d'uva. bibbia volgar., ii-372 : la loro vigna si è della vigna
sparare alle nòttole non sapea. soffici, ii-372 : è acqua santa. ho voluto
potrebbe farmi morire. d'annunzio, ii-372 : e un'altra madre viene su la
dovesse per nulla riguardarlo. bocchelli, ii-372 : -mi pare una questione di mera
una eleganza così altera. panzini, ii-372 : vide una villa nei quartieri nuovi,
rapporto sessuale. bandello, 3-20 (ii-372 ): le maschere, gettati suoi
che da nessuno erano intese. bocchelli, ii-372 : e vedi, -balbutì con un
come il bronzo. cesarotti, ii-372 : sarei di 4 viscere bronzine 'come
a bruno fino il guattero. salvini, ii-372 : il bruno vien detto il lutto
cercatore de'difetti altrui. serra, ii-372 : la figura del cercatore vecchio che s'
, o di cera. soderini, ii-372 : ritruovansene [dei tartufi] in toscana
.; circonvicino. sarpi, ii-372 : la divisione delle parrocchie già da
fatto. francesco da barberino, ii-372 : perché figliuolo essendo / di lei
esso). b. davanzali, ii-372 : anna, venuto il tempo, partorìo
corona di lieto fine. serra, ii-372 : il gesto di coronare la vita piena
il quadrato. a. verri, ii-372 : obbligò in un cerchio da lui
m'avete in presgionia. chiaro davanzati, ii-372 : non voglio che pensiate ch'io
giamboni [latini volgar.], ii-372 : sì come le genti e le
giamboni [latini volgar.], ii-372 : egli convenne che gli uomini avessero
trovarli talora boccon soffocati? lanzi, ii-372 : è in palazzo marulli il suo
voci in unione di pensieri. moravia, ii-372 : soprattutto sentivo con precisione che mi
? voglio creder di no. montanari, ii-372 : se si vagliono di monete per
-tempesta e dispera. chiaro davanzali, ii-372 : non voglio che pensiate ch'io
de li riceuti benefici. stigliani, ii-372 : i quali due perniciosi mercadanti fecero
di lor divisa. chiaro davanzali, ii-372 : non voglio che pensiate ch'io diletto
tra elevati ingegni si ritrova. nardi, ii-372 : piero strozzi fu mandato a soldare
altezzosamente, benvenuto da imola volgar., ii-372 : nerone ebbe la darsi arie,
senza stupori stendersi grigia. bocchelli, ii-372 : [la luna] come un grande
si argomentava dall'orologio. bacchelli, ii-372 : -se lo sai, -disse il professore
attività stessa cosi esplicata. beccaria, ii-372 : nell'editto del 13 marzo prossimo
appresso a gli uomini. bocchelli, ii-372 : la luna, una mirabile
altro innocente. a. verri, ii-372 : un potente monarca de'germani
ritiro dal foro mercantile. beccaria, ii-372 : nell'editto del 13 marzo prossimo
tenuta. l. pascoli, ii-372 : avrebbe voluto saperne il giorno preciso
la soma e il compagno. pallavicino, ii-372 : vedea [giulio] l'imperadore
toi languendo giace. a. verri, ii-372 : mentre egli giace prostrato al pontefice
quella da atti giudiciari. beccaria, ii-372 : nell'editto... si sono
che dicono perciò giuncata. perticari, ii-372 : monina bella, io non ho pan
leggi e ordini veglianti. beccaria, ii-372 : nell'editto del 13 marzo prossimo
contro lo stato. de marchi, ii-372 : il pensiero che in quella tragedia
, ch'il fuso assottiglia. cesari, ii-372 : se altri aguzzando gli occhi accerta
del comune s'ingarbugliavano. moravia, ii-372 : come mi mettevo davanti la carta e
del- l'arno. de marchi, ii-372 : durante la convalescenza, si lasciò
, nebuloso. g. capponi, ii-372 : si scorge in più tratti come egli
suo stesso viso. b. davanzali, ii-372 : il re, di lei sazio
mal tentati valli. d'annunzio, ii-372 : guarda verso il mare la caprera /
. 0. targioni tozzetti, ii-372 : 'limonella'... i fusti e
vegliardo. g. m. cecchi, ii-372 : ove andrai, brontolona? /
un lucarino. bandello, 3-20 (ii-372 ): gabbadio tutta la notte contrafece ora
morali. g. ferrari, ii-372 : il cristianesimo era vinto, non era
nella confessione. bandello, 3-20 (ii-372 ): gabbadio tutta la notte contrafece
. f. f. frugoni, ii-372 : ciò che mi pose in ammirazione
libera me domine ». filangieri, ii-372 : le leggi mortorie... proibivano
il grande occhio lunar. bacche ili, ii-372 : la luna,...
, in un'ora nefasta. giuliani, ii-372 : quando la passione chiude gli occhi
dalla vaghezza del suo pennello. roberti, ii-372 : il chirurgo... versa
orror l'oscuro ciglio. saraceni, ii-372 : sconfitti e rotti, non già dai
la figlia maritar. documenti visconti-sforza, ii-372 : niuno de loro olsa né presuma
succo de ruta. b. davanzati, ii-372 : il re, di lei sazio
pigneta. sanu do, ii-372 : avia ricevuto lettere di la signoria li
, uno stratagemma). saraceni, ii-372 : chiunque alcun principato con modi illeciti
chiesa. g. ferrari, ii-372 : voltaire e rousseau non riconoscevano forse
è prono. a. verri, ii-372 : i despoti della iberia, della lusitania
dei cavalli di posta. monti, ii-372 : mi sono separato da te col coipo
ande- ranno acquistando terreno. segneri, ii-372 : s'io vo diritta- mente ad
egualmente percosse. c. campana, ii-372 : trovavasi per tanto sua maestà in
ne ritornarono a casa. dannunzio, ii-372 : t'accenderò [vergine maria] quant'
avvolgono catene o funi. vasari, ii-372 : quivi posta la sua querela e mandato
(una legge). filangieri, ii-372 : le leggi 'sacre'... stabilivano
eccles.) salvificus, comp. dal ii-372 : tu, vergine maria, vergine pura
altrui tanto ti noce! perticari, ii-372 : nella pace della mia capanna, /
un cavallo). giuliani, ii-372 : il cavallo faceva lanci come il lupo
, un ramo). soderini, ii-372 : talora [i tartufi] fendono sopra
risentito di questa scossa. de marchi, ii-372 : il pensiero che in quella tragedia
a sdruscirgli la pelle. giuliani, ii-372 : tutto fuori di sé, senza
sdrucciolare, scivolare. giuliani, ii-372 : il mi'babbo avea un gran carico
poter bere con essa. savonarola, ii-372 : leggi negli 'atti degli apostoli'che
o un'ernia. giuliani, ii-372 : il mi'babbo avea un gran carico
sfracellatura gli roppe una mano. roberti, ii-372 : il chirurgo poi versa talvolta tra
sangue da una ferita. roberti, ii-372 : il chirurgo poi versa talvolta tra la
precipita, si ruzzola. giuliani, ii-372 : il mi'babbo avea un gran carico
forza di solecismi pedestri. moravia, ii-372 : una forza maligna accumulava mio malgrado
letti delli lor corsi. saraceni, ii-372 : sconfitti e rotti non già dai nemici
amandole. benvenuto da imola volgar., ii-372 : mai [nerone] nonne era
milit. base militare. mazzini, ii-372 : il gabinetto inglese non aveva altro modo
non esser parto suppositizio. musso, ii-372 : le male femmine usano alle volte i
posta sul tappeto questa disputa. zeno, ii-372 : ciò tutto le sia scritto in
dilettevole consonanza. foscolo, gr., ii-372 : gli augelletti... lieto
e della bocca infernale. saraceni, ii-372 : nell'ardore del conflitto si ruppe il
i lor preghi. (mimo, ii-372 : peccò il popolo d'isdrael, e
. benvenuto da imola volgar., ii-372 : innanzi alla faccia postosi lo sudario
del suo g. m. cecchi, ii-372 : dice ch'i'gli ho rubbato /
errabonda in viaggi silenziosi. moravia, ii-372 : una forza maligna accumulava mio malgrado