occhi miei tanta ventura. goldoni, iii-53 : -avete saputo che le truppe moscovite
o la perversione). oriani, iii-53 : il ministero colla tradizionale ambiguità della
parti in un sol tutto. oriani, iii-53 : il ministero colla tradizionale ambiguità della
ma tutto lil'apersi. cavalca, iii-53 : dispiacesi tanto, che comincia a conoscersi
non si può ministrare. savonarola, iii-53 : tu cavi frutto e quanto alla
dove ricominciava la strada piana. faldella, iii-53 : il qualche sfortunata donna,
acconciamente a'lor luoghi. goldoni, iii-53 : lasciate ch'io veda la carta
di queste minuzie! de sanctis, iii-53 : i tedeschi, che mettono in questi
e cento fiche in faccia. gelli, iii-53 : io non voglio; ch'io
, ed anco un chiavicino. aretino, iii-53 : tolle questa chiavicina e guarda nel
-come vocativo affettuoso. aretino, iii-53 : -uh, uh, uh! -non
una persona). gelli, iii-53 : infine, mia madre, frati e
è uno de'corpi regolari. soderini, iii-53 : ora il più bell'ordine di
tradizione francese della finezza. moravia, iii-53 : ammazzare chi? non importa,
questo el 47 catasto. gelli, iii-53 : tutte le anime di coloro che fanno
puzzolente e in maliziosa piova. gelli, iii-53 : escono ogni anno a'diciassette dì
ogni disamorato ne perisse. gelli, iii-53 : -si spende più a mangiarne a capo
'n dispiacere il mondo. vallisneri, iii-53 : vo'contentarmi di stabilirne la media
disperazione di fame come vorrebbe. serra, iii-53 : avevo incominciato a scriverti un letterone
concessa come infallibile. leopardi, iii-53 : non mi era pur passato
; attestazione, espressione. savonarola, iii-53 : in ogni minima creatura possiamo avere
al tre amorose pene. guicciardini, iii-53 : ma da quella parte, lamentandosi
. g. pecchio, corte., iii-53 : molti popoli aumentando a gara.
, la affogava nel vino. soldati, iii-53 : subconsciamente e immediatamente, egli aveva
uomo ad un altro uomo. panzini, iii-53 : gli 4 uomini mercantili ',
disse addio con semplicità. faldella, iii-53 : dio! che bel ragazzo! una
: grandissimo. guicciardini, iii-53 : lamentandosi [il papa] essergli
stesso egualmente t'amerei. soldati, iii-53 : si capisce che, piegando il capo
richiesti fallir di fede. serra, iii-53 : veduti acri e specialmente severino,
. -fischiatala. beltramelli, iii-53 : ad un tratto si udì una fischia-
scorrevole; corrente. ojetti, iii-53 : notava berenson che fiorenza è da
nelle leggi canoniche e civili. sarpi, iii-53 : dalli pontefici era predicato [il
fonditore d'esso medaglione. milizia, iii-53 : la bellezza dei getti dipende dalla
-pustoletta, squametta. dalla croce, iii-53 : la psora [trae origine] da
l'una coll'altra aiutandosi. faldella, iii-53 : una certa lite...
l'orazione di pericle? marini, iii-53 : sentissi la giovanotta fulminare di repente
'rivendita'o 'appalto'. cavour, iii-53 : la distribu zione dei
le più piacenti di queste. serra, iii-53 : ho lavorato gagliardamente come da un
: leccornia, ghiottoneria. getti, iii-53 : -insalata di monache, eh? e'
più vezzoso e smanceroso. soldati, iii-53 : quell'oratoria seicentesca, gesuitica ed
gettatore e tirator di metallo. milizia, iii-53 : la bellezza dei getti dipende dalla
la piazza di campidoglio. milizia, iii-53 : la bellezza dei getti dipende dalla bellezza
getto. a. cattaneo, iii-53 : le statue fatte a scalpello richieggon
e gli acquedotti lacrimali. gioberti, iii-53 : le particelle nutritive,..
, frugai si dica. pisacane, iii-53 : sarà un giorno l'affamata umanità
parla che per dire. moravia, iii-53 : dormendo sogna. immagina di essere al
tessuti organici malati. dalla croce, iii-53 : la impetigine può aver principio da
e dolcissimo del buffon? fantoni, iii-53 : allora che il desìo -neh'anirne
della credenza di presente. monti, iii-53 : ora se fosse stato disegno del
rinforzo metallico. ramusio, iii-53 : li cristiani fanno oramai queste case
. s. caterina da siena, iii-53 : la superbia in cercare e tenere
comparisca con leggiadra mostra. muratori, iii-53 : l'aver talvolta disputato con gran freddezza
abbandonare. bibbia volgar., iii-53 : il tuo padre, interlasciate le
ai loro fondi. l. pascoli, iii-53 : ognun cerca... di
selva de gli amorosi scrittori. tasso, iii-53 : non serbano altro di filosofo,
a gli orecchi. dalla croce, iii-53 : la impetigine,... chiamata
mallo, cioè martellino. lastri, iii-53 : un'altra diligenza è da praticarsi
, matrimonialmente contratte. anonimo fiorentino, iii-53 : lo imperadore federigo avea solo uno figliuolo
ancorché santo e divino. pallavicino, iii-53 : domandisi al giudice del maleficio in
pur un menomo indizio? marini, iii-53 : sentissi la giovanetta fulminare di repente
cristo e della vergine. bellori, iii-53 : l'istesso mistero dovendo dipingere per
in man pesa lo scettro. giordani, iii-53 : alcuni grandi,...
determinato). a. cattaneo, iii-53 : se le parole sono la moneta più
tivo, mordicativo. dalla croce, iii-53 : la sua causa [del prurito
. morte in fasce. pananti, iii-53 : le lettere muoiono ove i pensieri non
ne viene un olivastro. palazzeschi, iii-53 : i mori erano stati il suo
, il viso). faldella, iii-53 : una capelliera mora, folta e
, dalle metafore paradossali. serra, iii-53 : avevo cominciato a scriverti un letterone
rendeano alla giusta misura mozzicandoli? bersezio iii-53 : orsacchio niozzicò una bestemmia fra i
e qualche uovo sodo. faldella, iii-53 : intanto la ruota dello scolare riaddentava il
sul labbro superiore. baruffaldi, iii-53 : co'mustacchi da bassà / tinti in
parlava sembrava un missionario. faldella, iii-53 : una capelliera mora, folta e
nido divien sua bocca. faldella, iii-53 : due nidi crocchi ossiano due aperture
volere cercare di questa pietra. gherardi, iii-53 : bonifazio... ogni cosa
ciuffo denso di vegetazione. mazza, iii-53 : oh potess'io sotto l'ombrel di
sovente / del gelato timor. pananti, iii-53 : io ritornava sempre col cuore oppresso
orbitade / di padre fa. denina, iii-53 : bernardo ebbe tantosto a conoscere come
una statua. a. cattaneo, iii-53 : le statue a getto in un momento
-uso linguistico. castiglione, iii-53 : dubito che essi... vergilio
tutta la santa giornata. faldella, iii-53 : due nidi d'occhi, ossiano due
paiuòlla e le feudedure. dalla croce, iii-53 : occorrono certe furfure o paiole che
la palma e il vanto. baruffaldi, iii-53 : io tengo gran pensiero / che
. agg. provinciale. soffici, iii-53 : la firenze d'allora, popolare insieme
parteggiava in due fazioni. pisacane, iii-53 : appena pochi divennero i possessori delle
volsero drizzar il colpo. de dominici, iii-53 : l'eccellenza de'parti del suo
per piatto. g. averani, iii-53 : sentite lo stravolto gusto di questo
torpe fra i lussi. lanzi, iii-53 : poco furono pregiati dal vasari o
, prestissimo, lentissimo '. gianelli, iii-53 : 'presto ': voce che
di un suono complesso. gìanelli, iii-53 : 'principio armonico ': il marsenne
delle battaglie. m. palmieri, iii-53 : infra tutti gli exerciti umani niuno se
sensazione dolorosa). dalla croce, iii-53 : il prurito non è altro..
prurito ove tocca. dalla croce, iii-53 : il prurito è generato da umor sottile
forma di quinconce. soderini, iii-53 : il più bell'ordine di piantare arbori
ridotto nelle dimensioni. santi, iii-53 : sull'alto vi è una chiesa che
pensieri che tanto vi travagliano. marini, iii-53 : sentissi la giovanetta fulminare di repente
un colpo così rapido. beltramelli, iii-53 : allorché il vecchio si trovò ben
-perseverare. francesco da barberino, iii-53 : ne'dica alcun: pregiato /
dire, a esporre. faldella, iii-53 : il più grande di essi [ragazzi
più progredite di civiltà. pananti, iii-53 : le lettere muoiono ove i pensieri non
la repone a loro usanza. savonarola, iii-53 : la formica... ripone
-rifl. fantoni, iii-53 : allora che il desìo -nell'anime languenti
di che condizione. soderini, iii-53 : le diritture accanto del piantare gli
. tenore di vita. panzini, iii-53 : « oh maioli », dissi io
più scolpiti contorni. de dominici, iii-53 : avendo impreso ad innestarvi eziandio i
cui riverentissimamente vi riverisco. leopardi, iii-53 : mi farà gran favore se vorrà
è di fastidio. dalla croce, iii-53 : si veggono certe pustule maggiori,
con indicibile mio dolore. passeroni, iii-53 : pretendesi che s'abbiano a sdrucire
verso di un animale. faldella, iii-53 : la ruota dello scolare riaddentava il suo
cui marzo di scabbia. dalla croce, iii-53 : il prurito, la psora,
periferica, dal contado. pananti, iii-53 : io scendeva spesso nella città, ma
pur si ridusse. p. fortini, iii-53 : che l'avete trovata la scusa
reggere a quella pozzanghera? ojetti, iii-53 : che schifo l'automobile. anche se
l'espressione del viso. fanzini, iii-53 : « questo mi piace » dico io
ma sdruciralla bel bello. passeroni, iii-53 : pretendesi che s'abbiano a sdrucire
qualche angol della casa. delfico, iii-53 : immediatamente ri, ii-181: l'
poiché sì dolcemente m'hailegato. pananti, iii-53 : io ritornava sempre col cuore oppresso
fosse piaciuto di fargli. giordani, iii-53 : alcuni grandi,...
, confine. petrarca volgar., iii-53 : riguarderai al nobile soglio de asia
fin ai cancelli dell'altare. idem, iii-53 : di tal tempra appunto era carlo
, immorale; nefandezza. soldati, iii-53 : subconsciamente e immediatamente, egli aveva
nel peccato. petrarca volgar., iii-53 : vigilantemente te guarde che niuna necessità
parole. a. cattaneo, iii-53 : voglio far un lamento contra certi oratori
druscire anzi che da squarciare. passeroni, iii-53 : pretendesi che s'abbiano a sdrucire
diversità si trova. g. averani, iii-53 : sentite lo stravolto gusto di questo
valse d'un interrogatorio suggestivo. monti, iii-53 : le dimande... sono
= deriv. da ungere. gherardi, iii-53 : bonifazio disse: « or che è
una comunità di persone. casti, iii-53 : l'imperio temporale dei lama fu soggetto
padron piace al bel sesso. beltramelli, iii-53 : nel contempo si sentì afferrare da
artistica. g. verdi, iii-53 : non sono io quello che devo difendere