenuto nulla. pallavicino, iii-537 : si terrebbe [la signoria di venezia
una machia di latte. vallisneri, iii-537 : facendogli soprabere un brodo alterato colle
. o. targioni pozzetti, iii-537 : 'pan cuculio lingua di faggio,
parente locciolo pellic- ciaro. ojetti, iii-537 : a milano gioiellieri e pellicciai fanno
un luogo). marinetti, iii-537 : avremo finalmente la sognata è duratura
anche sostant. documenti diplomatici milanesi, iii-537 : recommandovi el portatore de questa mandato
delle foglie. soderini, iii-537 : le [pesche] precoci di napoli
). documenti diplomatici milanesi, iii-537 : per questo le cose de la
in un contesto figur. bembo, iii-537 : il velo, che la notte stende
predecessori. f. f. frugoni, iii-537 : era la dama il compendio delle
vergogna, rispose. andrea da barberino, iii-537 : carlo vi mandò dua perfetti medici
svagare la mente. anonimo fiorentino, iii-537 : uno sanese, nome niccola, era
gliama v'è 'ntomo. soderini, iii-537 : per tutto 'l tempo dell'estate
trono stando stende so splendore. bembo, iii-537 : qual il velo che la notte
particella pronom. divertirsi, anonimo fiorentino, iii-537 : era in quella vicinanza una svagarsi
suolo di bellezza varia. cesari, iii-537 : quando l'ariete si leva col sole