? -figur. menzini, iii-242 : l'intelletto subitamente e di facile,
folgore fu cenere. e. stampa, iii-242 : lieto io sempre arderò, benché
empia. e. stampa, iii-242 : lieto io sempre arderò, benché ti
ignota avvampo. e. stampa, iii-242 : lieto io sempre arderò, benché
istrumenti medesimi. berni, 37-59 (iii-242 ): trovò morgana ch'intorno a la
giudicherebbe quel ch'egli era. vasari, iii-242 : fra l'al tre cose capricciose
abbassare secondo il bisogno. tozzi, iii-242 : sopra la sua insegna c'era
a cui si aspira. panzini, iii-242 : se non hai le tue carte in
che). berni, 37-59 (iii-242 ): più leggier non si volge al
amore con tuoi sermoni contrasti. aretino, iii-242 : se bene ed ai padri,
spazio, ecclis- sato. vallisneri, iii-242 : gli deliqui lunari succedono quando il
mio padre. berni, 37-60 (iii-242 ): chi cerca in questo mondo aver
spaccamento non sarebbe splendente. lanzi, iii-242 : in venzone sua patria dipinse in
la città. rinaldo degli albizzi, iii-242 : fo fare le coregge per cignere
amplissima e sincerissima esibizione. zeno, iii-242 : vi ringrazio delle vostre cortesi esibizioni
; ripido, impervio. soderini, iii-242 : in così esposti luoghi s'osservi di
face scrutò la tenebra. moravia, iii-242 : era un carro funebre, come si
mesi poi rimasi irreprensibile. gioberti, iii-242 : il quale [cattoli- cismo]
da una vergine delicatamente. moravia, iii-242 : era un carro funebre, come si
e ferramenti. rinaldo degli albizzi, iii-242 : fo fare le coregge per cignere
uso assol. p. fortini, iii-242 : ascolta, mi par sentire che crizia
contrario di infinito). menzini, iii-242 : segue adesso a dire del verbo finito
, bettinel- liani ec. guerrazzi, iii-242 : si lasciò rubare la mano dall'
è capace di mentire. milizia, iii-242 : e'immodesto il frasario coperto dei
nelle ginocchie. parini, giorno, iii-242 : ansando e per- cotendosi, con
la loro operazione. rinaldo degli albizzi, iii-242 : fo fare le coregge per cignere
-verboso, ridondante. guerrazzi, iii-242 : gli avvocati difensori... grondanti
dissero ad ogni ora. menzini, iii-242 : segue adesso a dire del verbo
e sciogliersi a volontà. colletta, iii-242 : [carolina d'austria] fu trovata
la guancia lagrimosa posai. marini, iii-242 : in sì fatti contrasti d'odio
rebellione, seminare il sale. casti, iii-242 : questo sontuoso edilìzio fu fatto fabbricare
, limite preciso. dossi, iii-242 : sei di que'strambi dai desideri senz'
dove corre il cavamento. soderini, iii-242 : cerchisi d'avere buon vento al sito
zione, vivente imperatore. muratori, iii-242 : indarno si oppongono al supremo suo
fino al fine. a. cattaneo, iii-242 : dio compensa fortune temporali e disgrazie
trinitarie). anonimo fiorentino, iii-242 : il 'calavrese abate ': questi
. f. f. frugoni, iii-242 : tanta è l'ingordigia della gola
a quelle pro- vincie. arici, iii-242 : ivi le troiche prede / erano tutte
-punto d'onore. marini, iii-242 : in sì fatti contrasti d'odio,
facilmente discostarsene sanza periculo. soderini, iii-242 : venghi [il luogo] difeso dal
di non la perdere. soderini, iii-242 : tutti [gli alberi] s'allegrano
più malagevole a rimanersene. alberti, iii-242 : potrò io che mai rimanere d'
, totalmente visibile. beltramelli, iii-242 : la luna si era alzata dietro la
. f. f. frugoni, iii-242 : si spremono sotto il torchio gl'interi
che si fanno in ringhiera. guicciardini, iii-242 : volevano che... nella
drizzarono i passi loro. soderini, iii-242 : gli arbori,... sopravvenendo
ciò che è omesso. menzini, iii-242 : l'intelletto, subitamente e di facile
di far di noi. ojetti, iii-242 : pei matrimoni, sono [i cinesi
stordito fra la gente. dossi, iii-242 : sei di que'strambi dai desideri senz'
canto, in versi sciolti. niccolini, iii-242 : il subietto ch'egli tolse pel
una prop. subord. guicciardini, iii-242 : presente tutto il concilio, testificò non
soggetto di un'opera. niccoltni, iii-242 : il subietto ch'egli tolse pel suo
il nome di battesimo. gherardi, iii-242 : puossi ancora arbitrare [fiorenza] avere
, che a soffrir quello. muratori, iii-242 : 0 pure permette il signore
d'animo). delfico, iii-242 : quando né i bisogni, né le
generalmente, di norma. cavalca, iii-242 : l'ottava beatitudine,...
della pura immaginazione. soffici, iii-242 : tutto si riduceva a una delle sue