è un'illusione dei sensi. bacchelli, ii-172 : un abbaglio anche grosso si perdona
[ecc.]. magalotti, ii-172 : far muovere un grave d'una
appare nel testo. bar etti, ii-172 : io gli donai un gran fascio di
così gelosamente guardati. d'annunzio, ii-172 : e penetrammo con lieve / passo
giovanni da samminiato [petrarca], ii-172 : non sai tu che le cose
annotazioni sopra di lei. bocchelli, ii-172 : tutta gente piantata bene, che alla
per non dir altro. pellico, ii-172 : questo volgare rigorismo è sommamente antifilosofico
porti al tuo creatore. idem, ii-172 : errano e commettono tanti mali.
rimembranze che l'avvincevano. deledda, ii-172 : perché l'uomo non può viver solo
badassi all'ufizio suo. segneri, ii-172 : sarà possibile adunque che non vogliamo
. a. f. doni, ii-172 : mai giri, tondi e girelle erano
l'omega del bello. tommaseo, ii-172 : il negativo è dell'arte;
del beitore. lorenzo de'medici, ii-172 : costui è bevitor per eccellenza:
il scotto. lorenzo de'medici, ii-172 : non altrimenti se si scuopre il sole
o segni lasciativi dalla rota. idem, ii-172 : questo brunitoio, ben riscaldato,
falso e 'l brutto. tommaseo, ii-172 : il negativo è dell'arte; il
ito a roma. berni, 21-34 (ii-172 ): non s'è mai l'
di sotto il cuore! soffici, ii-172 : non sempre vincevo il sonno alla prima
de sanctis, lett. it., ii-172 : l'immagine sua più pura e
ancora mi avanza. lorenzo de'medici, ii-172 : perché malvagia non ha in bottega
2. scheletro umano. aretino, ii-172 : se tu vedessi l'andare a processione
la futilità delle parole. serra, ii-172 : esperienza che s'incideva duramente nei
porti conoscenza. francesco da barberino, ii-172 : né l'amico blasmare / del vizio
bianca la copria semplice gonna. pellico, ii-172 : s'awolga bene nel mantello.
voluto interrogare altri testimoni. leopardi, ii-172 : gl'italiani non hanno costumi: essi
pelle delle mani più dura. serra, ii-172 : esperienza che s'incideva duramente nei
certa piacevolezza di stile. monti, ii-172 : a questo proposito è inutile il
a urlare di spasimo. moravia, ii-172 : agostino stava con il viso teso ma
. giacere nel sepolcro. cesarotti, ii-172 : tu la mia tomba inalza; /
modo '. berni, 21-34 (ii-172 ): per darsi, a dir così
con uso avverb. cavalca, ii-172 : essendo zoppi deridono chi va diritto.
disinvoltura e con brio. pananti, ii-172 : la grazia è la disinvoltura,
all'esito felice dell'azione. rovani, ii-172 : sarebbe una santa cosa l'andar
numero. lorenzo de'medici, ii-172 : vedi tu, drieto a lui non
di verificare gli errori. balbo, ii-172 : sarebbero a notar pure i nostri
gine- streha). soderini, ii-172 : l'emaro o emero è un frutice
per l'estremo del boa. pisacane, ii-172 : nel 1672 vennero create le compagnie
pur dire. b. davanzati, ii-172 : spazato tutto il fastidio della città,
a dio. lorenzo de'medici, ii-172 : vedi tu, drieto a lui non
indi corruzione d'aere. alberti, ii-172 : di tanta oscenità e fedità toccherebbe
e ad altre cose simili. ojettì, ii-172 : hanno circondato il cippo di ferro
cantuccio, un singhiozzo. boine, ii-172 : il mondo fluiva come la bufera
giovanni da samminiato [petrarca], ii-172 : la rigidezza del padre suole essere
a credere queste frasche. alberti, ii-172 : o costui è poltrone, gaglioffo
. f. f. frugoni, ii-172 : l'avarizia..., in
contenenza. a. f. doni, ii-172 : mai giri, tondi e girelle
strepito molto non danno. pisacane, ii-172 : nel 1672 vennero create le compagnie
riferimento a concetti astratti. menzini, ii-172 : lo stile che grandeggia e che è
; con grazia canta. pananti, ii-172 : la grazia è la disinvoltura, il
aiuto e presidio dell'altro. alberti, ii-172 : quanto mi sollievano, niccola,
in peggio. b. davanzati, ii-172 : trassesi per sorte deputati...
immago in lui scolpita. papi, ii-172 : poste in non cal le savie norme
carcerazione. baretti, ii-172 : la sua lunga imprigionatura per de
-di animali. bandello, 2-49 (ii-172 ): quando i lioni sono diventati
chi non ne ha. comisso, ii-172 : era in loro una fame invero
di animali. bandello, 2-49 (ii-172 ): si conchiuse... non
muscoli della respirazione. de marchi, ii-172 : una contrazione del viso rigida e dura
di rane loquaci anco satollala. papi, ii-172 : se nel cibo e nel ber
su gli abbai. berni, 21-34 (ii-172 ): non s'è mai l'
la riva inondata dall'acquazzone. barilli, ii-172 : ruscelli rabbiosi, neri d'acque
del cuor nostro. lettere inedite, ii-172 : voglio ben soggiungerle, accioché abbia
-giungere, pervenire. vasari, ii-172 : spesso avviene a infiniti, che di
da un estremo male. giannone, ii-172 : san girolamo assai più invigorisce gli
s'eran mossi. a. cattaneo, ii-172 : rovesciatisi l'un contro l'altro
possono fare l'uffizio loro. papi, ii-172 : non più potrà gl'istupiditi sensi
frono e fanno soffrire. brancati, ii-172 : un pensiero pasfagiuoli, 1-5-438:
paese dell'america settentrionale. massaia, ii-172 : due specie di lebbra principalmente affliggono
gemme una lettica adorna. giovio, ii-172 : mi trovo avere passato le salite e
, contaminato, ammorbato. alberti, ii-172 : colui scabbioso, leproso, immundis-
ne'fedeli otri. c. ridolfi, ii-172 : da un seme [di colza
abbia fatto buona vita. brancoli, ii-172 : si mantiene [la carciofolara] ancora
parti sode. dizionario di sanità, ii-172 : 'marasmo': dimagrimento e consunzione di
dei « sèviri claudiali ». ojetti, ii-172 : hanno circondato il cippo di ferro
pratica. nardi, ii-172 : fu... costui reputato uomo
lui la sua naturai sciocchezza. siri, ii-172 : vedendo il nunzio mischiato li ritratti
mai potuto insorgere. niccolini, ii-172 : si muniva con le forze altrui,
prop. subordinata. della casa, ii-172 : né io importunerei v. ecc.
covos e monsignor di granuela. vasari, ii-172 : ne vide il saggio per lo
(della voce). moravia, ii-172 : aveva una voce senza nerbo, come
sua più fonda umanità. tecchi, ii-172 : cominciò subito a tentare di vincere quel
in cona. foscolo, gr., ii-172 : mammola, dogliosa / di non
occhini, quando gli lustrano. giuliani, ii-172 : ci vuole un cuore di tigre
a me d'affanni. fagiuoli, ii-172 : oh quante... io veggio
.). francesco da barberino, ii-172 : non ogni cosa ch'è vera
aperto sul petto. moretti, ii-172 : giunse lei, emma, dalla campagna
lingue dell'asia. balbo, ii-172 : sarebbero a notar pure i nostri filologi
sopradetti gioielli e ornamenti. bellincioni, ii-172 : drappi d'oro e 'ricchi
princìpi dell'ottimismo. de sanctis, ii-172 : costoro, nota schopenhauer, si
luce delle rotonde pagane. oietti, ii-172 : fin il tempietto pagano e cristiano,
vosco al paragone. p. fortini, ii-172 : non so come questi tali omini
(una scienza). delfico, ii-172 : volendo poi considerare l'estensione immensa
tosto che di sentenzia. patrizi, ii-172 : l'istoria si divide in due parti
: gruppetto. a. pucci, ii-172 : qui vedremo alcuna particella de le
d'oscarre i passi. giuliani, ii-172 : mi conosce a'passi quand'entro
i nostri passi. i. nelli, ii-172 : se tu fussi venuto alla taverna
duello. catzelu [guevara], ii-172 : ritrovasi... una certa sorte
benvenuto da imola volgar., ii-172 : m. porzio catone seniore.
-indiscreto. ojetti, ii-172 : hanno circondato il cippo di ferro
dal maggiordomo di questa. tortora, ii-172 : la separazione del signor di rohan
di lettere. lorenzo de'medici, ii-172 : quando gli vien di lettere una
). i. nelli, ii-172 : che ci ho da fare io?
, a ciò che guadagnino. alberti, ii-172 : o costui è poltrone, gaglioffo
aria o ricadenti. barilli, ii-172 : dei ruscelli rabbiosi, neri d'acque
u possessione. francesco da barberino, ii-172 : non ogni cosa ch'è vera si
perfino lo stesso soglio. pananti, ii-172 : se la beltà durasse fino a
lacere e d'ali vane. gozzano, ii-172 : vedevo questa vita che m'avanza
nutrice il manifesta. b. tasso, ii-172 : apri [o dio] le
estate. s. caterina da siena, ii-172 : tu sai bene che l'arbore
proiettano semplicemente, nativamente, serra, ii-172 : esperienza c le s'incideva duramente nei
promosso a una carica. mazza, ii-172 : o batavo orator de la moria,
suo sostegno. rinaldo degli albizzi, ii-172 : signori, noi conosciamo la condizione
xii e xiii secolo. giusti, ii-172 : quel superlativo puzza un po'di
, adatto, adeguato. cesari, ii-172 : che ne volete? la cosa va
stati. catzelu [guevara], ii-172 : ritrovasi... una certa sorte
re. catzelu [guevara], ii-172 : ritrovasi... una certa sorte
volte guariscono le recidive. giovio, ii-172 : io mi son ristorato 4 giorni
i costumi. b. davanzati, ii-172 : trassesi per sorte deputati a far restituire
regolatrice della muliebre repubblica. bocalosi, ii-172 i passati regolatori dei popoli usavano alcuni istituti
. benvenuto da imola volgar., ii-172 : per compassione de'suoi figliuoli ottenne
el recettaculo de'peccati. gelli, ii-172 : non essendo altro la vecchiezza che
subito la terra si richiuse. savonarola, ii-172 : il mare si richiuse e [
i pittori e gli astronomi. ardigò, ii-172 : lassell osservò con un telescopio a
circondando di ogni attenzione. giuliani, ii-172 : non dà noia, no, povero
passato giorno. niccolò cieco, lxxxviii- ii-172 : di tanta donna non vi rimembrate?
victoria fu rimessa. b. davanzati, ii-172 : trassesi per sorte deputati a far
zione de'suoi mancamenti. zilioli, ii-172 : aggiongendo altre parole, parte di
illustre. b. davanzati, ii-172 : molto temeva muoiano d'antonio primo
, come fanno gl'inglesi. pananti, ii-172 : se la beltà durasse fino a
suo amore squisitamente provinciale. gozzano, ii-172 : bellezza riposata dei solai / dove il
in pegno). documenti perugini, ii-172 : fra xv di se ha a mandare
(l'acqua). arici, ii-172 : onde feltrando / ne'serbatoi si risedesse
. s. maria maddalena de'pazzi, ii-172 : aveva fatto... mirabilmente
, cessare dall'ira. segneri, ii-172 : non prima si frappone mosè con alcune
rivolgesse l'anno platonico. papi, ii-172 : se nel cibo e nel ber tu
o contraria alla logica. baretti, ii-172 : abbiamo noi debito di rizzare tutte le
. -sostant. dossi, ii-172 : l'amato parea azzittisse la dolce querela
porta salinaria. idem [guevara], ii-172 : il primo che mise essercito in
, rimettersi in salute. alberti, ii-172 : era una consuetudine che gl'infermi
al principio della fabbrica. bocalosi, ii-172 : i passati regolatori dei popoli usavano alcuni
. ferito, piagato. alberti, ii-172 : quanto mi sollievano, niccola, questi
scarica a bruciapelo sull'adunanza. brancati, ii-172 : la signora banchedi...
. giuseppe flavio volgar., ii-172 : chi non sa lo scemamente del
scemamento di sua nputazione. pallavicino, ii-172 : poteva egli sperarne altro effetto che
di gobba sulla schiena. giuliani, ii-172 : in prigione, ci sta ai casa
abitazione dei suoi maggiori. gozzano, ii-172 : bellezza riposata dei solai / dove
mesi invernali. c. ridolfi, ii-172 : le segate da prepararsi al bestiame in
reparto militare dall'esercito. tortora, ii-172 : la separazione del signor di rohan lasciò
e le risposte sfacciate. francati, ii-172 : la signora banchedi... scarica
-sostant. catzelu [guevara], ii-172 : gli egizzi... affermano per
strofiche e via discorrendo. gozzano, ii-172 : maddalena con sordo brontolio / disponeva
ascensore, su e giù. gozzano, ii-172 : maddalena con sordo brontolio / disponeva
non desiderate o pericolose. davanzati, ii-172 : così spazato tutto il fastidio della città
sia più perfetta. n. ginzburg, ii-172 : ama [dio] senza nessun
-bambino brutto e sgraziato. giuliani, ii-172 : vien su tanto bene che gli è
(una donna). fagiuoli, ii-172 : non le torna ben nulla: ha
-vezzegg. stracchétto. giovio, ii-172 : mi trovo avere passato le salite e
stringa del cappotto. de marchi, ii-172 : demetrio... seguitò a g
fa male. catzelu [guevara], ii-172 : non è al mondo cosa tanto
'tesoro dei tesori'. lamenti storici, ii-172 : piangete voi, o grandi studiatoli,
fisico o intellettuale. papi, ii-172 : occuperà tue sceme e fredde vene /
svenevoli di quel secolo. fagiuoli, ii-172 : rido pur di colei, quando
mutabili quasi a ogni passo. deledda, ii-172 : l'isola sull'arcolaio: una matassa
chi son io? ». fagiuoli, ii-172 : stamani ho visto la signora tale
. dimin. tarpanòtto. soffici, ii-172 : l'amabile -che era una delle serve
questa guisa. b. davanzati, ii-172 : trassesi per sorte deputati a far restituire
il liscio piano vezzeggiando increspa. fantoni, ii-172 : col susurrare amabile / dei biondi
marra, ch'alia spada. fagiuoli, ii-172 : ha una vitaccia / grossa,
, e poi mi zitto. giuliani, ii-172 : mi conosce a'passi quand'entro