ad abbracciare il mio consiglio. idem, ii-311 : ciascun d'essi alla sua tornata
). abbrustolire. soderini, ii-311 : altri abbrustolano le foglie [del rame-
sieguono una sull'altra. idem, ii-311 : nel breve tempo che dimorò qui
tranquillo fra cielo e mare. beltramelli, ii-311 : in un frullo [l'allodola
l'oreadi, le napee. prati, ii-311 : da un calamo di veccia /
i matrimoni all'antica. baretti, ii-311 : io voglio essere una spezie d'
. -scherz. panzini, ii-311 : e allora rimase meravigliato nel vedere
afanno men s'apprende. idem, ii-311 : davante che 'l meo core s'apprendesse
passa i peducci coll'aceto. soderini, ii-311 : nell'arista, e in tutte
diversa, di ferro arrugginito. deledda, ii-311 : il suo fuso cigolava, emetteva
; pena d'amore. bonagiunta, ii-311 : davanti che 'l meo core s'apprendesse
devozione, non ammetteva parole. gobetti, ii-311 : ford sa che il suo è
aiutorio). capellano volgar., ii-311 : quelli che si ghigne a sì laido
maturarsi e a formarsi. gobetti, ii-311 : fanciullo, meccanico-autodidatta, [ford]
già si ritira e cede. soderini, ii-311 : si può ancora del mese d'
con la bocca piena. bocchelli, ii-311 : la sfida dei due rivali ardeva,
spartani e iloti. de sanctis, ii-311 : unità nazionale, libertà, emancipazione
nome francesco. bandello, 3-11 (ii-311 ): erano dui gio- vini assai
a far subbuglio. de sanctis, ii-311 : rimangono ancora nella memoria le tre
dal pallino. bocchelli, ii-311 : mentre l'inginocchiato misuratore stava per
tutto l'animo. bonagiunta, ii-311 : cotanto amo, / che pur bramo
ogieri alla battaglia. bandello, 3-11 (ii-311 ): avevano contratto per la somiglianza
un raggio di sole. panzini, ii-311 : se qualcuno ha conoscenza dei brillanti,
entro come api in bugno. bocchelli, ii-311 : il sole dei giorni canicolari avrebbe
, e trova una bulletta. carena, ii-311 : bulletta a freddo: quella che
bullette, chiodaiolo. carena, ii-311 : il bullettaio lavora presso la fucina
a sedere quindici. serra, ii-311 : lo stesso silenzio, la stessa indif
sotto il segno canicolare. bocchelli, ii-311 : il sole dei giorni canicolari avrebbe
sporgenti fuor delle labbra. panzini, ii-311 : i denti canini stavano fissi qua
suo dire ». lorenzo de'medici, ii-311 : la sua lana ell'ha fornita
maestri del tempo suo. cesarotti, ii-311 : non so caratterizzare meglio le tre
[la causa]. leopardi, ii-311 : non viene lor fatto di conseguire in
/ fia scema forse. monti, ii-311 : ma la forza delle fisiche infermità dipende
acustica: cornetto acustico. prati, ii-311 : del mondo ameno o tetro / com'
mappe corografiche o topografiche. milizia, ii-311 : 'corografiche'. nome dato dagli antichi
i chiodi o gocciole. milizia, ii-311 : 'correnti'. ornamenti dorici, detti
andavano a dodone, poveretti. milizia, ii-311 : un disegno può essere corretto e
] uno specchiatissimo esempio. milizia, ii-311 : 'correzione'. non è nel linguaggio
di queste due professioni. serra, ii-311 : nella sua vita doveva rimanere l'episodio
un diposito di danari. monti, ii-311 : e se hai qualche peso sul cuore
dì tarmi deposte. a. verri, ii-311 : allora io così tullio interrogai:
l'allegranza veni poi. bonagiunta, ii-311 : s'io languisco, / non perisco
neo deturpa un volto. milizia, ii-311 : è un gran disaccordo [il coro
diafana, che è pesante? verga, ii-311 : tutta vaporosa nella cipria e nei
difilato. andrea da barberino, ii-311 : cavalcava dietamente, perché vedeva
disaccordo all'occhio disgustosissimo. milizia, ii-311 : 'coro'da cuore, da cordialità de'
cortesia gli deve esser negata. sarpi, ii-311 : li più discreti di loro risposero
può appigliare e crescere. guerrazzi, ii-311 : ciò detto, premuroso di mettere
che [ecc.]. pallavicino, ii-311 : le materie della disputazione son ampie
si reputa per fedità. buti, ii-311 : benché l'anima sia tratta dal peccato
femminea prole. parini, giorno, ii-311 : al giudizio di paride voi deste /
anderò da nostre muse. cesarotti, ii-311 : sento una nobile alterezza di fregiar
ferventi e devoti. de marchi, ii-311 : insofferente e svogliato negli affari,
, il gabinetto delle stravaganze. cesarotti, ii-311 : firenze è il gabinetto del gusto
di minor peso dell'acqua. soderini, ii-311 : erano in tutto contrarie a questo
fia di me più pago? pananti, ii-311 : il giorno è fatto per la
complessione. 1. nelli, ii-311 : i gastighi non è sempre necessario
si viene. a. verri, ii-311 : raccolsi quelle spoglie, e le
capsula; guaderella. targioni tozzetti, ii-311 : 'erba guada. guaderella, guadarella
impararono quasi a mente. delfico, ii-311 : solo dal discorso che il miracoloso
pubblicazione di quell'opera. vittorelli, ii-311 : il fu arciprete berlendis è oggi
possa e sì nuova insolenzia. tasso, ii-311 : tutte le cose lecite si debbono
altre forme altrettanto inamabili. serra, ii-311 : nemmeno aver mutato editore...
offuscato. d'annunzio, ii-311 : talor discopersi / in alcun vólto
per selve inospite. d'annunzio, ii-311 : il deserto di sabbia / inospite
trattati '. g. ferrari, ii-311 : in qual modo il filosofo potrà agire
dove voglia riuscir cotal malattia. segneri, ii-311 : non vediam noi quanto, anche
grata maniera. 0. targioni tozzetti, ii-311 : rumex sanguineus '...
del suo latte. de sanctis, ii-311 : tutte le idee politiche, religiose,
questa nostra neghittosa lentezza. cesari, ii-311 : or il poeta vuol accennare questa lentezza
lazzarono. lorenzo de'medici, ii-311 : non si canti or più la
fazione a favore di giulia. zeno, ii-311 : in oggi né meno con le
un popolo). periodici popolari, ii-311 : oggi... siamo maggiorenni,
non credi. c. campana, ii-311 : era il sito malagevol molto e
ch'e'parranno / salvaticine. soderini, ii-311 : le cime tenere [del rosmarino
-riparare, proteggere. barilli, ii-311 : i finestrini del battello sono mascherati
valore alquanto modesto. tasso, ii-311 : com'ella sa, [la carità
prontezza e decisione. lamenti storici, ii-311 : ciascun parea alle mura un paladino
ridendo e il lagrimar. galdi, ii-311 : i proconsoli, avvezzi alle mollezze,
-protetto dal favore divino. delfico, ii-311 : solo dal discorso, che il miracoloso
bene della sociale repubblica. cesari, ii-311 : qui dante monta in cattedra e
per li debiti mezzi. guicciardini, ii-311 : dettono uno assalto,..
. causò una orribilissima fame. lemene, ii-311 : il doppio mostro / spalanca il
colui, noi so. pananti, ii-311 : il giorno è fatto per la gioiosa
mediocre e passabile. p. verri, ii-311 : niente è più facile per una
ciascuna pecora sciocca. periodici popolari, ii-311 : bisogna riscattarsi del tempo perduto,
giù stilla acqua sonora. delfico, ii-311 : in egitto erano in odio i pecorai
pennacchio. bandello, 3-11 (ii-311 ): essi si vestirono di zendado
, dalla apatia sociale. de amicis, ii-311 : non c'è un momento di
tentativo rivoluzionario, torbido. battaglini, ii-311 : erano venuti alle armi con gravissimo
si spingevan mormorando. bandello, 3-11 (ii-311 ): vedete queste penne finissime come
unghia si chiama pipita. panzini, ii-311 : una delle prime e più utili
professò tutte le religioni. pananti, ii-311 : il giorno è fatto per la
¥ ¥ m. ricci, ii-311 : l'infermità... del padre
dell'atrocità de'suoi dolori. monti, ii-311 : la forza delle fisiche infermità dipende
vespe, e piangendo. barilli, ii-311 : è bene spalmarsi con petrolio,
quali potevo fare il generale. gozzano, ii-311 : buon dio nel quale non credo
che sostant. sanudo, ii-311 : a dì 24 del passato significai quello
, ravvivarsi. lorenzo de'medici, ii-311 : non si canti or più la nencia
notizia). rinaldo degli albizzi, ii-311 : dell'accordo de'malatesti, mi
che co'i nemici. siri, ii-311 : non rallentarono per questo la marchia verso
. f. f. frugoni, ii-311 : l'uomo grande, allor che si
floridi. 0. targioni tozzetti, ii-311 : 'rumex patientia'..., romice
del corpo. a. cattaneo, ii-311 : sappi, o uomo, che sei
scolorito. g. m. cecchi, ii-311 : il giorno è lo stato d'
anche sostant. a. cattaneo, ii-311 : sale il fumo dalle finestre, le
verità e assolutezza. musso, ii-311 : quel vecchio santo, con la sua
. cerimonia. documenti visconti-sforza, ii-311 : sempre è stata onorata e
ciascuna persona lassarallo. lorenzo de'medici, ii-311 : 1 vicini hanno paura /
s. maria maddalena de'pazzi, ii-311 : sia rimesso a te [gesù]
-rifl. donato degli albanzani, ii-311 : 1 nimici combattono con noi
terminarla. benvenuto da imola volgar., ii-311 : cesare fu temperatissimo di vino,
animali o creature mostruose. lemene, ii-311 : il doppio mostro / spalanca il chiostro
del vinto al vincitore. lemene, ii-311 : quand'ecco, ohimè, di cavernose
sialità. benvenuto da imola volgar., ii-311 : in spezialità [cesare] amòe
farebbe partorire tosto. m. ricci, ii-311 : cadde infermo per soverchia fatica e
e i. nelli, ii-311 : questo vostro discorso è pieno d'inganni
di vento, volò via. luzi, ii-311 : uccelli e uccelli strappati al pigolio
strema povertà s. caterina da siena, ii-311 : elesse [cristo], per
fas-tu en riolto. c. gozzi, ii-311 : vi siete posto a schiccherare de'
in libertà. lorenzo de'medici, ii-311 : ognun va dov'ella vuole: /
le ancelle da idelbene suase. gozzano, ii-311 : vi seggo -la mente suasa -ma
sol fatto è d'argento. segneri, ii-311 : non siete voi che in sì
-piastra per cottura. soderini, ii-311 : altri abbrustolano le foglie [del rosmarino
in mal termine. m. ricci, ii-311 : cadde infermo, per soverchia fatica
'de visu'verranno deponendo. goldoni, ii-311 : conducete qui beatrice ed ottavio, detenuti
gli recava una commozione indicibile. gozzano, ii-311 : chissà che il signor ti tocchi
-sm. la lingua turca sanudo, ii-311 : a dì 24 del passato significai quello
una sedia d'acero. boccaccio, ii-311 : mi pari già che diana trasmuti /
mulinello di vento. giuliani, ii-311 : neve aspra cadde, poi tirò vento
e il tuonar de'cannoni. ojetti, ii-311 : chi conosce vicenza e i