essere la grossezza dello smalto. vasari, iii-118 : fece abbassare un colle,
vasto saccheggio accozzati insieme. leopardi, iii-118 : ho un tomo di materiali accozzati qualche
olio e dell'aceto. faldella, iii-118 : giunta l'insalata, egli gridò che
bel petto che ansima. beltramelli, iii-118 : ansimando si guatavano con la ferocia
che [ecc.]. soderini, iii-118 : gli arbori che non fanno frutto
al caldo nel focolare. panzini, iii-118 : io sono andato a posta a genova
rossi bagliori del vespero. deledda, iii-118 : si fece il segno della croce come
tenere giusto, acconcio. gioberti, iii-118 : l'italia è talmente scorata, talmente
battuto dalle artiglierie. giusti, iii-118 : quando udivo le vie di milano insanguinate
io vi voglia smaccare. leopardi, iii-118 : non so come domine vi sia potuto
un osso per archetto. milizia, iii-118 : si pregiano [di hans holbein]
e non puoi tu me. leopardi, iii-118 : le mie risoluzioni non sono passeggere
alberi erano duramente percossi. cavalca, iii-118 : oggi le demonia non ci hanno
storica dell'avvenimento medesimo. giusti, iii-118 : ora le grandi epopee del popolo,
esercitarsi, impratichirsi). leopardi, iii-118 : mi pare d'essermi accorto che il
anche il corpettin si estende. pananti, iii-118 : bisogna distinguere il grande e piccolo
un capriccio della fantasia. soldati, iii-118 : lui certamente, anche senza volerlo
. - anche assol. vasari, iii-118 : in questa [fortezza]..
/ de'focosi destrieri. faldella, iii-118 : la nota da contrabbasso di un
che non son le stame. faldella, iii-118 : quel mormorio si abbassava, ingrossava
periodo di tempo). aretino, iii-118 : ne le ore da me furate al
lazio la giacente filosofia. menzini, iii-118 : cose che paiono errore, e pur
conceduto a sì fatta dignità. leopardi, iii-118 : mi pare...
volto allegro e giolivo. colletta, iii-118 : non appieno finito il combattimento, il
d'argento. francesco da barberino, iii-118 : né ber con ogni gente /
grama letteratura italiana contemporanea. serra, iii-118 : le ragioni di conforto che m'alleghi
(un odore). muratori, iii-118 : troppo aperti, i pori più facilmente
con studiata lentezza. soderini, iii-118 : così quelle [viti], come
una tal seconda natura. muratori, iii-118 : non sarà se non giovevole il
venere; son vergini. guicciardini, iii-118 : quale generazione essere al mondo più
sua saetta è invalida. colletta, iii-118 : le due navi rimasero invalide al navigare
appetiti vostri e santi desideri. ramusio, iii-118 : li mandarono anco altri rinfrescamenti di
ciò di cui dubito molto. soffici, iii-118 : le mie relazioni con tali uomini
quella crudeltà lupina? francesco da barberino, iii-118 : talora tra loro / fanno cenni
forza di dure braccia. mazza, iii-118 : [rammenta il] vario /
credevano infelici e maiavventurosi. bersezio, iii-118 : lisa già voleva intromettersi, ma
difetti fisici; ammalato. tasso, iii-118 : senza i quali [cinquecento scudi]
[alla chiesa]. tasso, iii-118 : supplica vostra maestà... accioc-
uccidere e a razziare. panzini, iii-118 : -e sono perle vere? -vere?
, inerte, statico. papini, iii-118 : miglior compagnia gli avranno fatto..
viso ti loda e mitria. gioberti, iii-118 : poco monta il mitriare la persona
amiche e ballano modestamente. goldoni, iii-118 : -so di certo che alle mie figlie
in un determinato modo. castiglione, iii-118 : un gentiluomo, per ben condizionato
disporre. carteggio inedito di artisti, iii-118 : evvene [sassi] da cavare
l'uscio dei 'carcerieri'. ojetti, iii-118 : sforza ha la mania del suo
sospettoso o difensivo. leopardi, iii-118 : io non so veramente come domine
vi si adegua. de sanctis, iii-118 : quei fantasmi che escono dalle tombe
quale fosse arsa. anonimo fiorentino, iii-118 : andare poi verso la zona perusta,
resto alla piazza da basso. vasari, iii-118 : rifece giangirolamo i due torrioni che
di animali nocivi. anonimo fiorentino, iii-118 : andaro poi verso la zona perusta
pur viaggiano sempre insieme. guerrazzi, iii-118 : poffar del mondo! non ci era
di un letteratore mediocre. leopardi, iii-118 : seguita la difesa di giacomo leopardi
-con riferimento a dio. cavalca, iii-118 : cristo per lo merito e per la
de'cartaginesi. c. campana, iii-118 : necessitato l'arciduca a mutar consiglio,
una malattia). guicciardini, iii-118 : infermatosi [il papa] il decimosettimo
fertilizzanti. c. ridolfi, iii-118 : si apprezzerebbero quindi troppo inesattamente [
. 5. bernardino da siena, iii-118 : questa resia [di nico- laio
. s. caterina da siena, iii-118 : la vita nostra è quanto una punta
n'è come il recipiente. labriola, iii-118 : le esigenze morali (estetiche?
: indossando tale indumento. ojetti, iii-118 : giolitti. -e giolitti entra in redingote
sonavano adagio o velocemente. pananti, iii-118 : i viaggiatori uniti insieme..
u. tommei [in lacerba, iii-118 ]: ci vogliamo riabilitare, vogliam
documenti per la storia dell'arte senese, iii-118 : uno sfregio di terretta ricampito di
di un lauto convito. beltramelli, iii-118 : niente più di questo io so
pianta con la potatura. soderini, iii-118 : non si pianti mai [un albero
in gran quantità. cesari, iii-118 : essendo dio dentro suo essere tutta
1 galli. g. averani, iii-118 : questi, tratti da smoderata cimidigia
un tal nome si riposa. delfico, iii-118 : l'esser casta una donna può
u. tommei [in lacerba, iii-118 ]: campi immacolati trincee vergini /
usarlo per avvolgere pesci. boccalini, iii-118 : gl'infelici suoi [dello storiografo
de li eretici. savonarola, iii-118 : li peccati spirituali sono maggiori delli carnali
documenti per la storia dell'arte senese, iii-118 : 6 mensoloni in detta sala come
posseder l'amata cosa attizza. cesari, iii-118 : essendo dio dentro suo essere tutta
ad asciugare dopo la pésca. moretti, iii-118 : una vasta rete che, trattenuta
e di tradimento pieno. guicciardini, iii-118 : cercorno di infiammarlo con sediziosissime parole
abissi del mare. ottimo, iii-118 : contiene in sé [l'europa]
mai di lui bisogno. muratori, iii-118 : che la stessa moderazione s'abbia
sfinimento gli è avvenuto. guicciardini, iii-118 : infermatosi [il papa] il decimòsettimo
-epifania divina. cesari, iii-118 : essendo dio dentro suo essere tutta
son questi lacci indegni? menzini, iii-118 : « sarà forse », disse nearco
documenti per la storia dell'arte senese, iii-118 : uno aquaio in sala, di
intesa. francesco da barberino, iii-118 : non saccia quel di quelli, /
parte le trombe a raccolta. tortora, iii-118 : un gentiluomo, che veniva da
tengono sino alla galera. vasan, iii-118 : fece abbassare un colle, che,
ferro di cavallo. carena, iii-118 : ferro [del cavallo]. le
di un'arte. bembo, iii-118 : la lingua delle scritture...
strepito noioso forano i legni. tortora, iii-118 : sentì per la via qualche strepito
si chiama piede cumulo. carena, iii-118 : 'suola': la parte inferiore del piede
stare l'uomo svegliato. goldoni, iii-118 : « sono stato svegliato tutta la notte
. soppressione d'autorità. pallavicino, iii-118 : chederebbesi il togliménto delle immagini,
tormentarsi. giacomo da lentini, iii-118 : questo detto mi lanza, / e
di vestire troppo villico. dossi, iii-118 : dall'opposta riva gli echi di una
della poppa delle femine. roberti, iii-118 : il fantolin poppatore appiccica le labbra
farse. scarpelli [in lacerba, iii-118 ]: carlo goldoni, daniele manin,