colla mano. g. gozzi, ii-286 : in altri luoghi trovai dagli abbachisti
errore, ingannare. guittone, ii-286 : ira, pessimo vizio, accieca mente
che loro conveniva accordare. sacchetti, ii-286 : e fu consentito per lo padre
turiboli acre d'incenso. idem, ii-286 : nelle stanze... c'era
pur vi tomo a riveder. panzini, ii-286 : pregava [in una lettera]
lo fosse ugualmente. de sanctis, ii-286 : in questi tre versi ammirabili c'
birbante e impostore. de amicis, ii-286 : quattordici persone... in
e strigner da vantaggio. leopardi, ii-286 : [i poeti] si guardarono di
moderni. pecchio, conc., ii-286 : stimerete voi dunque un proteo quel giudice
gnolo di bronzo. carena, ii-286 : appiccàgnolo, appic catolo
ruvida mano che m'accarezzava. deledda, ii-286 : cana. mazzini,
versava un rivo purpureo. panzini, ii-286 : il bere ter- zanello e non
conservava, risaltava più forte. deledda, ii-286 : e in lontananza, da
.. dirudina dirudina. giusti, ii-286 : per bacco, m'accorgo ora che
con uno sguardo incantato. panzini, ii-286 : quando veniva la mariannina, sùbito
a farsi sentire la sazietà. goldoni, ii-286 : un uomo che non ha il
ma con dispetto. b. davanzali, ii-286 : e quando non viene al punto
per simil. b. davanzali, ii-286 : volendosi oggi nell'oratore ancora gli
, vezzo. lorenzo de'medici, ii-286 : non è miglior maestra in questo
ed anco dir nuove false. soffici, ii-286 : egli andava a pescare a canna
segnar tutte le cacce. giusti, ii-286 : ora ci siamo proposti di rileggere
, è più corto. gioberti, ii-286 : appartiene piuttosto [la stirpe dei galli
camiti. gioberti, ii-286 : troviamo il riscontro di queste due
saprei guidare. foscolo, gr., ii-286 : tutto il cielo t'udia quando
mel dichi. lorenzo de'medici, ii-286 : or se tu mi vuoi bene,
voglio vendere. b. davanzali, ii-286 : non essendo da filatessa d'argomenti o
o radici). soderini, ii-286 : la robbia ama terren sano e leggiero
i precetti del colorito. milizia, ii-286 : il colorito relativamente all'insieme consiste
sol rimembrar m'ancide spesso. folengo, ii-286 : -or mi rispondi -parla quello
di esse. a. verri, ii-286 : quand'ecco di repente si concitò
antiche ricchezze. a. verri, ii-286 : e qual ambascia è più tormentosa,
verso 'l ciel si volve. menzini, ii-286 : chi mi dà penne, e
canto). b. davanzati, ii-286 : né perché il nostro dire entri
a satirico drama convenentissimo. leopardi, ii-286 : maggiormente si guardarono di sempre ugualmente
i sette lucidissimi pianeti. tasso, ii-286 : colui che è perfetto non si muove
estremo amore. a. verri, ii-286 : quand'ecco di repente si concitò nel
la tavola. b. davanzali, ii-286 : non essendo da filatessa d'argomenti,
mai finitima alla superstizione. cesarotti, ii-286 : non è questa una legge inevitabile dell'
con li flessi lombi. d'annunzio, ii-286 : flesso il pòplite, lieve
sostengono in vita. berni, 26-36 (ii-286 ): 10 ti farò, per
al bosco. metastasi \ o, ii-286 : chi sa? talora / nasce lucido
della famiglia frondiporidi. vallisneri, ii-286 : le millepore ancora, le madrepore,
altra. -agg. stigliani, ii-286 : per figura, quando l'articolo genitivo
armi da fuoco). bacchetti, ii-286 : con molti salti e scambietti e guizzi
ingiuria). berni, 26-35 (ii-286 ): io ti farò, per dio
iddio che tu mi predichi. arici, ii-286 : al salir dell'unigenito / esultarono
filosofiche, non le pedantesche. cesarotti, ii-286 : a ciò vorrei attribuire l'epiteto
per tre iomi. lorenzo de'medici, ii-286 : ella fa molti graticci e canestre
donne: guarda di esserci. leopardi, ii-286 : maggiormente si guardarono di sempre ugualmente
a parzialità. b. davanzali, ii-286 : vede il giudice d'oggidì dove
, annunciare sventura. brancoli, ii-286 : se sarò stanco vi chiamerò, ma
, governatore. rinaldo degli albizzi, ii-286 : ben so io che cotesta corte
, abbellito, impreziosito. cesari, ii-286 : vedi cose minute, aggrandite ed illuminate
alfabeto né lettere. g. ferrari, ii-286 : l'innovare è sinonimo del migliorare
mettere il catenaccio. guerrazzi, ii-286 : avendo prima incatorciato per bene
. benvenuto da imola volgar., ii-286 : cesare... volle mostrare
esperienza delle sciagure. g. ferrari, ii-286 : per gli antichi innovare era sinonimo
/ tare di cristo. fanioni, ii-286 : quando sul greco margine / del solitario
come un barbio intronato. soderini, ii-286 : seminata [la robiglia] di marzo
nell'estremo lembo d'italia. barilli, ii-286 : casette e ville rovesciate alla prospettiva
di arti grafiche. boccalini, ii-286 : così grande fu il contento che ad
antiquario al suo medagliere. ojetti, ii-286 : non ho più tra le dita che
marino di forma tondeggiante. vallisneri, ii-286 : v'è fra gli zoofiti la mela
e dormire un poco. boterò, ii-286 : qui mille mirar puoi nobili rose,
saluta il pubblico. periodici popolari, ii-286 : vengo ora alla seconda domanda. che
giappone. o. targioni tozzetti, ii-286 : 'mondo. mughetto del giappone
monetuzze di vario conio. ojetti, ii-286 : non ho più tra le dita
montana. francesco da barberino, ii-286 : per valli già camminare, /
dentro la medesima morsa. ojetti, ii-286 : d'un tratto sotto la lente
la botte. lorenzo de'medici, ii-286 : più ti vo'cercando in ogni lato
e di fuori. lorenzo de'medici, ii-286 : or se tu mi vuoi bene
olimpia. o. targioni tozzetti, ii-286 : i mughetti si coltivano nei giardini
son veri due. bandello, 3-5 (ii-286 ): elle, ben che non
per mare. b. tasso, ii-286 : dona [il nocchiero] le merci
della vita', vivere. panzini, ii-286 : molto si meravigliava la signora genoveffa
vaghe ninfe ha questo loco. lemene, ii-286 : misero cor, che fai?
opposizione, ostacolo. alberti, ii-286 : gli altri affermano che tomo virile
e la svogliataggine vostra. tommaseo, ii-286 : il lasciar girare cotesto spettacolo ed
più teneri e lardati. verga, ii-286 : vedendo martino che macinava a due
e pascerà salutiferi pascoli. savonarola, ii-286 : chi entra per me [in
). soderini, ii-286 : seminata [la robiglia] di marzo
di mare). vallisneri, ii-286 : v'è fra gli zoofiti la mela
: ponderatamente. l. pascoli, ii-286 : parlava pesato e con grazia, e
a trastullare. lorenzo de'medici, ii-286 : sii un po'piacevoletta almeno, /
a operare. tommaseo]. giuliani, ii-286 : quando la neve s'inverna in
le cimice degli agrumi. vallisneri, ii-286 : dalle piante passiamo alli zoofiti, i
di mirsilo re. d'annunzio, ii-286 : in fiera allegrezza, agitato / pareva
con la violenza. d'annunzio, ii-286 : in fiera allegrezza, agitato / pareva
oneri pubblici in avvenire. lanzi, ii-286 : gli esempi de'due prelodati artefici
preme! b. pulci, lxxxvtii- ii-286 : or morte, che nissun riguarda o
non la perdono a spesa. galdi, ii-286 : gli avidi, gli ingiusti europei
questi ricaddero nella barbarie. galdi, ii-286 : gli avidi, gli ingiusti europei
ontani folto e profondo. gozzano, ii-286 : regna il re dei cortili le vergini
totalmente ascondere. l. pascoli, ii-286 : parlava pesato e con grazia,
simil. corpo umano. panzini, ii-286 : molto si meravigliava la signora genoveffa
compiuto il suo ciclo storico. gozzano, ii-286 : regna il re dei cortili le
. pecchio, cono., ii-286 : il passaggio dall'errore alla veri-
macchiettato, picchiettato. vallisneri, ii-286 : ci sono i coralli...
al punto. b. davanzati, ii-286 : quando non viene al punto o dice
cortili: il gallo. gozzano, ii-286 : cantava un gallo in sogno..
morsi di que'serpi arrabbiati. arici, ii-286 : volle a dio vestito ascendere /
-scherz. di animali. gozzano, ii-286 : cantava un gallo in sogno..
tutte le materie predette. paruta, ii-286 : senza restringersi ad altra particolare trattazione
struttura reticolare. vallisneri, ii-286 : le millepore ancora, le madrepore,
riassunto per la stampa. pascoli, ii-286 : poiché più d'un mese avanti
ambiente naturale). gozzano, ii-286 : l'aurora improvvisa mi desta. /
la grandine rimetta. de amicis, ii-286 : a momenti, pareva che,
per di dentro di terra. giuliani, ii-286 : se [il granturco] è
terreno con la zappa. giuliani, ii-286 : nei piani un piccolo venticello li abbatte
a caterve passando. gozzano, ii-286 : cantava un gallo in sogno.
fiume e pomice. arti e mestieri, ii-286 : quando i crogiuoli sono raffreddati,
nudità di un popolo marmoreo. gozzano, ii-286 : le felci arborescenti contendono i raggi
tuoi più grave soma. foscolo, ii-286 : il lor poeta adorino / le serpeggianti
altra persona, sopravvivergli. panzini, ii-286 : quella ci seppellisce tutti quanti! moretti
sfidi il gelido verno. giuliani, ii-286 : se è ben rincalzato, [il
.). b. davanzati, ii-286 : mostransi e scrivonsi per le colostradamo
stava in testa e, non zocchi, ii-286 : i soldati del re se l'erano
suddivisioni e specializzazioni. tommaseo, ii-286 : l'economia pubblica... ha
voltavi dall'altra parte. gozzano, ii-286 : cantava un gallo in sogno.
: l'abate policromo,... ii-286 : da quella croce sono derivati tutti i
neppure la madre. n. ginzburg, ii-286 : sono proprio gli estranei che fanno
s. maria maddalena de'pazzi, ii-286 : iacob è detto supplantatore. oliva,
a qualcuno: suggerirglielo. guicciardini, ii-286 : la quale varietà., molti attribuivano
cosa una stuoia quando piove. gozzano, ii-286 : mi desta nel rifugio di stuoia
, ovunque pò s'appoia. boccaccio, ii-286 : sì gran dolore a mensola al
melodia salì nel cielo. arici, ii-286 : volle a dio vestito ascendere / dell'
occupa un vasto spazio. boccalini, ii-286 : comandò che dal cresci, famoso scrittor