maggioranze nel maggior consiglio. faldella, iii-115 : se poi un sindaco giungeva ad
, ma dal ciel vola. aretino, iii-115 : se la onesta memoria di vostra
medesimi e simili ciabattoni. vasari, iii-115 : e così sta bene che awegna a
di una città. monti, iii-115 : intenzione del direttore generale si è
gran rabbia, ecc. cavalca, iii-115 : ardeva d'amore [maddalena],
fine qualche ciarpa insieme. leopardi, iii-115 : ho voluto anche dare un'occhiataccia
gola secondo il gusto. savonarola, iii-115 : ancora ti può ridurre a pe-
alle nunziature molte cause. pisacane, iii-115 : chi in buona fede può negare
fui ricevuto. andrea da barberino, iii-115 : n'andò alla porta; con molti
nel sepolcro: morire. monti, iii-115 : egli è vicino a discendere nel sepolcro
a discrezione di manigoldi. baruffaldi, iii-115 : dare o fare una cosa a discrezione
il più picciolo dispendio. giordani, iii-115 : alla sicurezza e quiete di ognuno fu
con introdurre una dissertazioncèlla. leopardi, iii-115 : ai 15 di settembre spedii all'acerbi
in alto, alzato. cavalca, iii-115 : vedevilo sputacchiato, e non lo potevi
o misure energiche. serra, iii-115 : se non conoscessi la sua indurata
uscirne con qualche scappata. monti, iii-115 : la condotta che si tiene con
e ruine ai miseri populi. sarpi, iii-115 : quel vescovo fu così destro,
legare, co fussi destituto! cavalca, iii-115 : vedevilo sputacchiato, e non lo
nero / fior del pensiero. soffici, iii-115 : sem benelli annunziava con un gran
, non ancora cancellato. cavalca, iii-115 : in costantinopoli è la pietra..
torno delle nari del naso. ramusio, iii-115 : questi erano quelli, che più
(il pelo). panzini, iii-115 : lo vidi [il cane],
con un collutorio. gioia, iii-115 : il grido... degli adulti
città si vivesse senza giuocare. milizia, iii-115 : si attribuiscono a questo valente artista
grisèllo, grisétto. anonimo fiorentino, iii-115 : era uno nocchiero... tanto
agguato, appostamento. serra, iii-115 : ma non c'è altro che sperare
, contrastare. p. fortini, iii-115 : alceo l'ha lasciata et èssi innamorato
4. spreg. improbàccio. iii-115 : né improbavano affatto alcuni de gli altri
innamorarsi perdutamente. berni, 32-63 (iii-115 ): il buon conte di nuovo s'
e d'indurato orgoglio. serra, iii-115 : se non conoscessi la sua indurata perfidia
accademia della crusca). leopardi, iii-115 : ho voluto anche dare un'occhiataccia
stranieri. 1. nelli, iii-115 : suppongo che questa non sia farina
intentata fin alla morte. tortora, iii-115 : la perdita del cavalier d'aumala
vita avrà malinconia. bibbia volgar., iii-115 : non disse alcuna cosa saul quello
alta voce. a. cattaneo, iii-115 : all'alba d'ogni dì e al
infamano subito da se stessi. delfico, iii-115 : quando i bisogni della natura non
; intenso, prorompente. giordani, iii-115 : vedete le istorie, come son piene
di parto. 0. targioni pozzetti, iii-115 : fino dal tempo di galeno e
giurisconsulti per il foro. fantoni, iii-115 : legga l'amante infelice il melanconico tasso
di paglia. anonimo fiorentino, iii-115 : trovò [cesare] a riva uno
ed eterogeneo. a. cattaneo, iii-115 : in tal mischianza di gente, quanti
e quello non trovare. cavalca, iii-115 : molto... ci debbe commovere
(un linguaggio). niccolini, iii-115 : un lombardo potrà facilmente commuovere alla
cura che vi affanna. roberti, iii-115 : un crisippo non isdegnò di comporre
(un insetto). passeroni, iii-115 : mentre accosto al labbro il vin,
le popolazioni della terra. giordani, iii-115 : vedete le istorie, come son
). r. borghini, iii-115 : fra gli altri quadri bellissimo è
o beni materiali. deledda, iii-115 : tacque un istante, assorto, poi
che sia di maraviglioso nutrimento. muratori, iii-115 : debbono guardarsi gli uomini da cibi
faccia. leo pardi, iii-115 : ho voluto anche dare un'occhiataccia a
prima origine nello stomaco. vallisneri, iii-115 : aggiungeremo qui un sonetto in cui
altro nulla da perdere. deledda, iii-115 : tacque un istante, assorto, poi
andare a mendicare. sercambi, iii-115 : preselo [il re], di
senatoconsulto e un plebiscito. ottimo, iii-115 : è legge, plebiscito, senatoconsulto,
menò con lei. anonimo fiorentino, iii-115 : giunto quivi cesare, dà della
, e il nudo spande. panzini, iii-115 : una ragazzina minorenne, davanti alla
doloroso. ulloa [guevara], iii-115 : se riguardiamo bene, trova- remo
cose. s. carlo da sezze, iii-115 : da questa relassa- zione e mancamento
evidenza, ben chiarito. spallanzani, iii-115 : voi applicate queste magistrali teone al
che in effetto è. fanzini, iii-115 : lo specchio mi rimandò la mia figura
. p p spallanzani, iii-115 : le vostre 'considerazioni teoretiche'rinserrano in
perfezione di una costituzione. monti, iii-115 : voi ripetete il mio risentimento dai
anche di personcina vecchia. panzini, iii-115 : io ruggivo: « infame!
esso mangia quella minestra. passeroni, iii-115 : tante quaglienon vengóno dal mare, /
/ di duol fémmi impallidire. passeroni, iii-115 : una [mosca] sgambetta
una lega e meza. tortora, iii-115 : arrivati che furono a sandionigi, ancorché
parte del corpo). anonimo, iii-115 : giunto quivi cesare, dà della mano
per la storia dell'arte senese, iii-115 : io giuseppe sopradetto a preghiera di
senza affettazione e senza impegno. muratori, iii-115 : una tale scrupolosità vien derisa da'
o sul terreno. cavalca, iii-115 : dicesi che in costantinopoli è la pietra
segnatamente la signora contessa. idem, iii-115 : non vi approssimar i lontani.
moro in seno. b. tasso, iii-115 : ho perduto una donna..
alla descrizione dei sentimenti. fantoni, iii-115 : il delicato virgilio, il precettivo ora-
corpo. iacopone, 90-20: spallanzani, iii-115 : i vostri riflessi su l'uso della
di un'opera letteraria. leopardi, iii-115 : ho voluto anche dare un'occhiataccia
(un insetto). passeroni, iii-115 : una [mosca] sgambetta nella mia
appositivo. ulloa [guevara], iii-115 : ingannato da libanio sofista, che
le spese suddette. de dominici, iii-115 : è da stupire che, non
con morsi e punture. passeroni, iii-115 : ecco che appare un numero infinito /
e vento non le manca. baruffaldi, iii-115 : 'sudicio'vien da sudore, quasi
animi nostri, ma fuori. cesari, iii-115 : la persona del verbo raggiunse in
ha dato ornai. b. tasso, iii-115 : ho perduto una donna la quale
ross'altrui far il mostaccio. passeroni, iii-115 : ecco che appare un numero infinito
, di difficile interpretazione. cesari, iii-115 : -il poeta accortamente s'avea innanzi apparecchiata
d'arancio. 0. targioni pozzetti, iii-115 : tribolo, triboli, trifoglio cavallino
d'èrcole. andrea da barberino, iii-115 : uno cavaliere forestiere... ha
tutte le barbe dell'erbe. soderini, iii-115 : è bene sempre prima o poi
. seduzione, allettamento. guerrazzi, iii-115 : poiché dote io non le posso assegnare