molti affascina l'intelletto. idem, ii-55 : egli [il demonio] ci
a chi l'ha scritta. pellico, ii-55 : in simile stato io cantava per
naturalizzarmi col mio vestito. giordani, ii-55 : non si affanni troppo della sua
di dovergliele dire certe cose. panzini, ii-55 : finché il sole non fu alto
sopra un'altura a contemplare. mazzini, ii-55 : questa guerra fu resa impossibile dai
del n. 6. deledda, ii-55 : una vasta stanza tappezzata di carta
di gomma, di rosoli. deledda, ii-55 : furon serviti liquori, caffè,
, il tedio assale? mazzini, ii-55 : quella guerra fu resa impossibile dai
; e da arrabbiato viverò. pellico, ii-55 : l'uomo infelice ed arrabbiato è
arrendere prigioniero di guerra. mazzini, ii-55 : questa guerra fu resa impossibile dai francesi
! pezzi d'asini davvero. idem, ii-55 : se credi che il latino sia
quanti manicaretti ella mi fece. gelli, ii-55 : parendo loro [ai padri]
, se non languida. soderini, ii-55 : l'attreplice si ficca in terra con
che gli si attemperassero. gioberti, ii-55 : egli è impossibile che un'istituzione duri
accanto a lui posò. leopardi, ii-55 : i filosofi antichi volevano tutti insegnare
crin coprìa color d'aurora. ojetti, ii-55 : l'azzurro e il roseo si
informare, ammonire. panzini, ii-55 : della qual cosa mi fece avvertito un
prima barba. bandello, 2-40 (ii-55 ): quello che faccio, facciolo
modo provvisorio o sbrigativo. panzini, ii-55 : alla sera la tavola si reggeva affa
direttore di essa. boccalini, ii-55 : consecrati che all'immortalità furono
vero? carina, carina. ojetti, ii-55 : nel fresco della sua sacrestia,
biasimare. giacomo da lentini, ii-55 : e non è da blasmare /
-in bollito: lessato. goldoni, ii-55 : -quanto sta costui a venir a prender
. e al figur. soffici, ii-55 : quando il conflitto rompeva tra la madre
. a. f. doni, ii-55 : nei lidi estremi, ove ne more
che tutti ne van matti. soderini, ii-55 : usasi [l'attrepice] a
due o tre strade. moravia, ii-55 : voleva arrivare a sapere perché mai un
, scampare. giacomo da lentini, ii-55 : lo vostr'amor che m'ave,
si può stare tranquilli. giusti, ii-55 : ricorra a lui liberamente che aggiusterà
soggetto delle nostre ricerche. leopardi, ii-55 : che infinita catena di errori nasceva da
lustri. -figur. cesarotti, ii-55 : o, qual che tu ti sia
/ che solinga lasciasti. pellico, ii-55 : io celiava con tutti quelli che
i sassi fluì. d'annunzio, ii-55 : e tutta la ben costrutta / compagine
. indicazione; ammaestramento. panzini, ii-55 : questa è buona chiosa per chi deve
che frenesia ti chiama! pellico, ii-55 : in simile stato io cantava per ore
, non più speranze! giusti, ii-55 : ho abbandonata ogni sorta di medicamento,
quelli che interpellatamente si gustano. vasari, ii-55 : e per il vero ci sono
aggettivale: furtivo). ariosto, ii-55 : tu non ne dei né bolletta,
voleva essere gelosamente sepolta. prati, ii-55 : una morte / contristò la mia
sacra, anima cara. gioberti, ii-55 : se importa che essi [i savi
di mente / corporalmente infermi. soffici, ii-55 : gli occhi accesi come quelli
gloria se non voi? monti, ii-55 : il tempo corre assai lento dietro il
fatta ne'primi costituti. pellico, ii-55 : spesso, dopo essere stato lunghe
sala costrutta con arte. d'annunzio, ii-55 : e tutta la ben costrutta /
, figurarsi. giacomo da lentini, ii-55 : tanto si frange a terra /
. figur. decadenza. milizia, ii-55 : le arti hanno i loro periodi d'
il matrimonio fusse invalido. caporali, ii-55 : veniarì poi le domeniche prefisse / a
a giove. ser giovanni, ii-55 : la chiesa grande, che oggi
senza però star male. vasari, ii-55 : un mostro marino... egli
in foco. a. verri, ii-55 : non ottenni però mai altra risposta
a'primi gradi del teatro. pascoli, ii-55 : questa triplice composizione dell'atto malvagio
come una donna fatta? deledda, ii-55 : -che occhi indiavolati ha questo montanaro
la dilegua il vento. roberti, ii-55 : io ben m'avveggio di dover ancora
dilettino per quella varietade. bembo, ii-55 : conciossiacosa che da scriver sono gli avenimenti
morello ambedue i piè dinanzi. pascoli, ii-55 : questa triplice composizione dell'atto malvagio
pericoli delle mutazioni dinastiche. mazzini, ii-55 : le monarchie... rappresentano
di discordia. b. davanzati, ii-55 : governando questi la soria, quei
dissigillare, dissuggellare. baldi, ii-55 : stamane il mio patron, quando l'
meriterebbe cotesto e peggio. verga, ii-55 : da qualche tempo la trattava con
composizione corale). giraldi cinzio, ii-55 : quantunque si dica che la favola
escon del petto? tasso, 13- ii-55 : non dispergete in van gli altrui lamenti
le facoltà. b. davanzali, ii-55 : [lo] facean grande la magnificenza
. disposizione. francesco da barberino, ii-55 : sien li tuoi passi per
imbrogli e de'sotterfugi. moravia, ii-55 : ci fu tra gli altri due una
dell'uomo è il dolore. prati, ii-55 : sulla terra alberga / vecchio il
non potendo, si dimoravano. pisacane, ii-55 : stretti fra due eserciti, non
usa più dorico senza base. milizia, ii-55 : l'architettura greca era semplice nel
dell'onestà altrui. giusti, ii-55 : ricorra a lui liberamente che aggiusterà
fare a casa. folengo, ii-55 : non, figliuolo, / non t'
tutti gli altri. giusto de'conti, ii-55 : questa donna gentile al mondo un
escluso ogni senso edonistico. moravia, ii-55 : da un pezzo avvertiva l'insufficienza
e fame cenere. giusto de'conti, ii-55 : qualora avvien, siccome empio amor
strofa e antistrofe. d'annunzio, ii-55 : aperto era il nuovo / cammino alla
lì astante la folla. moravia, ii-55 : aveva sentito parlare delle essecu- zioni
, che chiamano santità. gioberti, ii-55 : i principi e le repubbliche possono
saper fare lo speziale. soderini, ii-55 : usasi [l'attreplice] a
e molti altri secoli. lanzi, ii-55 : chi ascrisse l'arte di raffaello al
questa mia fervida bile. verga, ii-55 : angelo monaco prese a frequentare la
, che procacciò vendetta. giordani, ii-55 : fra tanti giorni che l'antica gente
paesi bassi). nardi, ii-55 : soverchie esazioni... in quel
quello della chitarra. giraldi cinzio, ii-55 : perché abbiam detto la melodia appartenersi
.. son lassativi. caporali, ii-55 : la porzion di ciascun era / recipe
perfetta pazienzia. lorenzo de'medici, ii-55 : ma contemplando dio, due vie
mattutina. -figur. caporali, ii-55 : era questo un modo assai migliore /
anima e stare apparecchiato. gelli, ii-55 : tu dì il vero che sono
a gli uccelli. l. bellini, ii-55 : e sonnavan treppiedi e pentolacce,
non eran fomiti. p. fortini, ii-55 : la valorosa donna vedendo che il
a fremire. b. davanzali, ii-55 : quei soldati, perché agli altri
in vari modi. soderini, ii-55 : le canne... fan meglio
e di uomini in fuga. boine, ii-55 : passi precipitosi in fuga. bocchelli
in ballo. m. adriani, ii-55 : con la spada nuda nella destra,
o quattro gagliardi concorrenti. bocalossi, ii-55 : una nazione, un popolo ed
galere de'veneziani. caporali, ii-55 : de i corpi nostri avean fatto
'ganascione '. l. bellini, ii-55 : sonnavan treppiedi e pentolacce, /
malesia. ulloa [castagneda], ii-55 : però si ritrovava quella città in
. dimin. gausapina. gonzaga, ii-55 : vado per la gausapina, che sapientis
. avidità, cupidigia. guerrazzi, ii-55 : tra la speranza generosa, ma piena
divertente, esilarante. giraldi cinzio, ii-55 : ma perché... in tutta
nastri di color vario. guerrazzi, ii-55 : i giocolieri ti mostrano, sopra
anche al figur. papini, ii-55 : la buona montagna di mezzo gennaio,
in vita eterna. lorenzo de'medici, ii-55 : ma contemplando dio, due vie
lunghe più che uno gomito. soderini, ii-55 : il fusto... cresce
un suo castello. a. verri, ii-55 : m'appagai che... a
di carnovale con applauso. cesarotti, ii-55 : gradito a noi / giungi,
grasse e spi- nosette. soderini, ii-55 : produce [l'attreplice] le foglie
marco crasso e di pompeo. folengo, ii-55 : maria sen torna a l'umile
gente. s. caterina da siena, ii-55 : questa è una battaglia grossa a
apollo o la venere. guerrazzi, ii-55 : i giocolieri ti mostrano...
de'guerreggianti. b. davanzali, ii-55 : questo impeto de'soldati era noto
d'ogni tempo annotta. guerrazzi, ii-55 : tra la speranza generosa, ma
per la sua necessità. alberti, ii-55 : a'prudenti principi si vuol dare
genti strane. gir. priuli, ii-55 : a questo modo si governava la
e le corrosive. dalla croce, ii-55 : è di necessità... rinnovar
- anche al figur. mazza, ii-55 : non è... sol merto
insalata. bibbia volgar., ii-55 : faccia la sua festa nel secondo
agresti misti a la salsedine. brancati, ii-55 : la percezione della verità.
manifestarsi all'esterno. mazza, ii-55 : non è, dicea, sol merto
non innovando nulla. c. campana, ii-55 : avendo poi, con grand'arte
tosto l'anima insanire. gonzaga, ii-55 : tu insanisci per ira, e io
qualche modo prossimo al vero. serra, ii-55 : non è chi non veda come
desiderio). bandello, 2-40 (ii-55 ): perdonatemi voi, miei amici
uomini si fa sentire. pascoli, ii-55 : mi pareva che il poeta avesse
scuola). compagnia della lesina, ii-55 : incominciando... dalla puerizia
lacca del giappone. mazza, ii-55 : non è... sol merto
. -voragine. bellincioni, ii-55 : se [dio] per salvarlo [
oppugnar la muraglia. m. adriani, ii-55 : niuno ardì d'aspettarlo e di
-di animali. pananti, ii-55 : gli uccelli lasciarono le penne. leopardi
rossore alcun semplice latte. testi, ii-55 : il puro latte / de la strada
forame del podice. g. averani, ii-55 : il lave- nochio, accuratissimo investigatore
civili o culturali. gherardi, ii-55 : io lascio istare le innumerabili tragedie,
lettùccio. a. f. doni, ii-55 : io, che mi sto sempre
la lingua del predicatore evangelico. marini, ii-55 : lo sdegno al re e a
altrui. a. cattaneo, ii-55 : questa, che fin'ora ho battezzato
l'immaginazione). de sanctis, ii-55 : l'onnipotente imaginazione del poeta lussureggia
fatto per simonia? gir. priuli, ii-55 : 'tamen 'il papa,
smentirlo e convincerlo di mendacio. delfico, ii-55 : polibio... si scagliò
tozzo mendicava all'accatolica. chiari, ii-55 : non gli bastava d'avermi disonorato
-utilità, vantaggio. latini, ii-55 : cosi fa l'ausignuolo: / serve
che è usato metaforicamente. pascoli, ii-55 : mi pareva che il poeta..
-anche: gradazione. musso, ii-55 : se uno ha color di rose,
santo patriarca. l. pascoli, ii-55 : tornando... agostin col ritratto
poco oro e poco argento. bocalosi, ii-55 : noi degni ancor di quel nome
giovanni da samminiato [petrarca], ii-55 : che monta al cieco andare per
, il vero credi. pindemonte, ii-55 : cento altri segni / dal ciel fur
(l'anima). moretti, ii-55 : egli sapeva meglio di me che le
forma di occhi. dalla croce, ii-55 : ho io molte volte isperimentato il
oggetto ristringere quel governo. tasso, ii-55 : ogni arte ha per oggetto il
sole? ». -ohibò! gonzaga, ii-55 : domine ita che non bene olet
quant'egli tocca uccide. menzini, ii-55 : quanti tonde omicide e quanti
; drappeggiando. giusto de'conti, ii-55 : spesso il volge [il velo]
36). bibbia volgar., ii-55 : non romperanno alcun osso e osserveranno
una tentazione. francesco da barberino, ii-55 : cessa dal guardar vano, /
di un comportamento. siri, ii-55 : riconosce [l'iniquità] per figli
conversazioni divertite. c. gozzi, ii-55 : quel dramma, divenuto pallone scherzo
/ la tua coltella. soffici, ii-55 : a lite finita si trovavan..
anni a questa parte. beltramelli, ii-55 : c'era allora, in casa,
. francesco da barberino, ii-55 : sian li tuoi passi per via
detto a bastanza. a. cattaneo, ii-55 : o pazzarello, che vuoi tu
il rigore di detto statuto. filangieri, ii-55 : il peculato è un furto pubblico
guazza un picciolo fiumicello. fagiuoli, ii-55 : misero, converrà che peni e
. o. targioni pozzetti, ii-55 : 'stipa pennata ': lino delle
stendardi e sventola pennoni. giordani, ii-55 : si sentono le trombe; appaiono
grotteschi. l. bellini, ii-55 : sonavan treppiedi e pentolacce, /
or questa or quella corte. boccalini, ii-55 : apollo, dopo l'aver grandemente
umani / nudre anfitrite. ojetti, ii-55 : poi con la pinzetta afferra una perla
pertinenze loro. compagnia della lesina, ii-55 : incominciando... dalla puerizia
individui diversi. c. ridolfi, ii-55 : vi sono altre piante le quali portano
robusto fa il taglio. ojetti, ii-55 : poi con la pinzetta afferra una
infermità fisiche o spirituali. bellincioni, ii-55 : tu mi sarai piscina: / e
patire e lavorar molto. gobetti, ii-55 : non aspettiamoci da domenico tumiati una
a seconda del vento. d'annunzio, ii-55 : obliqua la nave, inclinata /
, nausea, schifo. gonzaga, ii-55 : domine ita che non bene olet,
soprattutto dei propagandisti politici. sciascia, ii-55 : oltre ai pazzi 'politici', il circolo
capacità di portare. piccolomini, ii-55 : tra tutti li pesi che cornelio portar
di s. paolo. balbo, ii-55 : in genova risorsero turbamenti che si
e fuori di casa. filangieri, ii-55 : il peculato è un furto pubblico positivo
: consuetudine al vizio. cavalca, ii-55 : conciossiacosaché manifestare il peccato sia quasi
di tutti gli altri. delfico, ii-55 : essi [storici], come gli
le parole). strafar ola, ii-55 : con faccia tutta di sdegno pregna,
, ecc.). mazza, ii-55 : non è dicea [la pittura]
primizia de'dogi di genova. fazio, ii-55 : se raccolse la lieta primizia /
sanità recheremo. andrea da barberino, ii-55 : i medici impauriti andarono a procurare
augurio, anche scherz. giovio, ii-55 : bon prode vi faccino le frittate di
; costituito da profeti. fazio, ii-55 : allora mossen le sacrate penne / tutte
, volontario, diciamo classico. moretti, ii-55 : non era, così affinato e
produrre particolari effetti. ristoro, ii-55 : se uno signore ha 'andare colla
fu distrutto. lorenzo de'medici, ii-55 : tutto quiesce nella causa propia; /
noioso. g. ferrari, ii-55 : lasciata a se stessa, la realtà
come li speroni del cavallo. delfico, ii-55 : polibio, storico grave ed intelligentissimo
del capo in quello argento, lesti, ii-55 : il puro latte / e la
regni. lorendo de * medici, ii-55 : nostro intelletto... /.
delpinutile travaglio lo compativano. marini, ii-55 : ella, vedendosi colà racchiusa,
-rifl. catzelu [guevara], ii-55 : tu che vieni alla religione dèi
. -necessariamente. restoro, ii-55 : se uno signore ha 'andare colla
marzolini, provature e ravogliuoli. giovio, ii-55 : bon prode vi faccino le frittate
in capo al magno atlante. fanzini, ii-55 : alla sera la tavola si reggeva
del corpo malata). giuliani, ii-55 : c'ho un dente che, quando
concupiscibile appetito. compafnia della lesina, ii-55 : quando avrete avanti gli occhi onore
motteggi. pellico, conc., ii-55 : quel mondo antico che noi veneriamo
proposito di disprezzare tutto. malaparte, ii-55 : i toscani del boccaccio, sotto
sé violenza e morte. foscolo, ii-55 : tiranno / io sembro, e forse
o ai sacerdoti). cavalca, ii-55 : chi nasconde il suo peccato non fia
ma- lalbergo. a. verri, ii-55 : mi presentai quindi alla ripa del
pognie a risonar le valli. fantoni, ii-55 : ho una zampogna, che formò
. proferito. pindemonte, ii-55 : cento altri segni / dal ciel fur
stati psichici. g. ferrari, ii-55 : l'arte deve rivelarci a noi stessi
riveli qualche macchia. g. ferrari, ii-55 : l'arte deve rivelarci a noi
svolto per la patria. moretti, ii-55 : a poco a poco non ci furono
intonare un canto guerriero. pisacane, ii-55 : dier fiato i galli ai numerosi loro
i suoi più grandi. giordani, ii-55 : vedi come nel folto popolo sono cupidamente
, disse. gir. priuli, ii-55 : vedendossi li signori veneziani a molto
scogli del detto capo. caroso, ii-55 : nell'ultimo tempo, taranoji ballerini]
luogo. c. gonzaga, ii-55 : volta le scapule, polanteo.
. tasca, saccoccia. goldoni, ii-55 : mi gh'ho sempre le mie arme
da incastrarvi un quadro. ojetti, ii-55 : da roma, dove si fa intagliare
, delittuose. b. davanzati, ii-55 : udendosi all'ora otone e vitellio
o difetti. b. davanzali, ii-55 : muoiano... faceva grande la
scoppiare il mio rancore. emanuelli, ii-55 : l'impazienza era scoppiata dentro di me
e alla base. de amicis, ii-55 : toledo è un emporio di tesori d'
eccellenti segator di fieno. siri, ii-55 : diedero la colpa a un non so
d'osserva frate ubertino, ii-55 : giudice senza legge sempretema / dati,
popolaresca. c. gonzaga, ii-55 : - pedante da schiavina che mi pari
che se palesato fosse. beltramelli, ii-55 : la mia malinconia rimase serrata dentro
sganascia crudelmente le persone. giuliani, ii-55 : s'ha un bel dire, cavato
vi può insegnar cosa buona. delfico, ii-55 : essi, come gli altri,
ben misurato le tue forze? moretti, ii-55 : egli sapeva meglio di me che
. f. f. frugoni, ii-55 : certuni oggidì non sanno imitar che i
bocca serbi il bel tacere. fazio, ii-55 : se raccolse la lieta primizia /
un fine. donato degli albanzani, ii-55 : a queste cose aveva grandi amistadi
si sporchi anco di più. balbo, ii-55 : emmanuel filiberto, non principe nuovo
, che già volea squarciarla. straparola, ii-55 : con faccia tutta di sdegno pregna
stranutire. 0. targioni tozzetti, ii-55 : 'stipa pennata':... sternutala
pastoral più non si stende. segneri, ii-55 : gli uomini riputavano di aver fatta
melata. 0. targioni pozzetti, ii-55 : stipa pennata: resta piumosa lunghissima
so f. frugoni, ii-55 : certuni oggidì non sanno imitar che ivrabbondanza
impadronita del suo spirito. brancati, ii-55 : fu assalito da una strana e
-stretta conclusiva: orgasmo. cassieri, ii-55 : domenica notte, alla stretta conclusiva,
. documenti sul parentado medici gonzaga, ii-55 : ha detto di aver inteso dal signor
riscoperta del mondo antico. brancati, ii-55 : la percezione della verità...
, fondamento teorico. luca pulci, ii-55 : io ho saputo un dubbio / che
l'avanza troppo. dalla croce, ii-55 : sia curata con l'empiastro di succi
medesma a madonna lorenza. documenti perugini, ii-55 : sanminiatelli, 11-116: la
e leggiera apparenza. c. gozzi, ii-55 : credei la dimanda di quella femmina
un tempio santo. n. ginzburg, ii-55 : noi non andavamo né in chiesa
quivi festa. ulloa [guevara], ii-55 : gran dolor è a un uomo
due cani. a. tabacchi, ii-55 : la sera era affabile e scherzoso,
tale ghiandola; tiroidite. moretti, ii-55 : non era, così affinato e affilato
cappella). ser giovanni, ii-55 : v'aveva un piccolo oratorio, titolato
i ghiottoni. c. gonzaga, ii-55 : non m'irritare che ti potrei verbe-
di maria sempre vergine. lanzi, ii-55 : di questa epoca similmente credo i tondini
o usuraio / del danaio. segneri, ii-55 : egli ci aggira con fallacie,
sta assiso. giuseppe di santa maria, ii-55 : lo seppe l'intruso, quando
osservare con attenzione. reina, ii-55 : profetarono dunque tossa di gioseppe poste a
contro se stesso. aretino, ii-55 : la regina di cartagine dido non si
da un luogo chiuso. cavalca, ii-55 : conciossiacosaché manifestare il peccato sia quasi