partorì duo gemelli intempestivi. gioberti, ii-46 : esempi di parti abortivi, di gretti
, il volto / scolorarmi. mazzini, ii-46 : il menomo incidente, un suono
comporre i miei costumi. segneri, ii-46 : qual più inetto [animale] della
una casa col tetto. beltramelli, ii-46 : ero adunque riuscito a farmi volere un
al partir mesta t'affligi? menzini, ii-46 : ristette alquanto [la prudenza]
più su de'suoi occhi. panzini, ii-46 : sua prima cura, al mattino
. croce [basile], ii-46 : intanto il desiderio... cresceva
gli altri l'anatomizzano. mazzini, ii-46 : non m'allungherò gran fatto ad anatomizzare
ant. anice. soderini, ii-46 : l'aniso fa la pianta che cresce
per il contento anticipato. moravia, ii-46 : temeva che questo ripiego, svelando
stremato il paese. panzini, ii-46 : gli uccelletti che cantano nell'aria la
l'applauso della moltitudine. marino, ii-46 : fui fatto pren- cipe dell'academia
s'apre a la vittoria. tasso, ii-46 : ora io vengo a ragionar del
le risposte al bisogno. mazzini, ii-46 : i volti della gente che mi
sostiene, si fiaccano. gioberti, ii-46 : come dunque potrebbe la chiesa comportare
un testo biblico. tommaseo, ii-46 : quanto all'unità della lingua conferis
meno è già lontano. aretino, ii-46 : beati coloro che in corte vengono
altissima sensazione venisse scemata. panzini, ii-46 : oh! ma ecco levato anche
delle buaggini come queste. pananti, ii-46 : e perché un impiegato non si
se ne staccasse affatto. giusti, ii-46 : mi sta a cuore di non passare
bisognava imitarla e sedere. bocchelli, ii-46 : « non si direbbe mica la forza
intonaco all'interno in calcina. ojetti, ii-46 : un mazzo di fiori di carta
veglie nella mia camerina. pellico, ii-46 : venni posto in una camerùccia
a le vostre ciglia. vasari, ii-46 : quel che più grazia donava alla
per l'ultimo miele. bocchelli, ii-46 : lungo la riva l'acqua fluiva
spettatore il giorno avanti. pellico, ii-46 : v'erano alcune memorie scritte [
poi da tormentar la pittura. giordani, ii-46 : queste imprese non affatto prive di
a leggere le iscrizioni. ojetti, ii-46 : sopra un basso catafalco un poco
congiunto, unito. aretino, ii-46 : quello che è più acuto uomo in
il buono dal cattivo. gioberti, ii-46 : come dunque potrebbe la chiesa comportare
dar segni di pazzia. aretino, ii-46 : quello che è più acuto uomo in
s'entrò di cheto. guerrazzi, ii-46 : in conformità della presa deliberazione,
dante, conv., ili -canzone, ii-46 : li atti soavi ch'ella mostra
alto sul muro. d'annunzio, ii-46 : simili a sarisse di bronzo / nel
-intenerire, commuovere. vasari, ii-46 : quel che più grazia donava alla venere
ella non comporti accrescimento. gioberti, ii-46 : come dunque potrebbe la chiesa comportare
te ricevo la condotta. ser giovanni, ii-46 : la gente de'galli..
uscio di casa? d'annunzio, ii-46 : simili a sarisse di bronzo /
vita e il contegno. guerrazzi, ii-46 : in conformità della presa deliberazione,
per chi ascolta. bocchelli, ii-46 : « non si direbbe mica la forza
piede quella a chi tocca. vasari, ii-46 : ewi un coro d'angeli sopra
, svoltolandomi nella correntìa. bocchelli, ii-46 : lungo la riva l'acqua fluiva liscia
11 tibro alla marina. vasari, ii-46 : quel che più grazia donava alla
interrotto da qualche intoppo. bocchelli, ii-46 : l'aria si animava solo a
) fra le calde braccia. gioberti, ii-46 : anche la storia delle comunità religiose
. -creaturèlla. segneri, ii-46 : non sappiam noi per altro, quanto
(del cielo). pindemonte, ii-46 : fin che tacque seconde urtin le
dirvela ogni quindici giorni. panzini, ii-46 : prima cura [del vecchio pescatore
l'inferno nell'universo. pascoli, ii-46 : tutti questi dannati sono ossessi dall'
-assol. emanare decreti. sarpi, ii-46 : venuto il san martino, con tutto
tenerezza il cor conquiso. mazzini, ii-46 : io balzava la notte dai sonni e
rapina. b. davanzali, ii-46 : se ogni fante ha da sapere il
furono due. p. fortini, ii-46 : molte [donne] ci sonno che
andato a dimorare. giusto de'conti, ii-46 : che cascar possa fin dal fondamento
un grazioso dintorno appadiglionato. milizia, ii-46 : le arcate inferiori del dintorno sono
diocesani di quelle terre. sarpi, ii-46 : venuto il san martino, con tutto
pregiati erano dagli antichi. baldi, ii-46 : tu sai pure / che quando noi
bella bocca un po'infantile. brancoli, ii-46 : pietà, gratitudine e amore si
potesse farsi strada. x brancoli, ii-46 : l'andatura del ragazzo si fece
credeva tenere. giusto de'conti, ii-46 : quale ingiuria, dispetto, 0
si formerebbero sopra di me. denina, ii-46 : la dignità imperiale era..
a cagionar incendi grandi. metastasio, ii-46 : tradita, disprezzata, / ferita,
dispiegare, estendere. luca pulci, ii-46 : i'ti farò sentire / se tu
de'suoi che soprarriva. marino, ii-46 : monsignor filonardi scrive qua al signor
ch'ogni altra vita. vasari, ii-46 : vi è una femmina che volendo
un ich liebe sie. pananti, ii-46 : non bisogna esser tirchi, essere avari
bocca che la mia. aretino, ii-46 : mandinsi pure i suoi figliuoli in
di case e di chiese. gioberti, ii-46 : non importa che l'egoismo trionfi
covil fermo s'appiatta. cesarotti, ii-46 : egli tuttor della donzella i passi /
vivesse senza giuocare. a. verri, ii-46 : dove richiesto fimbria di esporne la
'l suo tutto. gir aldi cinzio, ii-46 : ancora che le favole non si
soscritti rimasero publicamente infami. monti, ii-46 : l'accusa datami dall'amministrazione del
dì falsibordoni. l. bellini, ii-46 : dato al cembol di falsobordone, /
finestre ferrate. giusto de'conti, ii-46 : e voi [finestre] trovo rinchiuse
che s'ambascino. berni, 15-53 (ii-46 ): solennemente vi voglio obbligare /
tra l'erbe salvatiche. soderini, ii-46 : chiamasi volgarmente [l'amaranto]
/ pensi di risanarti. baruffaldi, ii-46 : mentre la stretta vittima fiotta e mugge
fra i tuoi capelli. pea, ii-46 : non cessava di essere una bella ragazza
prop. negative). guittone, ii-46 : ché, se 'l mal me no
mandar giuso. giusto de'conti, ii-46 : che cascar possa fin dal fondamento /
a questa parte i passi. caporali, ii-46 : miseri! che a quei tempi
odio le fotografie). verga, ii-46 : due piccole fotografie ingiallite, i
e camion passano frenetici. brancati, ii-46 : l'andatura del ragazzo si fece
della musica. de marchi, ii-46 : bella sì, ma di ghisa,
, cioè cattivissima musica. pananti, ii-46 : tanti impresari /... danno
uscire i gemiti mortali. giordani, ii-46 : negli ultimi gemiti fu inteso deplorare
gesuita panizzoni, ci ricevette. rovani, ii-46 : il generale dei domenicani..
(in edilizia). bacchetti, ii-46 : stava facendo le gettate di cemento
una persona). de marchi, ii-46 : bella sì, ma di ghisa,
e quasi eterna giovanezza. foscolo, ii-46 : tu [canova], che ardisci
aveva a capitar tra'piedi! verga, ii-46 : giusto, avevo portato qui una
persone o cose). verga, ii-46 : i ritratti del maestro e di sua
il suo amor gradito. caporali, ii-46 : quanto a me, vi fui sì
parlò in questa forma. perticari, ii-46 : non pose egli l'animo nel
di uomini illustri del secolo xvi, ii-46 : queste sono opinioni che vanno a tomo
poteri durante la guerra. ojetti, ii-46 : sul nastro della corona mandata dall'
quel ch'è più gagliardo. caporali, ii-46 : io non domo poledri e non
segno d'imperfetto amore. contile, ii-46 : notai l'imperfetta amicizia di curzio
residenti e rispettivi impiegati. pananti, ii-46 : e perché un impiegato non si
bianco di spagna spolverizzato. brancoli, ii-46 : i bastoni della grata erano scalzati
abbattere, sfondare. cavalca, ii-46 : si udì un grande busso, come
sostant. b. davanzali, ii-46 : imbratterassi le mani uno o due
o contaminata di corruttele. idem, ii-46 : io sentiva dissecarsi entro me ogni
meditato, l'esemplare. ungaretti, ii-46 : voli un desiderio, i quando
medico? venga, muore. ungaretti, ii-46 : luna impudica, al tuo improvviso
. g. a ver ani, ii-46 : or contentatevi... che io
, commuoversi. albertano volgar., ii-46 : d'unghento prezioso e di vari
al contrar m'invita. cebà, ii-46 : per quello poi che tocca alla volontà
, tormentare, inviluppare. baruffaldi, ii-46 : torna [il toro] a penzolarlo
pedetentim'. f. f. frugoni, ii-46 : basta una sola occhiata per insanire
ecc.). monti, ii-46 : di rimini non si sa nulla,
l'altra pel popolo. de sanctis, ii-46 : una forma cessa di essere cosa
intenzione di detto accordo. idem, ii-46 : i detti ambasciadori non voleano mettere in
e d'amen- darsene. contile, ii-46 : o che casi, o che casi
tappeti vaghissimi d'egitto. fanioni, ii-46 : di giunchi intesta e di palustre
dell'alberese. g. averani, ii-46 : qual sarà sì forte attaccamento, sì
- anche: sostare. nardi, ii-46 : per il medesimo rispetto poco innanzi
inusitati intrecci di versi. boine, ii-46 : non seguiva più il morbido intreccio degli
altro che lodar dio. pindemonte, ii-46 : sol che un legno / ancorato sia
dovea solenne per reale invito. tortora, ii-46 : rispose restar molto obligato a così
una rapacità incredibile. gonzaga, ii-46 : tu apri ben ben gli occhi,
sanctis, lett. it., ii-46 : avemmo adunque il pedantesco, un latino
noi sa. parini, giorno, ii-46 : intorno ad essa / pochi giovani eroi
lugubre, funereo. d'annunzio, ii-46 : simili a sarisse di bronzo / nel
e dal sole. gherardi, ii-46 : poi passando sopra di me alquanto,
e d'arbori. ser giovanni, ii-46 : la ghiottomia del vino gl'indusse
; convincente. rinaldo degli albizzi, ii-46 : il marchese se ne dolse con
per bellezza. p. fortini, ii-46 : con questi vostri lisci fate parere
spente le lucerne. b. giambullari, ii-46 : e pur di risalir sul ponte
e guàrdati di plui. cavalca, ii-46 : non avea sentito pure un male di
luminello. p. fortini, ii-46 : tratto di quella cassetta una certa
; peccaminoso. girolamo da siena, ii-46 : or voi, anime benedette,
suoi atti. b. davanzati, ii-46 : abbiate voi armi e quore: lasciate
più le date oblique. pananti, ii-46 : perché un impiegato non si cangia /
infelice peregrin non mora. gelli, ii-46 : gli animali... generano de'
ginetto altier del lito mauro. mazza, ii-46 : quando al toro la fronte il
difetti naturali d'alessandro? manni, ii-46 : galeazzo florimonte, appellatosi
distinguere da uno scrittore volgare. delfico, ii-46 : 1 filosofi... sarebbero
per ciascuno. r. borghini, ii-46 : [aveva] pattuito con mnasone,
sacerdoti al signore ministranti. pallavicino, ii-46 : la prima e principal parte dell'eccle-
una prop. subordinata. cavalca, ii-46 : ecco a questo si mostra come dio
d'un monticel sul tergo. pananti, ii-46 : scegli l'augel che ha più
fùro nell'utero materno. ardigò, ii-46 : la naturalità [dei fenomeni]
, annullamento. ardigò, ii-46 : la naturalità [dei fenomeni] è
che gli avete imposto. caporali, ii-46 : miseri! che a quei tempi fortunati
nicchiètta di fianco alla porta. ojetti, ii-46 : in fondo all'androne, dentro
sue malattie. francesco da barberino, ii-46 : poniam ch'onestà nel disiante /
-con sineddoche. menzini, ii-46 : a ciò che giova / io stendo
tacque da lui illuminate. vasari, ii-46 : era una acqua chiarissima e limpida
di paglia e di strame. moravia, ii-46 : nella stanza buia che odorava di
placarti a terra io spargo. prati, ii-46 : quando vidi / sull'empio altare
s. bernardino da siena, ii-46 : istudino in rettorica e in altre iscienze
un'oppressione; tirannico. massaia, ii-46 : talvolta per iscuotere il giogo oppressivo
ha sotto il gatto. cavalca, ii-46 : poiché fu giunto di notte a un'
. osteria, locanda. cavalca, ii-46 : essendo egli [s. ambrogio]
. g. m. cecchi, ii-46 : vedete che bell'otro là da vino
i fori della siringa. pasta, ii-46 : 'panno del latte ': quel velo
di pardo maculata pelle. prati, ii-46 : nelle puniche ville inabitate / faranno
il passo e mezo. caroso, ii-46 : questo passo e mezo si principierà stando
reagire a un evento. contile, ii-46 : come patirà la cittadinanza di roma
pedantesco. de sanctis, lett. it„ ii-46 : avemmo... il pedantesco
a capua contro manfredi. chiari, ii-46 : i primi ragionamenti nostri furono rivolti
. -intr. cavalca, ii-46 : si udì un grande busso, come
a quella si rinchiude. delminio, ii-46 : dall'operazion del percoter è cagion
/ il tuo perfido cor. arici, ii-46 : mi derise / amaramente con perfide
mare). b. tasso, ii-46 : alta regina / sarai di questo mar
e canti. a. cattaneo, ii-46 : un passeggierò,... assalito
sempre cercano di sapere. tortora, ii-46 : giudicava la strada, che intendeva
guarderà al buon cuore. verga, ii-46 : -lucia, lucia, vien qui,
tempo del tutto liberata. siri, ii-46 : ordinò che i prigioni si trattenessero nella
modo intenso e appagante. beltramelli, ii-46 : la prima volta ch'io potei baciare
un rimedio drastico). cavalca, ii-46 : ecco, a questo si mostra come
tuoni autentici e piagali. gianelli, ii-46 : quando in questa nota finale si cade
risposta a mie lettere. nardi, ii-46 : volle il papa che santo leo
sui. catzelu [guevara], ii-46 : diss'egli: lascia le tue
lana rossa e blu. ojetti, ii-46 : le piccole mani rosee, circondate
altro della nostra età. caporali, ii-46 : miseri! che a quei tempi fortunati
mazzo di fiori. verga, ii-46 : ritagliando il bordo della carta tutto in
tali attività sono riferite. ottimo, ii-46 : se questo fosse, seguiterebbe che sì
buoni ed a'pravi. pascoli, ii-46 : 1 pravi invidiano i buoni,
di goder come si deve. contile, ii-46 : o madonna cornelia, mi doglio
documenti per la storia dell'arte senese, ii-46 : noi li do- biamo dare le
passa per assennata. a. verri, ii-46 : mario al fine morì di crapula
; assennato. frate ubertino, ii-46 : giudicar non si puote / senz'aver
provvisione ordinaria all'anno. caporali, ii-46 : mìseri! che a quei tempi
con mararigliosi fatti operare. delfico, ii-46 : essi soli [i politici] colla
s. bernardino da siena, ii-46 : alcuni che sono ricchi, che
, gabelliere. documenti perugini, ii-46 : che niuna persona degga entrare né
l'altra. a. cattaneo, ii-46 : ecco è già un anno! siam
ed occupavano dell'altro. tortora, ii-46 : tuttavia gli pareva di dire ch'ei
. chiuso, serrato. folengo, ii-46 : così parlando quella [la madonna]
di mangiare. catzelu [guevara], ii-46 : la vesta, ciré ben cinta
muro di cinta æl convento. dossi, ii-46 : era già responsale lo stato della
. -ricamino. verga, ii-46 : proprio un ricamino in versi come ci
a la somma di clxxxmila. nardi, ii-46 : volle il papa che santo leo
.: riprendersi daltintirizzimento. giuliani, ii-46 : ohimè! che grossa piena! il
si ritirarono nel carso. tortora, ii-46 : tuttavia gli pareva di dire ch'ei
s s albertano volgar., ii-46 : lo consiglio nascoso è quasi nella
la mise. giusto de'conti, ii-46 : umil devoto e reverente ve- gno
vaghezza d'ogn'altro. tasso, ii-46 : coloro che nel mio caso son
, ma di quel buono. vittorélli, ii-46 : uno stuol di satelliti veloce /
il dì della domenica. idem, ii-46 : 'memento, ut diem sabbati sanctifices'
vengano moleste. randello, 2-40 (ii-46 ): gerone, tu desti pur quella
della fortuna. g. prati, ii-46 : ecco la stella / del mio destino
. g. f. pagnini, ii-46 : i primi capitoli di questo consolato.
far isbattezzare ogni cristiano? baretti, ii-46 : un mezzo inglese non sarebbe possibile il
con esso una cosa fiorita. soderini, ii-46 : chiamasi volgarmente [l'amaranto]
le intenzioni di qualcuno. giovio, ii-46 : ho molto bene sciferato il vescovo di
; misterioso. g. ferrari, ii-46 : l'avvenire sorge da una vita sconosciuta
uditori erano scoppiati a parlare assieme, ii-46 : gli scoppiò fuor per le orecchie il
soliti a mangiar bene. brancati, ii-46 : la sua pelle si seccò, le
biblioteca semovente e parlante. piccolomini, ii-46 : innanzi che veniamo alle ragioni e
alle cose divine. m. palmieri, ii-46 : questo errore non solo tiene adrieto
erano stati. a. verri, ii-46 : non fu però sgravata roma per la
e la siccità della ferita. reina, ii-46 : vecchi... il più
faccia a brisciogle. documenti perugini, ii-46 : che onne vicario, castellano o podestà
gli spiriti più vitali. filangieri, ii-46 : una fazione allignata in una monarchia è
. spaziale, locale. piccolomini, ii-46 : cotali perfette sostanzie... sono
, localmente. piccolomini, ii-46 : in altro modo si può usare questa
, un feudo). nardi, ii-46 : volle il papa che santo leo e
fosse conceduto ». bandello, 2-40 (ii-46 ): non ardì il manigoldo a
alla coscienza. a. cattaneo, ii-46 : scavati dal fondo della coscienza, sorbol-
nota fra 'suoi. balbo, ii-46 : il correggio... disegnator poco
artiglieria. g. f. pagnini, ii-46 : non poteva esser console di altre
a una proposta politica. monti, ii-46 : in faenza si è cominciata una numerosa
svanisce il nostro foco? » niccolini, ii-46 : or via, ché spargo /
-vezzegg. spettacolùccio. pananti, ii-46 : siccome fan tanti impresari / che dànno
puntaglia e combattono spicciolati. colletta, ii-46 : gl'incauti difensori...,
e scolarle. giornale agrario toscano, ii-46 : per i terreni destinati a grano si
da richiamo. pananti, ii-46 : molti spincioni son più necessari / che
ripetitiva di un testo. gobetti, ii-46 : a lui cavaliere antico, dilettante,
scorretti o discutibili. giusti, ii-46 : per il lato delle personalità, eccettuati
testa di ponte qualunque. pisacane, ii-46 : publio valerio levino è il primo generale
su la sua guancia. fagiuoli, ii-46 : per adesso minacce egli premette:
pieno di un recipiente. savonarola, ii-46 : tomavon più angeli con calici in mano
lui presto s'armassi. fagiuoli, ii-46 : scrive più d'uno autor, siccome
di paciencia per la borsa. fagiuoli, ii-46 : lo tentò / di gola,
il piemonte. gius. sacchi, ii-46 : saragozza aveva ricevuto soccorsi, che
gerione] si tolse. luca pulci, ii-46 : e cominciò con alta voce a
monsignor t. c. marzocchi, ii-46 : e senza voltarsi mai addietro rifece
; asfaltite. ricettario fiorentino, ii-46 : il trifoglio, del quale intesero e'
, e per le grotte. segneri, ii-46 : qual più inetto [animale]
il tempo. a. cattaneo, ii-46 : il tempo è sempre andato, e
verrà desiderio di guardarmi. francati, ii-46 : la sua pelle si seccò, le
di velluto: amaranto. soderini, ii-46 : chiamasi [l'amaranto] volgarmente sciami-
indurato a tante prove. moretti, ii-46 : povera mamma, forse talvolta m'hai
ben morto che mal vivo. giuliani, ii-46 : per me son rimasta mezza viva
disus. che vomita. milizia, ii-46 : queste scale portavano ai 'vomitoli', per