lo esamino con attenzione. cicognani, iii-2-252 : quest'era una cosa che proprio
pugnale nel cuore. d'annunzio, iii-2-252 : o mille volte adultera del cielo
impallidir. settembrini [luciano], iii-2-252 : poco mancò... che
immortai natura appressarsi. d'annunzio, iii-2-252 : dea, che vuoi tu dunque da
fuggire a curbasciate. d'annunzio, iii-2-252 : m'irridi? se nemica mi
/ vinta largì. d'annunzio, iii-2-252 : o mille volte adultera del cielo
deriva da strabismo. d'annunzio, iii-2-252 : o mille volte adultera del cielo
avventavano avanti minacciose. d'annunzio, iii-2-252 : con la mano minacciosa fa l'atto
stupefacenti. settembrini [luciano], iii-2-252 : via, o licino, non
ai crini aurati. d'annunzio, iii-2-252 : m'irridi? se nemica /
coi più forti colori. cattaneo, iii-2-252 : gioberti scriveva... predicando