ma della verità. d'annunzio, iii-1-368 : non è la fame, non è
né favilla di commiserazione. cattaneo, iii-1-368 : ancora dopo il passaggio d'attila,
quel folto di spettatori. d'annunzio, iii-1-368 : io ho divorato in solitudine e
dei suoi anfitrioni. d'annunzio, iii-1-368 : io ho divorato in solitudine e in
correva lesta sul labbro. carducci, iii-1-368 : l'ala de '1 tempo più che
ziarla, la fa sonora. carducci, iii-1-368 : madre de 'l canto, de'