tempeste sovra loro empi. idem, ii-238 : l'ultimo splendore del sole che si
assol. b. davanzali, ii-238 : le navi senza vele, con due
tempo scarabocchiavo. parini, giorno, ii-238 : o prole alta di numi,
e al figur. gioberti, ii-238 : i quali [progressi], o
, aventi diciassette versi. beccaria, ii-238 : una provvida legge in favore della libertà
ottenere un dato scopo. carena, ii-238 : azione, qualunque mossa fatta dallo
sedessi come lui. de amicis, ii-238 : pezzi d'uomini barbuti, dalla
bevuto i pensieri dell'amante. panzini, ii-238 : stava lì su l'uscio dell'
che paion coralli. de amicis, ii-238 : [erano] coperti da capo a
vita di tanta gente? giusti, ii-238 : se ve ne giova, stampate
esercizio dell'industria enologica. panzini, ii-238 : vuole andare a visitare le cantine
delle mani più dura. d'annunzio, ii-238 : s'accendono i bianchi / globi
caserme per molti soldati. milizia, ii-238 : 'caserma'o 'casema '.
con gli artisti al caffè. panzini, ii-238 : e poi stava lì su l'
d'un tempo. d'annunzio, ii-238 : s'accendono i bianchi / globi come
. -figur. panzini, ii-238 : addio monte degli angioli, monte
assai volte il 'riscontrare'. panzini, ii-238 : le cantilene dei poeti bisogna controllarle
di una pressa. ojetti, ii-238 : d'un colpo l'ascensore scarica quassù
, che non la ritraggano. conciliatore, ii-238 : questa strada fu incominciata ad intervalli
questi tal funesti deviamenti. pascoli, ii-238 : la selva... rappresenta
che vedeva. g. capponi, ii-238 : usava dialogizzare nelle prediche con gli
e di tormenti. b. davanzati, ii-238 : vanno con li scudi neri in
si diguazza. lorenzo de'medici, ii-238 : chi vince, per dolcezza si gavazza
, celiare. lorenzo de'medici, ii-238 : chi vince, per dolcezza si
ad uno ad uno. colletta, ii-238 : il primo console, capitano invitto e
. benvenuto da imola volgar., ii-238 : imperò che avendo, nella desperazione
rinfrancar suoi spiriti. parini, giorno, ii-238 : o prole alta di numi,
la rason a metecalli. soderini, ii-238 : mangiate al peso di due dragme [
-sensazione di rigidità. de marchi, ii-238 : paolino afferrato colle mani nervose alla
sanctis, lett. it., ii-238 : la natura opra dal centro, per
-spendere; sperperare. conciliatore, ii-238 : questa strada fu incominciata ad intervalli
con dell'altre cose. il conciliatore, ii-238 : questa strada fu incominciata ad intervalli
. esempiétto, esempino. boccaccio, ii-238 : di giratone ad africo suo figliuolo
questa tua miserabile sorella. pallavicino, ii-238 : il dì estremo d'agosto si
mare di grecia. ser giovanni, ii-238 : partito da brindesi, giunse dirimpetto
conforto insieme e meraviglia. leopardi, ii-238 : la forza, l'originalità, l'
persona da lui nominata. oriani, ii-238 : le pratiche diplomatiche proseguirono con gaeta
princìpi o la tua bella. colletta, ii-238 : diede sospetto, quindi avverato,
riferito alla luce). conciliatore, ii-238 : sterminata caverna, fiocamente illuminata da
società agricole e commerciali. leopardi, ii-238 : la chiarezza, dico, e la
tarmata schiera de'travagliatori. aretino, ii-238 : amore è una spezie di milizia
cose ingegnose e piacevoli. milizia, ii-238 : il frammischiar poi in una stessa prospettiva
di ferreo stridore. d'annunzio, ii-238 : a vespro / s'arrestano
, pazzo, forsennato. cavalca, ii-238 : piuttosto vuole uomini savi dell'anima
particella pronom. lorenzo de'medici, ii-238 : chi vince, per dolcezza si
non possa falzare. francesco da barberino, ii-238 : già non è sol chi non
leggerezza, dissipazione. cavalca, ii-238 : lo terzo è riso di vanità e
e quando con campane. sarpi, ii-238 : ecco la morte del re di francia
ant. giulleria. cavalca, ii-238 : lo terzo è riso di vanità e
rev. contarino vostro patrone. folengo, ii-238 : guai dunque, o scribi,
venti navi grosse. ser giovanni, ii-238 : si partì... con più
per arrivare ai piccoli. tozzi, ii-238 : talvolta comprende di essere un impaccio perché
incestuoso. giuseppe di santa maria, ii-238 : un patriarca degli armeni, fugito da
gli adornasse di forte grazia. baretti, ii-238 : non amo né i musici né
piè 32. lorenzo de'medici, ii-238 : il * flusso 'c'è,
ministri tiranneggiassero i sudditi. muratori, ii-238 : giovinastri... innamorati del libertinaggio
miraglie di una cupola. conciliatore, ii-238 : il governo italiano, informato della
volando se ne ritornasse. nardi, ii-238 : venne il ferruccio in mano di
di fango intriso? de amicis, ii-238 : vere figure di briganti, ognuno
altro invito. lorenzo de'medici, ii-238 : chi mette il suo in un invito
o lauda. c. gozzi, ii-238 : intimata questa petizione a'fumegalli,
tempo. p. fortini, ii-238 : e1 buon prete...
guardava il vasto cielo. barilli, ii-238 : fra loro [gli egiziani] c'
pel moro, sendogli obbligato. savonarola, ii-238 : era una città che aveva così
smaliziarlo, scaltrirlo. guadagnoli, ii-238 : -dir che al popolo insegno la
. sodomizzare. m. adriani, ii-238 : già si sentiva aggravata dalla crudeltà
. s. caterina da siena, ii-238 : pregatela che mi perdoni, che
più d'un reggimento. verga, ii-238 : una scappata a = denom. da
fare le cave sotterranee. conciliatore, ii-238 : il pilastro che sostiene questo sontuoso ponte
(un libro). giovio, ii-238 : il torrentino sta sopra di riordinar
miriade di stelle. d'annunzio, ii-238 : gloria delle città / terribili, quando
verificato e nazionalmente onorato. gramsci, ii-238 : il partito socialista... si
quelli al portatore). cavour, ii-238 : presso noi come mai colpire le mutazioni
che non si fussi vendicato. nardi, ii-238 : così venne il ferruccio in mano
el sabato alcuna operazione. savonarola, ii-238 : ricorditi tu di quella parabola che
flavio che vi adora. monti, ii-238 : che spauracchi son questi? i miei
orecchino. ulloa [guevara], ii-238 : ponno ancora [i vecchi] portar
. ulloa [gue- vara], ii-238 : privilegio de'vecchi è che nella vernata
le forche sia menato. savonarola, ii-238 : ricorditi tu di quella parabola che altra
paronichie '. dizionario di sanità, ii-238 : paronichia: tumore che viene per
le parotidi. dizionario di sanità, ii-238 : 'parotide ': tumore contro natura che
numi in pegno avesti. deledda, ii-238 : la sua salute è il più bel
piumaccio. ulloa [guevara], ii-238 : ponno portare... nel
da tutti solennemente piantata. giuliani, ii-238 : vedermi piantata lì dalle amiche,
sono delle maggiori piazze. tortora, ii-238 : s'incontraron costoro insieme con tant'
pizzichino2). orenzo de'medici, ii-238 : 'trai'è mal giuoco, e 'l
in lui s'accende. giuliani, ii-238 : se [la zecca] non gli
con due dadi. lorenzo de'medici, ii-238 : se volete giucar, come abbiam
suo fine il ben loro. forteguerri, ii-238 : ecco quello che iddio a'suoi
abitare a nuovocomo. b. davanzati, ii-238 : pregiano [i suioni] le
il silenzio era profondo. gozzano, ii-238 : una profonda / quiete è d'intorno
due anime scambievolmente amiche? forteguerri, ii-238 : ecco quello che iddio a'suoi
per quarta. restoro, ii-238 : per trovare questo movemento [delle
, nella notte velata. gozzano, ii-238 : una profonda / quiete è d'intorno
racchiude il bel corpo. gozzano, ii-238 : la morte, intanto, il feretro
tutte le direzioni. barilli, ii-238 : c'era anche qualche donna molto grassa
con la più rimota. pananti, ii-238 : se la nobiltà è un bel titolo
allusione oscena. lorenzo de'medici, ii-238 : questa 'bassetta'è spaccia- tivo giuoco
e s. carlo da sezze, ii-238 : maria madalena... con lo
riguardano tali attività. emiliani-giudici, ii-238 : se a me talentassero le sottigliezze,
mormorando contra a moisè. galdi, ii-238 : viene un momento in cui,
se non da'cattolici. pallavicino, ii-238 : sacrificò... la mattina
. region. crisantemo. dossi, ii-238 : in mezzo a tanta festa di verzura
licor sì celebre fontana. ojetti, ii-238 : d'un colpo l'ascensore scarica quassù
come se appunto bollisse. santi, ii-238 : frequentissime sono in questa pianura le
. benvenuto da imola volgar., ii-238 : tanto temette la morte che 'l
piedi e feci il simile. savonarola, ii-238 : era una città che aveva così
frutti ne acqua. a. pucci, ii-238 : vento è turbamento d'aria,
meglio di me! n. ginzburg, ii-238 : -lo sai cos'è questa canzone
memoria... succurrea. giovio, ii-238 : messer lelio, come uomo
cessano invocarmi poeta di giuliani, ii-238 : mi prese un tremolìo; mi son
gli occhi miei, con uno bacchetti, ii-238 : all'alba d'un'estate tragicamente sicsforzato
una persona. b. tasso, ii-238 : o. dì chiaro, io ti
colla più sopraffina ragione. galdi, ii-238 : per ottener un tal fine è stata
agli inglesi, sornioni. barilli, ii-238 : fra loro [gli egiziani]
cave e fosse sotterranee. ottimo, ii-238 : dicesi che uno fiume chiamato diana passa
). lorenzo de'medici, ii-238 : questa 'bassetta'è spacciativo giuoco,
offeso. a. cattaneo, ii-238 : in più luoghi del santo vangelo specificano
orgoglio e l'ira. lemene, ii-238 : ahi qual sarìa / la pena mia
disfarli e portarli extra-regno. galdi, ii-238 : ci serva ognor di esempio l'inghilterra
o dal freddo. documenti visconti-sforza, ii-238 : io ordinai... a li
uccello! » lorenzo de'medici, ii-238 : chi si truova al di sotto,
l'ira. lorenzo de'medici, ii-238 : chi si truova al di sotto,
corpo (il sangue). ii-238 : se in alcun tempo pullularono alcune piante
. benvenuto da imola volgar., ii-238 : manomise lo medico suo servo, ch'
spengono per se stesse. giuliani, ii-238 : col tempo s'impara a conoscer la
. f. f. fugoni, ii-238 : l'alba risorta già trapelava con l'
fatti pericoli. lorenzo de'medici, ii-238 : chi mette tutto il suo in un
il matrimonio della principessa. verga, ii-238 : il matrimonio della contessina bice fu
, celeste pallido. boccaccio, ii-238 : il sol era già corso in occidente
. idem [in la voce, ii-238 ]: controllo acutissimo, vigile, che