insieme corti e minuti. barberini, iii-269 : in quest'orror dove di gelid'ombra
non mi piacerà mai. menzini, iii-269 : vosco e nosco, usati da'
ciel di polve adombra. barberini, iii-269 : in quest'orror dove di gelid'ombra
contrarie alla sua essenza. barberini, iii-269 : ahi che cosa esser può che mi
animali malati d'afta. deledda, iii-269 : erano succeduti altri guai; l'
volto sembrano agonizzanti. barberini, iii-269 : in quest'orror dove di
noi dolcezza di grazia. barberini, iii-269 : ahi che cosa esser può che mi
dove egli scherza e ride. barberini, iii-269 : come il duol non m'ancise
dire la tua opinione. beltramelli, iii-269 : una ventina di monelli, annodati in
marta a fare anticamera. panzini, iii-269 : molti... facevano anticamera davanti
in me da tanto tempo. idem, iii-269 : abbraccialo per me e digli che
ha la crusca, bombo. pirandello, iii-269 : lasciamola stare la mammina; vedi
raro. contrarsi. milizia, iii-269 : muscoli, tendini, vene, narici
nostra ausonia mal difesa. savonarola, iii-269 : e tu allora non desistere dal pregare
scaltrimenti e con mille arte. sarpi, iii-269 : passò a dolersi che il conte
sottile aguzzatore di epigrammi. panzini, iii-269 : scritte ed epigrammi inverecondi erano segnati
e discacciatrice del male. boccalini, iii-269 : non i goti, non i vandali
medita; pensatoio. gioberti, iii-269 : le prime fisiche e matematiche uscirono
sempre par che gettin fuoco. milizia, iii-269 : achille in collera ingrossa le ciglia
trilli, passaggi e ricercate. beltramelli, iii-269 : un anziano dalla gran faccia vermiglia
vampo che un mongibello. milizia, iii-269 : achille in collera ingrossa le ciglia
. f. f. frugoni, iii-269 : se il marito e la moglie son
battere in ritirata. guicciardini, iii-269 : mentre che camminava, ricevute tra
ordini e contrordini. dossi, iii-269 : nella scena a riscontro, una carrozza
pensavano essere il corpo santo. vasari, iii-269 : si acconciò [il montorsoli]
mia servitù ed amicizia. delfico, iii-269 : le verità politiche ed economiche, portando
orecchie dei loro ministri. muratori, iii-269 : fuori del confessionale (il che
selvatico. o. targioni pozzetti, iii-269 : castagno salvatico: palina, brisce
o privato. p. fortini, iii-269 : ahi, invidiosa sorte sempre dell'altrui
ed eretta. bemi, 39-5 (iii-269 ): stava in sul mezzo appunto in
armoniosa. confalonieri, conc., iii-269 : dopo qualche tempo di meditazione,
per la finestra senz'imposte. dossi, iii-269 : il rèfolo impetuoso squassa e rinversa
soprattutto la sua prefazione. spallanzani, iii-269 : questo residuo di viaggio non poteva essere
un asino come gli altri. dossi, iii-269 : il rèfolo impetuoso squassa e rinversa
a sloggiare ben presto. colletta, iii-269 : le sue schiere nella notte sloggiarono;
: devastare, rovinare. soderini, iii-269 : una mina, non avendo uscita,
veli con stamigni. a. cattaneo, iii-269 : ho nobiltà, grazia di dire
la mensa. francesco da barberino, iii-269 : ben fai se stretta / tien la
interessi superficiali femminili. roberti, iii-269 : io non voglio assalir da barbaro le
arieggiare un ambiente chiuso. roberti, iii-269 : aprite e spalancate le finestre e ventolate
battendo con enfasi ogni sillaba. beltramelli, iii-269 : un anziano dalla gran faccia vermiglia