il libretto che le contiene. ojetti, ii-279 : al piede il loro diametro è
abisso del tempo, distrutto. panzini, ii-279 : si è introdotto nelle sfere della
i lavori senza diligenza. baretti, ii-279 : coltiviamo, manteniamo ed accresciamo,
dell'azione che le addebitavano. panzini, ii-279 : il vecchio segretario comunale..
era un nome aggraziato. idem, ii-279 : si compiaceva di vedersi quasi ignuda
una cruna d'ago. idem, ii-279 : lo pelegrino, quando si parte,
tutto pieno di malandrini? idem, ii-279 : lo peregrino porta tre pericoli:
un traffico da ammattito. giusti, ii-279 : e vedete se non ho ragione di
sull'aprir del giorno. panzini, ii-279 : [il presidente della camera]
, fissare; prescrivere. guittone, ii-279 : sol cresce 'nferno, e demon gaudio
(un discorso). guicciardini, ii-279 : non mi pare alieno dal nostro
giudicare e bestemmiare. bandello, 3-4 (ii-279 ): mèra- viglia non era che
e bugiardo. bandello, 3-4 (ii-279 ) • aveva anco un altro peccato grandissimo
attitudine d'una vera vittima soffici, ii-279 : il suo aspetto burbero, il suo
mezzo alla folla burrascosa. panzini, ii-279 : noi possediamo anche il caso interessantissimo
, trema e teme. aretino, ii-279 : la mia carità è calamita delle
che si chiama vapore. gioberti, ii-279 : con ciò che tocca della luce e
, disprezzare. lorenzo de'medici, ii-279 : i'non fui mai più desso,
a giocare al club. serra, ii-279 : le « memorie * ci richiamano proprio
della cociniglia e deli'endico. milizia, ii-279 : 'cocciniglia '. tinta
. porta della cavea. milizia, ii-279 : 'coclea'. nome dato dagli antichi
i'ho compreso sotto occhio. gioberti, ii-279 : quanto alla materia, ci
qui pronta con questi marmocchi. bocchelli, ii-279 : la nostra ciurma diede di piglio
e del danno emergente. monti, ii-279 : e questo peso, essendo straniero agli
i cava'magri. b. davanzali, ii-279 : aspettava io, che, finito
greco delle nozze. de marchi, ii-279 : venne in tavola un gran piatto di
, ecc.). beccaria, ii-279 : per conseguire l'aumentazione e ristorazione
. -figur. roberti, ii-279 : dacché è uscito un non so qual
tramontana. a. verri, ii-279 : quindi il pianeta notturno per me
come infatti è accaduto. leopardi, ii-279 : la liberazione del sepolcro di cristo
acciò crespino sia vostro marito. pananti, ii-279 : portò in dote alcuni suoi
non possibile ad emendarsi. giannone, ii-279 : emendi pure a sua posta papa
guicciardini, ii-279 : il senato finalmente e il popolo
pensa, molto erra. guicciardini, ii-279 : è manifesto e certo che gli
buone opere. m. adriani, ii-279 : stimarono maggiore e più conveniente ad uomo
e di splendore. a. verri, ii-279 : quindi il pianeta notturno per me
rendeteci un po'di ragione. serra, ii-279 : la voluttà alternata con le maledizioni
/ lontano un miglio. serra, ii-279 : le 'memorie'[del- l'oriani
in modo disordinato. boccaccio, ii-279 : apparecchiata tutta quella frotta / delle
giovanni da samminiato [petrarca], ii-279 : la brevità e la fugga del
debito a tutta furia. verga, ii-279 : uscì di furia, col manto rosso
fossero traslatati in cielo. guicciardini, ii-279 : gli antichi filosofi e gli uomini principali
è proprio della geogenia. gioberti, ii-279 : sono da lui [dallo storiografo]
dalle radici nuovi germogli. beccaria, ii-279 : per conseguire l'aumentazione e ristorazione
greca fra tutte le altre. ojetti, ii-279 : il duomo di siracusa: il
di guastatori. b. davanzali, ii-279 : abbattei quell'arte insolente e della
principe della famiglia sua. idem, ii-279 : conviene che il nostro prudente iciarco
mezzi di operare alle opportunità. tortora, ii-279 : essendo l'ora importuna e piovendo
pensato; imprevisto. alberti, ii-279 : quando la famiglia si trovi in stato
caratteri artistici. de sanctis, ii-279 : [la donna] diviene un tipo
. letter. impercorribile. fantoni, ii-279 : né il mio nome morrà. /
intero. donato degli albanzani, ii-279 : questo luogo elio elesse, e
di un poco più. tortora, ii-279 : ordinò al pericardo, suo segretario,
tempo che la c'era. panzini, ii-279 : si è introdotto nelle sfere della
; brevità. soffici, ii-279 : il suo aspetto burbero, il suo
lor triremi. bandello, 3-4 (ii-279 ): in quattro pezzi furono..
acciò che io la licenzi. vasari, ii-279 : così dato fine al cortile di
poco e debole vino. tommaseo, ii-279 : rocce vedrai vestite / di pendenti ghirlande
de la robba. berni, 26-14 (ii-279 ): era smarrito in volto il
repubblica i dieci della guerra. boccalini, ii-279 : error pemiziosissimo stima dare a simil
suo acido naturale. c. ridolfi, ii-279 : il vino qualche volta diventa filante
; populismo. gramsci, ii-279 : il massimalismo continua a prestare il
servirsene a disegnare. l. pascoli, ii-279 : aggiustato il modello a gusto suo
che m'abbia letto. verga, ii-279 : com'è vero dio, mi rovinano
a fine. m. adriani, ii-279 : stimarono maggiore e più conveniente ad
confutarne le menzogne. sarpi, ii-279 : il duca di sassonia diceva..
un gravepericolo. a. cattaneo, ii-279 : qui cade in acconcio quel proverbio:
minima; di poco. barilli, ii-279 : i momenti del rimorchiatore sono ormai
, comportamento, condotta. alberti, ii-279 : userà non sempre, non con tutti
, chi subisce danni. sanudo, ii-279 : in consonanzia dice: chi tira e
mosconi alle spalle. a. cattaneo, ii-279 : quando intorno a certe case,
grande munizione. donato degli albanzani, ii-279 : questo luogo [aduatica] elio
più o meno parnassiane. serra, ii-279 : urli guerrazziani, pose sataniche e byroniane
mutabile in ogni cosa. guicciardini, ii-279 : quanta sia la incostanza delle cose
affanni. a. cattaneo, ii-279 : perché mai in mezzo a tanta luce
, farete? ». cesari, ii-279 : sì, sì: digiunar un nonnulla
un istante. lorenzo de'medici, ii-279 : i'dissi bene allor dove n'
alla fontana. lorenzo de'medici, ii-279 : quando tu vai perl'acqua con
falsare, simulare. tasso, ii-279 : il duca ercole di ferrara e il
, tenere all'oscuro. sarpi, ii-279 : il duca di sassonia diceva non potersi
coronati di mirto. m. adriani, ii-279 : fu antico costume de'capitani di
di farina di castagne. boccaccio, ii-279 : pan, che di castagne allor facieno
fievolissimamente. l. pascoli, ii-279 : giambatista rispose che, essendo partito
e pelle. lorenzo de'medici, ii-279 : quando ti veddi uscir dalla capanna /
e delle forze perturbatrici. panzini, ii-279 : si è introdotto nelle sfere della vostra
me volger le piante. batacchi, ii-279 : saturno paralitico le piante / colà
, si rivolse al vecchio. brancati, ii-279 : « ecco qua il mio cervello
alla pigrizia. beltramelli, ii-279 : pigreggiava, ammirandosi un poco,
. -colonizzatore. galdi, ii-279 : tutte le antille saranno allora tributarie
rivo succeda. lorenzo de'medici, ii-279 : nenciozza mia, i'me ne voglio
più che si fare. alberti, ii-279 : sono gli animi e mente degli omini
con un filo raddoppiato. tortora, ii-279 : andò pure in consiglio, alla
. -requisito. delfico, ii-279 : nei giudizi ancora più comuni possiamo
logica contemporanea). montanari, ii-279 : i filosofi c'insegneranno che le relazioni
o ricettacoli. a. verri, ii-279 : l'aurea vespertina scuotea i zampilli
stimavano caduti dal cielo. beccaria, ii-279 : il p. pini riconoscerà sul
o schiavi d'ottavia. tortora, ii-279 : avendo il duca con questa apirensione
per il riposo. de amicis, ii-279 : la loro posizione meno rilassata è
-avere come garanzia. nardi, ii-279 : qualunque delle sopra dette forme di
, le belle proporzioni. deamicis, ii-279 : la grazia della donna turca è tutta
verso da la mia melancolìa. panzini, ii-279 : si è introdotto nelle sfere della
doni struggitoi. a. pucci, ii-279 : la donna puote licitamente ricevere doni delle
e parte a le divine. ottimo, ii-279 : nel testamento vecchio era vietato che
in un contesto figur. ottimo, ii-279 : le due condizioni che sono bisogno a
i salti e lo precipitarono. giuliani, ii-279 : suo padre è ito al mercato
a modo di savore. boccaccio, ii-279 : sopra un masso grande si ponia /
'passare al teatro a scappellotto'. verga, ii-279 : tu, grazia, va'alla
cui sì rodente / zani, ii-279 : cesare divise tutta la gente sua in
come indicazione toponomastica). vasari, ii-279 : gli fu dato a fare in fresco
e pascie co- imola volgar., ii-279 : cato... intra queste pestilenzie
non sente i dolori. panzini, ii-279 : stava in questi pensieri gerolimi- no
vili. jahier [in lacerba, ii-279 ]: basta, dico, perdio!
con uno schiaffo. ser giovanni, ii-279 : astuzia della donna per godersi cec-
pecore sonnecchiavano vicino a lei. lazi, ii-279 : il cane sonnecchia steso tra la
colonna splendono le lampade numerose. gozzano, ii-279 : una crisalide svelta e sottile /
una spanna. lorenzo de'medici, ii-279 : quando ti veddi uscir dalla capanna
pronunciarne i voti. pananti, ii-279 : un buon giovine entrò in una congregazione
/ tutta notte alla distesa. pindemonte, ii-279 : mal vissuta gazza / così prese
di comportarsi. francesco da barberino, ii-279 : ogni saggio non fa saggio /
che sbuccia le patate. luzi, ii-279 : il cane sonnecchia steso tra la
e delle gengive. andrea da barberino, ii-279 : io ti farò cavare la lingua
le proprie reali intenzioni. alberti, ii-279 : sono gli animi... degli
e subita a rendermi risposta. idem, ii-279 : sono gli animi e mente degli
malo core e sospecuso. alberti, ii-279 : sono gli animi e mente degli
industrie alimentari (1991-1995), giuliani, ii-279 : si spuntano le pipite (all'ulivo
. divagazione, digressione. baretti, ii-279 : la minima disuguaglianza nello stile, la
ed alli padri una. montanari, ii-279 : i filosofi c'insegneranno che le
ha 'l mio core acceso. grossi, ii-279 : dal terror, dall'angoscia combattuta
un verso alessandrino. periodici popolari, ii-279 : il far dipendere la prosperità delle
ciaschedun tagliasse. lorenzo de'medici, ii-279 : nenciozza mia, i'me ne voglio
con quel lume? ». mazzini, ii-279 : cedemmo ai tradimenti comprati coll'oro