abbaiamenti d'un cane. faldella, iii-131 : i due cani... si
ignudo, cuoprilo. alfieri, iii-131 : i desideranti, i domandanti o gli
accartocciarono dentro un giornale. tozzi, iii-131 : e tendeva un orecchio, accartocciandovi
grave consiglio ci abbisogna. leopardi, iii-131 : ella s'avvedrà...
altro non vi mette. novellino, iii-131 : le genti si trassero smemorate, credendo
si mostri piacevole con gravità. idem, iii-131 : scrivo a la signora ambasciatrice.
li pesi del signore. anonimo fiorentino, iii-131 [par., 6-73]:
compenso che si riceve. vasari, iii-131 : avendovi fatte alcune storie tirate via
futura corsa de'barberi. gioberti, iii-131 : sarebbe come se una rozza si
nobilitade essere non può. cavalca, iii-131 : colui, che ci visitò,
che non han peli. gioberti, iii-131 : sarebbe come se una rózza si pareggiasse
pricciosamente, bizzarramente. vasari, iii-131 : avendovi fatte alcune storie tirate via
, di un'azienda. savonarola, iii-131 : guarda un poco come sta tutta
da riso è ridicola. vasari, iii-131 : scoperta dunque che fu questa storia
che una bene in collera. vasari, iii-131 : il mattacelo dopo molte ceffata
alla commessura delle labbra arse. tozzi, iii-131 : il giovinetto del cieco ascoltava,
proverbiale astuzia contadina). sercambi, iii-131 : li fiorentini, come savi et astuti
mi butto a decisioni disperate. soldati, iii-131 : ecco, la tua decisione di
dati alla corte secolare. boccalini, iii-131 : sua maestà comandò che il murtola fosse
i nostri ameni campi. giordani, iii-131 : disarmarono l'italia, e questa
non si vede in fatto. pallavicino, iii-131 : altro essere il far da prima
che toglievami sonno e riposo. soffici, iii-131 : agli amorazzi precoci, fuggitivi randagi
muriatico. primo, conc., iii-131 : si esamineranno tutte le sostanze che
-figur. a. cattaneo, iii-131 : anime abitate per più mesi, e
busto. berni, 33-35 (iii-131 ): cantando venne a sommo una
del suo mal animo. monti, iii-131 : prima di tutto o lasciate da parte
speranza). aretino, iii-131 : o che frittate che farà belzabue di
e friulana, carnalmente. moravia, iii-131 : una robusta friulana a cui il
non avrebbe mutato colore. guerrazzi, iii-131 : ricco di miseria e nemico mortale
è ormai troppo tardi. serra, iii-131 : anche adesso, certamente, penso che
che non avevano nulla. pirandello, iii-131 : ah, non voglio più grattacapi
scrittore classico greco. leopardi, iii-131 : quanto al senofonte... m'
in fitta schiera. menzini, iii-131 : mira colà su quel troncon di faggio
il filo. a. cattaneo, iii-131 : stoviglie e tovaglie da osteria voglion esser
vipere] e soffocarle. menzini, iii-131 : sì sì, le veggio [le
dolce immelata sua bocina. aretino, iii-131 : istringendole le rendevano il gusto della
, armi e zoccoli. tortora, iii-131 : fu astretto di mandare in fiandra
[le congiure]. paruta, iii-131 : parte ancora delle genti si conveniva
a seconda della loro pazzia. dossi, iii-131 : incapàronsi di fargli significare..
s. maria maddalena de'pazzi, iii-131 : io veggo derivare dal seno di
. s. caterina da siena, iii-131 : or che può fare il mondo
in piedi. a. cattaneo, iii-131 : dalla legatura di due o tre giorni
lattugaccio. 0. targioni tozzetti, iii-131 : 4 amopogon dalechampii '. calici
neve il moro. a. cattaneo, iii-131 : anime abitate per più mesi,
al piloro. a. cattaneo, iii-131 : dalla legatura di due o tre
simili controversie. a. cattaneo, iii-131 : s. giovanni crisostomo si maraviglia forte
lunga è una usurpazione licenziosa. baruffaldi, iii-131 : il dipinger a grottesco..
vivanda. francesco da barberino, iii-131 : ove e solci e mortia,
così, velato la coscienza. moretti, iii-131 : e allora, patti chiari e
far macello. b. giambullari, iii-131 : vedendo far di sua gente macello,
. pannocchia, spiga. ramusio, iii-131 : nasce il mahiz in certe canne che
mese octavo tucte morono. massaia, iii-131 : compiti i nove mesi, ecco
mezzana. francesco da barberino, iii-131 : or torna su e poni /
rever- berato. bibbia volgar., iii-131 : david si disperava di poter scampare
. -ammorbidire. ramusio, iii-131 : un dì o due prima che seminino
, ecc.). goldoni, iii-131 : nel levarlo [l'orologio] dal
; mortito. francesco da barberino, iii-131 : porai per me'assare / più
occhiacci colerichi e lucenti. menzini, iii-131 : quel mostaccio rustico e ferrigno /
seppellite ne'nostri ventri. gherardi, iii-131 : chi insegnò agli anitrini notare o
tempo sia. francesco da barberino, iii-131 : porai per me passare / più vivande
tempo è di riposo. bellori, iii-131 : siami permesso dire coll'enfasi del
di merli negri. baruffaldi, iii-131 : la seconda [maniera di
piccole dimensioni. francesco da barberino, iii-131 : or torna su e poni /
le sostanze coloranti. vasari, iii-131 : la quale opera egli finì per assai
(un animale). gioia, iii-131 : l'alcione, uccello pescivoro, segue
tipizzati, quasi bozzettistici. pananti, iii-131 : il vestimento dei beduini è assai
/ e 'l campestre susino. roseo, iii-131 : sono i pomi di varie
(lo sguardo). marini, iii-131 : quando le altre tutte [stelle]
venuti al gioco. m. adriani, iii-131 : lisandro... comandò nondimeno
altri il suo parere. cavalca, iii-131 : non per mio merito, ma per
cieli propizi overo inquieti. marini, iii-131 : or che le stelle mi son sì
. tose. quercia. soderini, iii-131 : il quercio, la quercia e la
in misura molto limitata. tortora, iii-131 : essendo stati ridotti i pagamenti, che
abbi di me pietà. pananti, iii-131 : il coraggio del beduino resiste a tutte
una cifra). tortora, iii-131 : non passando più come prima la moneta
radice. giuseppe di santa maria, iii-131 : ha molti cipressi, li quali
della penitenza. a. cattaneo, iii-131 : questa è la vita che fanno d'
destinato all'eminentissimo valenti. goldoni, iii-131 : -mi son nascosto in un armadio.
villanzoni. -faceto. castiglione, iii-131 : non è alcuno qui di noi al
ha fatta. f. casini, iii-131 : costui m'incolpa aver io mancato
per re. ulloa [guevara], iii-131 : chiedono esser serviti e riveriti per
. piccola tasca. goldoni, iii-131 : è venuta briseide, ha aperto un
-abbeverare abbondantemente una pianta. roseo, iii-131 : quando son piccioli si han da inacquare
scarabocchi di ti sapienti. leonardi, iii-131 : fate quello che vi piace '
noncuranza. ulloa [guevara], iii-131 : si aggiugne un'altra cosa: cioèla
mezza sfera, semisfera. gianelli, iii-131 : 'timballi': questo stromento si fabbrica
in situazione di veder tutto. gioia, iii-131 : la lupa si presenta ai cani
di quella. r. borghini, iii-131 : si è rinnovato il soffitto della sala
e aromi. francesco da barberino, iii-131 : porai per me'passare / più
poi che vien b. giambullari, iii-131 : vedendo far di sua gente macello,
merito, sempre continuò. leonardi, iii-131 : fate quello che vi piace della
- anche sostant. fanzini, iii-131 : tovagliolini non ve ne sono: ma
e spremansi. a. cattaneo, iii-131 : stoviglie e tovaglie da osteria voglion esser
assol. francesco da barberino, iii-131 : or toma su e poni / d'
quanto in queste dieci. carena, iii-131 : 'stoffo': quantità del valore metallico in
: con assoluta regolarità. tortora, iii-131 : essendo stati ridotti i pagamenti che se
caggi in tanto errore. savonarola, iii-131 : tu sai che nessuno stimava mai che
ora la vita sua. bellori, iii-131 : ed ecco già terminato il rapporto della
maggiori. francesco da barberino, iii-131 : or torna su e poni / d'
uso de'padri cotanto antichi. spallanzani, iii-131 : sarà [la nuova vostr'opera
tirarlo pure a combattere. cesari, iii-131 : tutte le notate cose mi tirano a
favellare nelle veglie al fuoco. moretti, iii-131 : venne l'inverno con l'antica
. velóne. francesco da barberino, iii-131 : or toma su e poni / d'