sapore acidetto e grazioso. fanzini, ii-267 : sarebbe stato ottimo vino, ma
le cose è comune. sacchetti, ii-267 : ne la morte di cristo il
fece inchiodar gli usci. leopardi, ii-267 : egli intendeva di mostrarlo a tutti
casa umidiccia e silenziosa. beltramelli, ii-267 : due piccoli occhi e un gran
con animo alterato. sarpi, ii-267 : onde il papa più alteratamente disse
al re dell'ingiuria fatta. sarpi, ii-267 : a che il pontefice mostrandosi alterato
agevolmente, senza difficoltà. alfieri, ii-267 : continuato, finito e riprincipiato tutto
quella del ciclone. ojetti, ii-267 : finito il pranzo, accesi i sigari
non sono voci bonissime? panzini, ii-267 : il nome di questo paese era la
-assol. b. davanzali, ii-267 : scoppia il cuore, che non ci
la povertà e l'ozio. cesarotti, ii-267 : perciò bandiscasi di grazia questo istesso
dormire appollaiati sui bastoni. idem, ii-267 : bastone, denominazione che danno gli
castelli pieni d'erbe aromatiche. panzini, ii-267 : lì si vedevano i faggiolani su
sentendo la battaglia. d'annunzio, ii-267 : la clava / brandì ad uccidere mostri
per la stampa. de sanctis, ii-267 : libri nella scuola studiatissimi e di
. s. caterina da siena, ii-267 : e però vi prego che voi vi
due piè si drizza. cesarotti, ii-267 : dice che chi parla non è
di penetrare il cielo. metastasio, ii-267 : ah! son tradito. una calunnia
spandono le loro radici. panzini, ii-267 : questo paese sorgeva sul cucuzzolo di un
latte nei vasi di rame. panzini, ii-267 : [il villaggio] possedeva una
baco dei legumi. soderini, ii-267 : quelli [piselli] che averanno aiuto
-spreg. cavallàccia. aretino, ii-267 : cotali due cavallaccie ammorbano il mondo
frutta assaporare il succo. milizia, ii-267 : i ponti cinesi sono per lo più
i carri su 'l ciottolato. serra, ii-267 : quelle ombre che lo splendore del
cittadinanza ignara e servile. panzini, ii-267 : i giovani della buona cittadinanza si
da quello reale. guittone, ii-267 : reo è per lo pastor, ch'
si possono fare 819 combinazioni. soffici, ii-267 : più d'una volta era già
ecc.). monti, ii-267 : è una storia d'iniquità senza esempio
situazione favorevole, ecc. aretino, ii-267 : - come vi tratta l'animo?
altri che i miei. prati, ii-267 : fumar nelle caverne e sulle rupi,
in 14 'bastoni '. panzini, ii-267 : mazzi di carte di tale colore
s'adornano di simboli. prati, ii-267 : fumar nelle caverne e sulle rupi,
che serve, servitore. guittone, ii-267 : eo non tegno già quel per bon
ambizione personale. parini, giorno, ii-267 : sol'una cura a tutti era comune
il bene della patria. de marchi, ii-267 : ammettiamo dunque che il ministro abbia
attuale delle due astratte posizioni. serra, ii-267 : gli episodi e i fatti del
di alte e memorande imprese. montanari, ii-267 : ogni dì [le medaglie]
parte è vera. m. adriani, ii-267 : quella [proposizione geometrica] che
contrade, sanza l'isole. boccaccio, ii-267 : con un coltel taglia e diparte
discolpo, disperato moro. metastasio, ii-267 : che reo non sono; e
l'ombra fatta maggior. foscolo, ii-267 : anche il mio canto sen muoia
fornisce la veduta nostra. pascoli, ii-267 : oltre i tre fiumi che si vedono
lustro alla civil società. cesarotti, ii-267 : si distingue da molti anni per la
quella imagine distrutta. a. verri, ii-267 : mormorò uno spettro sdegnosamente, volgendosi
giovanni da samminiato [petrarca], ii-267 : per la vita donata se'obbligato
udiano. benvenuto da imola volgar., ii-267 : niuno fu delli suoi compagni che
e periodi interi tolti via. monti, ii-267 : oltre un cento e venti mila
benvenuto da imola volgar., ii-267 : già pompeio, calate giù
petto cela. c. campana, ii-267 : ben si crede che molte cose fingessero
. -figur. beltramelli, ii-267 : guardò teneramente ambretta; ma era
secchezza con pochissima freddezza. segneri, ii-267 : arrivano ad infamar la virtù con
, raggelanti. berni, 25-49 (ii-267 ): appena si ritenne il conte orlando
, ecc.). stigliani, ii-267 : quando egli fu qui e mi guardava
dal secolo scorso. panzini, ii-267 : la gente portava ancora in testa la
atteggiamenti propri del gatto. stigliani, ii-267 : quando egli fu qui e mi guardava
francesi allo stato di milano. siri, ii-267 : queste richieste,...
frode seppe 'l gioco. boccaccio, ii-267 : quella [la pecorella] presa
è lasciata in vista. milizia, ii-267 : il colmo è a cupola con un
una ben ricca fontana. milizia, ii-267 : in punta è un globo dorato di
prodezza nel- l'armi. giusti, ii-267 : abbiamo tra gli altri un certo.
, incartapecorita nella forma. moretti, ii-267 : guardo questo povero illuso sulla cui fronte
s. maria maddalena de'pazzi, ii-267 : le 33 colombe intendeva erono gli trenta
, pescoso. ojetti, ii-267 : il lago, laggiù, s'impescia
. spalmato, cosparso. vallisneri, ii-267 : quando nulla giova, s'intruda dentro
e la mortai caduta. segneri, ii-267 : e quasi in vago mazzet- tino
, o incompianto. arici, ii-267 : derelitto dal padre, incompianto,
e il crin s'inbionda. segneri, ii-267 : inghirlan- dianci di rose innanzi ch'
o validità. b. davanzati, ii-267 : può dirsi beato, poiché ha potuto
. -sostant. pindemonte, ii-267 : ahi quanto / ne'miei più giovanili
, dannosissime all'intere famiglie. lanzi, ii-267 : egli ebbe partito, ma non
orazione d'altri accademici. leopardi, ii-267 : dico che la guerra è dell'uomo
controprove, ad ammetterla. moravia, ii-267 : luca voleva veramente distruggerlo, non
d'esso spedale. g. ferrari, ii-267 : nell'esaltamento della visione..
pazzi. a. cattaneo, ii-267 : la divozione verso alcuno in buon
f. f. frugoni, ii-267 : gl'ignoranti... si vedean
sanza erede. b. davanzali, ii-267 : a me e alla figliuola tua.
e le sterili. andrea da barberino, ii-267 : elia... e gli
'batticuore '. g. gozzi, ii-267 : volendo voi a forza, per
gigliettini bianchi di tuttot odore. segneri, ii-267 : quasi in vago mazzettino di fiori
prende gran numero. c. campana, ii-267 : quegli inglesi... desideravano
un facile guadagno. stigliarli, ii-267 : dove io credevo il peccato esser di
membro virile. bandello, 3-3 (ii-267 ): ella, preso il coltello,
mesolabio. m. adriani, ii-267 : strumenti detti mesografi, che servono
. - anche agg. austi, ii-267 : qua a pescia abbiamo tra gli altri
vengono dal troppo mangiare. segneri, ii-267 : alla modestia dan nome di milensaggine
. f. f. frugoni, ii-267 : l'interesse, il quale è monocolo
morsi degli aspidi libera. segneri, ii-267 : quasi in vago mazzettino di fiori
medesimo nome e cognome. fantoni, ii-267 : vago mirtillo, porgimi / il
delle acque). ojetti, ii-267 : il lago, laggiù, s'impescia
. chiacchierata, conversazione. segneri, ii-267 : persuade [un predicatore] lo sbandir
occhio da dosso. berni, 25-47 (ii-267 ): né creder che d'
al pozzo della tromba. bacchelli, ii-267 : gli ombrinali buttarono getti d'acqua,
dimostra linee curve ondeggianti. santi, ii-267 : alabastro bianco con venature ondeggianti rosse
pallidezza principio? b. davanzati, ii-267 : se tu sospiravi, si notava
. -paratoia. ojetti, ii-267 : noi abbassiamo le paratie ed il pesce
suoi nemici sarei giunto. cavalca, ii-267 : certi malefichi non poterono mutare santo antonio
, grige e bianche nuvole. ojetti, ii-267 : nel lago il novellarne trova pascolo
peccati. giuseppe lavio volgar., ii-267 : per nessuna altra cosa fu degna di
nome pertransìbile: aggettivo. ottimo, ii-267 : il valore infinito e grazioso d'iddio
, che fa afa. giuliani, ii-267 : la settimana passata era un'aria
della 'gazza ladra'. gobetti, ii-267 : tolto al pettegolezzo il gazzettiere contemporaneo
.). bandello, 3-3 (ii-267 ): volendo poi piantare il piuolo,
amoroso un trafiggente compasso. soffici, ii-267 : omuncolo sgarbato, collerico, unicamente
misto a molta polpa. giuliani, ii-267 : que'pomodori, vedesse come gli
: conserva di pomodoro. giuliani, ii-267 : que'pomodori, vedesse come gli
politica estera. rinaldo degli albizzi, ii-267 : vedranno e conosceranno la 'nsaziabile volontà
. benvenuto da imola volgar., ii-267 : avendo fotino così aringato, tutti
opera sì crudo premio. menzini, ii-267 : deh perché la sua mente ria
di un'operazione militare. guicciardini, ii-267 : piantate l'artiglierie dalla parte di
non fece. giuseppe flavio volgar., ii-267 : per nessuna altra cosa [gerusalemme
deità, stil non profano. menzini, ii-267 : mevio ascoltommi un giorno, e
segnio fei di futuri martiri. pindemonte, ii-267 : ahi quanto / ne'miei più
e cristiana dimostrazione. c. campana, ii-267 : ben si crede che molte cose
le sue ragioni. m. adriani, ii-267 : quella [proposizione geometrica] che
sfolgorantemente le dimostrano. g. ferrari, ii-267 : nell'esaltamento della visione la misura
ravvivare la estenuata riputazione. forteguerri, ii-267 : altri scialaqua e per sentiero obliquo
per successione ereditaria. pindemonte, ii-267 : altri saranno i tuoi piacer ne'
devi disperare dello redito. gioberti, ii-267 : il secondo ciclo, importando il redito
, afosa, pesante. giuliani, ii-267 : la settimana passata era un'aria pesa
pieno. f. f. frugoni, ii-267 : gl'ignoranti... si
scacciato dalla famiglia. arici, ii-267 : sconoscente israello! deriso / nel tuo
calore del sole). giuliani, ii-267 : quando piove a guazzettine, gli fa
, le altre minori storie. foscolo, ii-267 : venere... / restar
(termini diversi). delfico, ii-267 : se vorremo in generale cercar il valore
tra gli figliuoli d'israel. ibidem, ii-267 : tutte quelle cose che tu santificherai
mangiare nei nostri piatti. verga, ii-267 : la ragazza... aveva a
. sgomentare. l. pascoli, ii-267 : ito incontanente a vederla non s'atterrì
tutt'insieme la poesia petrarchesca. gozzano, ii-267 : compita la favola umana, la
non pareva invecchiato tutto. gozzano, ii-267 : sarei -sui settanta - tornato
- anche assol. soderini, ii-267 : le gramole del lino con questa [
dal capo della casa loro. pindemonte, ii-267 : né crederò che le dorate sale
/ tenea dell'infelice. gozzano, ii-267 : sarei -sui settanta -tornato nella gioventù
, più morta che viva? gobetti, ii-267 : tolto al pettegolezzo del gazzettiere contemporaneo
qua e là qualche cosa. foscolo, ii-267 : co'piedi teneri, o biondi
bastone. b. raffini, ii-267 : ci armammo come due banditi: un
, stroncare libere istituzioni. musso, ii-267 : divorasti tu, roma, anzi sorbisti
risultato. papini [in lacerba, ii-267 ]: finiamola, dunque, e presto
a un'impresa inutile. boccalini, ii-267 : il vero fine di questi signori fu
-collezione di oggetti. montanari, ii-267 : ogni dì vaierebbero meno [le medaglie
alla dottrina di cristo. tortora, ii-267 : non fu letta la lettera del duca
e plasmate con creta tenace. batacchi, ii-267 : qual cacciator... in
). -tettarèlla. milizia, ii-267 : la torre ha 9 piani formati di
contro la propria volontà. gobetti, ii-267 : tolto al pettegolezzo del gazzettiere contemporaneo,
.. / mevii tacete. arici, ii-267 : percosso da orrendo tremuoto / vacillò
luce vangelica ricevuta liberamente. perticari, ii-267 : il passo del poeta non
. s. maria maddalena de pazzi, ii-267 : ci disse lei che cominciò a
so che ale ramo. batacchi, ii-267 : qual cacciator che in mezzo a verde
. benvenuto da imola volgar., ii-267 : cornelia sua moglie e sesto suo figliuolo