, suona a raccolta. segneri, ii-350 : non potevi sapere se fossero questi
lo greco dice alfa. soffici, ii-350 : preso alfine un bel cartoncino bristol
falso trionfo de'germani. salvini, ii-350 : diciamo anche fare un riso amaro,
. imbecille, stupido. bocchelli, ii-350 : lavativo! -gli gridò, -i tuoi
de sanctis, lett. it., ii-350 : la parola non ha più niente
, ma delle antiche bellezze. goldoni, ii-350 : vi è un cavaliere francese che
tutt'il desiderio. parini, giorno, ii-350 : a lato poscia / di lei
che rivedete i trecentisti. d'annunzio, ii-350 : o tu che col tuo canto
libertà novamente alla schiavitù. cesarotti, ii-350 : non posso dirvi altro se non
, ammazzato che fosse. tommaseo, ii-350 : la canizie fa parere più vivace
mi balza in tanto. d'annunzio, ii-350 : o tu che col tuo canto
in mano de'nostri carnefici. panzini, ii-350 : [prendersi del vigliacco] per
i possibili 'cocolezzi '? panzini, ii-350 : voi dovevate prima di tutto coccolarla
a prima vista. cesarotti, ii-350 : non posso dirvi altro se non che
occasione di un palio. segneri, ii-350 : cori essi, non quieti ne'lor
pompe consolarsi delle ricchezze perdute. monti, ii-350 : i talenti italiani così depressi,
allettante, seducente. chiaro davanzali, ii-350 : l'avenente dolze donna mia,
con incredibile pazienza. b. davanzati, ii-350 : il re nondimeno dimora in quel
la mano del buon genitore. metastasio, ii-350 : tu, libero e disciolto,
meno disagiatamente che potrò. brancoli, ii-350 : da questa casa passò in un'altra
onda i fior novelli. metastasio, ii-350 : tu, libero e disciolto, /
. dottorìcchio. b. davanzali, ii-350 : il re diè questa cura a guglielmo
ungevano d'olio. milizia, ii-350 : 'eleotesio '. camera nei bagni
solare dell'antica grecia. milizia, ii-350 : 'eliotropio '. nome dato dai
. -sm. cesarotti, ii-350 : ho riveduto con piacere...
-anche al figur. nardi, ii-350 : [tornava] il duca da quello
de sanctis, lett. it., ii-350 : [il mondo metastasiano] è
pensier non fu beltà simile. arici, ii-350 : di sì divin lavoro, /
de sanctis, leti, it., ii-350 : [il mondo metastasiano] è
, frugalmente, onestamente. beccaria, ii-350 : credo che converrebbe...
pervenisse nell'infante isabella. metastasi, ii-350 : il più crudel tormento / c'
d'un colosso grottesco. moravia, ii-350 : in questa smorfia la naturale irregolarità
si sia assicurato dell'italiano. beltramelli, ii-350 : attendeva giusto lei...
. s. maria maddalena de'pazzi, ii-350 : la seconda ierarchia ci mette le
. arruolarsi. i. nelli, ii-350 : fa'una cosa: ingàggiati, e
un « interno ». papini, ii-350 : il massimo problema metafisico, il principio
rievocazioni dei loro amori. brancoli, ii-350 : poco dopo si lasciava avvolgere e stringere
nobile e liberale. a. verri, ii-350 : quella regina settentrionale che gettò spontaneamente
.: cibo avariato. giudici, ii-350 : i grandi giacevano in tanto lordume s
e le sostanze de'mariti. saraceni, ii-350 : gran cosa è certo che tanta
per succhiarne il latte. déledda, ii-350 : dalle grandi mammelle rosee [delle
che gli martellava in petto. palazzeschi, ii-350 : credo di avere avuto un po'
, permettere. parini, giorno, ii-350 : il fianco abbandonar de la sua
spazio durare. m. adriani, ii-350 : ad un tribuno di plebe, venuto
hanno a riscuotere pel comune. nardi, ii-350 : non era mancato di fare molti
ne saziano. bandello, 3-18 (ii-350 ): le parole del re..
è costata molti morti. sercambi, ii-350 : poi si partirono,...
. 5. bernardino da siena, ii-350 : considera la virtù del fuoco eh'è
abete. foscolo, gr., ii-350 : i mari allor che ondeggiano al
coperse la nudità della samaritana. pascoli, ii-350 : nell'apocalissi di giovanni è parola
dei grandi alberi immoti. ojetti, ii-350 : ero in germania l'anno scorso di
mille dugento fanti. c. campana, ii-350 : il cato- lico, che dall'
contorno di masse brune. serra, ii-350 : il canto dei galli, i rumori
prevale alla teorica astratta. delfico, ii-350 : ne bologna, né mantova,
per chi negozia. b. davanzati, ii-350 : manda personaggi a roma a difendere
reggia. soderini, ii-350 : lo scarsapepe o peverello o pilatro
pianura umida e malinconica. de amicis, ii-350 : di là si vede, sotto
, marcorella e petacciuola. soderini, ii-350 : lo scarsapepe o peverello o pilatro tutto
/ una faginea patera. gozzano, ii-350 : discesi dal lettino / son là
. s. maria maddalena de'pazzi, ii-350 : la seconda ierarchia ci mette le
stil raro e altero. pindemonte, ii-350 : oh foga male spesa, o mal
leggerli e ascoltarli. f. casini, ii-350 : ove il pestilente contagio si accostò
più taciti e morti. moretti, ii-350 : angefita era tanto affettuosa. dopo due
, la curiosità). siri, ii-350 : la stravaganza del nuovo impiego pruriva
collo stesso candor dinotavano. cesari, ii-350 : nella purgazion qui dell'anime così riversate
che predicò qui anno. verga, ii-350 : è vero che il diavolo e il
alloggiati, ricoverati. vasari, ii-350 : un s. giovanni battista che insegna
(di pioggia). giuliani, ii-350 : venne quel ribocco (rovescio) d'
o cosa. b. giambullari, ii-350 : non debbo aver di me mercede
de la passata vita. ottimo, ii-350 : l'autoritade di questi sacramenti è
su mrimbarcazione. periodici -popolari, ii-350 : -ti aspetto. -eccomi tornato;
, che sbonzoli ». soderini, ii-350 : quelle coccole del [solatro] rosso
o altre erbe odorifere. soderini, ii-350 : lo scarsapepe o peverello o
caduto a terra. panzini, ii-350 : serafino la trovò abbandonata su la
mosse dal vento. giuliani, ii-350 : le foglie enno quasimente tutte in terra
derisione, canzonatura. comisso, ii-350 : salutarono gli inglesi con scherzoso sfottimento
segno. f. f. frugoni, ii-350 : mi parla il mio cuore co'
modo di esprimersi. moretti, ii-350 : dopo due o tre settimane il maestro
altere e vive! gozzano, ii-350 : ognun, chiudendo gli occhi, /
con lor ricchi tributi, gozzano, ii-350 : quelli passano intanto / nel lor gemmato
storta in brutta foggia. panzini, ii-350 : serafino la trovò abbandonata su la poltrona
. benvenuto da imola volgar., ii-350 : essendo principe, consu- mòe una
da noi chiamato 'ambra'. milizia, ii-350 : 'elettro': nome dato dagli antichi al
e di bellezza superiore. moravia, ii-350 : questa disarmonia, come quella del viso
d'un bianco lattato cangiante. arici, ii-350 : di gemme translucide contesto / sosteneano
svolazzare qua e là. giuliani, ii-350 : gli uccelli, come restan impaniati,
. f. f. frugoni, ii-350 : chi giunge a bere al fonte i