pila dell'acqua santa. panzini, ii-270 : teneva la schioppa carica vicino
/ poi tom'al niente. guittone, ii-270 : e sappeti che, s'eo
degli alberi ramosi! bar etti, ii-270 : e rallegromi pure v'abbiate quelle
lo 'nterno di nuovo entrano. idem, ii-270 : l'anima è cosa creata a
cfr. fenice. metastasio, ii-270 : è la fede degli amanti / come
ne vado mal ticcio. baretti, ii-270 : le genti si sa dappertutto che
di sicurezza). guicciardini, ii-270 : si appropinquomo molto... l'
lascia impressionare facilmente. giusti, ii-270 : da un temperamento di ferro son
voleva evitare lo scandalo. panzini, ii-270 : era un pezzo di uomo grosso
pustola, piccolo ascesso. cavalca, ii-270 : sono stolti quelli, i quali incantano
di calafato. d'annunzio, ii-270 : i costruttori di navi /
, volgarmente biacca. d'annunzio, ii-270 : i calafati la scussa / carena con
, e cinta o lista. milizia, ii-270 : 'cinta '..
-elemento della voluta ionica. milizia, ii-270 : 'cinta'... si dà ancora
moverti a compassione *. leopardi, ii-270 : l'atto della compassione è un
ottusezza della umana comprensiva. gioberti, ii-270 : dante... creò,
vedeva comprovato dal successo. cesarotti, ii-270 : il senato veneto nell'onorarmi di questo
de sanctis, lett. it., ii-270 : lasciare le discussioni astratte, le
le sussurrò, dopo? d'annunzio, ii-270 : sul litorale i trevieri / misurando
furono da'turchi cacciati. boccalini, ii-270 : la division [dell'imperio greco
dalle antiche fanterie leggiere. guerrazzi, ii-270 : « la finzione è l'unica arme
vederla disaffezionarsi dal canottaggio. moravia, ii-270 : per morire, bisognava non mangiare
. benvenuto da imola volgar., ii-270 : poi cato li condusse contra lo
di- scuzienti e carminativi. vallisneri, ii-270 : i cataplasmi sull'utero con le
giovanni da samminiato [petrarca], ii-270 : niuna maggior è o vero più spessa
facessi un tale disordine. sarpi, ii-270 : li ambasciatori, assegnati a camminar
che è dissociato. mazzini, ii-270 : allora cesserà quello stato di dissociazione
un coniuge). roberti, ii-270 : i mondani non si assottigliano tanto
e durevole! a. verri, ii-270 : eccovi quelle ruine, le quali
opportuna curvatura. cavalca, ii-270 : la femmina, che è in parto
impressionabilità. berchet, conc., ii-270 : le persone alle quali una squisita
pronunzia dei loro amici. gobetti, ii-270 : ojetti scriveva per i salotti italiani.
dagli eruditi s'osservano. cesarotti, ii-270 : io debbo soddisfar non solo gli
sia romanzier più sbillacco. monti, ii-270 : non vi scrivo l'esito della
loro esaurire colle spese. pananti, ii-270 : le sue liberalità esaurirono il suo
ha scelto chiese gotiche. monti, ii-270 : non vi scrivo l'esito della mia
». berchet, conc., ii-270 : una squisita pieghevolezza di fantasia concederà
al par dell'altra. gobetti, ii-270 : ojetti scriveva per i salotti italiani
.). francesco da barberino, ii-270 : di rei la loda lo va-
muore con quella. verga, ii-270 : crescevano i figliuoli, e i pesi
pel dì delle feste. cesarotti, ii-270 : io debbo soddisfar non solo gli
, duri alla fatica. verga, ii-270 : per non recitare alle panche era
la finita di turno. boccaccio, ii-270 : se questo tu non volessi fare
'brusca '. d'annunzio, ii-270 : i costruttori di navi / segnando a
un minimo vestigio di caldo. beccaria, ii-270 : al miglioramento della fusione delle miniere
. -sostant. milizia, ii-270 : dal nativo carattere leggiero dell'architettura
spaziosissimo. m. adriani, ii-270 : non cesseremo ormai di guerreggiare contra
ventamento delle grida si fa. soderini, ii-270 : con la terra che tu caverai
infermo. -assol. sarpi, ii-270 : [ii pontefice] troverà anco
serra e imperna. d'annunzio, ii-270 : i mastri d'ascia segando /
a noi crudeltà incomportabile. serra, ii-270 : quando questo imbecille si occupa di
tolleranza; corrivo. segneri, ii-270 : il mondo così indulgente asseconda ogni
allusivo alle facoltà stesse. delfico, ii-270 : se policleto potè formare una figura
e terra della più immonda. siri, ii-270 : intemperante... al solito
difficile, complicato. alberti, ii-270 : a me pare questa opera molto labo
foco. a. verri, ii-270 : io sono, siccome vedi, spirito
e di loro pene. idem, ii-270 : perocché qui comincia il trattato delli
fece risposta. b. tasso, ii-270 : rise il motor superno, / con
delle corde. d'annunzio, ii-270 : torcendo nei trasti / i
/ tra la zavorra. verga, ii-270 : vi cantavano delle donne mezzo nude
addietro fra di loro passarono. galdi, ii-270 : restano e resteranno ancora gran liti
molte sono avvisato in particolare. siri, ii-270 : non lasciarono arte alcuna per accreditare
d'architettura militare. d'annunzio, ii-270 : i cordai filando dai mazzi / la
nave o vascello. d'annunzio, ii-270 : i mastri d'ascia segando a fil
maledetta lue. bandello, 3-4 (ii-270 ): questi malvagi dadi, che
stato d'animo). brancoli, ii-270 : mandava attraverso gli occhiali...
ufizio di maestro del ballo. verga, ii-270 : ogni volta che gli partoriva la
menzogna. g. ferrari, ii-270 : la menzogna ha regnato lungo tempo
che non vi sono. monti, ii-270 : non vi scrivo l'esito della mia
, conquiste. a. cattaneo, ii-270 : coi talenti della natura, col mezzo
grandi affanni. berni, 25-57 (ii-270 ): come a la luce chiara e
dare, concedere. pananti, ii-270 : la prudenza insegna a misurare i
attributivo): canonico. delfico, ii-270 : se policleto potè formare una figura
e da quello dell'utilità galdi, ii-270 : in quel monopolio di commercio.
e mozzare di sotto. soderini, ii-270 : volendo trapiantategli [i porri]
forze si trattenea. f. casini, ii-270 : roboamo, con tutto il nervo
e ninnoli e statuette. moretti, ii-270 : allora mia madre t'abbelliva la casa
demonio. giuseppe flavio volgar., ii-270 : giovanni, oppressato insieme con li fratelli
compì, partitivo). giuliani, ii-270 : a questa maniera [gli ulivi]
/ voglio attaccar la cetra. verga, ii-270 : il suocero volle fargli la burletta
in mare ognun vede. beccaria, ii-270 : nebe miniere nostrah è faebe u
-come personificazione. parini, gtomo, ii-270 : l'uniforme degli uomini sembianza /
groppa al cavallo. andrea da barberino, ii-270 : flambor, rotta sua lancia,
battaglia cominciasse a piegarsi. guicciardini, ii-270 : l'alviano... assaltò gli
cordoni si commettono. d'annunzio, ii-270 : i cordai filando dai mazzi /
tutti quegli altri. l. pascoli, ii-270 : occhi cerulei e un pochétto incavati
desiderabile quanto più vietato. segneri, ii-270 : da alcuni vengono somigliati [i
scalogni. 0. targioni tozzetti, ii-270 : 'allium caepa': scapo nudo,
, li quali chiamavano settivi. soderini, ii-270 : perché i porri si seminano e
del suo / candore. giuliani, ii-270 : gli ulivi s'impalano a volere
o meglio nella rappresentazione. ardigò, ii-270 : la scienza consiste nel fissare non
dall'africa arrivano nel pomeriggio. barilli, ii-270 : mi dicono... che
fede a un impegno. sercambi, ii-270 : si prese pensieri di stare a vedere
non le lagrime. a. cattaneo, ii-270 : perché primogenita dell'amore è la
di seicento miglia tedesche. galdi, ii-270 : restano e resteranno ancora gran liti
nostri fecero prodigi di valore. colletta, ii-270 : la regina, sempre animosa nelle
compongono un tutto medesimo. delfico, ii-270 : se policleto potè formare una figura di
dial. ramoscello. giuliani, ii-270 : gli ulivi... bisogna lasciarli
. region. rasoio. goldoni, ii-270 : se averé ardir de accostante a casa
g. gozzano). gozzano, ii-270 : mah! come sembra lontano quel
che dopo o nulla traspira. idem, ii-270 : seminasi [il porro] spesso
e piacente. lorenzo de'medici, ii-270 : la nencia mia non ha gnun
. s. maria maddalena de'pazzi, ii-270 : la volontà del padre ti trasse
uomo di rincresciosa conversazione. mamiani, ii-270 : ogni ragionamento ed ogni consiglio in
certa nomea. gir. priuli, ii-270 : tutte le cittade e castelli, sazi
-sottratto allo stupro. nardi, ii-270 : si credeva che anche le vergini consacrate
siri, ii-270 : il re all'incontro con proclama impose
tondette per sei franchi. batacchi, ii-270 : sopra il candido petto a
molle il seno. l. pascoli, ii-270 : di faccia rugosa, lunga piuttosto
uno sazo e mezo. montanari, ii-270 : nel regno di coraian dell'indie.
dentro uno staio salma. alberti, ii-270 : e1 pesce nato in questa salsa
entrò col suo compagno. moretti, ii-270 : non nraccorgevo che i gradi della
a difendere el campo. idem, ii-270 : ritornarono, combattendo, insino al
delle lettere e delle arti. gozzano, ii-270 : il re di tempeste era un
che da lei discesero. gozzano, ii-270 : parlare dei nostri de
s. caterina da siena, ii-270 : dare la vita in servizio del
in qua e in là. ottimo, ii-270 : pallas mattioli [dioscoride], 44
pianta sempreverde. a. cattaneo, ii-270 : si dipinga col verdeggiare dell'ulivo.
f. f. frugoni, ii-270 : lettere addio! già 'l mondo igno-
inde francesco da barberino, ii-270 : lor blasmo non sibilla / sibilato (
di pesci della famiglia moretti, ii-270 : non m'accorgevo che i gradi della
, per reggere il saliscendo. moretti, ii-270 : né mi pareva anacronistico..
bosolino in fondo del trabocchello. goldoni, ii-270 : se averè ardir de accostante a
, e a uso. gozzano, ii-270 : tra un riso confuso, (con
uccelli per la caccia. alberti, ii-270 : più studio pongono in accostumare el sparviere
. - anche sostant. sercambi, ii-270 : posta che poca speranza fusse data che
- anche sostant. arici, ii-270 : succinto i fianchi, l'omero /
patria? santa caterina da siena, ii-270 : scrivo nel prezioso sangue suo, con
. berchet, cono., ii-270 : l'influenza de'maomettani e le masvenezia