eo abondo nel vestire. cavalca, iii-40 : tu abbondi di ricchezze, e cristo
più contrari che sinonimi. panzini, iii-40 : - evitare i poeti, d'accordo
aggiugnevano niente del loro. idem, iii-40 : mi perdoni l'audacia di scriverle.
raccontare le cose seguite. magalotti, iii-40 : scrivendomi una lettera così asciutta, così
la noncuranza avviene ai sommi. idem, iii-40 : le dico quanto si può sinceramente
direbbe che le avesse. savonarola, iii-40 : tu hai paura d'un solo
che nelle loro contrarie. gioberti, iii-40 : nella storia di un popolo il suo
caldamente tra i commensali. leopardi, iii-40 : la prego caldissimamente che mi perdoni
di età avanzata. savonarola, iii-40 : voi vi volete usurpare autorità per
cavò dal rio conflitto. leopardi, iii-40 : con che verrà a cavarmi di
mone alle sue voglie. aretino, iii-40 : oltre lo essere maliziosi, fastidiosi
legare i trifauci cerberi. guerrazzi, iii-40 : a questi lumi di luna né manco
comiato e missersi in via. boccaccio, iii-40 : le damigelle allor preson commiato /
, le stri- gnesse. giordani, iii-40 : certo non ripugnano i curiosi della
g. b. doni, iii-40 : quella circolazione, che costoro s'
e alla sua cura. tasso, iii-40 : i miei bisogni son molti e grandi
da consumarci poco. aretino, iii-40 : [i vecchi] non restano mai
governo della nostra città. fotteguerri, iii-40 : guarda di non partirti in conto alcuno
il condurrà a roma. aretino, iii-40 : -chi è costinci? -il fora,
de'nostri curiosi intelligenti. giordani, iii-40 : certo non ripugnano i curiosi della
la verace via abbandonai. cavalca, iii-40 : tu abbondi di ricchezze, e cristo
, no, eppoi no. serra, iii-40 : il petrarca li pensò e lavorò
. s. caterina da siena, iii-40 : non pensate, perché il corpo sia
le si dice. forteg-uerri, iii-40 : olà, a chi dico io?
di metter freno agli affetti. parini, iii-40 : ave, dea [impostura]
uomini non possano fare. pisacane, iii-40 : in un vasto impero in cui il
l'errore). de sanctis, iii-40 : il padre... sa si
sfamo per parecchi giorni. gioberti, iii-40 : un canonico, scrittore di epitalami aulici
, dal greco passò. moravia, iii-40 : faceva parte di una tribù errante
magro, scarno. lanzi, iii-40 : come naturalisti copian dal vero qualche
germania e la marchesa. soldati, iii-40 : si figurò sotto il berretto nero,
, pareggiò la facondia greca. vasari, iii-40 : trasportato dal disio d'acquistare nome
sen l'alma io commossi. leopardi, iii-40 : odiando io fieramente il mezzano in
e una satira giudiziosa. pananti, iii-40 : il rais hamida sostenne le feroci
buone a mitigare il dolore. giordani, iii-40 : quel sagacissimo e ardito genovese.
di cercar armi nascoste. gioberti, iii-40 : nell'indegna famiglia dei gallizzanti che
o via unitiva). cavalca, iii-40 : per questi gradi dobbiamo salire ad
che scendeva al torrente. tozzi, iii-40 : gli scampanìi,... si
cornice inclinata e sporgente. vasari, iii-40 : finito dunque che ebbe andrea di
mondano gittiamo da noi. gherardi, iii-40 : parve a messer marsilio e a ugolino
-indefinito, ambiguo. moretti, iii-40 : ogni senso par divenuto imperfetto,
punto determinato della esecuzione. bellori, iii-40 : riflettendo al breve tempo che vi
puntigliosamenté in qualcosa. zendrini, iii-40 : sono anch'io della famiglia / e
interruzione, una stasi. siri, iii-40 : intorno ad altro non meditava che d'
latini e gli ernici? milizia, iii-40 : anche i frutti hanno avuto i loro
/ dal lamentoso tetto. boine, iii-40 : io posso non esser fabbro e cantar
indovino sarebbe ricco ». ariosto, iii-40 : -ve'a che termine / noi
esaurito. f. pallavicino, iii-40 : la nostra divina giustizia sarebbe troppo
necessità mi conduce altrove. muratori, iii-40 : qualora poi sembri vicino o inevitabile
a lui solo. mazza, iii-40 : qual mai / furor ti spinse a
o spirituale). gioberti, iii-40 : l'alunno del gravina per ingegno e
fama ai più infimi. leopardi, iii-40 : odiando io fieramente il mezzano in letteratura
il cuore ancor giovane. pisacane, iii-40 : i nostri tardi discepoli gettandosi sul
spirito di vino. gioia, iii-40 : gli scrittori convengono nel riconoscere animalità
coscienza del segretario fiorentino. zendrini, iii-40 : che se alcuno in prosa
delfo o di dodona? moravia, iii-40 : il torbido mare insabbiato.
aspetto esteriore, apparenza. panzini, iii-40 : se campano molto, ecco tu vedi
, ridente. foscolo, gr., iii-40 : dalla terra al desio già citerea
soffrano al mondo. a. cattaneo, iii-40 : la rugiada, benché sia tutta
di letizia immensa accese. tortora, iii-40 : parlato che ebbe il re, risonò
sociale). p. fortini, iii-40 : quanti s'è veduti che si sonno
metà di quegli abitanti. muratori, iii-40 : qualora poi sembri vicino o inevitabile
quantità numerica. musso, iii-40 : da questo mare magno, ove con
segno della medicazione umana. tasso, iii-40 : i miei bisogni son molti e
e di gravi piacevolezze. soldati, iii-40 : tremando, bussò. una voce bianca
-sostant. leopardi, iii-40 : odiando io fieramente il mezzano in
all'occhio un mirabil incanto. leopardi, iii-40 : il libro stesso, mostrandole la
nelle braccia de'contumaci. baruffaldi, iii-40 : fu per misvenire / e morire /
è la poesia virgiliana. serra, iii-40 : i critici moderni dal leopardi in
ma pochi li feriti. muratori, iii-40 : tenendo sempre buona nota di cadauna
palle di sapone muschiato. baruffaldi, iii-40 : per certe bader- lucce contegnose,
relativa sentenza). bisaccioni, iii-40 : non si era cessato in tanto in
fosse occultissima a'fiorentini. tasso, iii-40 : la verità... non può
il gran nell'acqua intriso. fagiuoli, iii-40 : non maraviglia se certi cotali /
compenso in danari]. leopardi, iii-40 : per prima cosa la prego caldissimamente
il mestiere più onorevole? leopardi, iii-40 : ella rida, che il suo
la virtù di marzio. bellori, iii-40 : in vederla il buon vecchio di
sottilità è scacciato dalla natura. idem, iii-40 : questo male da'greci è chiamato
; patereccio. dalla croce, iii-40 : nascono alcune infìammagioni essiturali,
prima cosa a perdonarmela. leopardi, iii-40 : per prima cosa la prego caldissimamente
principio alla battaglia). tortora, iii-40 : alcune picciole schiere di fanti,
gli perfetti regna en essa. cavalca, iii-40 : li perfetti, volendo rendere il
su di loro agli italiani. beltramelli, iii-40 : in breve superò la distanza che
. m. garzoni, iii-40 : i tendini, per soverchio sforzo che
del potatore nella vite. roseo, iii-40 : procurisi di condur, per potar viti
fosti sì instrutto e pratico. vasari, iii-40 : si mise iacopo da sé solo
irregolarità o della mancanza. pananti, iii-40 : 'buona presa, prigionieri,
della natività). cavalca, iii-40 : uomo superbo, che procuri palazzo regale
ellittiche con funzione sostantivale. alberti, iii-40 : veggiamo ne'tempi i capi degli uomini
. -frondoso. soderini, iii-40 : le piante nei monti sono più prolisse
sostant. ulloa [guevara], iii-40 : se vogliamo confessare il vero,
quilli feudi. petrarca volpar., iii-40 : li abitaturi, per protesto de terreno
alcuni o inopportuna o gelosa. muratori, iii-40 : qualora poi sembri o vicino o
immaginari asseriti come realtà. fanzini, iii-40 : possono essere tali donne mistiche o
la predichino agli altri. dossi, iii-40 : se poi il nostro allarmista fa il
figliuoli altrui che delinquessero. leopardi, iii-40 : per prima cosa la prego
. -disinfettare. muratori, iii-40 : si segni immediatamente quella casa,
un ambiente infetto). muratori, iii-40 : si segni immediatamente quella casa,
brando m'affoca. petrarca volgar., iii-40 : li abitaturi, per protesto de
il bianco degli occhi. panzini, iii-40 : sono costoro le grandi isteriche, le
stant. c. campana, iii-40 : tornato dapoi a'medesimi errori,
i sensi / quasi smarriti. cesari, iii-40 : quivi non era chi con acqua
camera in cui allora eravamo. leopardi, iii-40 : tolga iddio ch'io le ricerchi
ebbi coraggio di rifiutarla. leopardi, iii-40 : non la prego che legga fl mio
chiara e netta. petrarca volgar., iii-40 : niuna cosa è che non se
ae fir morto e scanao. vasari, iii-40 : gli diede a fare le dette
quali sta nella leggiadria. lanzi, iii-40 : i maestri che distìnguono questo
qualche cosa in suo aiuto. leopardi, iii-40 : ben so che appena a due
gentile pianella di seta rosa-languida. panzini, iii-40 : « dove è più la
mezzo roso dal tempo. colletta, iii-40 : soprastava la fame a'calabresi, e
. f. f. frugoni, iii-40 : da questo mio vestito rovinoso,
vorrà dir la sua ». giusti, iii-40 : se purgheranno il paese di pochi
santa che scancella i peccati. zilioli, iii-40 : scancellerà la fede, che santamente
da quell'altro luogo. sederini, iii-40 : nei monti che scaturiscono acqua si diletta
incantesimo fatto in quell'acqua. muratori, iii-40 : si segni immediatamente quella casa,
con la vita l'impero. delfico, iii-40 : ma neppur di questo tennero conto
costituto volgare del comune di siena, iii-40 : lo campo del mercato farò
costituto volgare del comune di siena, iii-40 : tenere il campo del mercato sgombrato
alcuna arte per sgravidare. baruffaldi, iii-40 : per certe baderlucce contegnose, / nuove
travviata la ragione dei filosofi. cesari, iii-40 : quivi non era chi con acqua
minerali. foscolo, gr., iii-40 : le falde / deh'ida irriguo di
estens. nell'organismo. dossi, iii-40 : la tua cera non è la solita
, vapore. petrarca volgar., iii-40 : vulcano... spande fumo e
eccolo qui. g. averani, iii-40 : lucilio rimprovera a un certo gallonio
il getto della terra. cavour, iii-40 : verrebbero esentati dalla tassa tutti quegl'
-de la capo tormentato. cavalca, iii-40 : non si conviene sotto il capo spinato
, / robe raffardellar. de dominici, iii-40 : staccando intanto luca dal treppiè un
averlo veduto in sogno. passeroni, iii-40 : io son cantore ignobile; e sebbene
è un supplizio per noi. leopardi, iii-40 : la lettura di un migliaio di
zampa equina. m. garzoni, iii-40 : i tendini, per soverchio sforzo che
d'uno staio di pere. ottimo, iii-40 : vasi differenti in tenuta e tutti
terra de lavore. petrarca volgar., iii-40 : tutta questa regione, a lo
li primi teologizzanti. petrarca volgar., iii-40 : fompea et erculano, anche elle
insulso e prolisso. zendrini, iii-40 : che se alcuno in prosa o in
, terremoto. petrarca volgar., iii-40 : pompea et erculano, anche elle famose
vano nome. petrarca volgar., iii-40 : pompea et emulano, anche elle famose