picchiare a dieci porte. leopardi, iii-157 : ella sparge in questa come nelle
cura; rivolgere intensamente. savonarola, iii-157 : dio dà sufficiente adiutorio alla creatura
e fortunato amante del mondo. aretino, iii-157 : la prima, che sona,
ne fai baratto). panzini, iii-157 : il duca floridoro cavalcava un cavallo
biancastronaccio senza troppa barba. tozzi, iii-157 : muova l'ombre, lo vedremo noi
tritato e latte. aretino, iii-157 : non aguzzan l'appetito i bianchi
con odori. aretino, iii-157 : non aguzzan l'appetito i bianchi
illustre personaggio. aretino, iii-157 : in la chiesa di santa nafissa martire
che gli era dentro. aretino, iii-157 : non aguzzan l'appetito i bianchi mangiari
/ di coccole aulenti. deledda, iii-157 : sui ramoscelli del mirto le coccole d'
alla rovina completa. monti, iii-157 : gianni ha avuto il colpo di grazia
indulge al suo genio. deledda, iii-157 : alcuni arbusti di corbezzolo eran cori
tardò la molle pasta. monti, iii-157 : la vostra ode sinceramente è bella;
- anche sostant. pisacane, iii-157 : tra il protettore ed il protetto,
da un obbligo. sarpi, iii-157 : nelle leggi umane, dove alcuni casi
giustizia e le leggi. pananti, iii-157 : non vi è mai festa nella quale
arde di fosforescenza improvvisa. soffici, iii-157 : continuò così un pezzo a seguirci
(elettorato passivo). oriani, iii-157 : la coscienza politica si schiari nei
qualunque lor componimento. de sanctis, iii-157 : era facile [la parola]
e nello stile. de sanctis, iii-157 : quell'ironia in tanta finitezza di esecuzione
l'arte libraria in italia. oriani, iii-157 : la coscienza politica si schiarì nei
sciolto, spedito. de sanctis, iii-157 : era facile [la parola],
creatura. s. caterina da siena, iii-157 : in essa [orazione] acquisterai
, di sgomento. de sanctis, iii-157 : quell'ironia in tanta finitezza di
/ di bianche brine. panzini, iii-157 : perdonate a monsignore... la
eleganza, giustezza. de sanctis, iii-157 : quell'ironia in tanta finitezza di esecuzione
rondine di mare. ramusio, iii-157 : nelli mari di spagna questi stessi
gualchiera noi fanno. r. sacchetti, iii-157 : aveva certe mani dure come pale
non era in casa. fanioni, iii-157 : cicerone che vuol piacere al popolo padrone
! nelle popolazioni. dossi, iii-157 : il palazzo dei garza si stava
d'incarnati di visi. pananti, iii-157 : le femmine barbaresche... hanno
. -sostant. cavalca, iii-157 : o duri ed indurati ed ostinati ne'
, piegare. francesco da barberino, iii-157 : se sì grande è la gente
bocca del rio di gambra. ramusio, iii-157 : quelli [pesci], che
potea fare senza buon costo. sercambi, iii-157 : de'quarti del dicto messer octobuon
splendide e più auguste. leopardi, iii-157 : se io dovessi riprendere alcuna cosa
creatura intellettuale, bestia. savonarola, iii-157 : avvegna... che ogni creatura
.. la sbaragliarono. zendrini, iii-157 : in barbara sovente orda guerriera /
occhi a un bel riposo? milizia, iii-157 : il pittore e lo scultore non
lam- pane o lampade. dossi, iii-157 : tappezzieri e pittori, lampadài e
ascetico e amoroso). cavalca, iii-157 : la sposa nella cantica...
, ammiccavano nell'oscurità. soldati, iii-157 : al passaggio a livello, si fermò
e mio, son benvolente. cavalca, iii-157 : compiute sono quelle cose che erano
svenimento, mancamento. bellori, iii-157 : avanti di cominciare il ritratto del
una manica d'ignoranti. monti, iii-157 : finalmente mi sono spettorato. da
-con riferimento a dio. cavalca, iii-157 : cristo in croce è quasi un mantico
minerva. foscolo, gr., iii-157 : la santa / palla-minerva agli abitanti
improntata del suo nome. gherardi, iii-157 : la terza e ultima [commutazione]
mare. r. borghini, iii-157 : ha fatto [giovanni stradai molti
in seguito a. bellori, iii-157 : oppose le sue ginocchia alle ginocchia
marza e ad occhio. soderini, iii-157 : tutti gli arbori che hanno la
con continuo studio attese. leopardi, iii-157 : ella scherza quando antepone le mie
rilevata e tondeggiante. santi, iii-157 : noi là raccogliemmo agatumi, cristalli
confusa romba delle chiese. marinetti, iii-157 : un lontano parlottare sotto la terrazza
carta patinata; patinatura. santi, iii-157 : qualche pezzo di macigno siliceo coperto
dell'interlocutore. francesco da barberino, iii-157 : se sì grande è la gente
oppure putrefatti. r. sacchetti, iii-157 : giovanni... aveva certe mani
o di bramini, / che melli, iii-157 : gli uomini procedevano a capo scoperto;
del volto). pananti, iii-157 : quelli che ebbero la fortuna di vedere
. g. bellini [in lacerba, iii-157 ]: questo popolo di pezzenti concede
illustratori in giandomenico cassini. betteioni, iii-157 : giosuè carducci... fu
ristora e le rimpalma. menzini, iii-157 : nave che si frange o
di sai verso il mostaccio. bellori, iii-157 : onde egli, trovandosi solo e
le redini, montollo. panzini, iii-157 : il duca floridoro cavalcava un cavallo
pose congruenti. a. cattaneo, iii-157 : avanzato tanto ne'primi rudimenti da poter
mettere una parola. r. sacchetti, iii-157 : due settimane dopo cominciarono gli esami
lui e non altri. sanudo, iii-157 : a boca el messo dice che missier
onore di sua sorella. leopardi, iii-157 : ella scherza quando antepone le mie povere
. ulloa [gue- vara], iii-157 : ordinò il re che ciconide fosse schizzato
è meglio che vivare. ottimo, iii-157 : nel palagio reale dalli tesorieri era
con violenza. g. averani, iii-157 : era il cottabo un gioco e trastullo
g. bellini [in lacerba, iii-157 ]: per voi [ufficiali italiani]
onoratamente. f. f. frugoni, iii-157 : la natura nel- l'architettar un
essere molto ricco. lamenti storici, iii-157 : io voleva il mondo in preda,
cavalieri silani. ulloa [guevara], iii-157 : alcamone corsale fu al tempo di
smanie per la villeggiatura. lanzi, iii-157 : la diligenza rare volte si accoppia alla
in età alla sua patria. delfico, iii-157 : non vi era quasi famiglia che
di gio. luigi. marini, iii-157 : all'inaspettato consenso dell'infanta, tigrin-
marca di soprafino raggiro. fagiuoli, iii-157 : ammirai vostr'ingegno sopraffino. zeno [
sopragiudica tutta la città. guicciardini, iii-157 : messono una parte delle genti nel monasterio
spera smaniosa di sole. beltramelli, iii-157 : le madri, prima di partire
trattenuto; sfogarsi. monti, iii-157 : finalmente mi sono spettorato. da cornetti
vita eterna non ha pareti. cavalca, iii-157 : mantici aveano tanti spiragli quante cristo
stando lui nel diserto. cavalca, iii-157 : avevano [i mantici] tanti spiragli
necessitato a così amarlo. leopardi, iii-157 : dovrei condannare quelle espressioni della sua
ed enfiamento d'occhi. baruffaldi, iii-157 : lo starnuto... è un
2. disfatta. lamenti storici, iii-157 : apparse la cometa / che dimostrò li
ha l'arco. a. cattaneo, iii-157 : vestito di semplice tela, come
li saranno pagate le vacazioni. guerrazzi, iii-157 : par- mi di tutta equità che
generalmente, vengo alla pittura. niccolini, iii-157 : da parte la metafisica; e
la fossa vietare alli nimici. guicciardini, iii-157 : tra 'l ponte a reno posto
al vigor della fiorita etate? bellori, iii-157 : ritornando gli spiriti, clemente ripigliava
asia. breme, conc., iii-157 : il celebre orientalista silvestr di sacy,