di più alto talento. beccaria, ii-228 : i graffi confluiscono dove sia la ricerca
e l'altro granello. idem, ii-228 : e nelle siepi sorge [la
spazio di molte braccia. deledda, ii-228 : l'estremo autunno s'avanzava, annebbiando
l'annunzio della prima neve. ojetti, ii-228 : il fastidio de fumo è il
più odorifere. domenichi [plinio], ii-228 : lo antrisco:...
gran chiarore della luna. beltramelli, ii-228 : una porta archiacuta alla quale si
coi capelli d'argento. prati, ii-228 : il silenzio del ciel, quando
e ne'suoi favori? idem, ii-228 : le aristocrazie sono oggimai cadaveri scossi
o un arrigobèllo. lorenzo de'medici, ii-228 : un maestro c'è di scuola
ad assimigliare alla storia. ojetti, ii-228 : il fumo assomiglia al canto, il
avanzava tempo da chiacchierare. mazzini, ii-228 : il vecchio mondo non può che
; metamorfosi. gioberti, ii-228 : la monarchia si connette col dogma
, ammazzare. b. davanzati, ii-228 : bacchiare i figliuoli nati per non
serenità d'idolo barbaro. serra, ii-228 : i grandi bovi bianchi, che
bieca il marito supino. soffici, ii-228 : era insomma la disfatta di adua
pigne appese come pipistrelli. gobetti, ii-228 : a levante, verso la collina,
antichità di quelle rivoluzioni. gioberti, ii-228 : il panteismo fu talvolta mitigato da
sembrar lodevole o imitabile? prati, ii-228 : termine è questo delle nostre fole:
che mai potesse costare. milizia, ii-228 : 'carmino '. colore rosso finissimo
suo proprio discepolo vandike. milizia, ii-228 : 4 carnagione * è un oggetto
arnese. foscolo, gr., ii-228 : sostien del braccio un giovinetto cigno
esser non può lontano. bocchelli, ii-228 : suo padre buonanima l'era andata a
confitto il corpo del signore. pindemonte, ii-228 : or la piaga stillante ancora e
di essere conosciuto. ottimo, ii-228 : qui invoca l'aiutorio d'iddio,
la sorta. b. davanzali, ii-228 : perché là non si ride de'
sue vittrici e 'l nome. testi, ii-228 : suoi pregi furo i debellati regni
, lunghe, snervate. pananti, ii-228 : mentre il purista pretende esprimer meglio il
che può venir meno. ottimo, ii-228 : e dice * s'altra cagione '
de'concu- binari scomunicati? beccaria, ii-228 : quel mercato è alimentato da una
dai giornali di destra. brancoli, ii-228 : un urlìo divampò dalla destra spargendosi
particella pronom. p. fortini, ii-228 : non prima acostatasi vidde il giovine
, bellezza sanza laidezza. guittone, ii-228 : dirittura voi che no schifare /
quasi suonasse ima tromba. soffici, ii-228 : con lo stesso giovane, figliolo
sdegnose divampa al cancello. brancoli, ii-228 : un urlìo divampò dalla destra spargendosi
come nel crisantemo). soderini, ii-228 : le margherite... fanno ordinariamente
danzare e ben cucire. milizia, ii-228 : teste quali col tempo modella l'infingardaggine
notomista pratico e valente. milizia, ii-228 : la pelle è fina, trasparente,
, esalante un pestifero odore. ojetti, ii-228 : dio mi conceda...
desiderato. -recipr. soffici, ii-228 : con lo stesso giovane, figliolo di
solamente cogli uomini facinorosi. pananti, ii-228 : mentre il purista pretende esprimer meglio
cielo e ricadea lontano. deledda, ii-228 : egli non rispose, curvo,
aspro combattitore. b. davanzali, ii-228 : tardi cominciano i giovanastri a generare
fermano le loro speranze. leopardi, ii-228 : ho mostrato come questo effetto viene dal
dèi sentenzia finale. bandcllo, 2-56 (ii-228 ): avendo senza tormento alcuno l'
comportamento o atto. pirandello, ii-228 : un atto simulato, mi spiego?
il nome e lo splendore. cesarotti, ii-228 : or non più 'l campo /
, che lo trattenevano. milizia, ii-228 : un viso di marmo africano sotto
; sciocchezza, stupidaggine. forteguerri, ii-228 : ma non perché la triste fama
il vizio del fumo. ojetti, ii-228 : le ragioni morali per lodare 11
racque- tarono bentosto. idem, ii-228 : le aristocrazie sono og- gimai cadaveri
mongolici o geroglifici all'egiziana. pananti, ii-228 : si deve forse parlare agli uomini
e sminuisca la gravità. tozzi, ii-228 : la vacca prese un'altra giacitura
, piacevole svago. milizia, ii-228 : giocarelli degli artisti, come i grotteschi
cavalier napolitano. b. davanzali, ii-228 : tardi cominciano i giovinastri a generare
vallone li nostri greggi. boccalini, ii-228 : quando egli avesse voluto mostrar cuore
poco il capo ignudo. cesarotti, ii-228 : forte è de'morti il sonno
protettori della lor città. pallavicino, ii-228 : era stato scelto da lui poc'
capelli dilaniati e guasti. folengo, ii-228 : tant'aspidi e ceraste i.
stendardo volse. a. verri, ii-228 : i frutti della vittoria...
servir di scorta ai moderni. delfico, ii-228 : per 4 bello ideale 'non
cor da vanità compreso. vasari, ii-228 : i capelli suoi erano distesi e
). a ibertano volgar., ii-228 : salomone dice che le molli parole
inchiesta / io volerò. arici, ii-228 : sollecita / nell'amorosa inchiesta / te
e scarsezza de'medesimi. monti, ii-228 : preparatevi a inorridire quando vedrete più da
. s. caterina da siena, ii-228 : io caterina, serva inutile, spasimo
a mangiar. bandello, 2-56 (ii-228 ): si morirono in miseria grandissima e
, rispettosamente, intimiditi. ojetti, ii-228 : ormai se non ho una sigaretta tra
linea serpeggiante e tortuosa. barilli, ii-228 : il corso del basso danubio è lento
secolo intero avean dominato. pananti, ii-228 : cos'è quello stile lambiccato e
ch'a lei ne viene. tortora, ii-228 : la fanteria del duca in uno
non avea. andrea da barberino, ii-228 : prese di mano a imo uno lanciotto
a la prigione antica. boccaccio, ii-228 : qual ria fortuna 0 qual altro
alquanto non restano macerati. gobetti, ii-228 : il sanguigno della razza sembra macerato
ecc.]. lorenzo de'medici, ii-228 : un maestro c'è di scuola
che essi chiamano cola. galdi, ii-228 : le permute, dunque, e
la canna. bandello, 2-56 (ii-228 ): gli amanti, amorosamente insieme prendendo
difendersi più da lui. boccalini, ii-228 : il prencipe di macedonia, che conosceva
la sena e l'hera. soderini, ii-228 : le margherite, chiamate 4 bellis
e minori e odorifere. soderini, ii-228 : il maro è pianta simile alla persa
asia e folgori di marte. segneri, ii-228 : godete che di buon ora comincino
fossati. c. ridolfi, ii-228 : queste culture asciutte si fanno unicamente
versato nella meccanica giudiziaria. delfico, ii-228 : parlando però della imitazione, non
indebolisce tutta la mente. barilli, ii-228 : il viaggio fluviale su quel tratto
di vernici, pennelli. bocchelli, ii-228 : teneva [la tabaccaia] oltre
precipua lode al dettato. battista, ii-228 : il maggior ornamento che riceve la locuzione
di sangue. g. ferrari, ii-228 : i migliori nel senso astratto non
altri che a sé. pindemonte, ii-228 : fermo hanno il braccio e ardente,
poi annichilite nel trivio. ojetti, ii-228 : ormai se non ho una sigaretta
alloro. giuseppe di santa maria, ii-228 : il fuoco sacro... umettava
a bada gli austriaci. galdi, ii-228 : le permute..., e
idea. siri, ii-228 : ad altro per avventura non valevoli le
rapire / l'auretta dolce. fantoni, ii-228 : togli dell'arse guancie, /
si fregia della croce sabauda. comisso, ii-228 : vicino vi era il tempietto longobardo
sangermano e cepe- rano. balbo, ii-228 : in men d'un mese l'esercito
la bactaglia. giuseppe flavio volgar., ii-228 : la battaglia si partiva, e
s'impazientisce e strepita. giuliani, ii-228 : è una casa pero che non ci
percossa si sgretolavano. della casa, ii-228 : segue [la gloria] per
usare il benefizio dei perdoni. colletta, ii-228 : dispose le stanze per i francesi
uso del paese. bibbia volgar., ii-228 : il settimo dì è lo
-assol. giuseppe flavio volgar., ii-228 : incontinente la battaglia si partiva,
idee e convinzioni. foscolo, ii-228 : persistenza d'edipo assoluta a voler
ant. caprifoglio. soderini, ii-228 : la madreselva, caprifoglio, petrolimeno,
qui vicino a questa casa. bacchetti, ii-228 : le sere cominciavano a diventare troppo
delle nuvole sulla terra. brancati, ii-228 : la luce, che pioveva dal soffitto
un'idea nella mente. panzini, ii-228 : quelle abbominevoli scarpe mi plasmavano nel
la mano sinistra mozza. beltramelli, ii-228 : le sottili colonne del portico gettavan
trippa se v'ha muffa. testi, ii-228 : il rodano e la senna.
segreti della magia bianca. moretti, ii-228 : traversava la ben nota piazzola dove
re a cavallo. randello, 2-56 (ii-228 ): gli amanti, amorosamente insieme
gran mestiere. bandello, 2-56 (ii-228 ): la reina di navarra e la
. armadio, dispensa. giannone, ii-228 : si cominciò prima ad assignare certo
una pena. a. cattaneo, ii-228 : oh sacrifizio perfettissimo della volontà di
di guerra, carroccio. serra, ii-228 : muove il carroccio dei bolognesi, ma
la prole così graziosa. monti, ii-228 : sono in milano fino dalr altra
rippa nostra. documenti visconti sforza, ii-228 : questa nocte circa le octo ore è
; con prodigalità. lettere inedite, ii-228 : vostra signoria illustrissima non sa onorare
regalmente impregnato di profumi. sanminiatelli, ii-228 : la madre era vestiva regalmente fuori moda
avvezzarle così da piccole. idem, ii-228 : quello [il ligustro] da per
testo di tali norme. soffici, ii-228 : da un giovanotto del paese che aspirava
i pecti elevati. lorenzo de'medici, ii-228 : un maestro c'è ai scuola
dichiaro il suo animo. foscolo, ii-228 : antigone dissuade al padre di non
gli fosse mosso guerra. spallanzani, ii-228 : la mia qualunque siasi correzione o
de'suoi cortigiani negletti. forteguerri, ii-228 : io vedo chiaro ch'uomo onesto e
ere'complir la soa entendanga. boccaccio, ii-228 : e son ben certo, in
. -tracciato. barilli, ii-228 : il corso del basso danubio è lento
/ non si riempia. tortora, ii-228 : la fanteria del duca in uno
qualcuno. catzelu [guevara], ii-228 : privilegio de'vecchi è corrucciarsi e
. catzelu [gue- vara], ii-228 : la serva è rimbrotosa e la moglie
lume da vetro rinchiuso. goldoni, ii-228 : anch'io nella mia gioventù mi
una gran fortuna. f. casini, ii-228 : giacobbe fu patriarca di virtù rara
; riflettere la luce. restoro, ii-228 : la terra fo lo meno nobele corpo
). catzelu [guevara], ii-228 : privilegio de'vecchi è di non
dolore fisico). giuliani, ii-228 : quando mi si dissonna (o si
(un domestico). giuliani, ii-228 : quella davvero che è una casa degna
(una pianta). soderini, ii-228 : questa [la madre-selva] o rutica
grasso. catzelu [guevara], ii-228 : la carne non è frolle, la
panico la nostra curiosità. brancati, ii-228 : un rumore secco di applausi coprì la
/ e mala- b. tasso, ii-228 : col vago mormorar risponde / agli au-
sotto taceva la strada. gozzano, ii-228 : notte e silenzio intorno. tutto
silenzio pieno di trepidazione. brancati, ii-228 : un urlìo divampò dalla destra spargendosi rapidamente
del padrone. arti e mestieri, ii-228 : poi vi passerai le stoffe, per
d'assenzio le mammelle. giuliani, ii-228 : mi è venuto tanto male al petto
a gesù cristo). folengo, ii-228 : salta ciascun eletto e si conforta /
di dettami spropositati. a. cattaneo, ii-228 : cristo non ci ha dato un'
con affetto. b. davanzati, ii-228 : stimano i nipoti di sorella non menoche
f. f. frugoni, ii-228 : amico, non occorre ch'io vi
, droga. giusti, ii-228 : anderei a risico di trovare seppellito il
le cose tacevano oziando. gozzano, ii-228 : notte e silenzio intorno. tutto tace
tener conto di loro. forteguerri, ii-228 : io vedo chiaro ch'uomo onesto e
a me succinta istoria. testi, ii-228 : ma più d'ogni passata antica gloria
possibile il riconoscere. arti e mestieri, ii-228 : se i colori sono troppo bruni
la prima lode s'attribuisce. emiliani-giudici, ii-228 : sciplina); caratterizzato da capacità
gli oltraggi della fortuna. pedemonte, ii-228 : altro non è, che fosca valle
perire se trovassi comperatore! alberti, ii-228 : se alcuno propone acquistarsi fautori con
come il salce. g. soderini, ii-228 : s'attacca [la madreselva] con
col navilio. giuseppe di santa maria, ii-228 : quello però che più d'ogn'
ch'io gli fo ingiuria. tozzi, ii-228 : gli uomini vociarono da giù:
da non potersi empiere! guicciardini, ii-228 : né per se medesimo [massimiliano]
riferisce alla guerra. baretti, ii-228 : non ci disse nulla né del burgoine