gli rispose a proposito. baretti, ii-152 : ho caro vi siate abbattuto in
di essere un grande. giordani, ii-152 : e a chi poi si scriverà latino
del parlare usato da molti. mazzini, ii-152 : l'affetto che si genera dall'
lo acchiappa qualche catilina. idem, ii-152 : orsù, addio. è tanto tempo
paragonabile. lorenzo de'medici, ii-152 : ella potrebbe andare al paragone /
fresco sito ed ameno. pellico, ii-152 : languì lungamente, e poi, ridotto
nell'equinoziale. filiasi, conc., ii-152 : questi globi non pretendono a tutta
della gentil donna. sacchetti, ii-152 : un buon maestro fa uno specchio
è la verità ». tasso, ii-152 : l'autorità è tolta dal secondo
vi mandò giuliano. muratori, 7- ii-152 : null'altro furono le bastie se non
), ecc. panzini, ii-152 : in quei tempi in cui nelle nostre
el cervello. berni, 20-37 (ii-152 ): me ne voglio un mangiare,
e nero. bandello, 2-46 (ii-152 ): quando andava a caccia, vestiva
della capigliatura. panzini, ii-152 : gherardo era il suo nome,
tutta francia si bisbiglia. aretino, ii-152 : certo qualche pessima lingua invidiosa del
ricco letto. lorenzo de'medici, ii-152 : la m'ha sì concio e 'n
del viso con una mano. cesarotti, ii-152 : il petto trapassò; boccone ei
maturo o bronzino. d'annunzio, ii-152 : e certo la noce bronzina / che
quell'apparenza di ruvidità. panzini, ii-152 : « scende o non scende? *
facea lo stocco. d'annunzio, ii-152 : la pendula chiave / che più non
ecc.). panzini, ii-152 : delizioso! il caffè, la caffeina
riposta nel canale. d'annunzio, ii-152 : m'è cara... /
de sanctis, lett. it., ii-152 : celimi è contentissimo di sé e
e degli armadi. d'annunzio, ii-152 : m'è cara... /
circee / ebro saltai. panzini, ii-152 : gherardo era il suo nome,
sanctis, lett. it., ii-152 : nella seconda metà del secolo questa
de sanctis, lett. it., ii-152 : ultimo di questi avventurieri fu benvenuto
liti giudiziarie. cavalca, ii-152 : chi vuole essere contenzioso, non
me invita. lorenzo de'medici, ii-152 : le labbra rosse paion de corallo
cornacchia '. domenichi [plinio], ii-152 : i gambi d'alcune erbe spinose
de sanctis, lett. it., ii-152 : artista geniale e coscienzioso, l'
movono molto più ad amarlo. aretino, ii-152 : è possibile che i signori sieno
un procedimento giudiziario. ser giovanni, ii-152 : fu adunque, secondo il costume
s. caterina da siena, ii-152 : la memoria diventa ima cosa con
benedetto. s. caterina da siena, ii-152 : la memoria diventa una cosa con
unite). rinaldo d'aquino, ii-152 : santus, santus, santus deo,
ragguagliare. rinaldo d'aquino, ii-152 : vassene l'amato in altra con-
, una folla). guicciardini, ii-152 : essendo stretta la strada di là
s. maria maddalena de'pazzi, ii-152 : trovando la calamita disposizione nel ferro,
fare un altro ponte. monti, ii-152 : tutti gli officiali francesi e polacchi hanno
d'arme. rinaldo degli albizzi, ii-152 : do! come credete voi che il
far dimostranza! rinaldo d'aquino, ii-152 : la croce salva la gente / e
più non fa ritorno. metastasio, ii-152 : il vostro sangue, / la gloria
, dovizioso e comodo. bartolini, ii-152 : osservai che non erano più fuochi
eccellenza dell'arte stessa. preti, ii-152 : la maggior republica tra le politiche.
un metallo). cesarotti, ii-152 : venne un dardo fischiante, e al
sanctis, lett. it., ii-152 : ci è in benvenuto cellini del michelangiolo
in vece di tiara. pisacane, ii-152 : alla metà del xv secolo, l'
esaltato dalla fortuna. b. davanzali, ii-152 : quando toccò a elvidio prisco,
e che mi contradicea. arici, ii-152 : gli odorati / calici espande la giunchiglia
tutta intorno la reggia. pananti, ii-152 : quant'è che non vi siete confessato
e de le false risa. boccalini, ii-152 : a molte sue pari riluceva la
color si trae lo sguardo. arici, ii-152 : gli odorati / calici espande la
: chirurgo. albertano volgar., ii-152 : melibeo convocò una gran moltitudine d'
/ sempre qui fùr. metastasio, ii-152 : a voi popoli, io m'
stranieri, che dal padrone. lanzi, ii-152 : è da sapere che i primi
vincere o morire inanimati. aretino, ii-152 : io ho pur inciampato in un
il fante di quadri. bocchelli, ii-152 : la carta sottratta dal baro era stato
e la sobrietà in ebbrezza. cesarotti, ii-152 : venne un dardo fischiante, e
curar, del fuoco. boccalini, ii-152 : quando poi dalle sagaci persone erano loro
camozze. a. f. doni, ii-152 : non molto lontano, nel folto
c. fioravanti e nicolò di michiel, ii-152 : montorono nel schiffo i ventiuno a
(un patrimonio). boccalini, ii-152 : i tesori accumulati con le male arti
e debil foco. a. cattaneo, ii-152 : un giovane di perduti costumi,
, maldicente, litigioso. cavalca, ii-152 : chi è contenzioso e garrulo, non
scopo didattico. b. tasso, ii-152 : vedo /... gessi e
mio primo giovenile errore. cesarotti, ii-152 : imbelle e vana / non fu
mi governa amore. lorenzo de'medici, ii-152 : la m'ha sì concio e
seccar lasagne. lorenzo de'medici, ii-152 : hamme drento sì ravviluppato, / ch'
, altrettanti tropici it., ii-152 : ci è in benvenuto cellini del michelangelo
ci ho rifatto il guscio. giusti, ii-152 : il guscio di quella poltrona grande
deriso da chi le ascolta. cesari, ii-152 : grazie al cielo, la nostra
d'eloquenzia temperata. bandello, 2-46 (ii-152 ): era massimigliano di persona grande
errori facilmente evitabili. aretino, ii-152 : io ho pur inciampato in un fil
le fan perire al fin. lastri, ii-152 : non si debbon neppure risparmiare i
, non che le interiora. bellori, ii-152 : il manigoldo, aperte l'interiora
ostacolato, intralciato. guicciardini, ii-152 : passando il ponte sarebbe facilissima la
turbare, sconvolgere. alberti, ii-152 : prudentissimo ulisses non volle quella molestia
dominio; espansionistico. balbo, ii-152 : i tempi avvenire possono soli far chiaro
mostrava in forma umana. ojetti, ii-152 : i cantori della sistina intonano trionfanti il
bell'opera di misericordia. delfico, ii-152 : la città dei sette colli non
di pedanti e di maestre. delfico, ii-152 : la città dei sette colli non
cosa ho a sdegno. bellincioni, ii-152 : da quella vita lacrimosa e stanca
schiettissimo e squisito artista. boriili, ii-152 : un sole sedentario, paralitico e
e nel ginnasio). straparola, ii-152 : pavia, città della lombardia, nobile
sbigottito di sì fatta perdita. bellincioni, ii-152 : vide racchel in compagnia con
presono occasione del mal fare. straparola, ii-152 : in pavia... fu
alla sua piccola esperienza. emanuelli, ii-152 : avrei voluto soltanto dirle parole d'amore
marziale: tribunale militare. colletta, ii-152 : adunò [nelson] corte marziale di
dei re). b. tasso, ii-152 : [vedo] d'ostili insegne
avrò me sempre appresso. testi, ii-152 : quegl'il ciel sostentò; questa
creste di color ceruleo. segneri, ii-152 : le sole colombe e le sole
del suo lavoro. d'annunzio, ii-152 : la pendula chiave /...
c. fioravanti e nicolò di michiel, ii-152 : montarono nel schiffo i ventiuno a
del capo e delli piedi. giovio, ii-152 : converrà ch'io vadi catedrante alla
, quasi lumiere. gemelli careri, ii-152 : tutto l'esteriore della fabbrica sin'
raso cremosino. bandello, 2-46 (ii-152 ): quando andava a caccia,
vederlo consumare, si dispose. gelli, ii-152 : 11 mondo e la fortuna dànno
adunche e protese. moravia, ii-152 : pareva che la madre, donna grande
c. fioravanti e niccolò di michiel, ii-152 : vero è che alcun di noi
importanza. b. davanzali, ii-152 : nacque in terracina, terra municipale
liquori. parini, giorno, ii-152 : felice te, se mesta e disdegnosa
con ogni forza. d'annunzio, ii-152 : concave mani / di nodose dita.
che non procedesse in peggio. segneri, ii-152 : ietò già dio nella legge vecchia
in uso. foscolo, gr., ii-152 : dell'arpa diffuso erra il concento
disarmata sponda. a. verri, ii-152 : durò la vasta loro dominazione [
o di fiumi. c. gozzi, ii-152 : se fossi stato opulente non posso
leggiadro soglio. c. ridolfi, ii-152 : la cultura dell'orzo è importante in
effetti luminosi discontinui. barilli, ii-152 : un sole sedentario, paralitico e avaro
sono alcuni miei versi. cesari, ii-152 : qualcosa di simile a questo ventolare è
intesa. lorenzo de'medici, ii-152 : ella potrebbe andare al paragone /
di passione. lorenzo de'medici, ii-152 : 1'son come un graticcio deventato
in servigio della fede. bellori, ii-152 : il santo semivivo esprime in tutte
passivo e automatico. gherardi, ii-152 : laerte... ritiene più che
presto. foscolo, gr., ii-152 : dell'arpa diffuso erra il concento /
la spada nelle mura. vasari, ii-152 : una orribile tempesta percosse ad uno
de'migliori e più saggi. giannone, ii-152 : questi, sebbene la morte la
di fare. francesco da barberino, ii-152 : perseveranza è tra vertù tal donna /
tutti i pietosi uffìzi. delfico, ii-152 : la città dei sette colli non ebbe
sfilato. foscolo, gr., ii-152 : dell'arpa diffuso erra il concento /
astuto che nobile. b. davanzati, ii-152 : ordinate furon tutte queste cose per
. -immediatamente disponibile. segneri, ii-152 : hanno [i pesci] riposti i
splendido granito rosa e grigio. comisso, ii-152 : la messa viene celebrata tra le
protuberanze rosate del sole. ardigò, ii-152 : le protuberanze non sono...
). catzelu [guevara], ii-152 : i peccati che sono rancidi e
queste regole. catzelu [guevara], ii-152 : nel secondo libro de re.
recitata. benvenuto da imola volgar., ii-152 : terenzio pretore recitoe la sentenzia.
guidandola per la vigna. d'annunzio, ii-152 : certo la noce bronziti:!
restaurazione. g. sacchi, ii-152 : quella deputazione accoglieva devota quelle espressioni
pacta- rini. rinaldo degli albizzi, ii-152 : messer antonio benti- voglia, rubello
spiriti altrui al proprio. moretti, ii-152 : pareva che la donna mi ritenesse in
di ballerine e sonatrici. moretti, ii-152 : mi parrebbe che l'appunto per i
genere umano. gius. sacchi, ii-152 : napoleone... ammetteva finalmente
c. fioravanti e niccolò di michiel, ii-152 : sevo da rimpalmare lire quaranta,
le rinomee. a. pucci, ii-152 : per la sua rinnomèa [golia]
. fioravanti e nicolò di michele, ii-152 : essendo nmasa in abandono la nostra barca
mala trappola. a. cattaneo, ii-152 : nave pesante con poca vela riesce
fisica). lorenzo de'medici, ii-152 : ell'ha quegli occhi tanto rubacuori
introiti, che chiameremo solenne. massaia, ii-152 : generalmente, anche nelle grandi città
richieste e preghiere. giovio, ii-152 : converrà ch'io vadi catedrante alla
corpo fisico. g. averani, ii-152 : questo accorgimento e diligenza usata da
, ecc.). fusinato, ii-152 : un tremendo ruggì strido di rabbia,
gramatici? 1. netti, ii-152 : - che direbbe il mondo della mia
e tutta arida; ogni verzura scolo3- ii-152 : treman rimesse le voci; ed uditi
mantello di un animale. restoro, ii-152 : quando la virtude del cielo colla sua
quella di quel popolo. cesari, ii-152 : grazie al cielo, la nostra lingua
commedia del 'convitato di pietra'. cavour, ii-152 : è forse alle navi segare
classicisti', pur sempre passato. gozzano, ii-152 : stupito diche? delle cose. /
in rovina. b. davanzati, ii-152 : questa vendetta, dubbia qual fosse
, acetosi e pungenti. pasta, ii-152 : sali silvestri, forestieri, sediziosi,
situazioni drammatiche totalmente nuove. gobetti, ii-152 : c'è già quella sensibilità dell'acre
per condurne in terra sancta. guicciardini, ii-152 : la moltitudine degli inimici, interrotta
c. fioravanti e niccolò di michiel, ii-152 : visto noi esser soprani allo scoglio
uman sembiante e moto. cavour, ii-152 : è forse impossibile che sorga in
. catzelu [guevara], ii-152 : l'anima, carica di peccati.
bel speglio e foco ardente. arici, ii-152 : 1 rai del sole accoglie /
e cote fosti e sprone. foscolo, ii-152 : tu mai, tu del mio core
-estremamente difficile. segneri, ii-152 : perché tanto di trivialità volea dio nelle
.). b. tasso, ii-152 : i mausolei / carchi di spoglie eccelse
caratteristica differente. restoro, ii-152 : trovaremo e. lpanimale ogne svariazione che
grossa che certi alberi. soderini, ii-152 : cavano i pastori dalle ferule quasi
a fine tragico pervenuti. fagiuoli, ii-152 : più d'una storia tragica s'è
della locuzione si accompagna. segneri, ii-152 : tanto di trivialità vo- lea dio
una ducati 150. b. tasso, ii-152 : d'ostili insegne [vedo] ornati
impressione di passare presto. savonarola, ii-152 : la eternità non ha tempo: così
dei capelli. lorenzo de'medici, ii-152 : ella portebbe andare al paragone /
quanto vicario di dio in lettere inedite, ii-152 : parte adesso dalla vicelegazione di terra
di altre manifestazioni. buzzati, ii-152 : non cedere, o 'divina bicicletta',