giorni spediva l'uomo. d'annunzio, iii-1-254 : nell'isola d'elefantina avevo un'
-leggermente abbronzato. d'annunzio, iii-1-254 : nell'isola di elefantina avevo un'
a sé dovuto uccida. segneri, iii-1-254 : passion... ch'è
loro difetti ne'libri. d'annunzio, iii-1-254 : nell'isola di elefantina avevo un'
altrui che delle disgrazie. segneri, iii-1-254 : una pas- sion...
si sarebbero incancrenite. d'annunzio, iii-1-254 : una fanciulla dorata come un dattero
soavità dell'animo tuo. d'annunzio, iii-1-254 : su tutta quella magrezza dura.
; mangiata, scorpacciata. segneri, iii-1-254 : appunto come un affamato, che,
inoffensivo come sono. d'annunzio, iii-1-254 : -doveva essere una creatura deliziosa!
marina onda stillanti. d'annunzio, iii-1-254 : s'intrecciava i capelli con le
vo'più dire per non fare iii-1-254 : un pover uomo trovò una borsa piena
rifugiava dagli oggetti presenti. mazzini, iii-1-254 : nel suo ritiro di vaichiusa il
isbrancassero. ttembrini [luciano], iii-1-254 : non vedi i vitelli, lì,
a la vendetta aperto. segneri, iii-1-254 : dalle paludi del senso sorgono tentazioni
chi maestra di agricoltura. alfieri, iii-1-254 : dovendo., lo scopo delle lettere