l'aureo manto. parini, giorno, iii-274 : già strette per le man,
momento di riprender fiato. giusti, iii-274 : io credo che bestemmi egualmente chi
, badalisco, badalischio. gioberti, iii-274 : oh che sarebbe l'italia, se
bistrattato in quella maniera. vasari, iii-274 : delle quali [statue] non
in un lembo di ombra. panzini, iii-274 : trattò con l'ancella..
dicon di tutti i colori. giusti, iii-274 : non sarete né letto né inteso
davano le vere mosse. giusti, iii-274 : io parlavo concitato ed anco irritato,
nello spazio e nel tempo. guerrazzi, iii-274 : ed ecco, quanto più poggi
miele, tutta manna. pirandello, iii-274 : vuol discorrere lei? prima lei deve
dinanzi a tanti cani. boccalini, iii-274 : mostrava loro l'incendio della guerra
corde d'oro? parini, giorno, iii-274 : già le fervide amiche ad incor
gittar pietre. bibbia volgar., iii-274 : vennero ad assediarlo,..
; uguagliare. anonimo fiorentino, iii-274 : quando [l'acqua] è mossa
di termini). menzini, iii-274 : il primo scopo di chi scrive panni
fede già da loro aborrita. giusti, iii-274 : quando ci penso anderei a farmi
ne pagavano il censo. milizia, iii-274 : egli andò in ispagna, e ne
sacramento e'diventa periuro. sarpi, iii-274 : consideravano che allora quando quelli che
. a. m. narducci, iii-274 : sul fiorito balcon lieta splendea / la
. a. m. narducci, iii-274 : sul fiorito balcon lieta splendea / la
gradire i presenti fogli. leopardi, iii-274 : coll'ultimo ordinario ho ricevuto la
presunzion questo ben guasta. savonarola, iii-274 : tutti questi atti della ragione son
ferita importante. c. campana, iii-274 : la peste, che quivi si
lo piccolo nei 'ncappa. savonarola, iii-274 : se io tolgo donna, io potrei
, scorrettamente. bembo, iii-274 : è incorrettamente scritto. =
usciamo / indivisi compagni. zendrini, iii-274 : quando mi guardi, o ida,
si riesce a rintracciare. soderini, iii-274 : dentro i giardini in qualche separato
dove / genova splende. dossi, iii-274 : esso è il ritratto di un militare
la forma d'un laberinto. soderini, iii-274 : dentro i giardini in qualche separato
ne le fortune avverse. tortora, iii-274 : il duca di guisa tuttavia si manteneva
. a. m. narducci, iii-274 : quasi de l'erbe un novo sol
il nome degli osservanti. guasti, iii-274 : un buon codice... dal
'l disonor della vita. menzini, iii-274 : non son così ardito che agli scrittori
] ad peze. lamenti storici, iii-274 : do o tre squadre intromo / con
fecero un brevissimo catalogo. monti, iii-274 : il pubblico bibliotecario pozzetti nel suo
per prevenire la carestia. delfico, iii-274 : le leggi spesso si ostinano a volere
un lavoro. roseo, iii-274 : usano alcuni popoli e repubbliche bene
. 5. bernardino da siena, iii-274 : intervenne a santo agustino, a
pullulare. a. m. narducci, iii-274 : quasi de l'erbe un novo
i se faggan. lamenti storici, iii-274 : zenova, a che sei gionta /
so come possa resistere. tortora, iii-274 : egli aveva opinione, che avesse
nei confronti di dio. musso, iii-274 : il nostro cristo non vuol se non
lo spavento ed il terrore. arici, iii-274 : tre volte le caverne / ripercosse
il tutto. a. cattaneo, iii-274 : un legno, anche tagliato, non
suddividere secondo linee peipendicolari. oderini, iii-274 : altri viali distinti che quasi sieno sì
struttura muraria. andrea da barberino, iii-274 : allato alla città d'antona correva
un valore politico. giusti, iii-274 : della libertà che doventa tirannide nelle
di questo di livorno. tortora, iii-274 : alla roccella... erano convenuti
. s. caterina da siena, iii-274 : non potresti navigare inquesto mare tempestoso di
partic. una bottiglia. moretti, iii-274 : matteo andò a prendere in un ripostiglio
la ragione de'muscoli. spallanzani, iii-274 : giovanni ha già cominciato a scorticare
servizio, massime alla campagna. tasso, iii-274 : mi spiaceche la prima lettera ch'io
da raggi di luce. cesari, iii-274 : noi siamo entrati in marte con dante
e con la mazza. spallanzani, iii-274 : mi viene supposto che a costantinopoli
e stemperata. a. cattaneo, iii-274 : questo corpo... può esser
stregozzo dal buonarotto. lanzi, iii-274 : ho inoltre vedute di lui
e poi discendente. cesari, iii-274 : trascorreano lumi su e giù e per