, bello! ». idem, iii-358 : le monache non si vedono: si
con semplicità quasi elegante. oriani, iii-358 : la sua prosa [di carducci
bravi, tutti dotti. leopardi, iii-358 : ho conosciuto parecchi di questi furbi
non so chi avanzerebbe. leopardi, iii-358 : la sua conversazione favorita è composta di
che non faccino strepito. vasari, iii-358 : poco dopo dipinse in bracciano al signor
iddio me ne guardi. leopardi, iii-358 : il santo papa pio vii deve il
e invocar la sua autorità. leopardi, iii-358 : dopo essere andato in estasi,
tinche né in ceci. guerrazzi, iii-358 : il commesso carpoforo, debitamente chiuso
toccata qualche graziosa civetta. leopardi, iii-358 : una servaccia sciocchissima, bruttissima, goffissima
con le nostre civettine. leopardi, iii-358 : non conosco le puttane d'alto affare
gl'instituti delle religioni. panzini, iii-358 : [non] penetrò oltre il
/ all'eccelso connubio. giusti, iii-358 : dicono i dotti che i primissimi connubi
, onde venisse. parini, giorno, iii-358 : a lui nel seno / la
non ha niuna inclinazione. giusti, iii-358 : dicono i dotti che i primissimi
ville, i santuari. leopardi, iii-358 : la sua conversazione favorita è composta
suo di vita privo. sarpi, iii-358 : l'arcivescovo di lanciano raccordò che,
di cuor ch'ami. fontanella, iii-358 : riverisce il pastor gl'incisi detti
tonante. foscolo, gr., iii-358 : insultanti, / delle sue frecce immemori
(un animale). savonarola, iii-358 : altri animali sono che hanno memoria
di quelli d'estromoz. giusti, iii-358 : lo sposo e i parenti dello
saccente. p. fortini, iii-358 : vengo: che venga il gavocciolo
ogni fossicella due viti. soderini, iii-358 : di poi [il castagno] si
anche con significato collettivo. panzini, iii-358 : le educande, le monache non si
ti mostri e rado inchini. fontanella, iii-358 : vieni, o saggia nerina,
e gran letizia il vento. fontanella, iii-358 : vieni, o saggia nerina
enposta vostra. rinaldo degli albizzi, iii-358 : il parere e la imposta..
. colpire con frecce. ramusio, iii-358 : non vedemmo più stefano e crediamo
tuo * stato interessante'. betteioni, iii-358 : la gentile signora potrebbe esserne così
di ammirazione. francesco da barberino, iii-358 : laude fai ben, se dai
bella macchia. 0. targioni tozzetti, iii-358 : il legno del libo serve
re di cicilia. anonimo fiorentino, iii-358 : praga si è una mastra terra
ha 11 parto. betteioni, iii-358 : consiglio i miei lettori che hanno
tempo e pazienza per maturarlo. tortora, iii-358 : quando fu maturato il trattato,
suo disopra bianchissimo padiglione. ramusio, iii-358 : tutti gli abitatori della città dormono
,) resentare stagionato. betteioni, iii-358 : l'anima ita- iana non è
sue ragioni per la pensione. leopardi, iii-358 : la ma- gatti, quella famosa
fallaci indovinamenti. f. casini, iii-358 : co'miracoli mi conveniva..
. s. bernardino da siena, iii-358 : disse [gesù] a centurione:
la morvida penna ritiene. savonarola, iii-358 : puta che 'l reobarbaro purga la collera
gion di nuova molestia. zendrini, iii-358 : per racconciarle s'ha a romperle
marito: la voce. moretti, iii-358 : seduta in tinello o in cucina,
-grazie; a buon rendere. palazzeschi, iii-358 : è lei che in questi ultimi
gemo di dir male. goldoni, iii-358 : il riso è proprio dell'uomo,
-frazionare una superficie. ojetti, iii-358 : scacchiere dei campi, filari degli alberi
, in modo bestiale. dossi, iii-358 : quello sbranamento e succhiamento bei- vino
o meno quadrangolare. ojetti, iii-358 : scacchiere dei campi, filari degli alberi
donne alfuso e al pennecchio. ottimo, iii-358 : vide li maggiori di quelle case
de tira sacra. m. adriani, iii-358 : il segno dell'eclissar la luna
versi, opere poetiche. bembo, iii-358 : cantai un tempo e 'n vago e
mangiare con smodata avidità. dossi, iii-358 : quello sbranamento e succhiamento belvino di
la sorte in peggio. bembo, iii-358 : ch'or foss'io morto, alor
. per scopi sacrificali. arici, iii-358 : poiché di negre pecorelle avrai / molto