come un piccolo altare. tozzi, ii-257 : allora, apparve la prima luce
la cintura come un anello. ojetti, ii-257 : paesi e borghi...
come l'animella al medollo. carena, ii-257 : animella, che i più degli
/ s'è corso prima! deledda, ii-257 : avanti, avanti, per gli
. morbidezza, tepore. verga, ii-257 : ora non c'è nulla per me
commerciare. b. davanzali, ii-257 : il sapersi di già sì gran caso
di riso brillato. bacchetti, ii-257 : capitan maspero cominciava a temere,
.): antenato. gioberti, ii-257 : laddove i nostri bisarcavoli...
colore d'uno sportello. bocchelli, ii-257 : giorno e notte stagnava sul vascello
del cervo. berni, 25-17 (ii-257 ): sei volte il dì muta il
, tintinnanti nei vetri. panzini, ii-257 : « brrr!...
io figurate voi nella mente? goldoni, ii-257 : se l'aveste aveva invitato da
caccia: inseguire. ser giovanni, ii-257 : percosse con le sue galee vigorosamente,
. -resistere. guittone, ii-257 : incontro amore e servir e merzede
impoverite dal lungo malore. bocchelli, ii-257 : capitan maspero cominciava a temere,
imperizia dell'arte sua. bocchelli, ii-257 : capitan ma- spero cominciava a temere
mezzo ove la si divide. idem, ii-257 : il papavero è di più sorte
tempo a una dama. panzini, ii-257 : una vocina graziosa aveva detto:
su le selci della corte. panzini, ii-257 : le coppie danzanti irruppero, come
de sanctis, lett. it., ii-257 : avvolto in una cospirazione, [
di tutti gli archi inferiori. milizia, ii-257 : * chiave 'in architettura è
a tutti via di scampare. milizia, ii-257 : 4 chiesa '. tempio de'
, una missione affidata. guittotie, ii-257 : ho da la donna mia in comandamento
creatura nel mese secondo. soderini, ii-257 : la pastinaca... aggiova le
altre coppie nella rovina. panzini, ii-257 : e soltanto quando il piffero e
de sanctis, lett. il., ii-257 : avvolto in una cospirazione, [
core e diello a voi. guittone, ii-257 : ho da la donna mia in
. di brente, conc., ii-257 : lo pregava gentilissimamente di deporre la maschera
appunto come in latino. leopardi, ii-257 : poi, introdotto l'uso di queste
ditta dentro, vo significando. cavalca, ii-257 : l'autorità della scrittura santa,
dava a tutti battaglia novella. boccaccio, ii-257 : ma ella fe'le frecce rintuzzare
il battaglio. lorenzo de'medici, ii-257 : intanto '1 forno è caldo e tu
il privilegio dell'amicizia. leopardi, ii-257 : è cosa dimostrata e dalla ragione
si disfoga in foco. roberti, ii-257 : gli affitti del mondo non si disfogano
stato le loro divagazioni. verga, ii-257 : ecco che ricasco di nuovo nella
di dolore. a. verri, ii-257 : ella è natura di buona mente il
del male della milza. rovani, ii-257 : confrontata la sua [di napoleone
di cosi eccellente dignità. guicciardini, ii-257 : rimasono finalmente concordi che tra l'
, o si voglia eterno. milizia, ii-257 : * chimere 'diconsi in generale
... sconciamente. stigliani, ii-257 : arrivossi al canale d'una cisterna,
per arte comanda. m. adriani, ii-257 : rovesciatolo in terra ancor vivo,
. di breme, conc., ii-257 : « corro a denunziarlo », esclamò
di breme, conc., ii-257 : altri... fischiettavano e tosto
non forti e cattivi. aretino, ii-257 : siamo cani e poltroni, e per
n'aveva voglia. b. davanzati, ii-257 : con ambascerie e con patti avevan
sanctis, letter. it., ii-257 : avvolto in quel fraseggiare d'uso,
e la virtude agghiaccia. pananti, ii-257 : il tempo, il gelo degli
. di breme, conc., ii-257 : lo pregava gentilissimamente di deporre la
lire cinque. b. davanzati, ii-257 : già erano sopra trentamila soldati,
ti vendicar del padre morto. aretino, ii-257 : 1 fastidi de i padroni sono
; grata, graticola. beltramelli, ii-257 : si accostava al confessionale e dava
ingegno. b. davanzali, ii-257 : perdute le navi, per non saperle
altrui mi lascia andare. fogazzaro, ii-257 : egli pareva aspettare il silenzio,
, / indovinar cose segrete. cavalca, ii-257 : non indovinate per alcuno segno o
spira dal corpo tutto orridamente. forteguerri, ii-257 : fuggiam quanto si può l'alito
peste. rinaldo degli albizzi, ii-257 : neri di gino è eletto
. protetto dal giaco. stigliani, ii-257 : vedendomi troppo risoluto e non bastandogli
che sarà invano. bandello, 3-1 (ii-257 ): perché il sepolcro era mal
era il conte rizzetti. pindemonte, ii-257 : nulla sente, / e fredda
mediocrissimi, beati loro. tommaseo, ii-257 : il gusto formare importa, e non
e'non possono lascivire. alberti, ii-257 : quello che non poco giova,
, questo brevissimo elogio. cesari, ii-257 : che tazza di nettare è un tratto
e di bevande. alberti, ii-257 : questo apparecchio e lautizie della mensa
al mondo noiosa. francesco da barberino, ii-257 : non è cosa terrena, pensata
di breme, conc., ii-257 : da un qualche palco del quinto
. ant. mago. cavalca, ii-257 : non anderete ai magichi ed aridi,
la pioggia. musso, ii-257 : l'antica roma, nella sua falsa
gli coperse gli occhi. pananti, ii-257 : siede ora l'età sulla mia lingua
a cotal peste. b. giambullari, ii-257 : non voler che a biblis eguale
-visione allegorica. pascoli, ii-257 : e la fiumana che è? in
una acqua che sia mucida. bacchelli, ii-257 : la galletta... non
ogni motivo di opposizione. tortora, ii-257 : erano stati, senza perdita di un
s. maria maddalena de'pazzi, ii-257 : gli angeli dire condolendosi della natura
delle 'siracusane '. cesari, ii-257 : che tazza di nettare è un
(il pianto). boccaccio, ii-257 : ben aspetto che maggior martire /
-fama, nomea. vittorelli, ii-257 : sentirete, o genitori, / dilatarsi
s'imperlano di stille. moretti, ii-257 : il rasoio passando gelido e impetuoso
adeguarvisi nella prassi. cavalca, ii-257 : non indovinate per alcuno segno o
. di breme, conc., ii-257 : molte mascherine furono vedute stargli volentieri
campestre papavere alla rosa. soderini, ii-257 : il papavero e di più sorte:
. g. p. zanotti, ii-257 : l'alma fronte, ove risiede /
, d'una rigidezza paralitica. palazzeschi, ii-257 : camminate a saltelli /..
, di un tranello. stigliani, ii-257 : a lui tutte le mie botte erano
sempre rissosa e parteggiante. barilli, ii-257 : ricca, gremita e gravida di umori
in un duello. stigliani, ii-257 : mi parve d'osservar ch'a lui
il segnacolo della salute. d'annunzio, ii-257 : vidi i fanciulli i giovinetti /
perso sei galee. b. davanzali, ii-257 : aggiratisi per te britannia, perdute
non ho gioia alcuna. de marchi, ii-257 : è il mondo fatto così,
s. maria maddalena de'pazzi, ii-257 : gli angeli potevono dire condolendosi della
stella a cinque punte. gozzano, ii-257 : un'altra, con bell'arte,
, appuntare, appendere. panzini, ii-257 : berenice si puntò il tubino nero con
prua, del bastimento. ojetti, ii-257 : stamane da firenze italo balbo ha
; proposizione. francesco da barberino, ii-257 : com più mi giro e rimiro
come una carogna. catzelu [guevaraj, ii-257 : arei avuto più a caro averti
corda. breme, conc., ii-257 : da un qualche palco del quinto ordine
/ ne regalan le piante. delfico, ii-257 : abbiamo gran torto a non profittare
puro di povero. de amicis, ii-257 : é un monarca maomettano, pensavo
. maria maddalena de''azzi, ii-257 : sia signore de'tua fratelli e s'
qualcuno. giuseppe flavio volgar., ii-257 : finalmente poi che l'imperio rifuggì
o qualcuno. francesco da barberino, ii-257 : com più mi giro e rimiro
alto fin s'appressa. lemene, ii-257 : calde lacrime, caldi sospiri, /
(il tempo). boccaccio, ii-257 : tu [venere] ti credesti forse
, impanare una vivanda. soderini, ii-257 : le pastinache o salvatiche o domestiche,
-sostant. f. casini, ii-257 : non sete solo voi il ripieno dello
ripreso, ricominciato. pallavicino, ii-257 : tra gli altri argomenti...
mano lo ripingesse indietro. pascoli, ii-257 : da lucia sa beatrice che dante pietosamente
pori di un organismo. giuliani, ii-257 : l'acqua rompe le forze, va
poco / rupper le forze. giuliani, ii-257 : l'acqua rompe le forze,
rosolaccio turava le vergogne. soderini, ii-257 : veggonsi i papaveri salvatichi del mese
apice della sua fortuna. colletta, ii-257 : egli brandendola in alto [la spada
avere nessun valore. goldoni, ii-257 : l'omo senza prudenza tanto vai,
mobile curioso e raro. gozzano, ii-257 : signore e signorine - / le dita
aristotile da san gallo. vasari, ii-257 : ma quello che fece stupire ognuno
uso colloquiale). marinetti, ii-257 : abbiamo un profondo schifo del teatro
favore. giuseppe flavio volgar., ii-257 : poi che l'imperio rifuggìformulatore e un
e l'ozio per tutto. santi, ii-257 : noi stessi già sentivamo una fiacchezza
che stanno in genova. cavour, ii-257 : non si combatte la tassa in
(l'età). pananti, ii-257 : siede ora l'età sulla mia lingua
di un umore strano. giannone, ii-257 : non altra via e metodo si tenne
spalliere di giannizeri. de amicis, ii-257 : ci sono nella sua [del sultano
. m. ricci, ii-257 : raccomandai a tutti i padri che qui
. -terraferma. ojetti, ii-257 : il male del volare, almeno in
per applicarvi sostanze medicamentose. soderini, ii-257 : scalzando e soffregando i denti con la
facevano corone per morti. gozzano, ii-257 : io sono innamorato di tutte le
la cognizione delle cose forastiere. galdi, ii-257 : che questi barbari sortano una volta
senso osceno. lorenzo de'medici, ii-257 : intanto ì forno è caldo e tu
membro virile. lorenzo de'medici, ii-257 : intanto 'l forno è caldo e tu
di quel regno. gius. sacchi, ii-257 : da tortosa si erano poste in
giuseppe flavio volgar., ii-257 : un membro spiccato per forza o
diverso colore. lorenzo de'medici, ii-257 : intanto 'l forno è caldo e tu
g. m. cecchi, ii-257 : donde mai ha cavato la signora /
appoggiandosi alle stampelle. palazzeschi, ii-257 : camminate a saltelli / e nella massima
una canzone. n. ginzburg, ii-257 : una cosa che odio è sentirti storpiare
è caratterizzata). boccalini, ii-257 : è già gran tempo che dopo tanti
straziate. catzelu [guevara], ii-257 : l'imperator con grande ira gettò la
il cuore, angustiare. giuliani, ii-257 : creda, non ci si regge lì
gli strumenti per scassinare. d'annunzio, ii-257 : vidi i fanciulli i giovinetti /
approssimato; senza originalità. marinetti, ii-257 : abbiamo un profondo schifo del teatro
la vivezza inusitata. a. verri, ii-257 : è natura di buona mente
-vociferazione, diceria. della casa, ii-257 : n. n. da milano,
della persona del padre. musso, ii-257 : l'antica roma... onorava
connotaz. spreg. beltrameili, ii-257 : ormai tutto questo gli si era convertito
mario 1 cimbri e teutoni. galdi, ii-257 : che questi barbari sortano una volta
cagnolini, tutto péra! pindemonte, ii-257 : quel serpe... i natii
al ginocchio. panzini, ii-257 : berenice si puntò il tubino nero con