con discipline...? baretti, ii-221 : queste novelle autentiche riempierono ad un
giacevano disperatamente abbattute. bar etti, ii-221 : è impossibile dire come questi miei inglesi
. affannano e nocciono. prati, ii-221 : ed invece m'affanna il dì
. restrittivo, oppressivo. beccaria, ii-221 : assuefatti a ricevere il pane cogli
può appigliate e crescere. menzini, ii-221 : sul platonico dogma apri le ciglia
applican troppo sui libri. soffici, ii-221 : non riuscendo più ad applicarmi agli
suolo coltivato da maestra mano. sacchetti, ii-221 : con un altro arbore e con
lavori che si volessero. baretti, ii-221 : circondato da ogni lato in un
dimin. arrogantèllo. bar etti, ii-221 : è impossibile dire come questi miei
guadagni. a. pucci, ii-221 : o quante femine s'inducono a mal
/ trova indegni pretesti. segneri, ii-221 : forse che non si aiuteranno i
potere la lussuria fomentare. tasso, ii-221 : operazione il giuoco, che tanto
che [ecc.]. conciliatore, ii-221 : vi era presente un partigiano della
lucido tinge il cielo. de amicis, ii-221 : io mi domando dove sono,
autentiche ed approvate istorie. bar etti, ii-221 : queste novelle autentiche riempierono ad un
giudicate se muor d'invidia. deledda, ii-221 : ella ha paura che nel coglierle
perché paresse più ricca. beltramelli, ii-221 : il cielo era di un bell'azzurro
accatastati molti poveri bagagli. panzini, ii-221 : una paletta per, ismuover l'arena
rara. a. f. doni, ii-221 : il balascio dicono che non si
riva degli schiavoni. de amicis, ii-221 : passano... pazzi quasi
della canna). carena, ii-221 : battipalla, maggiore ingrossamento conico
/ muore con lui. panzini, ii-221 : fra i due sedili si stava una
a. f. doni, ii-221 : il berillo facci innamorare. domenichi
arde e mi consuma? achillini, ii-221 : dietro ai carri degli antichi trionfi
dopo ottenuto il cappello. tommaseo, ii-221 : tutti costoro dal rosso cappello de'
tutte le nazioni non corrotte. gioberti, ii-221 : l'aristocrazia dee corrispondere ai due
civili e militari. tommaseo, ii-221 : questo frate... dona ai
conoscerla con certezza. guittone, ii-221 : certo che ben è ragione / me
e la resistenza. soderini, ii-221 : quelle foglie che han servito a coiami
che son conce le vostre. soderini, ii-221 : le foglie di mortella sì come
, e molte congratulazioni. tommaseo, ii-221 : tutti costoro dal rosso cappello de'
empia, / dentro risuona. aretino, ii-221 : sotto questo drappo è una umetta
occhiate più tristi ancora. soffici, ii-221 : a vedere la sparuta figura e
più puro, più esteso. leopardi, ii-221 : quella medesima [difficoltà]
cuoiaio, dua possessione. soderini, ii-221 : le foglie di mortella, siccome
non è quel che pare. soderini, ii-221 : e quelle foglie che han servito
demerito consiste nella incoerenza. gioberti, ii-221 : l'aristocrazia dee corrispondere ai due càrdini
desta e maraviglia insieme. metastasio, ii-221 : ove t'inoltri / fra'notturni
. a. f. doni, ii-221 : queste son bugie piacevoli, parenti di
altra gente. capellano volgar., ii-221 : molti si rimangono di far male
diritto romano. compagni, ii-221 : e bisognali codico, digesta / e
dipartiva già alamagna da francia. guittone, ii-221 : gente noiosa e villana / e
altrove avien che stilli. cesarotti, ii-221 : addio, soave / tacito raggio:
, dissolvente e corrosiva. oriani, ii-221 : l'opera dissolvente dei circoli radicali
risaltare, apparire evidente. milizia, ii-221 : a forza di voler tutto sontuoso,
, come voi udirete. folengo, ii-221 : vederete / non pur sottragger l'
- anche al figur. achillini, ii-221 : quinci ha mutato l'aquila [di
-dubbio, incertezza. compagni, ii-221 : legisto che buon pregio vuol seguire
dagli stati suoi. il conciliatore, ii-221 : non si deve nemmeno stare esclusivamente
onore al nobile estensore. conciliatore, ii-221 : è un'analisi di varie fra
stivali in tutto il corpo. gobetti, ii-221 : solo in un mondo provinciale,
(un uovo). vallisneri, ii-221 : se valesse l'analogia presa dalle
una gonnella nera di panno. moravia, ii-221 : una specie di giovane operaio nei
inetto a sentire la poesia. gobetti, ii-221 : solo in un mondo provinciale,
-assol. bibbia volgar., ii-221 : non odono [gli dii d'altrui
tutti i vizi. a. verri, ii-221 : lo smisurato imperio fu alla fine
, ecc.). tasso, ii-221 : l'opere mie... mi
. e al figur. batacchi, ii-221 : credi, scellerato, / che mantener
, un'ira / folle. soffici, ii-221 : mi trovavo in uno stato di
.). a. verri, ii-221 : lo smisurato imperio fu alla fine
detto carlo martello. a. pucci, ii-221 : essendo roma a governo di diece
lettera inserita nel poligrafo. perticari, ii-221 : non saremmo meravigliati se qualche gramuffastronzolo
residuo oleoso, viscoso. soderini, ii-221 : le foglie di mortella sì come quelle
. o. targioni tozzetti, ii-221 : « angelica salvatica. gerardina.
-bruciato, arso. d'annunzio, ii-221 : amava d'amore / anch'egli una
calabroni. b. davanzati, ii-221 : men vo con quei che tengono i
quanto può i passati disgusti. milizia, ii-221 : allora l'architetto è imbrigliato.
terra copra. giuseppe di santa maria, ii-221 : noi restavamo soli col turcimano,
. benvenuto da imola volgar., ii-221 : assalì li menapii, che parevano
inebriante è la guerra. gobetti, ii-221 : marinetti è il maestro autentico degli
per qualche punto attenevasi. leopardi, ii-221 : resta..., per allontanar
creta inginocchiati all'opra. boriili, ii-221 : raggiunge il primo villaggio, salutato
condensato, solido. menzini, ii-221 : allor narrar potrai... /
goffa e insultatrice arroganza. delfico, ii-221 : chi dice bellezza, dice sentimento
dell'infanta col delfino. cesari, ii-221 : o innesto grazioso! ma vi
il trono di savoia. rovani, ii-221 : mi fanno dispetto gli eterni lodatori
irrigabile. c. ridolfi, ii-221 : assicurate alle praterie irrigabili la produzione
cui essa ha sede. galdi, ii-221 : la repubblica francese e l'italiana.
te più il timore. guicciardini, ii-221 : non conosciamo noi la natura de'fran-
, ghiottoneria. parini, giorno, ii-221 : o tu, sagace mastro / di
per pigliar acqua. a. cattaneo, ii-221 : tra le statue lavorate a martello
né il petrarca? periodici popolari, ii-221 : ogni mezzo è buono quando conduce
egualmente. a. pucci, ii-221 : o quanti ci ha di questi mezzani
-conquistare militarmente, sottomettere. achillini, ii-221 : volgete, o grande ottavio, i
. f. f. frugoni, ii-221 : il nostro alcibiade comprò il suo
primi suoi modi. lorenzo de'medici, ii-221 : ragionavasi di sodo / un marito
nostro spirito. a. verri, ii-221 : quirino... mi comandò,
il morso', abbeverarsi. testi, ii-221 : anco il tirreno / fia ch'ai
. -di animali. vasari, ii-221 : della quale opera non si vide mai
della pecunia. donato degli albanzani, ii-221 : ambiorige, stando in ozio il compagno
tale città. giannone, ii-221 : di questi simboli si valse la chiesa
che sta 'n tanta ansietate. compagni, ii-221 : se buon pregio vole aver notaro
, del gran signore. goldoni, ii-221 : sfacciato, hai tanto ardire di
tormenta qualche gran dolore. forteguerri, ii-221 : quei a cui non diè ciprigna
uno a tuo modo. vasari, ii-221 : quelle [statue] di firenze
lui mal si sona. compagni, ii-221 : legisto che buon pregio vuol seguire /
cangio di mia ferma oppinione. compagni, ii-221 : legi- sto che buon pregio vuol
inofficiose del nostro ramagini. lanzi, ii-221 : ho nominati tre scrittori, la cui
, la luminosità. ristoro, ii-221 : quando volliono [i pittori] contrafare
le ozene. dizionario di sanità, ii-221 : ozena: così chiamasi un'ulcera
comandare il pachiderma. d'annunzio, ii-221 : questi avea seco, qual pegno /
trionfava nella letteratura. de sanctis, ii-221 : il rinascimento è una reazione pagana
pago: a pagamento. uerrazzi, ii-221 : la dissuase da dare lezioni a pago
, 'parlanti '. idem, ii-221 : se [l'architetto] vuole che
pescatore lo pescherà. d'annunzio, ii-221 : questi avea seco, qual pegno /
famiglia dovesse viver disgiunta? balbo, ii-221 : fu un inganno, fu una perfidia
-scandalizzare. catzelu [guevara], ii-221 : perturbate quelli che son battezati e
pesi della repubblica iniziati. chiare, ii-221 : il peso della loro prima educazione
un fossile). santi, ii-221 : una scogliera tufacea con corpi marini
del paese tutto quanto. giuliani, ii-221 : si fa una piantonaia d'ulivini,
versi greci. l. pascoli, ii-221 : quanti si piccano di politica,
puleggio': andar via. batacchi, ii-221 : quando il balcon mercurio aperto vede,
osta erotica. fortini, ii-221 : io mi cresi mi volesse per conto
quella diligenza che ho potuto. sarpi, ii-221 : il duca di guisa con li
rapporti fra stati. galdi, ii-221 : la repubblica francese e l'italiana rinun-
abia da mancar moglie. straparla, ii-221 : tentò prosontuosamente d'ascendere al grado
aspetti o caratteri diversi. pascoli, ii-221 : perché mai tanta sproporzione nell'economia
alta ragion dei regi. galdi, ii-221 : per un residuo della più remota barba
turgenza e moto. a. cattaneo, ii-221 : le statue di getto si formano
?? della casa, ii-221 : tu sai quante volte io t'ho
serenità di pensiero. compagni, ii-221 : legisto che buon pregio vuol seguire
tanta bellezza di donne? segneri, ii-221 : fuggivi le chiese e frequentavi i
di accampare in luogo forte. arici, ii-221 : provvisti i sentieri / cortese innanzi
ti rimanghi. cafiellano volgar., ii-221 : molti si rimangono di far male e
. benvenuto da imola volgar., ii-221 : mandando loro h suoi messaggi che a
faria tal che faria rivolgere. pindemonte, ii-221 : va', piglia un destrier che
vergine. -assol. compagni, ii-221 : se buon pregio vuole avere notaro,
l'impossibile. l. pascoli, ii-221 : quanti, di lor sapere invaghiti,
viluppo di bambagia. giuliani, ii-221 : d'in sulla pania ne pericolavan di
-formulare un voto. musso, ii-221 : non disprezzar la divozione di questo
, molto intenso. beltramelli, ii-221 : il cielo era di un bell'azzurro
e ogni anima famelica satollai. ottimo, ii-221 : beati coloro che disiderano giustizia,
all'attacco dei nemici. sercambi, ii-221 : li guelfi., sbarandosi dentro in
-con meton. pindemonte, ii-221 : io spero / che l'armi sbigottite
scandalizzata. catzelu [guevara], ii-221 : cidi abducarim restò ingiuriato di quella parola
bacio intiepidirmi il viso. moretti, ii-221 : bisogna dire che quei logori cappelli
alto segue lo piacere. compagni, ii-221 : legisto che buon pregio vuol seguire /
miglior tempo. berni, 23-32 (ii-221 ): non rispondeva il giovane valente
anche assol. francesco da barberino, ii-221 : guerra istrugge e isface, /
cedo / il governo. d'annunzio, ii-221 : questi avea seco, qual pegno
renitente basciava. b. davanzati, ii-221 : son tutti [i germani],
a cavallo. documenti visconti-sforza, ii-221 : unde se possa sgua- zare adda
mu a. cattaneo, ii-221 : le statue lavorate a martello si ascon
). b. davanzati, ii-221 : men vo con quei che tengono i
quinta lorenzo de'medici,, ii-221 : ragionavasi di solo / un marito con
. bito. g. gozzi, ii-221 : alcuni de'stipendiati non soluti ricorsero a'
profonda competenza. l. pascoli, ii-221 : quanti discorron bene d'economia e paiono
che il cercarono un tempo. gozzano, ii-221 : sorella, opulente un senso spandi
-gesto necessario. a. cattaneo, ii-221 : una cortesia usata anche a grandi peccatori
e amabile vivezza. arti e mestieri, ii-221 : allorché la tintura sia fatta a
le campagne. c. campana, ii-221 : spogliò, saccheggiò e mise a ferro
poste fuor di luogo. pascoli, ii-221 : perché mai tanta sproporzione nell'economia
in una stampa. b. davanzati, ii-221 : 1 germani...
tempestato di gemme. battista, ii-221 : il villani, parlando d'un campo
di broccato d'oro. straparola, ii-221 : questo eccellente magnate, vestito di
-assol. francesco da barberino, ii-221 : così guerra istrugge e isface /
ove diventare uno scienziato. cavour, ii-221 : ci toma a dire che conviene sopprimere
quanto è accaduto. alberti, ii-221 : a questa imitazione [dei giusti]
sai pianger, piangi. fantoni, ii-221 : volea il ciclope svellere / un
medesimo tedioso già fatto. alberti, ii-221 : l'uomo... non buono
piano. benvenuto da imola volgar., ii-221 : il re ambio- rige e li
si fermi alle alpi noriche. mazzini, ii-221 : dio la creò libera questa terra
. benvenuto da imola volgar., ii-221 : si lasciòe crescere la bar ba
scherzosa, bicchierino di liquore. malaparte, ii-221 : vìen fatto di pensare che giordano
di lui quella pietra. mamiani, ii-221 : voi sapete che in italiano fortuna
, di un'affermazione. lacerba, ii-221 : ah, che vecchiumi, che banalità
ruvido producono. g. soderini, ii-221 : il cavolo è tanto umoroso che non
statalista). periodici popolari, ii-221 : io per lo dico a tutti:
cose del mondo. l. pascoli, ii-221 . e sol basta l'attaccarsi nel
oro ne la targa. lamenti storici, ii-221 : tu ài disotto el nodo e