il sol porta nel volto. sempronio, iii-215: stuol di varie fanciulle in giro
le palpebre smorte dell'alghe. beltramelli, iii-215 : le molli alghe, che
che l'altezze atterra. sempronio, iii-215 : grand'altezza è congiunta a gran
a i muti pesci. sempronio, iii-215 : là de le fila a l'arcolaio
né mai si stesse quieto. sempronio, iii-215 : là de le fila a l'
è per arrostimento. soderini, iii-215 : le convalli e luoghi concavi e stretti
navigano per mari ventosi. beltramelli, iii-215 : un viso tranquillo ed immoto, dagli
dilettarsi di schernire altrui. aretino, iii-215 : certo in l'abito ruvido dinota
cangiò colore e taglio. idem, iii-215 : suonarono a stormo, ma col
calcolo differenziale ed integrale. leopardi, iii-215 : non riconosce altra grandezza che quella
delle api; cellula. ottimo, iii-215 : secondo l'opinione d'alcuni, vi
elle furono appellate centurie. aretino, iii-215 : mi par delle centurie un cavaliero
alcuno uscire o dentro entrare. aretino, iii-215 : ei s'è rivolto indietro a
potè levare a contrasto. tozzi, iii-215 : sentiva che anche l'ingenuità di lui
. s. caterina da siena, iii-215 : il tesoro della chiesa è il
alle virtù degli antichi. pagano, iii-215 : alcune [arti] altro non fanno
divoratore d'esse pecorelle. calandra, iii-215 : nel diritto mezzo, situata sopra
gettar fuora la broda. leopardi, iii-215 : la noia, madre...
, e indomit'animo. leopardi, iii-215 : resta ch'io le domandi perdono
fin se ne districhi. sempronio, iii-215 : non dona il mondo mai né mai
anche lo squilibrio della salute. monti, iii-215 : vi è nota la mia infinita
spoglie / s'ammanta. sempronio, iii-215 : stuol di varie fanciulle in giro
è sempre interpretato favorevolmente. leopardi, iii-215 : 1 padri sogliono giudicare dei loro
lieto viver e scontento. musso, iii-215 : qui chi è colui...
non cada in terra. sempronio, iii-215 : là de le fila a l'arcolaio
le leggi al mondo. sarpi, iii-215 : scrisse... la regina a
di caligine. b. tasso, iii-215 : venni la sera a ostia e da
nel termine della spalla. milizia, iii-215 : chi faceva giuocare questa terribile macchina
/ l'amoroso ruscel. sempronio, iii-215 : non dona il mondo mai, né
gemino ardore. parini, giorno, iii-215 : né fra l'intime stanze o fra
poeta di gusto. leopardi, iii-215 : la carriera di quasi ogni uomo di
fiancheggiate le verità fisiche. leopardi, iii-215 : forse anche non riconosce altra grandezza che
, faceva un romore grande. milizia, iii-215 : posto così in bilico, i
, circondò la città. sempronio, iii-215 : stuol di varie fanciulle in giro
delle azioni del suo re. leopardi, iii-215 : i padri sogliono giudicare dei loro
, l'altro crescea. sempronio, iii-215 : là de le fila a l'arcolaio
di para per calzature. serra, iii-215 : le belle strade, bianche tra le
ospizio alfin ferma le piante. giusti, iii-215 : lo sdegno di vedere entrare in
introdurre pratica di concordia. pananti, iii-215 : si cercava guadagnar tempo, si racco-
impaniare. f. f. frugoni, iii-215 : il povero, che non ha
. affollarsi; riempirsi. marinetti, iii-215 : 'il tetto della cucina dell'equipaggio
risanamento mediante calcina. delfico, iii-215 : si potrebbe similmente con gran ragione
d'una placida natura. leopardi, iii-215 : odio la vile prudenza che ci
incerta non è libertà. leopardi, iii-215 : se la mia salute fosse stata meno
e ritentar di novo. marino, iii-215 : amor figlio d'un fabro, /
cui è disiata! lamenti storici, iii-215 : non m'è valuto imbasciata mandare
desidera lo rende infelice. leopardi, iii-215 : voglio piuttosto essere infelice che piccolo
pensieri. f. f. frugoni, iii-215 : questa vita... non l'
temo d'altro inciampo. leopardi, iii-215 : odio la vile prudenza che ci
porta il loto nelle sue? cavalca, iii-215 : non reputa [il mondo
s. bernardino da siena, iii-215 : sarà uno in prigione, 0
gonne de l'alta marchesana. calandra, iii-215 : al tempo di adalaida, famosissima
ordinato degli arredi. cavalca, iii-215 : gli uomini del mondo in ogni
poco toglie loro il fiato. leopardi, iii-215 : la noia, madre per me
trova in loro attaccata. spallanzani, iii-215 : esaminando replicatamente col microscopio la stessa
che gli invidio assai. leopardi, iii-215 : i padri sogliono giudicare dei loro figli
greco, grecale. ramusio, iii-215 : a certi quarti della luna [l'
maestro, maestrale. ramusio, iii-215 : a certi quarti della luna [l'
cui pullulavano le acque. leopardi, iii-215 : non riconosce altra grandezza che quella
e gioie oltramisura. lamenti storici, iii-215 : e trabacchi e cave si facìa,
/ endi- mion guardasti. serra, iii-215 : la gioia delle sieste sull'erba
o un pazzo balordo. leopardi, iii-215 : so che sarò stimato pazzo, come
non fac- cendo. lamenti storici, iii-215 : trecento milla turchi nel campo avia
più fuor di terra. calandra, iii-215 : niuna persona vi poteva andare se non
spiriti piccoli e leggieri. leopardi, iii-215 : voglio piuttosto essere infelice che piccolo
edificatore di questo luogo pontificale. ottimo, iii-215 : melchisedech aveva la dignitade reale e
inferiori o meno colte. labriola, iii-215 : e cosa del tutto priva di
una invocazione a maria. labriola, iii-215 : guardata sotto cotesto aspetto, la questione
maggiormente odiati. a. cattaneo, iii-215 : or bisogna far violenza all'occhio,
di sudore d'angoscia. beltramelli, iii-215 : un viso tranquillo ed immoto, dagli
(una persona). alberti, iii-215 : l'amante sospettoso, quanto più lo
essi raffreddano gli affetti. monti, iii-215 : il mio tacere non raffredda in me
tela ristagna il sangue. gioia, iii-215 : certe specie d'insetti sono sì affezionate
ingannare e onor desiderare. cavalca, iii-215 : guai a voi, scribi e farisei
di doglia e pianto? leopardi, iii-215 : ella... non ha mai
giorno un caffè di scioperati. leopardi, iii-215 : odio la vile prudenza che ci
infamia di lucullo edile. alberti, iii-215 : dicovi, fanciulle, credete a
entrano si fa perquisizioni. fusinato, iii-215 : che se pospongo per cento ragioni
in più cocenti guai. calandra, iii-215 : pagano lo casto abitava la rocca
(un abito). dossi, iii-215 : l'appetito scomparso, sostituito al so-
portogli, sariguéa-, cfr. gioia, iii-215 : la femmina dell'opossum, o
(un umore). soderini, iii-215 : la scabbia massimamente si ingenera negli
convitati mette la sua parte. dossi, iii-215 : addio balda scapigliatura, addio lùcide
se stessi con accusar noi. passeroni, iii-215 : qualunque cosa sia, chi fanne
-svantaggioso, poco propizio. cavour, iii-215 : a tutti è noto che il momento
che esprime disapprovazione. leopardi, iii-215 : i padri sogliono giudicare dei loro
forma de ortolano. lamenti storici, iii-215 : ma ciò non piacque al redentor soprano
a sgonfietti d'aria. spallanzani, iii-215 : la superficie di alcune pozzanghere e
una punta di spilla. leopardi, iii-215 : se la mia salute fosse stata meno
e la mala moglie. soderini, iii-215 : è massimamente dannoso lo stillicidio della
cortesia alle genti avvenire vasari, iii-215 : queste grottesche,... con
. s. bernardino da siena, iii-215 : il nimico si partirà per istracca e
di tabe e di penuria. soderini, iii-215 : la tabe negli arbori alcuni la
ma da molto più. ramusio, iii-215 : fecero una picciola barchetta, nella quale
trono amuratte ii. casti, iii-215 : l'assassino di pietro iii mandò emissari